A.A.A. chiarezza cercasi e il vero senso di fare politica.

schermata-2019-03-24-alle-10-45-45Cosa deve pensare un elettore del PD delle “manovre-non-manovre” in atto questi giorni con l’incontro organizzato da Piazza Grande? PD e LBC sono insieme?

Zingaretti diventa segretario del PD con un’adesione alle primarie che implora un’azione politica forte di contrasto alla deriva delle destre.
Ma il Partito Democratico a Latina non sembra avere una posizione chiara.

Il quadro.
La destra si riorganizza e riaggrega il suo elettorato in forme anche molto eclatanti e inaspettate per gli stessi leader; Calandrini è senatore; si riposizionano gli ex-Cuori Italiani nell’alveo dei Fratelli d’Italia e la Lega è sulla cresta dell’onda.
Il centrosinistra, da 10 consiglieri nella consiliatura Di Giorgi passa ai 2 odierni: dimostra pensiero debole a azioni politicamente contraddittorie.

schermata-2019-03-24-alle-11-07-06Zingaretti vuol mettere insieme tutto quello che c’è e che sa di sinistra: l’invito è rivolto ai civici. Moltissimi, in tutta Italia, hanno lasciato il PD per metter su liste civiche ed è esattamente a queste che Zingaretti si rivolge.
Coletta compreso.
Ma a Latina nel 2016, il PD si distingue dai civici proponendo un progetto diverso. E perde.
Siamo in opposizione e molto critici nei confronti dell’operato di chi ha forzato le norme e creato ABC con una frettolosità da incoscienti. La politica sull’urbanistica di Coletta è tutta sbagliata e abbiamo puntando il dito sulle varianti in odore di illegittimità con tanto di indagini dei magistrati presentando anche osservazioni.

Eppure l’incontro di Piazza Grande, capitanato da Di Francia “tentava-non-tentava” un avvicinamento.
Un fatto politico?
Amministrativo?
Nell’incontro si è detto che piano amministrativo e quello dei valori devono essere tenuti distinti…

Le basi sono sbagliate.
Se abbiamo valori comuni, gli atti amministrativi e le azioni politiche devono rispecchiare i nostri valori, altrimenti smentiamo ciò che affermiamo o è talmente debole che non vale la pena di essere considerato.
Se Zingaretti mette su un’alleanza con Italia in Comune, qual è la conseguenza? Chi se ne fa carico? Chi la vuole? Chi non la vuole?
Cosa ne pensa l’elettore del partito democratico?
L’ambiguità fa da paravento a chi non ci crede fino in fondo ed è per questo che c’è bisogno di chiarezza.

L’incontro organizzato dall’assessore Di Francia a nome di Piazza Grande potrebbe essere un bluff che non porta a nulla perché sono state eluse le importanti questioni amministrative: se non si trova la soluzione a queste partendo dai valori a noi comuni, è tutta una finzione. Il senso della politica non è il posizionamento ora su uno o sull’altro leader, ma come diventiamo operativi e miglioriamo la vita dei nostri concittadini.

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A Latina le cose stanno così: la maggioranza dei cittadini che hanno votato Coletta di sono pentiti di averlo votato, tanto che tre consiglieri LBC sono usciti dal gruppo LBC e sono confluiti nel gruppo misto. Non credo proprio che salire sulla barca piena di falle della maggioranza a due anni dalla fine del mandato, sia la scelta migliore per riproporsi ai cittadini e chiedere la fiducia alle prossime elezioni.

Cosa ne pensano gli elettori del 2016 che hanno votato Coletta e non Forte?
Cosa si aspettano? Li abbiamo consultati?
Non perché Zingaretti abbia vinto il congresso nazionale e dice che il PD deve collaborare con il partito di Coletta, il sindaco di Latina sia diventato ora improvvisamente bravo e più accettato dai Latinensi delusi.

Se vogliamo farci carico per davvero di una inversione di tendenza rispetto alle destre che prendono consensi, non basta il tentativo di un gruppo di assessori PD/LBC/Piazza Grande per “rimettere insieme la ditta”.

Il PD di faccia carico di avviare gli Stati Generali di chi si riconosce nei valori democratici, aperti per davvero ai contributi della società civile: un luogo dove affrontare, discutere e mettere sul piatto le controverse questioni amministrative che attualmente ci vedono su fronti indiscutibilmente e motivatamente opposti, dove ogni parte ha eguale peso e pari dignità, senza diritti di prelazione politica.
Solo se si riparte da uno schietto ed onesto confronto tra pari si riuscirà a mettere la pietra angolare su cui costruire una proposta davvero credibile…

… e soprattutto che abbia conseguenze concrete positive sulla vita dei cittadini.

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