“La mancanza di trasparenza produce inefficienza, lassismo, approssimazione e soprattutto spreco. Peccato che ci sono di mezzo i soldi dei cittadini, soldi preziosi.”
Questa la dichiarazione della consigliera Nicoletta Zuliani rispetto alla gestione, o meglio, malagestione di un progetto che poteva essere il fiore all’occhiello del Comune di latina: Mobilatina.
“Si prevedeva la costituzione di un UFFICIO di mobility manager all’interno del comune, con pc e programmi (dove sono?), una struttura che sarebbe dovuta rimanere patrimonio del Comune anche dopo i due anni della durata del progetto. Dov’è l’ufficio? Dove sono i computer? Dov’è la struttura che doveva essere attivata?” Nel sito del progetto è stata aggiunta qualche pagina informativa, ma le vere informazioni, quelle importanti, non ci sono. Quando parte il progetto di piedibus? Attualmente è scritto maggio 2013…(?!). Quali sono i percorsi? Perché non sono online lo studio di servizi per favorire la riduzione dell’uso di auto private da parte dei cittadini, soprattutto negli spostamenti casa/lavoro e casa/scuole, quali sono le iniziative di car pooling, e il servizio integrativo del trasporto pubblico locale per l’utenza scolastica?
Dopo aver reso note scadenze al limite, pericolo di perdita di fondi ministeriali, e liquidazioni prive di giustificativi il mobility manager e gli uffici comunali per la sostenibilità si sono finalmente incontrati, ma l’iniziativa è tutta da ascrivere alla buona volontà dei dipendenti comunali.
Niente di tutto ciò è accessibile alla cittadinanza. Nessuno può controllare.
Eppure €470mila finanziano questo progetto, e di questi €220mila dal bilancio comunale, gli altri dal Ministero dell’Ambiente. Ma sempre soldi dei cittadini.
Una delle prossime commissioni trasparenza avrà proprio in discussione questo progetto, ma soprattutto la gestione economica dei soldi investiti per la sua realizzazione.
“È gravissimo – aggiunge la consigliera – che l’interesse del Comune sia unicamente quello di scrivere determine per assegnare incarichi esterni fatti in modo del tutto estemporaneo e discrezionale, ai limiti delle scadenze per ‘non perdere i finanziamenti’. Del resto, di modificare i comportamenti dei cittadini e di tutta un’amministrazione, che sono il vero obiettivo del progetto, non importa niente a nessuno. E i soldi, usati così, equivalgono ad essere buttati.”