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CIMITERO: accordo per il vecchio ma non per il nuovo

Questa mattina è stato firmato un accordo di transazione tra la società Nuova Ipogeo, che gestisce il cimitero comunale, ed il segretario generale del Comune. Si tratta di un accordo tra le due parti che va a sanare, con 2 milioni di euro che il Comune dovrà versare al privato, una serie di questioni negli anni non erano state definite dalla convenzione iniziale e che andavano a costituire un cumulo di piccole spese che, sommate, andavano a pesare sul bilancio generale del Comune e sul Pef della società privata. Un milione sarà preso dalla Cassa depositi e prestiti, mentre la restante parte graverà sul bilancio comunale.

Tutto questo lasciando completamente all’oscuro le Commissioni che si occupano di studiare, vagliare e votare le decisioni più importanti del Comune e che sono composte da tutti i rappresentanti: maggioranza ed opposizione.

“Il lavoro delle commissioni da questa amministrazione viene ormai letteralmente bypassato – sottolinea Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico – Non si tratta però soltanto di un atteggiamento irrispettoso nei confronti di un organo comunale composto dai rappresentanti dei cittadini, ma anche di un comportamento molto discutibile dal punto di vista amministrativo e politico. Non è infatti la prima volta che accade una cosa del genere: sempre più spesso, a causa della scarsa coesione politica della maggioranza, si genera un immobilismo molto difficile da superare. Per mesi le commissioni, quando vengono convocate, parlano di tematiche minori e vengono lasciate le decisioni più importanti e significative per la città alle scelte dirigenziali. La questione andava invece trattata in commissione, se non meglio in una seduta congiunta di Sanità e Bilancio, vista la trasversalità dell’argomento”.
“L’aspetto positivo della firma di oggi è comunque quello di vedere soddisfatta una richiesta, quella di sanare gli incompiuti della convenzione, che noi chiediamo da tempo. Per esempio – spiega Zuliani – per quanto riguarda le utenze di acqua ed energia elettrica nell’accordo bonario si precisano alcuni elementi interessanti: il Comune di Latina non ha adempiuto ai propri obblighi in maniera integrale, in particolare riguardo alla sezione degli impianti mai messi a norma dall’amministrazione, ed alla costruzione di un pozzo e di un nuovo impianto di irrigazione che il gestore è stato costretto ad attivare vista l’inadempienza dell’amministrazione. Costi che il privato ha pagato di tasca propria e che verranno imputati al Comune. Dal documento la concessionaria si fa anche carico, pur non essendo tenuta a questo, di determinare le attività della camera mortuaria e della camera autoptica mai definite dal Comune. Dobbiamo quindi ribadire che l’attendismo di questa amministrazione ed il rimpallo da un dirigente all’altro rispetto alle competenze, hanno generato costi maggiori”.

“Nel lontano luglio 2012 il Segretario Comunale Russo produceva una nota relativa alla proposta di delibera redatta dal RUP Le Donne avente per oggetto l’approvazione del progetto di ampliamento del cimitero – afferma Fioravante -. Dopo due anni e mezzo il progetto non è stato ancora approvato e continuano ad essere utilizzati i loculi provvisori. Questo ritardo nell’approvazione del progetto, da parte del Comune di Latina, ha causato un danno all’impresa appaltatrice dei lavori di ampliamento del cimitero. Quindi, a causa della negligenza della politica locale, l’impresa all’interno di una transazione rinuncia a circa un milione di euro per oneri relativi alla ritardata approvazione del progetto ma richiede comunque un pagamento equivalente a circa due milioni di euro per i lavori non iniziati. Una mancanza, quella da parte del comune di Latina, che andrà a gravare sulle casse dei cittadini e, soprattutto, non presente nelle commissioni preposte a studiare le carte”.

Festival del Circo vs spese sociali

Io non riesco ad  accettare che in tempi di tagli al sociale venga finanziato con €35.000 il Festival Internazionale del Circo e non l’apertura delle scuola oltre l’orario scolastico per le attività delle associazioni sul territorio per i ragazzi e i giovani.

Non solo, abbiamo una mole di debiti fuori bilancio di €23ML di cui non abbiamo il controllo.

E hanno depotenziato anche l’avvocatura comunale.

