Proprio in questi giorni è stato avviato l’iter per il bando di gara che fornirà alla città un nuovo servizio di trasporto.
Uno dei quartieri che più risente del disagio a livello di trasporti è indubbiamente il popoloso quartiere Nascosa-Nuova Latina - anche noto come Q4-Q5.
Con oltre 20.000 abitanti appartenenti a tutte le fasce di età, con una forte presenza di giovani in età scolare e universitaria ed un crescente numero di “giovani anziani”, il quartiere ex-dormitorio inizia a risentire della mancanza di progettualità della passata amministrazione e nutre forti dubbi sulla lista di promesse che puntualmente vengono fatte da chi deve dare risposte ai cittadini.
Il nodo del trasporto è fondamentale per due ordini di motivi:
- primo per consentire agli abitanti Q4-Q5 di accedere in modo economico e sostenibile al centro di Latina, alle varie scuole superiori, alla stazione ferroviaria, agli uffici, ai negozi del centro, agli ospedali e al cimitero;
- secondo per consentire agli abitanti degli altri quartieri di poter usufruire dei servizi presenti nel quartiere di rilevanza per tutta la città come, ad esempio, l’ufficio per l’impiego, i centri commerciali, l’area verde, la scuola di musica, il centro di analisi e terapie…
Il nostro quartiere è pronto ad offrire alla città le proprie specificità, ma la grave carenza della rete di trasporto ne indebolisce la capacità di sviluppo economico, sociale e culturale.
Dopo aver illuso i cittadini di questi quartieri con la mirabolante idea di una Metropolitana Leggera rivelatasi invece pesantissima per le tasche dei cittadini ed insostenibile come progetto (considerati i vistosi tagli che la regione ha attuato nei confronti dei trasporti) chiediamo con forza di aumentare non solo la frequenza ma anche il numero dei mezzi di trasporto di collegamento con le altre parti di Latina. Invece che un autobus ogni ora (ma vi sembra possibile?) ne chiediamo uno almeno ogni 15 minuti.
Con un maggior numero di mezzi certamente si potrà elaborare dei percorsi più ristretti e più vicini alle esigenze dei cittadini.
Attualmente solo una parte paga il biglietto: gli altri non temono i controllori perché o non controllano o non ci sono proprio, insomma, fino ad ora, un servizio di cui si ha avuto poca considerazione da entrambe le parti. Siamo ancora in tempo per chiedere al nuovo fornitore un piano che tenga conto delle nostre esigenze. E siamo pronti a chiederlo con forza.
Il grado di civiltà di una comunità si misura nelle “cose pubbliche“, e i trasporti sono una cartina tornasole del livello di civiltà di Latina.
Vogliamo poter andare a scuola, fare la spesa, andare a lavoro, fare shopping, andare a teatro e al cinema tutto in autobus, come gli altri cittadini europei. Ma forse, senza scomodare l’Europa, basterebbe guardare ai Comuni virtuosi italiani…