Nelle relazioni degli ultimi tre anni fatte dall’ATRAL, società che gestisce in proroga da ormai troppo tempo il servizio del trasporto pubblico locale, si capisce la volontà di evitare un controllo puntuale del servizio. Un esempio: al chilometraggio dei singoli percorsi dichiarato nelle relazioni non è associata la targa del mezzo, rendendo così impossibile il controllo per verificare se e quale mezzo davvero abbia coperto la distanza dichiarata. Gli autobus, infatti, possono restare fermi per manutenzione, per riparazione ecc…
In questo modo non si può controllare la veridicità delle dichiarazioni. E i dati contenuti in queste dichiarazioni determinano il rimborso che l’Ente paga alla’ATRAL.
La carente trasparenza dovrebbe costituire elemento di esclusione per il prossimo bando di gara.
I PROBLEMI
Le esigenze dei cittadini sono fin troppo note da tempo: mezzi sporchi, manutenzione approssimativa che causa interruzione per rottura dei mezzi, orari incompatibili con le reali esigenze dell’utenza – la beffa dell’auto che parte sotto il naso dei pendolari di ritorno da Roma è ancora quotidiana – la navetta EXPRESS per la stazione che parte alle 9:00 di mattina (chi va a lavoro a quell’ora?) o il servizio della stessa che non viene fornito il sabato dimenticando che, tra i tanti, le scuole e i precari provenienti prevalentemente dal sud pontino lavorano anche il sabato ed hanno bisogno dei mezzi pubblici.
Il vero problema è la mancanza di trasparenza, la non volontà di operare un vero controllo sul fornitore del servizio e l’incapacità di tutelare i propri cittadini.
Chi paga il biglietto?
Pochi, mi risulta.
Per tutti i “portoghesi” che salgono gratis, c’è il Comune e la Regione che pagano, ovvero, tutti quelli che l’autobus non lo prendono.
E ci ritroviamo poi tasse più alte per coprire il costo del servizio…
LE SCUOLE
Tra i disservizi con ripercussioni più gravi è quello per le scuole: ogni anno, causa dimensionamento, nuove sedi succursali, riduzione o aumento numero studenti, le scuole superiori di Latina hanno esigenze di volta in volta diverse. Se il servizio non risponde a questi bisogni in termini di sicurezza ed efficienza bisogna ricorrere a penali e sanzioni.
I CONTROLLI
Quante volte il Comune è ricorso a queste? Risulta che le penali, ad esempio per le macchine obliteratrici, siano notevolmente diminuite da quando l’ATRAL è in proroga.
Ho fatto richiesta urgente di convocazione della Commissione Viabilità per avviare una serie di approfondimenti ormai non più procrastinabili.
E il Comune, invece di assumersi la responsabilità di veri controlli a tutela dei suoi cittadini, attua un penoso scaricabarile frutto di una cultura stantia che i cittadini sanno ormai ben riconoscere.
Altro che mobilità sostenibile…