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ZTL gratis: si può.

“La Zona a traffico limitato così com’è, costa troppo per le casse del Comune di Latina. L’Ente dovrebbe prendere esempio dalle migliori realtà italiane per la realizzazione di quella che in altre città è un’isola pedonale vivibilissima e quasi a costo zero”.

Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico torna sul tema della Ztl nel centro storico, a Latina partita lo scorso 1 settembre tra mille polemiche.

Oggi se ne è parlato in commissione Commercio, dove era presente anche un rappresentante della ConfArtigianato, ed il cui scopo era proprio la valutazione dell’impatto che la Ztl avrà sulla città e sulle attività commerciali.
“Quel milione soltanto per la pavimentazione è un costo altissimo ed ingiustificato. La maggioranza continua a rafforzare l’idea di aver realizzato un punto del loro programma: il fatto è che nel loro programma era scritto solo questo “anche la pedonalizzazione del centro, magari un pomeriggio a settimana, può costituire un momento di aggregazione dei cittadini e delle famiglie”. Ben felici rispetto al cambio di rotta che va nella nostra direzione, ma il costo imputato alle tasche dei cittadini non può certo essere così elevato. Perché non si investe invece sul potenziamento del servizio di trasporto pubblico e non si incentiva l’uso della bicicletta dalle zone più periferiche verso il centro storico? La Ztl è una bel modo di riappropriarsi di spazi umani, ma dubito che i cittadini condividano questa spesa enorme per una pavimentazione che non ci serve: altri Comuni, Lucca per esempio, non ne ha alcun tipo e la sua zona pedonale se la vive benissimo”.

Ma c’è di più. Nella commissione di oggi era presente anche un rappresentante della ConfArtigianato, che ha lamentato l’assenza di confronto tra le parti nella realizzazione della Ztl. “Ci ha spiegato – riporta Zuliani – che l’unico incontro che hanno avuto con il Comune è stato nel Luglio 2013, con la promessa da parte dell’Amministrazione di incontrarli di nuovo. Non c’è stato, però, a detta dell’associazione di categoria, nessun altro momento di confronto. C’è una bella differenza tra ‘percorsi partecipativi’ e ‘comunicazione delle decisioni prese’”.

TASI: detrazioni grazie al PD

Le famiglie di Latina con figli a carico e con figli portatori di H avranno una detrazione sulla TASI. Avevo denunciato l’8 agosto questa grave mancanza nella prima proposta di delibera presentata e votata in Commissione Bilancio. (leggi qui)

Ieri in consiglio è passato il nostro emendamento, che la maggioranza ha voluto condividere con noi sulle riduzioni TASI. Abbiamo esteso la fascia su cui far ricadere  detrazioni (da €60 fino a €40)  fino a €500 di rendita catastale, ed in più saranno detratti €25 a figlio a carico ed in più €50 a figlio disabile.

Da dove sono stati presi i soldi per pagare le detrazioni? Dove sono stati reperiti i fondi? Qui sono molto critica.

Il legislatore dava facoltà ai Comuni di derogare ai tetti di imposta per lo 0,8 per mille. Ovvero si poteva scegliere a quale tipologia di immobili aumentare l’imposta dello 0,8 per mille oltre il max consentito. In questo modo si poteva reperire il gettito necessario per utilizzarlo in forma di detrazione o esenzione su una categoria ritenuta più fragile.

Ma sapete a chi è stata applicata questa maggiorazione dell 0,8 per mille di imposta?

Ai proprietari delle PRIME CASE !!!

Su questo non sono stata d’accordo.

In questo modo l’aliquota stabilita per le prime case, che originariamente era dello 0,25 per mille, è passata allo 0,33 e si è rispalmato sulla stessa categoria il maggior gettito in forma di detrazioni articolate come vi ho detto. Si sarebbe potuto scegliere di aumentare dello 0,8 la categoria delle seconde case, o delle “case sfitte dei costruttori”come hanno fatto in altri comuni. Tra l’altro queste categorie avrebbero garantito un maggior gettito con cui si sarebbe potuto alleviare gli affittuari indigenti. Lasciando lo 0,25 alle prime case la TASI sarebbe stata tutta più bassa, in più avremmo aggiunto tutte le detrazioni, e allora sì che avremmo davvero sgravato le famiglie proprietarie di prima casa!!

Ma a detta di tutti, le seconde case e le case sfitte dei costruttori erano “categorie da tutelare” che già pagavano un’aliquota alta.

Sono scelte politiche.

Prendo atto e MI DISSOCIO.

 

Finalmente approvata una proposta utile per il canile comunale

Previsto un risparmio di 300.000 euro all’anno”

Approvata la proposta del Partito Democratico per la messa a norma dell’ambulatorio veterinario

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E’ stata approvata oggi in commissione Sanità la proposta del Partito Democratico per la messa a norma dell ambulatorio veterinario del canile comunale. La proposta che abbiamo formulato prevede che gli uffici comunali chiedano alla Asl un report dettagliato degli interventi necessari per la rimessa in funzione dell’ambulatorio veterinario del canile comunale, oggi inutilizzato perché inadeguato e carente di presidi.
Questa situazione costa al Comune circa 300.000 euro all’anno. Solo da marzo 2010 a dicembre 2013 le fatture inviate dalla Asl al Comune ammontano a un milione e 21.341 euro.
Cosa paga il Comune?
Le prestazioni veterinarie che vengono effettuate presso gli ambulatori privati in convenzione con l’Ente.
La proposta del Pd andrebbe così a sanare un grosso difetto della macchina dei soccorsi per i cani in difficoltà oltre che a far ottenere un notevole risparmio per il Comune. Rendendo efficiente l’ambulatorio del canile comunale, infatti, il veterinario della Asl che interviene su strada, potrà andare a curare i cani direttamente nella struttura pubblica in località Chiesuola, senza più servirsi dei privati e quindi senza aggravi per l’Ente.