 

Utenze telefoniche e altri sprechi

Il mio intervento in uno stralcio video sui costi delle utenze telefoniche del Comune di Latina

Povertà e Tasse a Latina

Il mio intervento (video) sulle considerazioni rispetto alla povertà crescente e alle tasse nel Comune di Latina.

Consiglio Comunale del 30 sett. 2014 Approvazione Bilancio Previsionale 2014

Piano delle Opere Pubbliche: la pavimentazione

Molti hanno espresso perplessità quando hanno saputo che la pavimentazione andava a togliere risporse per altre opere pubbliche, come la manutenzione delle scuole, e delle strade…

Ecco cosa ho dichiarato in consiglio.

Spese telefoniche alle stelle e contributi al circo

Se non vogliono risparmiare è dolo, ma se invece non sono capaci di farlo, andassero a casa”. Va subito al punto Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, quando si parla di ottimizzazione della spesa per l’ente comunale.

“Il Comune di Latina commette l’ennesimo errore di valutazione (nonché economico) per l’erogazione dei già pochi fondi di cui dispone: finanzierà il Festival Internazionale del Circo con €35mila, manifestazione che già gode di fondi statali e nel frattempo decide di ‘risparmiare’ o meglio, tagliare, una parte dei fondi destinati ai servizi sociali per gli anziani (16mila euro), per gli interventi assistenziali invalidi e disabili (210mila euro), per l’assistenza domiciliare a famiglie con anziani, disabili e minori a rischio (132mila euro) e per le attività ricreative dei centri sociali (4.500 euro). Inoltre dimezzerà letteralmente i fondi per l’emergenza alloggiativa e la prevenzione degli sfratti per morosità (taglierà 78mila euro). Allora ci si domanda: con quale logica il Comune agisce? Cosa l’amministrazione comunale considera uno spreco? Quali sono le priorità dell’amministrazione comunale? Una tale incapacità di gestione è assurda”.

Zuliani, allo stesso tempo, non perde l’occasione per sottolineare ancora una volta il grave danno economico provocato dall’assenza di un ufficio unico per i contratti, idea già portata all’attenzione dell’Ente diverse volte. Un rapido confronto con il Comune di Trento può rendere bene l’idea di quanto “È un grave danno perché mentre gli altri Comuni attivano un percorso virtuoso, stipulando accordi con le compagnie per un certo numero di utenze telefoniche: pur avendo poco più di 1.500 dipendenti, il triplo di nostri, spende molto meno. Nel 2013 il Comune di Latina ha speso circa 884mila euro in bollette telefoniche, mentre Trento neanche 70mila euro per la telefonia fissa e 65mila per quella mobile, per un totale di 135mila euro. Non soltanto, infatti, il capoluogo trentino attiva contratti in convenzione, ma utilizza anche servizi voip che utilizzando la linea internet non costano nulla in più alle casse dell’Ente. Se poi vogliamo dirla tutta, l’Ente ha anche inserito una clausola disciplinare che vale per tutti i dirigenti e le maggiori cariche istituzionali (sindaco compreso): sebbene simbolica, una quota di compartecipazione annua alle spese internet da smartphone, sia aziendale sia privato”.

Ecco il quadro delle spese telefoniche nell’arco della consiliatura.

