Category Archives: CONSIGLIO

Festival del Circo vs spese sociali

Io non riesco ad  accettare che in tempi di tagli al sociale venga finanziato con €35.000 il Festival Internazionale del Circo e non l’apertura delle scuola oltre l’orario scolastico per le attività delle associazioni sul territorio per i ragazzi e i giovani.

Non solo, abbiamo una mole di debiti fuori bilancio di €23ML di cui non abbiamo il controllo.

E hanno depotenziato anche l’avvocatura comunale.

 

Utenze telefoniche e altri sprechi

Il mio intervento in uno stralcio video sui costi delle utenze telefoniche del Comune di Latina

Povertà e Tasse a Latina

Il mio intervento (video) sulle considerazioni rispetto alla povertà crescente e alle tasse nel Comune di Latina.

Consiglio Comunale del 30 sett. 2014 Approvazione Bilancio Previsionale 2014

Piano delle Opere Pubbliche: la pavimentazione

Molti hanno espresso perplessità quando hanno saputo che la pavimentazione andava a togliere risporse per altre opere pubbliche, come la manutenzione delle scuole, e delle strade…

Ecco cosa ho dichiarato in consiglio.

Spese telefoniche alle stelle e contributi al circo

Se non vogliono risparmiare è dolo, ma se invece non sono capaci di farlo, andassero a casa”. Va subito al punto Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, quando si parla di ottimizzazione della spesa per l’ente comunale.

“Il Comune di Latina commette l’ennesimo errore di valutazione (nonché economico) per l’erogazione dei già pochi fondi di cui dispone: finanzierà il Festival Internazionale del Circo con €35mila, manifestazione che già gode di fondi statali e nel frattempo decide di ‘risparmiare’ o meglio, tagliare, una parte dei fondi destinati ai servizi sociali per gli anziani (16mila euro), per gli interventi assistenziali invalidi e disabili (210mila euro), per l’assistenza domiciliare a famiglie con anziani, disabili e minori a rischio (132mila euro) e per le attività ricreative dei centri sociali (4.500 euro). Inoltre dimezzerà letteralmente i fondi per l’emergenza alloggiativa e la prevenzione degli sfratti per morosità (taglierà 78mila euro). Allora ci si domanda: con quale logica il Comune agisce? Cosa l’amministrazione comunale considera uno spreco? Quali sono le priorità dell’amministrazione comunale? Una tale incapacità di gestione è assurda”.

Zuliani, allo stesso tempo, non perde l’occasione per sottolineare ancora una volta il grave danno economico provocato dall’assenza di un ufficio unico per i contratti, idea già portata all’attenzione dell’Ente diverse volte. Un rapido confronto con il Comune di Trento può rendere bene l’idea di quanto “È un grave danno perché mentre gli altri Comuni attivano un percorso virtuoso, stipulando accordi con le compagnie per un certo numero di utenze telefoniche: pur avendo poco più di 1.500 dipendenti, il triplo di nostri, spende molto meno. Nel 2013 il Comune di Latina ha speso circa 884mila euro in bollette telefoniche, mentre Trento neanche 70mila euro per la telefonia fissa e 65mila per quella mobile, per un totale di 135mila euro. Non soltanto, infatti, il capoluogo trentino attiva contratti in convenzione, ma utilizza anche servizi voip che utilizzando la linea internet non costano nulla in più alle casse dell’Ente. Se poi vogliamo dirla tutta, l’Ente ha anche inserito una clausola disciplinare che vale per tutti i dirigenti e le maggiori cariche istituzionali (sindaco compreso): sebbene simbolica, una quota di compartecipazione annua alle spese internet da smartphone, sia aziendale sia privato”.

Ecco il quadro delle spese telefoniche nell’arco della consiliatura.

