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Si torna a parlare di cultura, ma sono solo parole…

Dal 4 giugno l’organismo non si riuniva: il Pd torna alla carica con le proposte per una governance partecipata e attenta delle politiche culturali della città

Dopo quasi un mese di inerzia  il presidente della commissione cultura ha ritenuto opportuno riprendere le attività dell’organismo. Dal 4 giugno, infatti, non veniva convocata la commissione cultura al Comune di Latina.

«Il teatro che cade a pezzi – commenta il consigliere comunale del Pd Alessandro Cozzolino – è la triste fotografia di quanto questa amministrazione abbia in considerazione la cultura: non ci sono investimenti, non ci sono progetti, manca anche un assessore». La delega infatti è rimasta nelle mano del sindaco.

«Il Pd aveva responsabilmente ritirato la mozione sul palazzetto dello sport – dice ancora il consigliere – per parlarne in commissione, ma non se ne è fatto nulla. La maggioranza evidentemente deve assumersi le proprie responsabilità».

«Anche sui grandi eventi della città tutto tace – aggiunge la consigliera comunale del Pd Nicoletta Zuliani –, era stata annunciata una commissione ad hoc per i festeggiamenti per gli 80 anni di Latina, nulla di fatto anche in questo caso. Le decisioni vengono prese altrove e le commissioni si ritrovano svuotate delle loro funzioni. L’amministrazione non accetta confronti, contributi e proposte».

Un esempio concreto di quanto ci sia lassismo in tema di cultura è la programmazione della nuova stagione teatrale, per la quale si è sempre in ritardo.

«Abbiamo cominciato la discussione di diversi regolamenti in commissione cultura – dichiarano i due consiglieri – come quello per l’assegnazione dei fondi alle associazioni, l’uso delle sale comunali, l’utilizzo dei teatri. Un modo per garantire una vita culturale partecipata della città. Ma è rimasto tutto a livello di una discussione, nessun passo avanti è stato fatto. Sembra che la cultura e la governance delle politiche culturali per questa amministrazione siano una cosa superflua e inutile. Nella commissione del 22 presenteremo di nuovo le nostre proposte, e vigileremo affinché siano democraticamente discusse per evitare che i cittadini subiscano le decisioni prese altrove. Invitiamo il sindaco, in quanto delegato alla cultura, a venire in commissione e illustrarci il percorso che ha pensato per la cultura a Latina. Nel programma elettorale c’erano nove punti dedicati a questo tema: nemmeno una di quelle sfide è stata centrata. Anche su questo continueremo a chiedere che rispetti il mandato che i cittadini gli hanno affidato».

Dimensionamento scolastico: la bocciatura della Corte Costituzionale ne decreta il fallimento

Il richiamo della consigliera del Pd Nicoletta Zuliani: i politici siano interlocutori dei bisogni della comunità e non esecutori di decisioni prese altrove 

«La bocciatura da parte della Corte costituzionale del Piano di dimensionamento scolastico riporta in maniera ancora più forte l’urgenza e la necessità della consulta scuola e istruzione». La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani commenta così la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la delibera della Regione Lazio nella parte del dimensionamento scolastico riguardante l’obbligo degli accorpamenti in istituti comprensivi costituiti da un minimo di mille studenti.

«È il fallimento delle decisioni prese tenendo conto del criterio folle stabilito dal governo Berlusconi che si sostituiva alla Regioni, uniche legittimate a decidere su questo tema – dichiara la Zuliani – tutti gli accorpamenti sono nulli».

I sindacati hanno chiesto immediatamente un tavolo di confronto, «ma non sono gli unici interlocutori– spiega la consigliera – c’è necessità di un organismo di consultazione comunale. L’amministrazione si deve dotare di questo importante strumento partecipativo e consultivo nel quale convogliare le proposte di chi le realtà della scuola e dell’istruzione le vive in prima persona ogni giorno. Solo così arriveremo a soluzioni condivise e adatte alle esigenze del territorio».

È lampante l’urgenza della costituzione della consulta (la cui istituzione è stata già approvata dal consiglio comunale), momento cruciale delle istituzioni democratiche.

