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PASSA la TASI SENZA DETRAZIONI

IMG_1817.JPGFAMIGLIE TARTASSATE
La maggioranza ha forzato il voto durante la commissione Bilancio di oggi ed ha approvato di prepotenza il regolamento Tasi così com’è, senza detrazioni per famiglie con figli o con portatori di handicap e senza scaglioni. Lo ha fatto con la promessa di una successivamassima apertura‘ alle proposte della minoranza, ma solo come emendamento in Consiglio Comunale.

L’INSICUREZZA della MAGGIORANZA
Si tratta di un segnale di grande insicurezza da parte della maggioranza, perché la scadenza per l’approvazione in consiglio comunale del regolamento per la Tasi è ancora abbastanza lontana, il 5 settembre, ma erano ben consapevoli del fatto che nelle successive commissioni avrebbero potuto restare senza numero legale, come già accaduto nel consiglio comunale per l’approvazione dell’isola pedonale in centro. L’approvazione del regolamento TASI con le relative aliquote è un passaggio propedeutico per la successiva approvazione del bilancio di previsione entro il 30 settembre. Per questo motivo le proposte emendative di tutti i consiglieri, non solo le mie, dovranno essere sottoposte direttamente al consiglio e non possono più essere discusse in commissione, che sarebbe stata la sede più opportuna”.

Oggi è stato anche approvato il regolamento IMU che si presenta invariato rispetto all’anno scorso.
Ad entrambi i regolamenti il Partito Democratico si è opposto esprimendo voto contrario.

NUOVI DEBITI
In questo quadro, si aggiunge una nuova difficoltà per il bilancio del Comune di Latina: ben due maxi debiti derivanti da vecchi contenziosi arrivati a sentenza, causati da espropri per i quali sono stati intrapresi ricorsi: il Comune dovrà pagare per uno oltre 500mila euro, mentre per l’altro – che riguarda la lottizzazione Cucchiarelli – oltre 2 milioni di euro. Debiti fuori bilancio che in qualche modo andranno coperti.

LE PROPOSTE DI DETRAZIONI
Sono due le proposte di detrazioni che ho formulato in commissione e che sono già al vaglio degli uffici comunali per quantificare i costi da sottoporre poi alla valutazione dell’assise.
La prima vedrebbe due detrazioni di 150 e 100 euro da applicare a rendite catastali di rispettivamente fino 600 e 800 euro.
Nessuna detrazione invece per rendite superiori, mentre per tutti (fino però a una rendita catastale di 1.000 euro) sarebbe applicato un ulteriore “sconto” di 40 euro per ciascun figlio minore di 26 anni (purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale).
La seconda proposta vedrebbe invece una serie di detrazioni per scaglione di rendita molto graduati: per esempio, 140 euro di detrazione per rendite catastali inferiori o uguali a 300 euro; 120 euro per le rendite catastali da 301 a 320 euro, e così via. Nessuna detrazione, invece, per rendite catastali superiori ai 571 euro. Sarebbe prevista poi una detrazione di 60 euro per ciascun figlio minore di 26 anni (purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale).
L’importo complessivo delle detrazioni per i figli, al netto della detrazione per rendita catastale, non potrebbe comunque superare l’importo massimo di 200 euro.

Molti Comuni hanno già approvato a giugno il proprio regolamento per la Tasi, Latina invece ha scelto di rimandare, con la conseguenza che i cittadini riceveranno una stangata autunnale.

Invece avremmo potuto confrontare la nostra realtà con le altre, facendo tesoro delle buone prassi, per non partire sempre da zero. Ad esempio, avremmo potuto ideare una consulenza consorziata con gli altri Enti comunali (tutti con le nostre stesse difficoltà) per rendere più semplice e veloce  l’aggiornamento dei nostri funzionari.

Bilancio comunale: TASI e IRPEF inique

“I finanziamenti arrivano se c’è progettualità. A Latina invece pagano i cittadini e i servizi restano quel che sono”

TASI: tassa sui servizi indivisibili.
La conseguenza dell’abolizione dell’ICI sulle prime case, di berlusconiana memoria, è il ripristino di qualcosa che le assomigli o i Comuni non riescono a far fronte al pagamento dei servizi indivisibili di cui tutti noi usufruiamo nella vita quotidiana della nostra città.