  2011 2012 2013 2014
SPESE TELECOM – GRANDI OPERE 29.000,00 30.000,00 37.500,00 37.500,00
SPESE TELEFONICHE – ALTRI SERVIZI GENERALI 38.300,00 40.000,00 50.000,00 50.000,00
SPESE TELEFONICHE – ANAGRAFE, STATO CIVILE 3.000,00 3.000,00 3.750,00 3.800,00
SPESE TELEFONICHE – ASILI NIDO (SERVIZIO RILEVANTE AI FINI IVA) 3.200,00 3.200,00 4.000,00 4.000,00
SPESE TELEFONICHE – ASSIST. E BENEF. PUBBLICA 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – ASSISTENZA SCOLASTICA TRASPORTO 1.000,00 1.000,00 1.250,00 1.300,00
SPESE TELEFONICHE – AVVOCATURA 1.600,00 1.600,00 2.000,00 2.000,00
SPESE TELEFONICHE – BIBLIOTECHE 3.500,00 3.500,00 4.375,00 4.400,00
SPESE TELEFONICHE – CENTRI SOCIALI 2.700,00 2.700,00 3.375,00 3.400,00
SPESE TELEFONICHE – CIMITERO 2.700,00 2.700,00 3.375,00 3.400,00
SPESE TELEFONICHE – CIRCOSCRIZIONI 23.000,00 25.000,00 31.250,00 31.300,00
SPESE TELEFONICHE – COMMERCIO 500 500 625 650
SPESE TELEFONICHE – ECONOMATO 1.000,00 1.000,00 1.250,00 1.300,00
SPESE TELEFONICHE – FARMACIA – (SERVIZIO RILEVANTE AI FINI IVA) 2.900,00 2.900,00 3.625,00 3.700,00
SPESE TELEFONICHE – GABINETTO DEL SINDACO 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – MERCATI PUBBLICI – (SERVIZIO RILEVANTE AIFINI IVA) 800 800 1.000,00 1.000,00
SPESE TELEFONICHE – MUSEI PINACOTECA 1.300,00 1.300,00 1.625,00 1.300,00
SPESE TELEFONICHE – OO.II. 6.500,00 8.000,00 10.000,00 10.000,00
SPESE TELEFONICHE – P.M. 38.000,00 38.000,00 51.500,00 51.500,00
SPESE TELEFONICHE – PALAZZO DELLA CULTURA 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – PARCHI E TUTELA AMBIENTALE 1.600,00 1.600,00 2.000,00 2.000,00
SPESE TELEFONICHE – PATRIMONIO 800 800 1.000,00 1.000,00
SPESE TELEFONICHE – SEGRETERIA GENERALE 8.000,00 8.000,00 10.000,00 10.000,00
SPESE TELEFONICHE – SERV. BILANCIO 450 450 562,5 600
SPESE TELEFONICHE – SERVIZI GENERALI 107.000,00 110.000,00 137.500,00 137.500,00
SPESE TELEFONICHE – SERVIZI PER INFANZIA E MINORI 1.000,00 1.000,00 1.250,00 1.300,00
SPESE TELEFONICHE – SERVIZI TURISTICI 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – SISTEMA INFORMATIVO 10.500,00 12.000,00 15.000,00 15.000,00
SPESE TELEFONICHE – STADIO 4.000,00 4.000,00 5.000,00 5.000,00
SPESE TELEFONICHE – TEATRO 11.000,00 11.000,00 13.750,00 13.800,00
SPESE TELEFONICHE – TRASPORTI – (SERVIZIO RILEVANTE AI FINI IVA) 22.000,00 22.000,00 27.500,00 27.500,00
SPESE TELEFONICHE – TRIBUTI 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – UFFICIO TECNICO 23.500,00 25.000,00 31.250,00 31.300,00
SPESE TELEFONICHE – URBANISTICA 2.000,00 2.000,00 2.500,00 2.500,00
SPESE TELEFONICHE – VIABILITA’ 25.000,00 25.000,00 31.250,00 31.300,00
 Totali telefonia fissa 387861 400062 503575,5 503864
         