«Mi appello ai nostri politici – conclude Nicoletta Zuliani – affinché si facciano interlocutori dei bisogni della comunità e non esecutori di decisioni prese altrove».

Vittorio Veneto: ci vuole una soluzione condivisa

La consigliera comunale del Pd Nicoletta Zuliani rilancia la costituzione delle consulte che il consiglio comunale ha istituito: l’amministrazione deve farsi carico della costruzione di una comunità

«Il problema del trasferimento del Vittorio Veneto richiama l’importanza e la grande attualità della consulta delle scuole e dell’istruzione». Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito democratico, riporta l’attenzione sugli organismi, previsti dallo statuto del Comune di Latina (Art.73 comma 2) per le tematiche inerenti settori sociali di rilievo, ma mai costituiti.

La loro istituzione è stata approvata in consiglio comunale con una mozione presentata dalla Zuliani e dal Pd, ma la loro costituzione deve ancora passare in commissione. Il tutto sarebbe praticamente a costo zero per l’amministrazione.

«Quando non c’è confronto tra l’amministrazione e gli studenti, i docenti, il personale scolastico e i genitori si creano queste situazioni – spiega la Zuliani -. I genitori hanno iscritto i figli all’istituto Vittorio Veneto perché sapevano (avendolo confermato la Provincia all’inizio dell’anno scolastico) che avrebbero frequentato quella struttura. Tutto l’orientamento scolastico è stato improntato in vista della permanenza in Viale Mazzini. È dunque inopportuno intervenire in questo momento,spostando gli studenti come fossero oggetti. Le persone invece devono essere soggetti di confronto e coprotagoniste delle decisioni».

La Zuliani suggerisce dunque una diversa modalità decisionale, non solo in base al potere, ma alla condivisione.

«La scuola che partecipa di una decisione, conoscendone motivazioni ed esigenze dell’amministrazione, potrebbe anche farla propria. In questo modo si evita di assecondare solo chi insiste di più e ha un maggiore impatto sociale, ma si condividono bisogni e risorse».

Nell’economia degli immobili, un ente locale deve allocare l’utenza in strutture dimensionate, guardando al futuro facendo i conti con un riassetto che sia consapevole.

«In una città estremamente frammentata – conclude la consigliera Nicoletta Zuliani –, gli amministratori hanno la responsabilità di costruire una comunità non ascoltando chi urla più fortema favorendo la condivisione. E la consulta è uno di questi strumenti partecipativi che rendono un gruppo di persone comunità consapevole».

Bilancio di previsione: tanti aumenti a carico delle famiglie

La consigliera del Pd Nicoletta Zuliani chiede che le famiglie diventino soggetto di confronto enon oggetto di politiche sociali: la commissione costituisca immediatamente la consulta della famiglia e gli aumenti per il prezzo delle mense scolastiche siano spalmati su tre anni

 “In questa città la famiglia non è mai stata considerata come un soggetto con il quale confrontarsi ma solo un oggetto su cui calare decisioni prese dall’alto, e con l’avvicinarsi del bilancio previsionale ci si rende conto di come tanti piccoli aumenti di per sé giustificati e giustificabili secondo un’ottica di risparmio e di pareggio, ricadano tutti su questa stessa categoria che risulta la più vessata”.

Così la consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani commenta una serie di aumenti, tra cui anche quello per le mense scolastiche cui si aggiungono il costo delle bollette dei rifiuti e l’Imu previsti tra le pieghe del bilancio di previsione del Comune di Latina.

Il costo di ogni blocchetto ticket per un bambino la cui famiglia abbia un reddito superiore ai 5.000 euro ISEE, arriverà a costare fino a 68,00 “Si tratta di un prezzo congruo – dichiara la Zuliani – ma in una famiglia con due o tre figli diventa una spesa importante da sostenere mensilmente in un periodo in cui il numero dei figli non è più indice di benessere. Il problema è che non ci sono politiche organiche a regia delle scelte, ma solo tecnicismi e cioè l’impellente bisogno di far quadrare i conti con un pareggio di bilancio esclusivamente di tipo economico e finanziario”.