Per quanto riguarda la Tasi, la Delibera di Giunta che ne stabilisce l’aliquota e le detrazioni è scarna e secca, mal celando una povertà di ragionamento e una logica puramente numerica, senza anima, che genera, purtroppo, iniquità.

È stata stabilita un’unica aliquota uguale per tutti, e ci sono soltanto due fasce di detrazioni: per le abitazioni fino a 350 euro di rendita catastale le detrazioni saranno di 200 euro, mentre di 100 euro sarà la detrazione per la fascia di rendita catastale che va dai 350 ai 450 euro (per capirci solo quelli che vivono in appartamenti fino a 70mq possono usufruire di una detrazione). Per tutti gli altri nessuna detrazione, e da ciò sono tenute fuori anche famiglie con figli e/o presenza di persone con handicap. ”. Ecco a parte del testo della Delibera di Giunta:20140806-095658-35818056.jpg

Andiamo allora a vedere l’elenco dei servizi indivisibili che dovrebbero essere coperti con l’entrata della Tasi (ahimé solo per circa il 30%): a Latina sono 13, un elenco molto lungo e singolare rispetto a quello di altri Comuni. Sono state inserite anche voci  che solitamente vengono finanziate con la risposta a bandi, quindi attraverso una progettualità che evidentemente la nostra amministrazione non è in grado di mettere in campo, e di cui quindi si carica la spesa direttamente sui cittadini. Quelli evidenziati in giallo sono servizi presenti in tutti gli altri elenchi fatti dagli altri comuni italiani; quelli con le cifre in azzurro sono servizi “discutibili”.20140806-095658-35818410.jpg

Appare evidente quindi che stiamo pagando l’incapacità dell’amministrazione comunale di rispondere a bandi per richiedere finanziamenti attraverso l’elaborazione di un progetto. Oggi i finanziamenti arrivano in questo modo, e non più a pioggia per tutti i Comuni. E a Latina pagano ancora una volta i cittadini”.

ALIQUOTE IRPEF
Altra nota dolente sono le aliquote Irpef. Lo scorso anno l’amministrazione comunale di Latina  si vantava di non aver alzato le aliquote Irpef, sapendo benissimo che avrebbe dovuto farlo l’anno successivo. Infatti oggi le aliquote si sono alzate di ben 0,15% attestando il Comune di Latina al livello più alto come se non bastasse il fatto che negli ultimi 12 anni le aliquote siano state praticamente raddoppiate, passando dallo 0,4% del 2001 allo 0,8% del 2014. 

Ecco il prospetto dell’aliquota e degli scaglioni degli anni 2012 e 2013:20140806-100732-36452554.jpg

La cosa più grave è che il Comune di Latina ha portato il tetto dell’esenzione da 15mila euro a 8mila, di fatto dimezzandolo. Questo significa che molti di coloro che l’anno scorso non dovevano il pagamento dell’Irpef, quest’anno non solo dovranno pagare, ma con una aliquota unica senza scaglioni20140806-095657-35817535.jpgquando invece il principio sarebbe proprio quello di rendere più equo il pagamento delle tasse secondo il criterio della proporzionalità, facendo versare di più a chi accumula più reddito, logica che a Latina invece non è stata assolutamente presa in considerazione. Per fare un esempio: chi guadagna 50mila euro pagherà secondo la stessa aliquota di coloro che invece hanno un reddito di 8.500 euro.20140806-100732-36452854.jpg

Sarebbe questa l’equità per il Comune di Latina?.

 

Una Latina DECOROSA è possibile

La questione del decoro della città è molto sentita dai cittadini di Latina, tanto che sono nati gruppi sui social con discussioni molto partecipate che evidenziano quanto sia importante per il cittadino che il suo spazio urbano sia bello, accogliente, pulito.

Una maggiore mobilità all’estero ci induce ad un confronto impietoso rispetto a come Latina si presenta ed è gestita.

Perché a Latina succede tutto questo?

Non credo sia tutta colpa dei latinensi: non mi risulta che siamo una categoria particolarmente sporca, o storicamente incivile. E non mi risulta neanche che la presenza dei “nuovi latinensi” provenienti da altri paesi abbia accentuato il problema.

È un problema di gestione e di organizzazione.

Esempi, per citarne solo uno che ha fatto scuola, quello del sindaco Giuliani a New York, con un investimento nella tolleranza zero nei confronti del degrado; politica che ha letteralmente trasformato una città che veniva ormai chiamata la “Calcutta del West”.

