LATINA: vietato partecipare

Tra le gravi mancanze di un’amministrazione moderna io annovererei la carenza di coinvolgimento della popolazione nelle decisioni che ricadono su tutta la città.

Nel mondo globale, dell’informazione immediata a 360 gradi e dei sondaggi che dettano le linee politiche è rischioso non tutelarsi dal rischio di essere sconfessato dai propri cittadini.

20140705-091420-33260308.jpgUn esempio per tutti è l’isola pedonale di Piazza del Popolo. Ma potremmo citare anche la via dei pub ed altro ancora.

Cambiare una parte della città come il centro è strategico e duraturo: è come modificare strutturalmente la parte di una casa insieme alla sua funzionalità.
Ma si è chiesto cosa ne pensano gli abitanti della casa?

A Trento, città di avanguardia democratica, si discuterà a giorni il disegno di legge in Consiglio Provinciale (ricordiamo che il Trentino è regione a statuto speciale e mantiene la provincia) sulla materia della democrazia diretta.

La partecipazione dei cittadini alle scelte della città non è solo doverosa in un contesto di modernità, ma soprattutto richiama gli eletti a non tagliare il filo che li lega ai propri elettori.
Secondo Louvin, professore di diritto pubblico comparato all’Università della Calabria, il cercare nuove forme di decisione fa parte del «trovare una nuova sfera pubblica dove praticare una pedagogia dell’inclusione dell’altro».

A proposito della zona pedonale in centro storico, nel 2012 c’è stato il concorso di idee con un progetto risultato vincitore .

Prevedere che i cittadini potessero esprimere un parere scegliendo tra due opzioni avrebbe sancito una “legittimazione dal basso” e soprattutto l’indicazione di come i cittadini realmente vorrebbero la loro piazza, visto che la frequenteranno loro.
In alcuni comuni c’è l’obbligo della consultazione popolare al di sopra di una soglia di spesa (€50ML) secondo il principio che “quando il popolo parla, il governo s’inchina”.
Il non coinvolgimento può risultare controproducente consolidando la convinzione che le decisioni vengono prese sempre sopra le nostre teste e il cittadino le deve sempre subire.

Mi ha colpito il modo in cui la Presidente dell’Associazione del centro storico, Daniela Claretti, ha denunciato la mancanza di efficace comunicazione e ascolto da parte del Comune rispetto ad istanze sollevate da parte dei cittadini e commercianti: è in corso una raccolta di firme per “mendicare” l’ascolto dell’Amministrazione.

Trovo legittime le loro preoccupazioni rispetto ad una programmazione di attività che garantisca una frequenza sociale ed un’attività economicamente vivace nel centro dopo la chiusura al traffico. Non mi risultano prodotte o allo studio pianificazioni del genere, né a breve né a medio o lungo termine. Tutto quello che abbiamo è un’attività scomposta e non coordinata di eventi che affiorano nell’immediato, prenotando oggi per il mese prossimo l’occupazione di suolo pubblico per eventi in piazza.

Latina è una città importante: valorizzare la partecipazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche è un passo doveroso.
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Voglio citare la mia amica Lucia Fronza Crepaz, presidente del Pd Trentino: “La partecipazione o si governa o si subisce, e la crisi rappresenta un tempo di opportunità (…) un laboratorio di evoluzione e sperimentazione in termini di partecipazione democratica”.

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