Alla propaganda sui valori della famiglia, questa maggioranza non fa conseguire atti concreti.

È importante cambiare la prospettiva – aggiunge la consigliera del Pd – quando si fanno ricadere gli aumenti solo sulle famiglie, ci sarebbe bisogno di un confronto con il quale entrare nel merito di alcune scelte e non agire solo per via tecnica. Per esempio bisognerebbe spiegare ai cittadini e alle famiglie, in termini di servizi, quanto viene restituito rispetto alle imposte pagate”.

Risulta dunque evidente il potere delle consulte – di cui il Consiglio Comunale ha già approvato l’istituzione – che vedono le famiglie co-protagoniste delle scelte politiche.

Oggi abbiamo inviato la richiesta di inserimento del punto all’ordine del giorno della commissione Servizi Sociali per richiedere in maniera urgente la costituzione della Consulta della Famiglia perché le famiglie devono essere considerate come un soggetto con cui interagire e non un oggetto di politiche sociali. In più – conclude la consigliera Nicoletta Zuliani – chiediamo che il 30% di aumento del prezzo delle mense scolastiche sia spalmato sui tre anni con un aumento del 10% all’anno per dare gradualità al carico imposto alle famiglie“.

Passano le consulte: vittoria dei cittadini

La commissione dovrà redigere il regolamento: articolata discussione in consiglio comunale sulla mozione presentata dalla consigliera Nicoletta Zuliani del Partito democratico

“Una vittoria dei cittadini”. Commenta così Nicoletta Zuliani, consigliera del Partito democrtatico, l’approvazione da parte del consiglio comunale dell’istituzione delle consulte Infanzia/FamigliaScuola/Istruzione.  Dopo un’articolata discussione in consiglio comunale si è deciso che dell’argomento se ne occuperà la commissione competente che dovrà redigere il regolamento.
“Finalmente si dà attuazione all’articolo 73 comma 2 dello Statuto – commenta la Zuliani – che prevede l’istituzione delle consulte come organismo di partecipazione popolare”.
L’approvazione della mozione proposta dalla consigliera Zuliani e dal Partito democratico è un grande passo avanti nel tema delle relazioni tra cittadini e istituzioni.
“Si tratta della prima mozione dice ancora la consigliera – che va nella direzione di partecipazione popolare e sollecita cittadini a farsi promotori di proposte”.
Un modo per il cittadino di interfacciarsi direttamente con l’amministrazione superando un qualsiasi eventuale  tipo di rapporto personalistico con gli eletti.
“Non esistono solo elettori - dice la Zuliani –  ma i cittadini, che si rivolgono alle istituzioni e interloquiscono con esse”. Un nuovo modo di intendere l’amministrazione dunque, partecipata e non dirigistica che renderà i cittadini più liberi di esprimersi e di confrontarsi democraticamente con le istituzioni che li rappresentano.

STABILIRE le PRIORITA’: la città di Latina assente.

«Dal punto di vista provinciale non c’è un coordinamento che tenga conto delle esigenze scolastiche in un sistema organico».

La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani interviene all’indomani dell’annuncio della Provincia di Latina di voler costruire il campus dei licei a Fondi sullo stile dei campus americani.images?q=tbn:ANd9GcR0XQ-Sl8teNnlRVmVKCk7yheMqoA3LTMoMoRWHpI7xhHpluprt5Q
«So che la situazione strutturale delle scuole di Fondi è difficile, ma i Comuni e i sindaci dovrebbero stabilire priorità di interventi sulla base dell’andamento demografico», suggerisce la Zuliani. E i numeri (fonte ISTAT) dicono che a Fondi nei prossimi anni la popolazione scolastica diminuirà di circa 200 unità. Si va dunque verso un significativo decremento demografico in base al quale la scelta della costruzione di una struttura così imponente risulta incomprensibile.
«Sarebbe convenuto strutturare in modo più contenuto l’offerta a Fondi – continua la consigliera del Pd – e migliorarla nel resto della Provincia». Il riferimento è all’intenzione di aprire una sola classe di liceo linguistico a Priverno o di scienze umane ad Aprilia. Interventi isolati che non portano nessun miglioramento sostanziale e che non possono essere paragonati a scuole con più sezioni e che propongono un’offerta specifica consolidata.
«Così l’offerta formativa si indebolisce – commenta infatti la Zuliani – si accontentano i desiderata dei sindaci e non si pensa a cosa sia giusto per il bene comune».