  2011 2012 2013 2014
SPESE TELECOM – GRANDI OPERE 29.000,00 30.000,00 37.500,00 37.500,00
SPESE TELEFONICHE – ALTRI SERVIZI GENERALI 38.300,00 40.000,00 50.000,00 50.000,00
SPESE TELEFONICHE – ANAGRAFE, STATO CIVILE 3.000,00 3.000,00 3.750,00 3.800,00
SPESE TELEFONICHE – ASILI NIDO (SERVIZIO RILEVANTE AI FINI IVA) 3.200,00 3.200,00 4.000,00 4.000,00
SPESE TELEFONICHE – ASSIST. E BENEF. PUBBLICA 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – ASSISTENZA SCOLASTICA TRASPORTO 1.000,00 1.000,00 1.250,00 1.300,00
SPESE TELEFONICHE – AVVOCATURA 1.600,00 1.600,00 2.000,00 2.000,00
SPESE TELEFONICHE – BIBLIOTECHE 3.500,00 3.500,00 4.375,00 4.400,00
SPESE TELEFONICHE – CENTRI SOCIALI 2.700,00 2.700,00 3.375,00 3.400,00
SPESE TELEFONICHE – CIMITERO 2.700,00 2.700,00 3.375,00 3.400,00
SPESE TELEFONICHE – CIRCOSCRIZIONI 23.000,00 25.000,00 31.250,00 31.300,00
SPESE TELEFONICHE – COMMERCIO 500 500 625 650
SPESE TELEFONICHE – ECONOMATO 1.000,00 1.000,00 1.250,00 1.300,00
SPESE TELEFONICHE – FARMACIA – (SERVIZIO RILEVANTE AI FINI IVA) 2.900,00 2.900,00 3.625,00 3.700,00
SPESE TELEFONICHE – GABINETTO DEL SINDACO 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – MERCATI PUBBLICI – (SERVIZIO RILEVANTE AIFINI IVA) 800 800 1.000,00 1.000,00
SPESE TELEFONICHE – MUSEI PINACOTECA 1.300,00 1.300,00 1.625,00 1.300,00
SPESE TELEFONICHE – OO.II. 6.500,00 8.000,00 10.000,00 10.000,00
SPESE TELEFONICHE – P.M. 38.000,00 38.000,00 51.500,00 51.500,00
SPESE TELEFONICHE – PALAZZO DELLA CULTURA 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – PARCHI E TUTELA AMBIENTALE 1.600,00 1.600,00 2.000,00 2.000,00
SPESE TELEFONICHE – PATRIMONIO 800 800 1.000,00 1.000,00
SPESE TELEFONICHE – SEGRETERIA GENERALE 8.000,00 8.000,00 10.000,00 10.000,00
SPESE TELEFONICHE – SERV. BILANCIO 450 450 562,5 600
SPESE TELEFONICHE – SERVIZI GENERALI 107.000,00 110.000,00 137.500,00 137.500,00
SPESE TELEFONICHE – SERVIZI PER INFANZIA E MINORI 1.000,00 1.000,00 1.250,00 1.300,00
SPESE TELEFONICHE – SERVIZI TURISTICI 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – SISTEMA INFORMATIVO 10.500,00 12.000,00 15.000,00 15.000,00
SPESE TELEFONICHE – STADIO 4.000,00 4.000,00 5.000,00 5.000,00
SPESE TELEFONICHE – TEATRO 11.000,00 11.000,00 13.750,00 13.800,00
SPESE TELEFONICHE – TRASPORTI – (SERVIZIO RILEVANTE AI FINI IVA) 22.000,00 22.000,00 27.500,00 27.500,00
SPESE TELEFONICHE – TRIBUTI 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – UFFICIO TECNICO 23.500,00 25.000,00 31.250,00 31.300,00
SPESE TELEFONICHE – URBANISTICA 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – VIABILITA’ 25.000,00 25.000,00 31.250,00 31.300,00
 Totali telefonia fissa 387861 400062 503575,5 503864
         
TELEFONIA MOBILE – OO.II. 50.000,00 50.000,00 52.000,00 50.000,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE 3.000,00 3.000,00 3.250,00 3.000,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – ALTRE SPESE SER. GEN. 4.000,00 4.000,00 4.300,00 4.000,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – P.M. 1.000,00 1.300,00 1.400,00 2.000,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – PUBBLICA ISTRUZIONE 700 700 1.000,00 700
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – SERVIZI GENERALI 2.700,00 2.700,00 2.850,00 2.700,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – SERVIZIO E.U. 800 800 890 800
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – SERVIZIO IDRICO 1.200,00 1.200,00 1.300,00 1.200,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – UFF. TECNICO 800 800 900 800
 totali telefonia mobile 64200 64500 67890 65200
 TOTALI TELEFONIA 452061 464562 571465 569064
         
         
         
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – UFF. GIUDIZIARI 1.200,00 1.200,00 1.300,00 1.200,00
SPESE TELEFONICHE – PROCURA CIRCONDARIALE 65.000,00 65.000,00 81.250,00 81.300,00
SPESE TELEFONICHE – SCUOLE ELEMENTARI 35.000,00 50.000,00 62.500,00 62.500,00
SPESE TELEFONICHE – SCUOLE MATERNE 18.000,00 28.000,00 35.000,00 35.000,00
SPESE TELEFONICHE – SCUOLE MEDIE 30.000,00 40.000,00 50.000,00 50.000,00
SPESE TELEFONICHE – UFFICI GIUDIZIARI 110.000,00 110.000,00 137.500,00 137.500,00
 Parte non inclusa nelle spese del Comune di Trento.       366300

Ed ecco quanto spende il Comune di Trento con il triplo dei dipendenti.

