Bilancio sociale, nessuna comunicazione agli uffici

L’interrogazione della consigliera del Pd Nicoletta Zuliani sul documento approvato all’unanimità dal consiglio comunale il 5 luglio scorso

«È stata avviata la procedura per la redazione del Bilancio Sociale da parte degli uffici? Quali modalità l’Amministrazione intende utilizzare per pubblicizzare in modo efficace i dati contenuti nel Bilancio Sociale alla cittadinanza tutta?».

Due semplici domande contenute nell’interrogazione a risposta orale che la consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani, con il collega Fabrizio Porcari e il capogruppo del partito Giorgio De Marchis, ha inviato all’assessore al bilancio del Comune di Latina. Di quel documento infatti si sono perse le tracce: in una recente seduta di Commissione bilancio – di cui la stessa consigliera è parte – alla PasqualeMaietta1.jpgprecisa domanda sull’iter della predisposizione del Bilancio sociale da parte del Comune di Latina sia l’Assessore Maietta sia il dirigente del settore Ragioneria Paniccia hanno ammesso di non esserne a conoscenza. Prova che gli uffici non avevano avuto alcuna notifica rispetto all’ordine del giorno votato in Consiglio.


«Era il 5 luglio 2011 quando (con molte difficoltà) il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta di bilancio sociale», ricorda Nicoletta Zuliani artefice di quella proposta accolta e fatta propria dall’intero gruppo del Partito democratico.
Con quell’ordine del giorno si impegnava lo stesso Consiglio e la Giunta a predisporre il Bilancio sociale a corredo della versione usuale redatta dagli uffici. Si tratta di un importante strumento di natura etica, una riduzione fedele del documento di bilancio dell’amministrazione con la quale si rendicontano non solo numeri, ma anche quantità e qualità degli interventi che il Comune mette in campo. Un modo, spiega la consigliera Zuliani, «per rafforzare la percezione pubblica dell’importanza delle scelte dell’Amministrazione, di dare maggiore visibilità all’attività svolta in modo da accrescere la propria legittimazione nella comunità locale di riferimento e il consenso a livello sociale».

Che fine ha fatto dunque? Perché un documento approvato dall’intero consiglio comunale non diventa prassi? Eppure, conclude Nicoletta Zuliani, «è importante per interfacciarsi con la cittadinanza, costituisce una piattaforma di discussione in base alla quale i cittadini siano abilitati alla verifica delle azioni di governo, si potrebbe mettere in campo una pianificazione diversa»

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>