La consigliera Zuliani infatti pensa che valorizzando le scuole che ci sono a Latina la città potrebbe sfruttare un indotto economico sostanzioso grazie alla massa di studenti che già arrivano e vogliamo che aumentino anche in funzione del prosieguo formativo che l’Università Pontina potrà offrire.

“Il nostro sindaco è purtroppo assente su questi temi – dichiara ancora la consigliera – gli altri si sono evidentemente attivati. La decongestione degli istituti scolastici di Latina deriva solo dalla pressione dei primi cittadini della provincia».

Con il depotenziamento delle scuole del capoluogo si rischia anche di perdere l’autonomia di Istituti Superiori che vedrebbero scendere il numero dei propri studenti al di sotto della soglia 1000.

«Quale è la visione complessiva della provincia? – conclude Nicoletta Zuliani – E Latina come ricade in queste decisioni?»

In questo senso va anche la mozione della consigliera che chiede l’istituzione della Consulta per la Scuola che raccoglierebbe le proposte proprio degli operatori del settore che meglio possono rappresentarne le istanze.

A maggior beneficio di tutta la città.

Asili nido: le proposte per azzerare le liste d’attesa

“Non fermiamoci alla modifica del regolamento”. Questa la dichiarazione della consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani a margine della commissione asili nido di questa mattina. Alla seduta hanno partecipato anche l’assessore Sovrani e la dirigente Cerroni. La commissione sta lavorando soprattutto all’articolo 3 del regolamento che disciplina i criteri di ammissione dei bambini alle strutture comunali. L’orientamento condiviso è quello di dare la priorità ai bimbi che hanno entrambe i genitori che lavorano. Un’idea proposta ai commissari proprio dalla consigliera Zuliani e condivisa largamente.
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“Noi dovremmo anche rivedere i coefficienti con i quali si calcola il reddito – aggiunge la Zuliani –. Il metodo va aggiornato: i tempi sono diversi da quando è stato introdotto l’isee e la società cambia, va seguita la tendenza giusta e comprensibile di usare coefficienti familiari, maggiormente rispondenti alle esigenze attuali”.

Oggi delle circa 300 richieste di ammissione agli asili nido comunali solo la metà vengono soddisfatte.
“Non ci possiamo accontentate di modificare i criteri – dichiara ancora la consigliera – la spinta che dobbiamo dare è quella di guardare oltre. L’obiettivo è quello di azzerare le liste di attesautilizzando il fondo sociale europeo, puntando su due idee forza: l’integrazione dei bambini figli di immigrati e a
 favorire l’occupazione femminile. mamma lavoro.jpg

Vogliamo sollecitare l’Amministrazione a questo.”

“Un bambino che va a scuola sin da piccolo – propone la Zuliani – costringe anche i suoi genitori all’integrazione attraverso la lingua e sl contatto con le maestre e le altre famiglie. Ricordiamoci che sono figli di lavoratori che vivono e pagano le tasse in Italia. I fondi europei stanziano anche molti soldi a favore dell’occupazione femminile. Occorre intercettarli e utilizzarli proprio in direzione di un allargamento del servizio degli asili nido comunali.

“Proprio nella scuola che mette insieme le famiglie nel momento in cui si formano, si può tessere la cultura dell’integrazione, della relazione, della tolleranza, dell’armonica convivenza – conclude Nicoletta Zuliani -. Se non guardiamo alle generazioni future non guardiamo alla Latina che vogliamo inserita in un quadro europeo e di cultura globale. Come Partito democratico miriamo al futuro perché abbiamo progetti grandi per la città”.