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Anche la farmacia di viale Kennedy sarà venduta.

La vendita della farmacia comunale è uno sperpero. Sarà tolto un servizio essenziale ai cittadini, soprattutto a chi è in difficoltà. Il Comune userà i soldi per lavori di natura ordinaria
Oggi la commissione Bilancio ha approvato la vendita della seconda e ultima farmacia comunale, quella di Viale Kennedy. Ancora una volta critica la consigliera del Partito Democratico Nicoletta Zuliani, che ha sempre dato battaglia contro la vendita di queste attività, che avrebbero potuto essere una fonte di guadagno molto più alta per il Comune di Latina rispetto ad una mera vendita del bene.
È il triste epilogo dell’incapacità dell’amministrazione nel gestire un bene che potrebbe essere una fonte di denaro assolutamente da non sottovalutare, un vero e proprio reddito in un settore che non conosce crisi. Eppure il Comune continua in questo sperpero: come ha evidenziato la dirigente del settore, la farmacia di viale Kennedy quest’anno ha chiuso il suo bilancio in pari, mentre negli anni scorsi con un utile di circa 20mila euro. Due dati che a mio avviso bene evidenziano l’incapacità gestionale di questo bene da parte dell’amministrazione comunale. Quindi, dopo la svendita della farmacia di via Reni, vicino l’ospedale Santa Maria Goretti, il Comune oggi vuole dare via anche quella di viale Kennedy, continuando con questa politica economica sbagliata. L’amministrazione comunale ha deciso di vendere per fare cassa, ma una volta finite le farmacie comunali e finiti i soldi guadagnati dalla vendita, con quali soldi si ripareranno le strade, si forniranno le scuole dei presidi essenziali, etc? Sì, perché – spiega Zuliani – il denaro sarà utilizzato in questo modo, non certo per fare investimenti”.

Zuliani ricorda che tempo fa, nell’estate del 2012, l’Anci inviò ai sindaci italiani una lettera in cui sollecitava le amministrazioni a sostenere e a potenziare le farmacie comunali, cosa che non soltanto è stata disattesa ed ignorata (pur il sindaco di Latina facendo parte dell’Anci), ma addirittura qui si sta facendo il contrario, eliminando completamente un servizio ai cittadini, soprattutto a quelli più deboli e in difficoltà economiche.
Trovo che sia scandaloso – conclude Zuliani – che il Comune non voglia investire in un servizio essenziale quale è la farmacia comunale, ma insista nel mettere in bilancio una spesa da un milione di euro per una pavimentazione non necessaria in una Ztl che funzionerebbe bene ugualmente”.

Finalmente approvata una proposta utile per il canile comunale

Previsto un risparmio di 300.000 euro all’anno”

Approvata la proposta del Partito Democratico per la messa a norma dell’ambulatorio veterinario

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E’ stata approvata oggi in commissione Sanità la proposta del Partito Democratico per la messa a norma dell ambulatorio veterinario del canile comunale. La proposta che abbiamo formulato prevede che gli uffici comunali chiedano alla Asl un report dettagliato degli interventi necessari per la rimessa in funzione dell’ambulatorio veterinario del canile comunale, oggi inutilizzato perché inadeguato e carente di presidi.
Questa situazione costa al Comune circa 300.000 euro all’anno. Solo da marzo 2010 a dicembre 2013 le fatture inviate dalla Asl al Comune ammontano a un milione e 21.341 euro.
Cosa paga il Comune?
Le prestazioni veterinarie che vengono effettuate presso gli ambulatori privati in convenzione con l’Ente.
La proposta del Pd andrebbe così a sanare un grosso difetto della macchina dei soccorsi per i cani in difficoltà oltre che a far ottenere un notevole risparmio per il Comune. Rendendo efficiente l’ambulatorio del canile comunale, infatti, il veterinario della Asl che interviene su strada, potrà andare a curare i cani direttamente nella struttura pubblica in località Chiesuola, senza più servirsi dei privati e quindi senza aggravi per l’Ente.