Anche a Latina si può cambiare: ma la politica qui è determinante.

Non siamo ai tempi di Giuliani, dove la volontà, un piano efficace ed un massiccio investimento hanno raggiunto l’obiettivo. Qui siamo in tempi di “magra” ma… abbiamo una risorsa ancora ignorata: il coinvolgimento e la partecipazione del cittadino.

decoro urbano

Da questo principio prende le mosse  “Decoro Urbano” (www.decorourbano.org), lo strumento gratuito per tutti i Comuni d’Italia a cui propongo di aderire. Il portale offre un pannello di controllo per gestire le segnalazioni, un indirizzo internet e una app per smartphone personalizzati, oltre a materiale divulgativo. Per aderire basta una firma del sindaco o di un suo delegato, o anche una delibera di giunta inviata via Pec. Il sistema permette la pubblicazione di foto e si avvale della geolocalizzazione per una maggiore precisione nelle segnalazioni: uno strumento all’avanguardia e al passo con i tempi che aiuta le amministrazioni nella gestione delle aree pubbliche.  “Decoro Urbano” è un network che finora raccoglie le segnalazioni, secondo l’Istat, di 3.074.668 di cittadini per centinaia di Comuni italiani, tra cui – per la provincia pontina – Sperlonga, Itri, San Felice Circeo e Terracina.

È arrivato il momento di prendere sul serio i cittadini che vogliono collaborare.“È interesse di questa amministrazione – si legge nel testo della mozione – vigilare affinché lo spazio urbano venga rispettato e valorizzato per rispondere alle attese e alle funzioni sociali cui è destinato. Atti vandalici, problemi alle segnaletiche, dissesti stradali, abbandono/maltrattamento di animali, affissioni abusive, discariche abusive e situazioni simili, se segnalate tempestivamente, consentono all’amministrazione di agire per il ripristino del decoro prevenendo situazioni di pericolo sanitario”. La mozione invita anche il Comune ad organizzare i propri uffici per ottimizzare il lavoro. (leggi il testo integrale della mozione)

Il problema per l’amministrazione è che si teme un grande flusso di segnalazioni che gli uffici, per carenza di personale o risorse economiche, non riescono poi a gestire.

Ma qui si vede chi vuole veramente dare una svolta all’insegna della trasparenza e del vero coinvolgimento dei cittadini in un percorso di risanamento della città, e chi vuole nascondersi dietro alla scusa della mancanza di soldi.

Ma, si sa, è in tempi di crisi che si fa la differenza: o si muore o si vince.

Zona Pedonale: cosa non va… e non può essere cambiato :-(

L'aula consiliare di Latina

Oggi Consiglio Comunale monotematico: l’isola pedonale.
O meglio, pedonalizzazione del centro di Latina.

Convocazione fatta dalla maggioranza per “condividere” in Consiglio l’importante passo verso la modernizzazione della nostra città.

Come cittadina potrei fermarmi al compiacimento nel sapere che Latina avrà un centro pedonale.
Ma come consigliere comunale e amministratore di minoranza ho il dovere, il compito e la responsabilità di analizzare, controllare, intervenire ed eventualmente avanzare proposte migliorative.
E qui elenco alcuni dei miei rilievi.

1- Un Consiglio di facciata
Il Consiglio di oggi era stato convocato come ultima fase illustrativa di un progetto già approvato in giunta una settimana fa, quindi immutabile, non emendabile. La cosiddetta “condivisione” che l’amministrazione paventava non era altro che un’illusione: solitamente si condivide qualcosa che senti anche tuo perché hai in qualche modo contribuito a dargli forma. Il progetto approvato in Giunta non era invece mutabile.
Tra l’altro, in Consiglio, non era prevista alcuna votazione o deliberazione da fare: era solo un’illustrazione da ascoltare perché l’atto formale era stato già deliberato in giunta.
Che spreco…
Perché convocare un Consiglio – che costa migliaia di Euro – quando tutto è stato già deciso e sono stati fatti incontri (post-delibera di giunta) con cittadini, esercenti ecc… e una discussione in Consiglio non può modificare nulla?

2- IL PARADOSSO
Consiglio convocato dalla maggioranza e … la maggioranza non ha il numero legale. I
l Consiglio non si svolge.
Beffa nella beffa.

ztl_presentazione1-478x3503- I COSTI
La ZTL (Zona a Traffico Limitato) in sé costerebbe solo €400mila. Nella delibera, invece, c’è anche la pavimentazione che da sola costa quasi un milione di Euro e neanche per tutta la zona! Resterebbe esclusa, infatti, tutta la Piazza del Popolo.

