Trasporti: prorogare è infliggere un’umiliazione

IMG_4755Dopo diverse segnalazioni di disagi (leggi cosa dicono gli utenti) rispetto al trasporto urbano, sono andata negli uffici della mobilità del comune ed ho appreso elementi di grande interesse che non credo tutti abbiano.
1- c’è la disponibilità di modificare gli ORARI da parte dell’ufficio

2- per le SEGNALAZIONI dei disservizi non c’è una casella di posta elettronica che NON sia pec, e NON hanno un numero di telefono dedicato

3- le segnalazioni fatte da gennaio a marzo 2016 hanno fruttato sanzioni comminate alla ATRAL (che ha pagato al Comune) la bellezza di €12mila per bus sporchi, corse saltate, fermate non effettuate, percorsi fatti contromano…

4- in assenza di una biglietteria comunale presso le autolinee, l’ATRAL vende i biglietti con una maggiorazione di praticamente il doppio: invece che 80 centesimi gli utenti sono costretti a pagare €1,50!!!

Ecco le semplici ma efficaci proposte per contribuire ad un servizio più efficiente che abbiamo scritto in una mozione a firma mia e di Enrico Forte che discuteremo, mi auguro, nel prossimo Consiglio Comunale:
a) far assegnare all’ufficio mobilità una casella di posta elettronica NON pec, ma normale
b) far assegnare un numero di cellulare con whatsapp per velocizzare le segnalazioni anche fotografiche, video oltre che messaggi
c) ripristinare immediatamente uno sportello per la vendita dei biglietti alle autolinee da parte del Comune per evitare il sovraprrzzo applicato dall’ATRAL.

(Leggi la mozione)

Purtroppo la società che gestisce il trasporto pubblico locale è in proroga dal 2010: questo significa che la società non trova convenienza nel fare investimenti rispetto al proprio parco autobus, né come manutenzione né come acquisto di nuovi bus, come anche rispetto alle modalità di comunicazione con l’utenza.
Perché l’ATRAL non cerca di migliorare il servizio? Perché non sa se vincerà il prossimo bando tale da giustificare un investimento di questo tipo. Infatti questi investimenti preferisce non farli lasciando cadere a pezzi gli autobus che attualmente sono in uso.  Siamo quindi destinati ad avere questo servizio con questa qualità fino a che non ci sarà una nuova gara con l’individuazione di un nuovo gestore che garantisce nuovi bus, comunicazioni satellitari ecc…

L’amministrazione Coletta non ha intenzione di risolvere questo problema a breve: il progetto che hanno è prima quello della creazione di un ATO dei trasporti consorziandosi con altri comuni, fare un progetto completamente nuovo delle percorrenze che tenga conto di tutti i comuni dell’ATO, farlo approvare da tutti i comuni coinvolti, farlo approvare dalla regione, costituire l’ATO con uffici nuovi e personale che si occupa dell’ATO (tipo Acqualatina), poi predisporre gli atti di gara e poi fare la gara.
E questo allunga i tempi di almeno 3 o 5 anni.

Ma cos’è un ATO? È un Ambito Territoriale Ottimale che viene individuato in un’area sovra comunale comprendente diversi comuni che mettono insieme i chilometri che la regione assegna ad ogni comune come contributo per il trasporto e ridisegnano, riorganizzano la rete dei trasporti considerando nella progettazione dei percorsi, non solo il proprio comune ma la rete di comuni compresa nell’ATO.

Il vero problema è che noi siamo in proroga già da oltre sei anni e questo ha causato un lento ma progressivo deterioramento del servizio dei trasporti pubblici ai cittadini di Latina ed è una urgenza e norme riuscire a fermare questa sofferenza imposta a tutti cittadini.

L’ottimo è il nemico del buono, e a voler strafare ci rimettono i cittadini.

La nuova gara va fatta IMMEDIATAMENTE!!!
Vedrei molto più di buon senso oggi fare una gara per i trasporti per almeno tre  (o cinque anni, il tempo che ci vorrà per la creazione di questo ATO con le necessarie verifiche che sia effettivamente vantaggioso per tutti i comuni che ne fanno parte) e poi, magari, realizzare questo ATO, senza troppa fretta.

Ma intanto è doveroso restituire ai cittadini la dignità di un trasporto efficiente e all’altezza della sostenibilità di cui tanto si parla.

E va fatto subito.

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