TELEFONIA MOBILE – OO.II. 50.000,00 50.000,00 52.000,00 50.000,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE 3.000,00 3.000,00 3.250,00 3.000,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – ALTRE SPESE SER. GEN. 4.000,00 4.000,00 4.300,00 4.000,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – P.M. 1.000,00 1.300,00 1.400,00 2.000,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – PUBBLICA ISTRUZIONE 700 700 1.000,00 700
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – SERVIZI GENERALI 2.700,00 2.700,00 2.850,00 2.700,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – SERVIZIO E.U. 800 800 890 800
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – SERVIZIO IDRICO 1.200,00 1.200,00 1.300,00 1.200,00
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – UFF. TECNICO 800 800 900 800
 totali telefonia mobile 64200 64500 67890 65200
 TOTALI TELEFONIA 452061 464562 571465 569064
         
         
         
SPESE PER LA TELEFONIA MOBILE – UFF. GIUDIZIARI 1.200,00 1.200,00 1.300,00 1.200,00
SPESE TELEFONICHE – PROCURA CIRCONDARIALE 65.000,00 65.000,00 81.250,00 81.300,00
SPESE TELEFONICHE – SCUOLE ELEMENTARI 35.000,00 50.000,00 62.500,00 62.500,00
SPESE TELEFONICHE – SCUOLE MATERNE 18.000,00 28.000,00 35.000,00 35.000,00
SPESE TELEFONICHE – SCUOLE MEDIE 30.000,00 40.000,00 50.000,00 50.000,00
SPESE TELEFONICHE – UFFICI GIUDIZIARI 110.000,00 110.000,00 137.500,00 137.500,00
 Parte non inclusa nelle spese del Comune di Trento.       366300

Ed ecco quanto spende il Comune di Trento con il triplo dei dipendenti.

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Anche la farmacia di viale Kennedy sarà venduta.

La vendita della farmacia comunale è uno sperpero. Sarà tolto un servizio essenziale ai cittadini, soprattutto a chi è in difficoltà. Il Comune userà i soldi per lavori di natura ordinaria
Oggi la commissione Bilancio ha approvato la vendita della seconda e ultima farmacia comunale, quella di Viale Kennedy. Ancora una volta critica la consigliera del Partito Democratico Nicoletta Zuliani, che ha sempre dato battaglia contro la vendita di queste attività, che avrebbero potuto essere una fonte di guadagno molto più alta per il Comune di Latina rispetto ad una mera vendita del bene.
È il triste epilogo dell’incapacità dell’amministrazione nel gestire un bene che potrebbe essere una fonte di denaro assolutamente da non sottovalutare, un vero e proprio reddito in un settore che non conosce crisi. Eppure il Comune continua in questo sperpero: come ha evidenziato la dirigente del settore, la farmacia di viale Kennedy quest’anno ha chiuso il suo bilancio in pari, mentre negli anni scorsi con un utile di circa 20mila euro. Due dati che a mio avviso bene evidenziano l’incapacità gestionale di questo bene da parte dell’amministrazione comunale. Quindi, dopo la svendita della farmacia di via Reni, vicino l’ospedale Santa Maria Goretti, il Comune oggi vuole dare via anche quella di viale Kennedy, continuando con questa politica economica sbagliata. L’amministrazione comunale ha deciso di vendere per fare cassa, ma una volta finite le farmacie comunali e finiti i soldi guadagnati dalla vendita, con quali soldi si ripareranno le strade, si forniranno le scuole dei presidi essenziali, etc? Sì, perché – spiega Zuliani – il denaro sarà utilizzato in questo modo, non certo per fare investimenti”.

Zuliani ricorda che tempo fa, nell’estate del 2012, l’Anci inviò ai sindaci italiani una lettera in cui sollecitava le amministrazioni a sostenere e a potenziare le farmacie comunali, cosa che non soltanto è stata disattesa ed ignorata (pur il sindaco di Latina facendo parte dell’Anci), ma addirittura qui si sta facendo il contrario, eliminando completamente un servizio ai cittadini, soprattutto a quelli più deboli e in difficoltà economiche.
Trovo che sia scandaloso – conclude Zuliani – che il Comune non voglia investire in un servizio essenziale quale è la farmacia comunale, ma insista nel mettere in bilancio una spesa da un milione di euro per una pavimentazione non necessaria in una Ztl che funzionerebbe bene ugualmente”.