Perché vincolarci anche per il futuro con una costosissima pavimentazione che ci obbligherà ad una uniformità che magari non ci potremo permettere per costi troppo elevati?
Perché deliberare un intervento costosissimo senza aver neanche recepito il parere della Sovrintendenza?
Cos’è tutta questa fretta?

imageProposta: perché, invece, non destinare i soldi della pavimentazione per la riparazione del palazzo della Cultura che ha infiltrazioni dai soffitti?
La ZTL funziona benissimo anche senza pavimentazione: basta renderla viva di contenuti.
Ma ahimé, non si può cambiare NULLA

3- PALESE INCOERENZA
Andate a vedere il programma di Di Giorgi candidato a sindaco: la realizzazione dell’isola pedonale non c’è. C’è tutt’altro che non sarà mai realizzato: nuovo stadio, nuovo carcere, nuovo ospedale, melapark, città della creatività, sport minori…
Era invece presente nel programma del candidato a sindaco Democratico Claudio Moscardelli, ma con un criterio di organicità completamente assente da questo progetto.

4- PROGETTO DISORGANICOfotoZTL
Tre elementi progettuali insistono nell’area della ZTL:
- l’area pedonale,
- il parcheggio multipiano e
- l’anello ciclabile.

Tre elementi prodotti da tre uffici diversi che non hanno interagito tra loro.
Infatti, il progetto dell’anello ciclabile andrà modificato per renderlo compatibile con la zona pedonale.
Se ne sono accorti dopo…
Per il multipiano, per il quale sono assolutamente contraria, non si comprende quale pressione abbiano per realizzarlo, visto che cade proprio al centro di una zona a vocazione pedonale: retro Cambellotti, piazzale delle Poste, piazza del Quadrato, Viale Italia.
Perché concentrare li 350 posti auto? A che pro?
Più sensato sarebbe pensare un’ampliamento dei posti auto verso o oltre la circonvallazione.

Un grave errore che quest’amministrazione ha fatto è confondere il percorso di partecipazione con il percorso di persuasione che effettivamente ha attuato: parlare con le parti sociali ed i cittadini a cose fatte non ha nulla di partecipativo. Si chiama presa in giro.

Politica o potere?

Ho letto sul giornale di oggi un intervento attribuito ad un politico di spicco della nostra provincia. Esprime riserve nei confronti del bilancio di previsione 2014 del comune di Latina perché il proprio rappresentante in giunta, non ha soldi in bilancio per il suo settore definito strategico. Diversamente, fa notare l’esponente politico, Fabrizio Cirilli, Assessore all’Ambiente e al Verde Urbano ne ha moltissimi!

Cos’è, gelosia?

L’impressione che si ricava è che la priorità non sia tanto il settore che non può disporre di risorse economiche, quanto il fatto che il proprio partito non riceva adeguata attenzione.

Se ci fate caso, man mano che la consiliatura va avanti, i programmi elettorali vengono presto dimenticati per far posto prima alle emergenze (ndr: ma non sapevano delle emergenze annunciate prima di scrivere il libro dei sogni?) poi, piano piano, diventano preminenti le esigenze dei partiti che sostengono la maggioranza e che le consentono di rimanere al potere.
Prioritario diventa perciò mantenere l’equilibrio altrimenti, si va tutti a casa.
Ed ecco che la prima preoccupazione è accontentare chi è indispensabile all’equilibrio, NCD, Lista Cirilli, Fratelli d’Italia, o Forza Italia…

Quindi, non aver investito in quel settore è quasi secondario al fatto che il partito non sia considerato importante.
Che ne è della mancata programmazione per lo sviluppo economico, per non aver ascoltato la vocazione del nostro territorio che a tutti appare palese?
Perché non si dice che Latina potrebbe investire in un settore che certamente la vedrebbe emergere economicamente da una paralisi annunciata trent’anni fa con la scadenza dei brevetti farmaceutici, con il declino di aziende incapaci di investire in innovazione e la politica miope e spendacciona… ?
Non traspare questo.

Il motivo della critica con relativa minaccia di votare contro il bilancio, è che l’assessore “senza soldi” “è considerato” politicamente nella misura di quanti euro gli sono dati sul suo bilancio: in questo caso, zero.
E questa è un’umiliazione politica.
Il problema, quindi, è la “rispettabilità” politica, il peso politico dentro una maggioranza.

