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Contratti cimiteriali in Trasparenza.

La prossima commissione trasparenza tratterà il tema dei contratti cimiteriali. Questa è una questione che come presidente della commissione trasparenza e legalità ho l’obbligo di tornare a sottoporre con forza all’amministrazione Coletta che, ad un anno e mezzo dall’insediamento, ancora lascia i cittadini ancora senza risposta ed in balia di false notizie.

E le risposte non sono velleitarie, bensì obbligatorie perché questo vuoto sta portando numerosissimi cittadini a rinnovare (e pagare) concessioni di tombe e loculi sul cui rinnovo ci sono fortissimi dubbi di legittimità. Sono infatti in capo al Comune i loculi cimiteriali che di fatto sono beni demaniali, ovvero non alienabili (non si possono vendere né acquistare). Il Comune li ha dati in gestione attraverso un progetto di finanza ed un privato se ne occupa dal 2009 stipulando contratti di concessione trentennali. Ma per chi ha seppellito il proprio caro prima di quella data la durata della concessione aveva un tempo diverso: di certo era più lunga di 30 anni. Perché si dovrebbero allora rinnovare e pagare concessioni ancora valide? Perché nessun cittadino è in possesso di un contratto firmato dal comune dove viene esplicitata la durata della concessione?

Diverse sono state le sollecitazioni collaborative del PD: in commissione trasparenza, poi in commissione bilancio, poi in consiglio comunale con una mozione in cui si chiedeva, per la complessità e muldidisciplinarietà del tema, di costituire una commissione speciale, strumento messo a disposizione dell’Ente per lo studio e l’analisi condivisa di questioni complesse. Questa proposta è stata respinta da LBC a marzo 2017: a quest’ora avrebbe già ben prodotto i suoi frutti. E invece siamo ancora all’anno zero.

A dicembre dello scorso anno va in pensione il dirigente che sin dall’inizio si era occupato dei rapporti con Ipogeo. Relaziona a Buttarelli, l’assessore di riferimento.
La nuova dirigente ad aprile 2017 in commissione Bilancio ha chiesto 6 mesi di tempo per studiare la questione.
Cambio di guardia: Buttarelli che aveva la competenza del cimitero, ora passa il testimone al nuovo assessore che ha chiesto del tempo per studiare la questione.

Il fatto è che l’amministrazione deve essere a servizio dei cittadini e non il contrario.

Abbiamo funzionari e dipendenti che da anni si occupano dei rapporti tra Ipogeo e Comune di Latina, ci sono consiglieri che sono conoscitori della materia, dirigenti che hanno scandagliato e approfondito il tema già nella precedente consiliatura ed ora sono assegnati ad altro servizio, ma pur sempre dentro l’amministrazione… perché si vuole partire sempre da zero? Perché perdere tanto tempo? Perché non mettere a sistema ciò che già c’è facendo tesoro del lavoro di analisi già fatto in precedenza?
Il contributo che attraverso la Commissione Trasparenza e legalità vogliamo dare è proprio questo.

Mi auguro che l’amministrazione si renda conto del danno che procura con il percorso solitario che ha intrapreso sia nello studio che nelle scelte.

La nostra collaborazione è totale.

Commissioni in streaming audio = + trasparenza.

Ho inviato una nota a Sindaco, Assessore alla Trasparenza, Presidente del Consiglio di Latina e Segretaria Generale per sollecitare ad una maggiore solerzia e ad una soluzione rapida al problema dell’accessibilità a temi importanti che vengono discussi nelle Commissioni Consiliari. Attualmente, diversamente dalle sedute di Consiglio Comunale, il lavoro delle Commissioni può essere eseguito solo da chi si reca fisicamente nella sala che si trova in cima all’edificio comunale. Diverso sarebbe se le commissioni fossero trasmesse in streaming, anche solo audio, seguite comodamente dal luogo in cui cittadini si trovano magari con il proprio smartphone. Ritengo che il piccolo costo che questo servizio comporterà, sarà ampiamente ripagato e compensato dalla qualità della trasparenza e partecipazione che se ne ricaverebbe.

Un altro punto importante è la mancanza nella home page del Comune di Latina the un link che riporti settimana per settimana quali commissioni si riuniscono e con quali punti all’ordine del giorno. Sfido chiunque a trovare queste informazioni in modo agevole e veloce e farlo più volte alla settimana. Dopo la prima volta si demorde, si lascia perdere. Questo non è esattamente quello che la legge impone alle amministrazioni: pubblicazione ma anche facilità di accesso a tutte le informazioni e a tutti gli atti.

Ecco la mia nota.

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Comm.ne Ambiente 2/1/2017 ACQUALATINA

IMG_6241Oggi l’Assessore Lessio ha illustrato la situazione della società che gestisce la distribuzione dell’acqua nella nostra provincia.

Non sono d’accordo con chi vede il pubblico come il sana totum, e il privato come un male dal quale difendersi: il vero problema sta nell’operare un sano e onesto controllo. Controllo che mai le amministrazioni precedenti hanno operato nei confronti sia della Latina Ambiente che di AcquaLatina. Anche la gestione pubblica, se risponde a criteri di clientelismo, è alla stessa stregua di come oggi si intende il privato: una entità dalla quale difendersi.

La situazione precedente alla gestione della società AcquaLatina, ovvero quando l’acqua era gestita dai comuni, era infatti proprio questa: il consorzio di comuni che gestivano la distribuzione dell’acqua operavano in modo clientelare riducendo tale attività ad  uno dei tanti  carrozzoni pubblici costosi ed inefficienti. Con il  Decreto Ronchi nel 2009, i comuni furono obbligati a ricorrere ad una gestione mista attraverso gare pubbliche.

Fu così che nacque AcquaLatina nel 2002.

Le criticità che oggi ci troviamo ad affrontare sono di tre tipi:

  1. lo statuto della societàe il contratto che ci lega al socio privato contengono clausole che in modo evidente penalizzano la parte pubblica in termini di capacità decisionale
  2. nel 2007 la società AcquaLatina contrae un mutuo con la Depfa Bank di €114ML per finanziare il piano investimenti necessario a realizzare un servizio integrato (distribuzione acqua, rete fognaria e depurazione) efficiente. Il contratto che ci lega alla Depfa Bank la rende “potente” perché, nel caso di mancata approvazione del bilancio, può esercitare l’azione forzosa sui patrimoni dati in garanzia (le quote societarie). In questo modo può decidere più dei Comuni.
  3. le bollette sono molto cresciute a fronte di un servizio che vede grosse porzioni di territorio senza una rete fognaria né una rete idrica capillare, per non dire delle acque nere, grigie e bianche che vengono tutte convogliate nella stessa condotta

Ho chiesto in Commissione di analizzare il Piano Industriale (difficilmente accessibile dal sito di AcquaLatina) nella prossima seduta, auspicando anche una maggiore attività di controlli.

Da parte loro, l’Assessore ci ha comunicato che dalla Provincia è stato incaricato l’avv. Prof. Lucarelli per un parere pro-veritate rispetto alla variazione della compagine societaria del gestore (dare al pubblico in una maggiore capacità decisionale).