Gestione del Teatro a terzi ?!? La cultura è un problema.

Manca una governance della cultura a Latina: la maggioranza affida a terzi la gestione del teatro perché non sa farlo in proprio

«La scelta di voler dare il teatro in mano ai privati nasconde l’incapacità di questa amministrazione comunale di gestire la cultura a Latina». La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani propone un’altra idea sulla governance della cultura in città. «L’Atcl non tiene in considerazione le espressioni locali – suggerisce la Zuliani -. La gestione comunale, invece, dovrebbe tener conto della comunità e mettere in cartello anche le espressioni culturali di qualità del territorio. Basta applicarsi coinvolgendo persone che abbiano a cuore la cultura».

Il sindaco Di Giorgi, che ha mantenuto per sé la delega alla cultura, ha dichiarato esplicitamente l’intenzione di mettere tutto in mano ai privati. Ma, in parte, è stato già fatto: con la determinazione n° 21/2012 del  12/03/2012 il Comune ha affidato la gestione dei servizi tecnici delle sale teatrali e delle sale conferenze alla società Elettrotecnica F.lli Marini S.r.l.

«Possibile che il sindaco e assessore non sappia come stanno le cose?», si interroga la consigliera.

Ma la questione supera i confini della spicciola organizzazione della struttura. Il vero problema è lagovernance del settore: «L’impressione è che il sindaco voglia liberarsi definitivamente della questione – aggiunge la Zuliani – affidando l’appalto della gestione del teatro ad un esterno. Ma non possiamo lasciare che la cultura sia in mano ai privati i quali, si sa, seguono logiche esclusivamente economiche e non tengono in considerazione elementi culturali e sociali della città; la cultura forma i cittadini e ne è espressione. La politica non può delegare a terzi questa funzione. Evidentemente non c’è nessuno nella quadra di governo di Latina che sia in grado di gestire questo settore. E quindi si preferisce affidarlo a qualcun altro. Preferiscono evitare l’onereperché non lo considerano neanche un onore».

Innumerevoli volte la commissione cultura, sollecitata dal Partito democratico, ha cercato di dare apporti al sindaco-assessore alla cultura, ma mai abbiamo avuto riscontro.

Sono pochissimi i settori che pagano per l’utilizzo della struttura (scuole di danza; scuole materne, elementari e medie; teatro amatoriale). Con una deroga al regolamento il sindaco cede gratis il teatro a chiunque lo lo richieda a lui personalmente. «Ma le spese le paghiamo tutti noi, poiché l’Iva comunque si deve versare – aggiunge la Zuliani –. Risultato? Poche realtà pagano le sale del teatro: Teatro Ragazzi, Scuole di Danza e Teatro Amatoriale, per citarne alcune».

Latina non riesce a trarre beneficio da un bene grande come la nostra Casa della Cultura.

ASILI NIDO : privilegiare i genitori che lavorano (e che dichiarano il proprio reddito…)

Nicoletta Zuliani, consigliera del Pd, propone di cambiare i criteri del regolamento 

“Cambiare i criteri per l’ingresso dei bambini negli asili nido comunali di Latina”.

asili nido, criteri ingresso, nicoletta zuliani, Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, ha indirizzato la commissione istruzione, asili nido di questa mattina verso la discussione del regolamento. Alla seduta hanno partecipato anche l’assessore Marilena Sovrani e le due dirigenti di settore Cerroni e Pacifico.

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“Il Partito Democratico – sostiene la Zuliani che era in commissione con i colleghi del Pd De Marchis e Carnevale – sosteniamo fortemente che vadano modificati i criteri che hanno regolato l’accesso agli asili nido”. Fino ad oggi la graduatoria si stilava in primis in base al reddito. “Che sarebbe un criterio semplice, trasparente ed equo se non ci fossero persone che evadono il fisco – sottolinea la consigliera -. Ma ci sono realtà nel nostro tessuto sociale in cui si registra molto lavoro in nero per cui, chi non dichiara reddito ma lavora, prende il posto di chi lavora e dichiara il proprio reddito. Mantenere il solo criterio del reddito significa non cogliere il disagio dei cittadini che vivono questa realtà come ingiusta”.