E la sostanza?

Mi pare che la politica si sia sempre più allontanata dai suoi cittadini e abbia perso ogni credibilità proprio perché ha perso di vista la ragione del suo esistere, ovvero il servizio alla città, il bene di un territorio, i temi che invece sono stati lentamente sostituiti dalle personalità politiche e dalle sigle dei partiti.

Se la politica continua a non guardare alla sostanza, se continuerà, attraverso i suoi rappresentanti, a rivendicare posizioni e ruoli, morirà tirandosi dietro i suoi protagonisti.

Resterà a costruire una nuova città chi saprà incarnare la vera anima della politica: il servizio alla collettività. Punto.

Spaccio e consumo libero

Nicoletta Zuliani: “Attuare una risposta sinergica tra le Istituzioni per contrastare l’emergenza droga”

foto 3

 Siringhe gettate a terra e piantate con gli aghi sui tronchi degli alberi. La situazione in cui versa un piccolo angolo verde tra le autolinee di via Romagnoli e via Magenta, è stata immortalata in alcune fotografie scattate da un alunno dell’istituto Manzoni, dove la consigliera comunale del Partito Democratico è docente.

“Il fatto che uno studente sia venuto a consegnarmi le fotografie di una situazione di degrado che ha rilevato nella zona che frequenta per andare a scuola, è indicativa di quanto i ragazzi riescano ancora ad avere fiducia nelle Istituzioni, ed è anche per questo che a loro dobbiamo una risposta sinergica per contrastare le emergenze sociali ed in particolare quelle che li riguardano, come il pericolo della droga, purtroppo sempre in agguato tra i giovani. Una delle zone maggiori di spaccio, sembra assurdo quanto grave ma è così, è proprio sotto i nostri uffici comunali, sotto l’Intendenza di Finanza in Piazza del Popolo”.

 “Il governo della città, in questi anni – aggiunge Zuliani – per il contrasto alla diffusione delle droghe tra i giovani ha fatto ben poco. Ci si è attivati sicuramente di più per lo sport, ma una città come Latina non può accontentarsi di qualche evento, dietro cui nascondersi per dire che si è fatto qualcosa per i giovani. Ora più che mai, visto l’arrivo della stagione estiva – quando i ragazzi sono per strada per molto più tempo rispetto all’inverno – bisogna tenere gli occhi aperti e fornire risposte ai bisogni aggregativi dei ragazzi, che altrimenti rischiano di prendere strade ed avvalersi delle compagnie sbagliate. Il Comune, come Istituzione più prossima ai cittadini, deve farsi carico di questa esigenza e cercare l’apertura di un tavolo con gli altri organi presenti sul territorio, primo fra tutti quello della Prefettura. Fra l’altro stupisce che, a distanza di un anno rispetto alla mia richiesta di incontro con il prefetto Antonio D’Acunto, proprio a proposito dell’emergenza sociale della diffusione delle droghe tra i giovani, non abbia ricevuto alcuna risposta”.

€570mila alle scuole di Latina: Renzi fa sul serio

E’ appena stato pubblicato l’elenco dei comuni e le somme per l’edilizia scolastica che il governo Renzi ha sbloccato. (CLICCA QUI)

Al Comune di Latina €570mila per la piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale.

renzi scuolaRenzi si dimostra un premier che fa ciò che promette: aveva detto che la priorità sarebbe stata la scuola e l’ha fatto.”

L’iniziativa raggruppa tre tipologie di interventi chiamati SCUOLE BELLE, SCUOLE SICURE e SCUOLE NUOVE. Latina è rientrata nel gruppo delle SCUOLE BELLE per il quale, complessivamente, sono stati stanziati €450ML per un totale di 17.961 edifici in tutta Italia.

A Latina ben 42 scuole riceveranno migliaia di euro per la manutenzione, decoro e ripristino funzionale. La consigliera del PD Nicoletta Zuliani da sempre in prima linea sul fronte scuola ed educazione, tira un sospiro di sollievo: “Con il bilancio di previsione 2014 per il quale si prevedono tagli drammatici temevo che sarebbe andato in apnea un settore vitale: in questi ultimi anni la manutenzione scolastica si è vista ridurre gli importi progressivamente.” Attualmente per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei 56 edifici scolastici di Istituti Comprensivi sul territorio comunale di Latina venivano stanziati totalmente circa €800mila annui. Nel conto va calcolato tutto: rifacimento tetti, opere murarie, estintori, ascensori, impianti elettrici ed idraulici da manutenere e riparare, ecc… La cifra che il governo Renzi stanzia aumenta notevolmente la posta in bilancio per le scuole comunali per quest’anno. Le cifre sono divise un due gruppi: 26 scuole riceveranno €378.634, le restanti 16 avranno €190.400.