Viale Le Corbusier, strada pericolosa per gli studenti. Intervenga il sindaco

Con la riapertura delle scuole, il problema si acuisce.

Questo è il terzo anno che mi trovo a segnalare all’amministrazione comunale una situazione che, da molto più tempo, crea condizioni di scarsa sicurezza per gli studenti che frequentano l’istituto superiore Manzoni, le altre scuole della zona e la stazione autolinee”. Nicoletta Zuliani, consigliera del Partito Democratico ed insegnante presso l’istituto superiore, denuncia ancora una volta le condizioni di pericolo che ogni giorno, se non saranno effettuati al più presto i lavori di messa in sicurezza, i ragazzi si troveranno a dover affrontare.

“La scuola si trova su viale Le Corbusier, letteralmente una strada da corsa, dove le auto sfrecciano e dove i ragazzi devono passare su un marciapiede strettissimo. Si trovano quasi a dover schivare le automobili, vere padrone di quel tratto. Lo scorso anno per poco una ragazza non è stata investita. Cosa si aspetta per mettere in sicurezza l’ingresso degli studenti a scuola? Ciò che era stato chiesto al Comune di Latina non è molto: un semaforo a chiamata, dei dissuasori di velocità, una segnaletica orizzontale più chiara e l’allargamento del marciapiede, in particolare il tratto che collega la scuola con le autolinee. La Provincia è sì l’ente di competenza per le scuole superiori, ma il Comune non può delegare ogni aspetto: ci sono delle competenze, come la cura del territorio che le circonda, che non possono essere delegate ad alcuno. E di questo parliamo: di strade e di sicurezza. Cosa c’è di più importante?” – chiede Zuliani, che chiama in causa nella questione direttamente il sindaco Giovanni Di Giorgi.

“Latina ospita praticamente la metà degli istituti superiori della provincia: 8mila studenti vengono da fuori e solo il liceo Manzoni ha una popolazione scolastica elevatissima. Sono persone che usano i servizi che offre la città, e allo stesso tempo sono clienti dei nostri commercianti (mangiano, bevono, comprano libri e altri prodotti). Non soltanto a Latina c’è una assoluta assenza di Politiche giovanili, c’è da parte del Comume una totale indifferenza nei confronti di questa “città” di utenti, che risultano completamente ignorati” – afferma Zuliani.

La consigliera del Pd prende quindi le distanze dall’indirizzo politico dell’amministrazione: “Il non riuscire a rispondere ad un bisogno così elementare, quello della sicurezza, ma anche così importante, denota la vera incapacità di gestire le problematiche più piccole. Un ufficio trasporti che in tre anni non è riuscito a dare una risposta a questo all’istituto Manzoni, che si trova su una strada da corsa, è deprecabile. Assurdo almeno quanto il fatto che non vi sia un assessore allaViabilità, perché la delega è in capo al sindaco e quest’ultimo non abbia preso in mano una situazione di così semplice gestione. Ora il sindaco risolva questo problema, si prenda la responsabilità che gli compete” – conclude Zuliani.

La conseguenza dell’assurdo

“Valuterò, con il presidente Nicola Calandrini e con tutto l’ufficio di presidenza, l’esistenza di una norma o di uno strumento che possa sanzionare chi lede, con le proprie parole e con i propri atteggiamenti, l’immagine del Consiglio comunale, istituzione democratica che merita rispetto e un consono comportamento”.

Nicoletta Zuliani, consigliera del Partito Democratico e vice presidente del consiglio comunale, è decisa ad andare fino in fondo per contrastare lo spiacevole episodio accaduto nell’assise di ieri, quando il consigliere Coluzzi ha assurdamente ipotizzato una statua ad Hitler per ricordare o “non dimenticare” la storia di certi personaggi. Come si ricorderà, il consiglio di ieri era dedicato alla mozione della maggioranza per l‘intitolazione di una via a Giorgio Almirante, fra l’altro non passata per mancanza del numero legale.

