Questa mattina è stato firmato un accordo di transazione tra la società Nuova Ipogeo, che gestisce il cimitero comunale, ed il segretario generale del Comune. Si tratta di un accordo tra le due parti che va a sanare, con 2 milioni di euro che il Comune dovrà versare al privato, una serie di questioni negli anni non erano state definite dalla convenzione iniziale e che andavano a costituire un cumulo di piccole spese che, sommate, andavano a pesare sul bilancio generale del Comune e sul Pef della società privata. Un milione sarà preso dalla Cassa depositi e prestiti, mentre la restante parte graverà sul bilancio comunale.
Tutto questo lasciando completamente all’oscuro le Commissioni che si occupano di studiare, vagliare e votare le decisioni più importanti del Comune e che sono composte da tutti i rappresentanti: maggioranza ed opposizione.
“Il lavoro delle commissioni da questa amministrazione viene ormai letteralmente bypassato – sottolinea Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico – Non si tratta però soltanto di un atteggiamento irrispettoso nei confronti di un organo comunale composto dai rappresentanti dei cittadini, ma anche di un comportamento molto discutibile dal punto di vista amministrativo e politico. Non è infatti la prima volta che accade una cosa del genere: sempre più spesso, a causa della scarsa coesione politica della maggioranza, si genera un immobilismo molto difficile da superare. Per mesi le commissioni, quando vengono convocate, parlano di tematiche minori e vengono lasciate le decisioni più importanti e significative per la città alle scelte dirigenziali. La questione andava invece trattata in commissione, se non meglio in una seduta congiunta di Sanità e Bilancio, vista la trasversalità dell’argomento”.
“L’aspetto positivo della firma di oggi è comunque quello di vedere soddisfatta una richiesta, quella di sanare gli incompiuti della convenzione, che noi chiediamo da tempo. Per esempio – spiega Zuliani – per quanto riguarda le utenze di acqua ed energia elettrica nell’accordo bonario si precisano alcuni elementi interessanti: il Comune di Latina non ha adempiuto ai propri obblighi in maniera integrale, in particolare riguardo alla sezione degli impianti mai messi a norma dall’amministrazione, ed alla costruzione di un pozzo e di un nuovo impianto di irrigazione che il gestore è stato costretto ad attivare vista l’inadempienza dell’amministrazione. Costi che il privato ha pagato di tasca propria e che verranno imputati al Comune. Dal documento la concessionaria si fa anche carico, pur non essendo tenuta a questo, di determinare le attività della camera mortuaria e della camera autoptica mai definite dal Comune. Dobbiamo quindi ribadire che l’attendismo di questa amministrazione ed il rimpallo da un dirigente all’altro rispetto alle competenze, hanno generato costi maggiori”.
“Nel lontano luglio 2012 il Segretario Comunale Russo produceva una nota relativa alla proposta di delibera redatta dal RUP Le Donne avente per oggetto l’approvazione del progetto di ampliamento del cimitero – afferma Fioravante -. Dopo due anni e mezzo il progetto non è stato ancora approvato e continuano ad essere utilizzati i loculi provvisori. Questo ritardo nell’approvazione del progetto, da parte del Comune di Latina, ha causato un danno all’impresa appaltatrice dei lavori di ampliamento del cimitero. Quindi, a causa della negligenza della politica locale, l’impresa all’interno di una transazione rinuncia a circa un milione di euro per oneri relativi alla ritardata approvazione del progetto ma richiede comunque un pagamento equivalente a circa due milioni di euro per i lavori non iniziati. Una mancanza, quella da parte del comune di Latina, che andrà a gravare sulle casse dei cittadini e, soprattutto, non presente nelle commissioni preposte a studiare le carte”.