Ma la Zuliani avverte: “ Nel futuro immediato non sappiamo se potremo disporre di queste somme di nuovo, per questo è opportuno tesaurizzare le risorse e parallelamente mettere in atto modalità di cura e valorizzazione delle strutture scolastiche in accordo con la comunità che le accoglie, in primis i genitori e gli insegnanti.” Il riferimento è al Protocollo di Partecipazione che la consigliera del PD ha proposto nei giorni scorsi. Il Protocollo, oltre che valorizzare e tutelare le risorse progettuali e professionali interne alla comunità scolastica, soprattutto dei genitori rispetto alla gestione e alla cura nelle scuole, permetterebbe anche all’amministrazione di potersi dedicare alle altre mille urgenze che i 56 plessi scolastici comunali presentano.

Le scuole sonscuolafuturoo il bene più prezioso che abbiamo: tirano su i cittadini di domani. E il Premier lo sa bene.”

 

LATINA: vietato partecipare

Tra le gravi mancanze di un’amministrazione moderna io annovererei la carenza di coinvolgimento della popolazione nelle decisioni che ricadono su tutta la città.

Nel mondo globale, dell’informazione immediata a 360 gradi e dei sondaggi che dettano le linee politiche è rischioso non tutelarsi dal rischio di essere sconfessato dai propri cittadini.

20140705-091420-33260308.jpgUn esempio per tutti è l’isola pedonale di Piazza del Popolo. Ma potremmo citare anche la via dei pub ed altro ancora.

Cambiare una parte della città come il centro è strategico e duraturo: è come modificare strutturalmente la parte di una casa insieme alla sua funzionalità.
Ma si è chiesto cosa ne pensano gli abitanti della casa?

A Trento, città di avanguardia democratica, si discuterà a giorni il disegno di legge in Consiglio Provinciale (ricordiamo che il Trentino è regione a statuto speciale e mantiene la provincia) sulla materia della democrazia diretta.

La partecipazione dei cittadini alle scelte della città non è solo doverosa in un contesto di modernità, ma soprattutto richiama gli eletti a non tagliare il filo che li lega ai propri elettori.
Secondo Louvin, professore di diritto pubblico comparato all’Università della Calabria, il cercare nuove forme di decisione fa parte del «trovare una nuova sfera pubblica dove praticare una pedagogia dell’inclusione dell’altro».

A proposito della zona pedonale in centro storico, nel 2012 c’è stato il concorso di idee con un progetto risultato vincitore .

Prevedere che i cittadini potessero esprimere un parere scegliendo tra due opzioni avrebbe sancito una “legittimazione dal basso” e soprattutto l’indicazione di come i cittadini realmente vorrebbero la loro piazza, visto che la frequenteranno loro.
In alcuni comuni c’è l’obbligo della consultazione popolare al di sopra di una soglia di spesa (€50ML) secondo il principio che “quando il popolo parla, il governo s’inchina”.
Il non coinvolgimento può risultare controproducente consolidando la convinzione che le decisioni vengono prese sempre sopra le nostre teste e il cittadino le deve sempre subire.

Mi ha colpito il modo in cui la Presidente dell’Associazione del centro storico, Daniela Claretti, ha denunciato la mancanza di efficace comunicazione e ascolto da parte del Comune rispetto ad istanze sollevate da parte dei cittadini e commercianti: è in corso una raccolta di firme per “mendicare” l’ascolto dell’Amministrazione.

Trovo legittime le loro preoccupazioni rispetto ad una programmazione di attività che garantisca una frequenza sociale ed un’attività economicamente vivace nel centro dopo la chiusura al traffico. Non mi risultano prodotte o allo studio pianificazioni del genere, né a breve né a medio o lungo termine. Tutto quello che abbiamo è un’attività scomposta e non coordinata di eventi che affiorano nell’immediato, prenotando oggi per il mese prossimo l’occupazione di suolo pubblico per eventi in piazza.