IMG_1150.JPG“Finalmente finisce l’interminabile fiume di chiacchiere sul canile. Finalmente ci saranno dei numeri e si potrà rendere il servizio esistente funzionale, consentendo al Comune di risparmiare. Noi oggi abbiamo dimostrato di essere efficaci nonostante il nostro essere minoranza”.

La proposta è stata infatti approvata con i voti dei quattro consiglieri del Pd (Porcari, Zuliani, Sarubbo, Mattioli) e con i 2 voti favorevoli di Di Girolamo e Anzalone.
I due consiglieri di Fratelli d’Italia Patarini e Tontini – ancora fermi sulle loro proposte contrastanti degli incentivi per chi adotta un cane (che ha ricevuto fra l’altro parere negativo dei funzionari comunali per mancanza di garanzie sull’effettiva adozione) e di project financing – hanno invece abbandonato la Commissione prima del voto, tentando invano di far cadere il numero legale.

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“Dal 2012 denuncio questa situazione di spreco di denaro pubblico, che in tempo di crisi è ancora più assurdo – afferma Porcari, che aggiunge una nota politica – I consiglieri di Fratelli d’Italia hanno avuto un comportamento irresponsabile: per soli fini politici, abbandonando l’aula e insistendo con le loro proposte inconcludenti speculative, hanno rischiato di arrecare un danno economico al Comune.

Dimenticanze, tasse e controlli fortuiti: maggioranza sbadata e incompetente

Il bilancio è molto complesso: la lettura dei vari documenti richiede tempo e sto acquisendo dati che inizialmente non conoscevo.

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ISOLA PEDONALE
La realizzazione della ZTL, con relativa parziale pavimentazione da €1ML del centro di Latina sulla quale noi del PD non siamo d’accordo, non è presente nell’elenco del piano Triennale delle Opere Pubbliche come pure il parcheggio multipiano!!!! Ora, sappiamo tutti che se un’opera è inserita in questo documento può essere realizzata, altrimenti no. Aver dimenticato di inserire nel piano un’opera della la quale si sta facendo tanta pubblicità, non è un fatto marginale: denota la mancanza cronica di un coordinamento tra assessorati ed uffici.
Chi lavora in questo modo è pericoloso in un’amministrazione perché produce confusione, e la seconda città del Lazio dopo Roma non può permetterselo.

FARMACIA COMUNALE
La Farmacia Comunale di viale Kennedy sarà venduta come quella dell’ospedale: con il ricavato tapperemo qualche buco (lavori di manutenzione nelle scuole) ma consideriamo che per i prossimi anni le farmacie comunali da vendere saranno finite… Non ci sono nella previsione di bilancio prospettive di nuove entrate: le uniche sono le tasse.

PERSONALE
Intanto il personale dello staff del sindaco aumenta, mentre non si riesce proprio ad istituire un ufficio unico per la gestione dei rapporti con le partecipate, così come anche i revisori dei conti avevano fortemente consigliato.
La maggioranza vantava una vera svolta nella gestione dei rapporti con la partecipata più importante: LatinAmbiente. Ebbene, nei documenti di bilancio non compaiono dati e documenti relativi all’anno 2014: si leggono quelli del 2013. Gli uffici sono stati “costretti” ad una taglia-incolla dei dati e obiettivi del 2013. Nel bilancio del 2014 abbiamo, quindi, un buco tappato con i dati e gli obiettivi dell’anno passato: un vergognoso rimedio.

UTENZE
Altro elemento negativo: non viene istituito un ufficio unico per la gestione delle utenze. È di questi giorni la notizia della lettera da parte del governo centrale al nostro comune per un controllo delle spese, visto che ci hanno annoverato tra i primi cento comuni “spendaccioni”.
Spendiamo troppo e male anche perché non vogliamo organizzare un unico ufficio che si occupi delle utenze del comune dall’inizio alla fine mantenendo un controllo in tutti gli step del processo: dai contratti, al controllo delle spese, ai pagamenti.
Ed è li che potremmo fare la differenza.
Da un casuale controllo da parte di un dipendente sono state scoperte fatture non dovute per qualche centinaio di migliaia di euro: un risparmio fortuito, non degno di un’amministrazione della seconda città del Lazio.
I controlli non possono essere casuali: devono essere organizzati e sistemici.
È anche qui che si gioca la credibilità di una gestione.

