TRASPARENZA & PARTECIPAZIONE. IL VERO CAMBIAMENTO DELLA POLITICA

Partiamo da un nuovo patto di fiducia tra i cittadini e una Regione che fino a ieri è stata, per colpa di tutti, luogo lontano e nascosto di  privilegi e malaffare. Ci mettiamo la faccia e non vogliamo essere coinvolti in scandali e ruberie. Il nostro Lazio deve essere costruito su una politica partecipata e aperta ai valori dell’onestà e della passione per il bene comune. Nessun politico sceso dall’alto cambierà radicalmente il nostro paese, la nostra regione, i nostri territori, il cambiamento sarà possibile solo attraverso la vera, libera, competente, generosa PARTECIPAZIONE di un intera comunità di persone. Molte delle cose sono state proposte da Nicoletta anche al Comune di Latina, l’Anagrafe degli eletti e forme di open data sugli atti amministrativi, ad esempio, e contiamo che l’esempio regionale possa accelerare anche da noi l’applicazione.

Noi vogliamo restituire ai cittadini e alle cittadine la loro Regione e lo faremo avviando nei primisei mesi di governo una rivoluzione amministrativa e legislativa fondata su due assi fondamentali.

Il primo punto sarà la definizione di una nuova Legge per promuovere la TRASPARENZA della pubblica amministrazione e delle aziende dei servizi pubblici, per offrire ai cittadini la possibilità dicontrollare direttamente ogni passaggio della vita amministrativa, a partire dalle scelte di bilancio.

In particolare:

pubblicità degli atti, delle prestazioni, dei risultati, quindi dei profili professionali e dellerelative retribuzioni;

rendicontazione periodica dell’azione di governo, mediante le “giornate della trasparenza”,le Conferenze dei servizi al livello centrale e nei singoli servizi (Asl, ospedali, aziende regionali);

• verbali dei Consigli di amministrazione delle società e delle aziende pubbliche on line;

attivazione del Portale OpenLazio per la distribuzione dei dati digitali “liberati” dalla Regionee rendere accessibile, a cittadini e imprese, secondo i meccanismi di licenza previsti dallenormative vigenti, il patrimonio informativo pubblico, dagli stati di avanzamento dei lavori e delle spese dei progetti ai dati della gestione sanitaria regionale.

Per questo pensiamo che la recente Legge regionale sull’open data vada non solo attuata ma anche ampliata Trasformare il Lazio in una Regione aperta ai cittadini significa garantire a tutti la possibilità di partecipare alla definizione delle scelte di governo, di concorrere attivamente alle funzioni dimonitoraggio e valutazione dell’azione pubblica, di impegnarsi direttamente al miglioramento dei servizie dell’attività amministrativa.

Per questo la definizione di una nuova Legge sulla PARTECIPAZIONE, sul modello delle più avanzate esperienze già avviate in altre regioni italiane, sarà tutt’uno con la definizione delle nuove norme sulla trasparenza. La legge, dovrà realizzare i seguenti obiettivi:

• definizione di percorsi di consultazione civica sulle principali tematiche di governo e sulleleggi più importanti,   Sviluppo di un “dialogocivile permanente” tra amministrazioni, associazionismo e singoli cittadini anche attraverso gli strumenti offerti dalla rete;

• rafforzamento della valutazione civica: non c’è miglior occhio se non quello del cittadino perverificare, soprattutto a valle, il funzionamento dei servizi e la loro rispondenza a criteri diaccesso equo, di qualità e di umanizzazione. La Regione proporrà ai cittadini di rendersi disponibili a esserei “monitori” dei servizi di pubblica utilità  mediante cicli di valutazione della qualità del servizio, da utilizzare per promuovere azioni di miglioramento e per valutare l’operato dei dirigenti ;

• valorizzazione della sussidiarietà orizzontale per un coinvolgimento diretto di cittadini,singoli e associazioni nello sviluppo dei servizi di welfare, l’informazione e l’educazione civica, la cura e la manutenzione del territorio, la prevenzione dei rischi ambientali, la cura el’empowerment degli anziani, la gestione responsabile del ciclo dei rifiuti, l’uso sostenibile dellerisorse idriche.

 Trasparenza e costi della politica

Istituiremo l’Anagrafe dei redditi e dei patrimoni degli eletti e dei nominati, con la pubblicazione su internet di tutti idati riguardanti le presenze, lo svolgimento dei lavori, i risultati, gli stipendi, gli emolumenti, le consulenze, i pagamenti, di tutti i politici eletti e di tutte le persone che ricoprono un ruolo pubblico.Allo stesso modo, sarà garantita la massima trasparenza e meritocrazia nel conferimento degli incarichi dirigenziali, nell’assegnazione di incarichi di staff e un rigoroso contenimento delle consulenze. Sul fronte organizzativo, dovrà essere stabilita una netta distinzione tra i dipendenti addetti all’assemblea e il personale dei gruppi, che dovrà essere fortemente ridotto.

La prova data da alcuni politici regionali laziali (e non solo) è stata talmente negativa da essere sul punto di travolgere l’intero istituto regionale. Ha creato una frattura profonda nel rapporto tra cittadini e istituzioni che non sarà facile colmare.Per questo è necessario rafforzare l’elemento della sobrietà e della riduzione dei costi della politica, iniziando subito con interventi sugli staff e sull’utilizzo delle macchine di servizio e contingentando i rimborsi chilometrici. Quindi l’abolizione dei monogruppi e la riduzione delle Commissioni consiliari. In ogni caso, dieci consiglieri per Commissione rappresentano la soglia massima. Trasparenza massima, controllo esterno, certificazione e pubblicazione on line delle spese. Abolizione dei vitalizi e riduzione dei compensi in linea con le disposizioni di legge.

 

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>