“Nel dibattito di ieri è emersa tutta la pochezza di argomentazioni della maggioranza. I toni surreali di una frase a chiusura di un intervento e la ribalta nazionale che ne è scaturita mi impongono – afferma Zuliani – una riflessione che offro a chi, attonito, ha saputo della proposta della “statua ad Hitler” citata dal consigliere di Forza Italia Giuseppe Coluzzi.

In tempi di crisi economica, di emergenze abitative ed occupazionali si fatica a comprendere l’esigenza di chiedere ad un Consiglio comunale di discutere ed esprimersi sulla proposta di intitolare una strada a Giorgio Almirante, ma arrivare a sentire le parole che ipotizzano una statua a Hitler per non dimenticare gli orrori che ha commesso, stride in modo assordante.

Come presidente dell’assise consiliare – e qui cito il regolamento comunale – avevo il compito di “garantire il regolare svolgimento dell’attività” e di “tutelare le prerogative dei consiglieri comunali e garantire l’esercizio effettivo delle proprie funzioni“. Il dibattito si è svolto in modo del tutto regolare: tutti hanno parlato nei limiti di tempo consentiti dal regolamento, nessuno ha alzato la voce o impedito i lavori del Consiglio. I consiglieri sono stati tutti tutelati nelle loro prerogative anche di chiedere una sospensione, che però, nessuno ha avanzato. Proprio perché il dibattito andato avanti fino alla fine, la cittadinanza ha potuto rendersi conto della miseria delle argomentazioni portate avanti dalla maggioranza, e di come nessuno abbia contrastato Coluzzi, se non l’opposizione.

La maggioranza ha poi visto respinta la propria mozione per la mancanza del numero legale dell’assise. Per restare vicina alle scelte del mio gruppo, ho poi scelto di farmi sostituire alla presidenza dal collega Cesare Bruni, e di uscire dall’aula per non far passare la mozione”.

 

Finalmente approvata una proposta utile per il canile comunale

Previsto un risparmio di 300.000 euro all’anno”

Approvata la proposta del Partito Democratico per la messa a norma dell’ambulatorio veterinario

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E’ stata approvata oggi in commissione Sanità la proposta del Partito Democratico per la messa a norma dell ambulatorio veterinario del canile comunale. La proposta che abbiamo formulato prevede che gli uffici comunali chiedano alla Asl un report dettagliato degli interventi necessari per la rimessa in funzione dell’ambulatorio veterinario del canile comunale, oggi inutilizzato perché inadeguato e carente di presidi.
Questa situazione costa al Comune circa 300.000 euro all’anno. Solo da marzo 2010 a dicembre 2013 le fatture inviate dalla Asl al Comune ammontano a un milione e 21.341 euro.
Cosa paga il Comune?
Le prestazioni veterinarie che vengono effettuate presso gli ambulatori privati in convenzione con l’Ente.
La proposta del Pd andrebbe così a sanare un grosso difetto della macchina dei soccorsi per i cani in difficoltà oltre che a far ottenere un notevole risparmio per il Comune. Rendendo efficiente l’ambulatorio del canile comunale, infatti, il veterinario della Asl che interviene su strada, potrà andare a curare i cani direttamente nella struttura pubblica in località Chiesuola, senza più servirsi dei privati e quindi senza aggravi per l’Ente.

IMG_1150.JPG“Finalmente finisce l’interminabile fiume di chiacchiere sul canile. Finalmente ci saranno dei numeri e si potrà rendere il servizio esistente funzionale, consentendo al Comune di risparmiare. Noi oggi abbiamo dimostrato di essere efficaci nonostante il nostro essere minoranza”.