Latina è una città importante: valorizzare la partecipazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche è un passo doveroso.
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Voglio citare la mia amica Lucia Fronza Crepaz, presidente del Pd Trentino: “La partecipazione o si governa o si subisce, e la crisi rappresenta un tempo di opportunità (…) un laboratorio di evoluzione e sperimentazione in termini di partecipazione democratica”.

Protocollo di Partecipazione: scuole più efficienti e sicure con i genitori “in campo”

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Sono anni ormai che i genitori, stufi delle lungaggini burocratiche, si impegnano in prima persona per riparare maniglie e serrande, tinteggiare le aule, mettere le tende per rendere più sicuro e vivibile l’ambiente scolastico dei propri figli. Il contributo dei genitori per lavori di miglioramento o di piccola manutenzione delle scuole oggi non è regolamentato e viene svolto in modo un po’ ufficioso. In altri Comuni d’Italia lo si può fare, invece, e alla luce del giorno.

La mozione che la consigliera del Partito Democratico Nicoletta Zuliani presenterà come prima firmataria, riguarda proprio la possibilità, da parte dei genitori, di entrare nella gestione della piccola manutenzione dei plessi scolastici cosa che, fino ad oggi, veniva spesso negata a malincuore dai dirigenti scolastici per problemi legati ad un vuoto regolamentare.

Si tratta dell’introduzione di un Protocollo di Partecipazione – spiega Zuliani – del tutto simile a quello già adottato da anni, con successo, da altri Comuni italiani. L’intento della mozione è sostenere e regolamentare la disponibilità che i genitori degli alunni danno – come già spesso accade – per effettuare piccoli lavori nei plessi frequentati dai loro figli, mettendo a disposizione gratuitamente le loro capacità per velocizzare, risolvere o prendere l’iniziativa rispetto ad urgenze della struttura scolastica costituendo un Comitato dei Genitori ed un Albo dei volontari. Quando i genitori contribuiscono in questo senso, non solo garantiscono immediatezza nella risoluzione di piccoli problemi strutturali che altrimenti richiederebbero infinita burocrazia tra dirigente scolastico e comune, ma soprattutto contribuiscono a creare un forte senso di appartenenza ad un bene pubblico, come la scuola, che già viene vissuta come una “casa comune“.

Il Protocollo di Partecipazione si occupa proprio di questi aspetti: il documento, infatti, ottemperando al principio di sussidiarietà orizzontale promosso dall’articolo 118 della Costituzione e a numerosi altri articoli di legge elencati nella mozione, impegnerebbe l’Ente a stipulare un Protocollo con i Dirigenti Scolastici che consenta a comitati di genitori costituiti all’interno dell’Istituto Scolastico, di intervenire nelle scuole su base volontaria e senza aggravio economico per le famiglie che spesso si vedono costrette ad acquistare esse stesse materiali come vernici, armadietti, tende e così via. Le spese dei materiali e della copertura assicurativa, laddove la scuola non l’avesse già, sarebbero infatti a carico del Comune. Il Protocollo, quindi, oltre che valorizzare e tutelare le risorse progettuali e professionali interne alla comunità scolastica, soprattutto dei genitori rispetto ai lavori di piccola manutenzione nelle scuole, permetterebbe anche all’amministrazione di potersi dedicare alle altre mille urgenze che i 70 plessi scolastici comunali presentano.

“Il valore della partecipazione è immenso: è importante regolamentarlo in accordo con la normativa vigente. Si può formulare un accordo tra le parti (Comune e Istituti Comprensivi) dove nell’Istituto scolastico si sia costituito un Comitato Genitori che di anno in anno fornisce un elenco di competenze professionali/volontarie messe a disposizione ed elencate in un Albo delle Competenze. Il Comune paga l’assicurazione e i materiali ed al resto pensano il comitato genitori e la scuola. Nei momenti difficili una vera comunità si distingue per la sua capacità di far fronte a problemi grandi attraverso una partecipazione compattezza creativa e generosa.
E i genitori, questo, lo hanno sempre dimostrato.
Non mortificarla e lasciarla esprimere con l’amore tipico di una famiglia, significa moltiplicare davvero le grandi energie della nostra città”.

SITUAZIONE PARTECIPATE al 24 giugno 2014

Ecco il prospetto della situazione finanziaria e debitoria al 24 giugno 2014 delle cinque società Partecipate del Comune di Latina:

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