La proposta del Partito Democratico va in tutta altra direzione: sono da privilegiare negli ingressi bambini con difficoltà o disabilità, quelli che vivono situazioni disagiate certificate dai servizi sociali, poi a parità di condizione va presa in considerazione l’occupazione dei genitori o del genitore e solo dopo entrerebbe il criterio del reddito.

Latina, tra i Comuni che pubblicano on line i regolamenti degli asili nido, è l’unica città che mantiene il reddito comecriterio principale per gli asili nido. Asili, commenta la Zuliani, che “nascono per sollecitare tutte le attività cognitive, affettive, sociali del bambinio gargantendogli uno sviluppo psicofisico adeguato. Non sono parcheggi”. Il criterio che privilegia i genitori o, nel caso di famiglia monoparentale, il genitore che lavora/studia aiuterebbe anche il Comune – attraverso rette maggiori – a sostenere i costi del servizio.

asili nido, criteri ingresso, nicoletta zuliani, “Bisogna valorizzare il lavoro sei servizi pubblici, – conclude Nicoletta Zuliani – incrementare l’offerta per tutti, sostenere quei luoghi in cui tutti possono coesistere, bambini agiati e disagiati.

Perché il pubblico garantisce l’universale e l’eterogeneità”.

Su cosa sto lavorando?

Su cosa sto lavorando?
Ufficio Conciliazione
Vi ricordate la “mozione rubata“? Ebbene, per ben 3 commissioni bilancio abbiamo discusso dell’istituzione di un ufficio conciliazione interno agli uffici Comunali per deflazionare i contenziosi che ci portano ad avere debiti fuori bilancio per 20 milioni di euro.
Tutta la commissione si è espressa favorevolmente. Martedì abbiamo invitato il dirigente del settore Avvocatura Comunale per sentire il suo parere.
Regolamento Asili Nido
Lunedì discuteremo delle modifiche da apportare al Regolamento per gli Asili Nido: va modificato il principio del reddito. Attualmente i bassi redditi hanno più punteggio, ergo, nido2.jpgchi non dichiara il proprio reddito (ma lavora eccome!!) passa avanti nella lista e paga una retta bassissima togliendo il posto a chi lavora e non sa dove lasciare i figli e che può contribuire maggiormente con una retta superiore.
Costituzione Consulte
Ho presentato una mozione per l’istituzione di due consulte (consulta=strumento di partecipazione popolare previsto dallo Statuto del Comune di Latina ma MAI istituite; art.73 comma 2): Consulta per l’Infanzia/Adolescenza-Famiglia e Consulta per la Scuola/IstruzioneLeggi il testo della mozione. Sono organismi consultivi e propositivi che rappresentano le realtà dell’ambito (scuola o famiglia ecc…) non politiche. Se il Consiglio Comunale approverà queste Consulte, il passo successivo sarà lavorare ai relativi Regolamenti e poi alla loro costituzione.
Sapete perché ci tengo tanto? Fino ad ora la prassi è stata quella della auto-referenzialità, o peggio, del soddisfare bisogni rispetto a richieste del proprio elettorato. Ma che ne pensano i cittadini coinvolti da quelle scelte?
Vi immaginate cosa sarebbe se prima di fare un parco giochi, una piazza, prima di chiudere un plesso scolastico, realizzare un corso per educatori asili nido… si ascoltasse cosa ne pensano i cittadini destinatari di quelle scelte?
E’ facile realizzare una propria idea: altro è verificare se i cittadini lo vogliono veramente!!!
Le Consulte servono a questo.
Interrogazione spazi comunali ad Associazioni
Ho presentato un’interrogazione all’Assessore al Patrimonio come prima firmataria rispetto all’assegnazione di locali comunali alle Associazioni (attualmente “non si capisce” i criteri di assegnazione di questi locali ad alcune piuttosto che ad altre…).
Aggiornamento su come sta andando la realizzazione del mio emendamento sulla prevenzione del bullismo con il metodo Feuerstein presso la Don Milani.