La proposta è stata infatti approvata con i voti dei quattro consiglieri del Pd (Porcari, Zuliani, Sarubbo, Mattioli) e con i 2 voti favorevoli di Di Girolamo e Anzalone.
I due consiglieri di Fratelli d’Italia Patarini e Tontini – ancora fermi sulle loro proposte contrastanti degli incentivi per chi adotta un cane (che ha ricevuto fra l’altro parere negativo dei funzionari comunali per mancanza di garanzie sull’effettiva adozione) e di project financing – hanno invece abbandonato la Commissione prima del voto, tentando invano di far cadere il numero legale.

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“Dal 2012 denuncio questa situazione di spreco di denaro pubblico, che in tempo di crisi è ancora più assurdo – afferma Porcari, che aggiunge una nota politica – I consiglieri di Fratelli d’Italia hanno avuto un comportamento irresponsabile: per soli fini politici, abbandonando l’aula e insistendo con le loro proposte inconcludenti speculative, hanno rischiato di arrecare un danno economico al Comune.

Dimenticanze, tasse e controlli fortuiti: maggioranza sbadata e incompetente

Il bilancio è molto complesso: la lettura dei vari documenti richiede tempo e sto acquisendo dati che inizialmente non conoscevo.

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ISOLA PEDONALE
La realizzazione della ZTL, con relativa parziale pavimentazione da €1ML del centro di Latina sulla quale noi del PD non siamo d’accordo, non è presente nell’elenco del piano Triennale delle Opere Pubbliche come pure il parcheggio multipiano!!!! Ora, sappiamo tutti che se un’opera è inserita in questo documento può essere realizzata, altrimenti no. Aver dimenticato di inserire nel piano un’opera della la quale si sta facendo tanta pubblicità, non è un fatto marginale: denota la mancanza cronica di un coordinamento tra assessorati ed uffici.
Chi lavora in questo modo è pericoloso in un’amministrazione perché produce confusione, e la seconda città del Lazio dopo Roma non può permetterselo.

FARMACIA COMUNALE
La Farmacia Comunale di viale Kennedy sarà venduta come quella dell’ospedale: con il ricavato tapperemo qualche buco (lavori di manutenzione nelle scuole) ma consideriamo che per i prossimi anni le farmacie comunali da vendere saranno finite… Non ci sono nella previsione di bilancio prospettive di nuove entrate: le uniche sono le tasse.

PERSONALE
Intanto il personale dello staff del sindaco aumenta, mentre non si riesce proprio ad istituire un ufficio unico per la gestione dei rapporti con le partecipate, così come anche i revisori dei conti avevano fortemente consigliato.
La maggioranza vantava una vera svolta nella gestione dei rapporti con la partecipata più importante: LatinAmbiente. Ebbene, nei documenti di bilancio non compaiono dati e documenti relativi all’anno 2014: si leggono quelli del 2013. Gli uffici sono stati “costretti” ad una taglia-incolla dei dati e obiettivi del 2013. Nel bilancio del 2014 abbiamo, quindi, un buco tappato con i dati e gli obiettivi dell’anno passato: un vergognoso rimedio.

UTENZE
Altro elemento negativo: non viene istituito un ufficio unico per la gestione delle utenze. È di questi giorni la notizia della lettera da parte del governo centrale al nostro comune per un controllo delle spese, visto che ci hanno annoverato tra i primi cento comuni “spendaccioni”.
Spendiamo troppo e male anche perché non vogliamo organizzare un unico ufficio che si occupi delle utenze del comune dall’inizio alla fine mantenendo un controllo in tutti gli step del processo: dai contratti, al controllo delle spese, ai pagamenti.
Ed è li che potremmo fare la differenza.
Da un casuale controllo da parte di un dipendente sono state scoperte fatture non dovute per qualche centinaio di migliaia di euro: un risparmio fortuito, non degno di un’amministrazione della seconda città del Lazio.
I controlli non possono essere casuali: devono essere organizzati e sistemici.
È anche qui che si gioca la credibilità di una gestione.

Fine seconda puntata :-)