Il progetto ha una motivazione politica: operare per una nuova filosofia di governo della città assumendo i bambini come parametri e come garanti delle necessità di tutti i cittadini. Non quindi un maggior impegno per aumentare le risorse e i servizi a favore dell’infanzia, ma per una città diversa e migliore per tutti, in modo che anche i bambini possano vivere un’esperienza da cittadini, autonomi e partecipanti.
Il degrado delle città è in gran parte dovuto alla scelta di privilegiare i bisogni dei cittadini maschi, adulti e produttivi come priorità economica e amministrativa; è sofferto da tutti i cittadini ma specialmente dai più deboli e dai più piccoli. Il potere del cittadino adulto lavoratore è dimostrato dall’importanza che l’automobile ha assunto nella nostra società, condizionando le scelte strutturali e funzionali della città e creando gravi difficoltà per la salute e la sicurezza di tutti i cittadini.
La Convenzione ONU dei diritti del fanciullo del 1989, ratificata con la legge nazionale n. 176/1991, all’articolo 12 sancisce il diritto dei bambini ad essere consultati ogni volta che si prendono decisioni che li riguardano e di tener conto delle loro opinioni, e questo riguarda anche le città. Ascoltare e consultare i bambini diventa quindi un fatto importante ma, ancora di più, un investimento nel futuro della propria città, un modo intelligente per investire nel proprio futuro.
Il progetto LA CITTÀ DEI BAMBINI è nato nel 1991 a Fano, nel 1996 nasce la rete internazionale delle città aderenti al progetto. Attualmente fanno parte della rete circa 200 città in Italia, Spagna, Argentina, Uruguay, Cile, Colombia, Perù e Messico. La rete internazionale è coordinata dal Laboratorio internazionale “La città dei bambini” dell’ISTC del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Roma.
La Regione Lazio con Zingaretti (delibera n.408/2013) aderisce e sostiene il progetto, collabora con il CNR per la realizzazione della rete di città del Lazio che aderiscono al progetto e delibera finanziamenti annui.
Aderiremo al progetto e realizzeremo questi tre obiettivi:
ISTITUZIONE del CONSIGLIO DEI BAMBINI
Un gruppo di bambini (non più di 20 da quarte e quinte elementari 2 per ogni IC) vengono nominati all’interno delle scuole della città per dare consigli al sindaco rispetto a temi che li riguardano (arredo urbano, spazi pubblici, ecc…) denunciando eventuali inadeguatezze o ingiustizie e formulando proposte. Si incontrano regolarmente e sono coordinati da un adulto individuato per questa funzione. Una volta l’anno si incontrano con il Consiglio Comunale per illustrare il loro lavoro.
LA SICUREZZA del gioco e del tempo libero.
Riprogrammare gli spazi di gioco ed i percorsi pedonali dei quartieri di tutta la città; incentivare l’”occupazione” sociale degli spazi pubblici.
AUTONOMIA DI MOVIMENTO NEGLI SPAZI PUBBLICI.
“A scuola ci andiamo da soli”. Una esperienza di autonomia a partire dai 6 anni, favorita dalla partecipazione della comunità sociale del quartiere: Comune, scuola, commercianti, anziani. L’autonomia dei bambini è fortemente correlata con il loro sviluppo (gioco), con la loro salute (obesità infantile) e con la sicurezza ambientale e la mobilità sostenibile della città.
Risorse
Fondi regionali (Del.Reg.nr.408/2013)
Tempi di realizzazione
100 giorni
STRUMENTO amministrativo
Delibera di Consiglio con adesione alla rete delle città del progetto “La Città dei Bambini”