Zuliani PD: la video-sorveglianza un annuncio finora vuoto, e intanto cresce la violenza.
“Non possiamo lasciare che la via dei pub dal venerdi alla domenica sia terra di nessuno, o meglio, diventi la terra dei violenti.”
Queste le dichiarazioni della consigliera del PD Zuliani all’indomani di un episodio riportatole da diversi giovani.
Il giorno dopo l’episodio di accoltellamento, ben due pattuglie di Polizia Locale e due dei Carabinieri hanno percorso la zona dei pub sabato sera.
Peccato che fossero tutte insieme, una dietro l’altra su via Fratelli Bandiera.
Peccato, perché poco distante da lì, verso il parcheggio di via Neghelli si stava consumando un altro episodio di violenza tra due ragazze che, per fortuna, non è degenerato come quello della sera precedente. I ragazzi hanno visto le macchine delle forze dell’ordine girare tutte insieme, magari casualmente prima di prendere ognuno la propria strada. Nel frattempo, dal lato opposto, sguarnito, c’erano due persone che si picchiavano. I ragazzi, non solo restano increduli, ma esprimono un giudizio negativo e considerano inadeguato l’operato di chi dovrebbe tutelare la sicurezza del territorio.
Poi più tardi è seguito il blitz: sono state identificate 134 persone, di cui 23 con precedenti penali. Otto gli esercizi pubblici sottoposti a verifiche, di cui cinque multati. Gli accertamenti si sono estesi anche alla circolazione stradale e hanno permesso di controllare 47 veicoli ed elevare 17 contravvenzioni.
Quando la polizia va e viene tutto può succedere prima e dopo il loro arrivo.
Questo il racconto di un gruppo di ragazzi presente sabato sera: “Mi è sembrata ridicola la presenza delle forze dell’ordine perché li c’è il tempo di far nascere una rissa, prolungarla e finirla. C’è il modo di spacciare indisturbati e di vendere gli alcolici ai minori. So che se vado li in mezzo, posso fare di tutto perché non c’è nessuno che controlla. Sembra che loro passino giusto per farsi vedere”.
“Quando i giovani hanno questa considerazione dell’autorità costituita, – aggiunge la Zuliani – credo ci siano le premesse per una degenerazione sociale e culturale annunciata e dalle tinte così forti che gli unici a potersene avvantaggiare siano i gruppi malavitosi.”
L’impianto di video sorveglianza si è rivelato un annuncio senza attuazione. E nel frattempo si alza l’asticella della violenza mettendo Latina alla stessa stregua dei più pericolosi comuni d’Italia.
“Le ristrettezze delle finanze comunali – conclude la consigliera democratica – hanno imposto orari e numeri di forze limitate ed evidentemente assolutamente insufficienti credendo che l’impianto di video sorveglianza fosse la soluzione. È indubbio che il problema sia da risolvere oggi una volta per tutte attraverso uno stanziamento significativo e congruo per garantire una presenza fissa di forze dell’ordine nelle vie interessate, e nel frattempo lavorare ad un piano organizzato insieme a Polizia di Stato, Carabinieri, Comune e Prefettura per una maggiore e più efficace operatività. Quando arriveranno le videocamere poi, ne riparleremo“.
Cara Nicoletta,
eccoti il commento di un vecchio borbottone.
Quando un in Paese la Giustizia NON funziona,inteso come:tempi biblici,
ipergarantismo(si può arrivare in cassazione per il furto di una mela?),
incertezza della pena(sconti,condoni,amnistie,feste del santo patrono…)
questa è una delle principali cause del fenomeno.Un saluto.Gaetano