Fine seconda puntata :-)

PASSA la TASI SENZA DETRAZIONI

IMG_1817.JPGFAMIGLIE TARTASSATE
La maggioranza ha forzato il voto durante la commissione Bilancio di oggi ed ha approvato di prepotenza il regolamento Tasi così com’è, senza detrazioni per famiglie con figli o con portatori di handicap e senza scaglioni. Lo ha fatto con la promessa di una successivamassima apertura‘ alle proposte della minoranza, ma solo come emendamento in Consiglio Comunale.

L’INSICUREZZA della MAGGIORANZA
Si tratta di un segnale di grande insicurezza da parte della maggioranza, perché la scadenza per l’approvazione in consiglio comunale del regolamento per la Tasi è ancora abbastanza lontana, il 5 settembre, ma erano ben consapevoli del fatto che nelle successive commissioni avrebbero potuto restare senza numero legale, come già accaduto nel consiglio comunale per l’approvazione dell’isola pedonale in centro. L’approvazione del regolamento TASI con le relative aliquote è un passaggio propedeutico per la successiva approvazione del bilancio di previsione entro il 30 settembre. Per questo motivo le proposte emendative di tutti i consiglieri, non solo le mie, dovranno essere sottoposte direttamente al consiglio e non possono più essere discusse in commissione, che sarebbe stata la sede più opportuna”.

Oggi è stato anche approvato il regolamento IMU che si presenta invariato rispetto all’anno scorso.
Ad entrambi i regolamenti il Partito Democratico si è opposto esprimendo voto contrario.

NUOVI DEBITI
In questo quadro, si aggiunge una nuova difficoltà per il bilancio del Comune di Latina: ben due maxi debiti derivanti da vecchi contenziosi arrivati a sentenza, causati da espropri per i quali sono stati intrapresi ricorsi: il Comune dovrà pagare per uno oltre 500mila euro, mentre per l’altro – che riguarda la lottizzazione Cucchiarelli – oltre 2 milioni di euro. Debiti fuori bilancio che in qualche modo andranno coperti.

LE PROPOSTE DI DETRAZIONI
Sono due le proposte di detrazioni che ho formulato in commissione e che sono già al vaglio degli uffici comunali per quantificare i costi da sottoporre poi alla valutazione dell’assise.
La prima vedrebbe due detrazioni di 150 e 100 euro da applicare a rendite catastali di rispettivamente fino 600 e 800 euro.
Nessuna detrazione invece per rendite superiori, mentre per tutti (fino però a una rendita catastale di 1.000 euro) sarebbe applicato un ulteriore “sconto” di 40 euro per ciascun figlio minore di 26 anni (purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale).
La seconda proposta vedrebbe invece una serie di detrazioni per scaglione di rendita molto graduati: per esempio, 140 euro di detrazione per rendite catastali inferiori o uguali a 300 euro; 120 euro per le rendite catastali da 301 a 320 euro, e così via. Nessuna detrazione, invece, per rendite catastali superiori ai 571 euro. Sarebbe prevista poi una detrazione di 60 euro per ciascun figlio minore di 26 anni (purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale).
L’importo complessivo delle detrazioni per i figli, al netto della detrazione per rendita catastale, non potrebbe comunque superare l’importo massimo di 200 euro.

Molti Comuni hanno già approvato a giugno il proprio regolamento per la Tasi, Latina invece ha scelto di rimandare, con la conseguenza che i cittadini riceveranno una stangata autunnale.

Invece avremmo potuto confrontare la nostra realtà con le altre, facendo tesoro delle buone prassi, per non partire sempre da zero. Ad esempio, avremmo potuto ideare una consulenza consorziata con gli altri Enti comunali (tutti con le nostre stesse difficoltà) per rendere più semplice e veloce  l’aggiornamento dei nostri funzionari.