Ho aspettato un po’ per comprendere meglio la protesta dei forconi. A Latina sono presenti in piazza del Popolo da qualche giorno, un numero sparuto di persone: a detta loro avrebbero immobilizzato l’Italia e consigliavano di acquistare scorte alimentari come in tempi di guerra.
Intanto emerge una figura di “leader”. Guarda caso: un nostro concittadino.
Non voglio soffermarmi sulla Jaguar, sulle dichiarazioni sugli ebrei, sulla minaccia di bruciare i libri…
Voglio lasciar parlare loro – ho tagliato ed incollato qui un intervento scritto su FB – e faccio seguire poi una brevissima riflessione.
“Questa mattina mentre si manifestava, in piazza del popolo arriva una signora gravamente malata, si lamentava del comportamento dei servizi sociali di latina che non gli dava una mano, dopo il comizio di calvani una delegazione di cittadini hanno chiesto e ottenuto, un incontro con il sindaco giovanni di giorgi…. alcuni minuti di attesa e ricevuti dal sindaco…. ascoltata la storia di questa povera donna il sindaco immediatamente ha sollecitato i servizi sociali, risolto il problema un ringraziamento di cuore al sindaco di latina per il gesto nobile nei confronti di questa povera donna…. ci voleva il sindaco a risolvere il caso, il suo delegato l’assessore fanti detta da questa signora e sempre stata latitante…. la delegazione dei cittadini ha chiesto pubblicamente a voce alta la rimozione della fanti…. grazie sindaco….”
Una protesta che vuole racchiudere in sé tutto il disagio del popolo italiano è una protesta nella quale tutti dovrebbero sentirsi rappresentati. Molti, invece, non provano sintonia: c’è qualcosa che stona.
Manca, infatti, una visione sociale. Come si fa a dire “grazie sindaco” per aver pensato alla vecchietta malata. “Nobile” per essersi interessato personalmente…
Un sindaco deve far funzionare la macchina amministrativa PER TUTTE le signore anziane e in difficoltà… Nobile è lavorare perché TUTTI siano importanti, non che uno diventa più importante dell’altro perché riesce ad avere le attenzioni del potente di turno. Il sindaco ha la responsabilità del lavoro di TUTTI i suoi delegati: gli assessori sono infatti “delegati” da lui ad occuparsi della cosa pubblica secondo le SUE linee e indicazioni nei vari ambiti: è come se fossero una cosa sola! Gli assessori sono espressione del sindaco!
I forconi sono incappati nel peggior vizio italiano: quello della strada privilegiata, quello del canale privato per la soluzione dei problemi, quello clientelare.
La povera signora, ha ottenuto quello di cui necessitava.
Ahimé, con una raccomandazione da parte del nuovo movimento rivoluzionario dei forconi.
A tutte le altre signore in difficoltà dobbiamo dire:
mi dispiace, v’è andata male.
E’ esattamente come dici tu. Le ragioni della protesta ci sono, non se ne dubita, ma la coerenza è un’altra cosa!
L’episodio che racconti è assai significativo: si protesta contro la rappresentanza politico istituzionale cui ci si rivolge con ossequio e reverenza manifestando riconoscenza per un atto dovuto!
Appunto la coerenza fa il paio con la credibilità ….