FARMACIA COMUNALE: SI (S)VENDE

“È singolare come un’attività, ritenuta estremamente redditizia, nelle mani dei nostri amministratori diventi un’attività in perdita. A questo punto non si tratta di vendita, ma di una vera e propria svendita – commenta la consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani – perché si cede un presidio di sanità pubblica che nonostante in lieve perdita, rappresenta un valore importante per la comunità”.

Le delibera della giunta municipale, che porta la data del 5 giugno 2013, dice chiaramente che la farmacia va venduta essendo previsto nel bilancio dello scorso anno e dal piano triennale del Comune, da iscrivere nel bilancio 2013 per il rispetto del Patto di stabilità.

Tra l’altro si pensava di ottenere un buon guadagno dall’affitto dei locali, altro elemento portato a favore della vendita, ma nella delibera di giunta il dirigente al patrimonio rileva che l‘immobile NON è un bene del Comune!!

Quindi e non è possibile ricavare nulla dall’affitto di quei locali.

“L’amministrazione sta svendendo la farmacia – continua la Zuliani – nonostante le perdite siano notevolmente diminuite e il trend di miglioramento è positivo. Qualche perdita è del tutto sostenibile anche perché trattandosi di un servizio pubblico esse forniscono prodotti protesici per i quali la spesa viene rimborsata solo parzialmente. Un privato fornirebbe questi prodotti senza avere un guadagno?”.

La vendita della farmacia di Via Reni, adiacente all’ospedale Santa Maria Goretti, va anche contro le raccomandazioni ministeriali: in una nota del precedente ministro, infatti diretta a tutti i sindaci, si consigliava vivamente di NON vendere le farmacie comunali, anzi, di RILANCIARLE!

“Oltre a sottrarre ai cittadini un servizio importante, vendere ORA una struttura in perdita – specifica ancora la consigliera del Pd – significherebbe cederla sottocosto. A chi giova questa vendita? Chi ne trarrà un vantaggio?”.

Qualche dubbio rimane anche rispetto alla legittimità della seduta di commissione bilancio dell’aprile 2012: in quella occasione si fece votare il provvedimento sebbene la votazione non fosse all’ordine del giorno: il titolo dell’odg diceva infatti “valutazione vendita farmacia comunale”.

“Anche la dirigente disse che ci voleva del tempo per capire quali e quanti guadagni si sarebbero potuti ricavare – commenta la Zuliani – ma con una forzatura la commissione fu costretta a votare rispetto alla vendita della farmacia”.

Il verbale della seduta della commissione bilancio nella quale la maggioranza votò l’indirizzo per la vendita della farmacia è consultabile CLICCANDO QUI.

“Ancora una volta questa amministrazione dimostra di non saper gestire il suo patrimonio, di non riuscire laddove altri riescono perfettamente. da una farmacia si possono avere ottimi guadagni da reinvestire per la cittadinanza – conclude la consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani – vigileremo ogni passaggio di questa svendita, affinchè i cittadini, già privati di un presidio sanitario importantissimo in una posizione strategia, non debbano perdere ulteriori risorse con una svendita sottocosto e senza benefici per la collettività”.

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