IMG_1150.JPG“Finalmente finisce l’interminabile fiume di chiacchiere sul canile. Finalmente ci saranno dei numeri e si potrà rendere il servizio esistente funzionale, consentendo al Comune di risparmiare. Noi oggi abbiamo dimostrato di essere efficaci nonostante il nostro essere minoranza”.

La proposta è stata infatti approvata con i voti dei quattro consiglieri del Pd (Porcari, Zuliani, Sarubbo, Mattioli) e con i 2 voti favorevoli di Di Girolamo e Anzalone.
I due consiglieri di Fratelli d’Italia Patarini e Tontini – ancora fermi sulle loro proposte contrastanti degli incentivi per chi adotta un cane (che ha ricevuto fra l’altro parere negativo dei funzionari comunali per mancanza di garanzie sull’effettiva adozione) e di project financing – hanno invece abbandonato la Commissione prima del voto, tentando invano di far cadere il numero legale.

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“Dal 2012 denuncio questa situazione di spreco di denaro pubblico, che in tempo di crisi è ancora più assurdo – afferma Porcari, che aggiunge una nota politica – I consiglieri di Fratelli d’Italia hanno avuto un comportamento irresponsabile: per soli fini politici, abbandonando l’aula e insistendo con le loro proposte inconcludenti speculative, hanno rischiato di arrecare un danno economico al Comune.

Futilità all’ordine del giorno

“Commissione Sanità, il tema del cimitero attende ancora”

Una proposta sull’adozione dei cani passa in primo piano con una semplice idea, nessun risparmio e nessun atto concreto.

In Commissione Sanità si parlava dell’idea proposta dal consigliere di FdI Maurizio Patarini di elargire incentivi a chi adotta un cane dalla struttura comunale di Latina, cercando di risparmiare su un servizio che costa al Comune circa 100mila euro all’anno. Una proposta per la seconda volta all’ordine del giorno, sulla quale tutta la commissione si è mostrata d’accordo, ma che… non ha portato ad alcun risultato, perché lo stesso capogruppo Fdi ha impedito che vi si arrivasse, riformulando la proposta di Patarini con un’altra tutta diversa: un project financing per il canile di Latina. L’idea è dunque rimasta tale e non soltanto non c’è stato un risparmio per l’amministrazione, ma è costata il prezzo di una commissione riunita inutilmente e lo slittamento di temi fondamentali – come quello del cimitero – rimasti al palo da mesi e che, sì, farebbero risparmiare milioni di euro all’Ente comunale.

“Il tema dell’adozione dei cani è stato affrontato con approssimazione, senza dati concreti, e senza alcun riferimento ad esperienze di altre amministrazioni che hanno già implementato con successo un sistema simile. La cosa più più grave è però che la maggioranza dimostra di non riuscire a comprendere la priorità dei temi ed il loro valore: non merita di governare la seconda città del Lazio.
Le commissioni sono organi vitali del Comune e dovrebbero riunirsi per fornire soluzioni da proporre in Consiglio, non gingillarsi con semplici idee. In particolare la commissione Sanità è importante: il presidente che è stato fino a poco tempo fa in carica non ha avuto il coraggio politico di fare e cambiare le cose che non vanno, restando latitante per quasi un anno. Ora staremo a vedere se con questo nuovo presidente l’antifona sarà diversa”.

“Allo stato attuale, il cimitero è come un rubinetto sempre aperto per le casse comunali – spiega Zuliani, che da tempo segnala la situazione – Neanche un mese fa il Comune ha dato il via libera alla costruzione di 50 nuovi loculi provvisori, quando negli ultimi anni ne sono stati costruiti già 600 dal concessionario, con una spesa di oltre mezzo milione, più 500 euro per ogni salma che si sposta. Un altro mezzo milione costerà al Comune, in termini di risarcimento al concessionario, la mancata approvazione del progetto definitivo del cimitero; ancora un altro mezzo milione all’anno ci costano le tombe senza eredi, quando invece le richieste di cremazione sono in aumento di anno in anno. E a proposito di cremazione, c’è un regolamento varato dalla commissione che mai è stato sottoposto al voto in Consiglio e che quindi è come se fosse carta straccia.

Cosa sta concludendo la maggioranza?
Nulla.
Propone idee che, pur nella loro bontà, restano tali e costano denaro che esce dalle tasche dei cittadini. Per non parlare del regolamento del cimitero: quello attualmente in vigore risale al 1938.
Cosa si aspetta ad aggiornarlo?”.

Bilancio comunale: TASI e IRPEF inique

“I finanziamenti arrivano se c’è progettualità. A Latina invece pagano i cittadini e i servizi restano quel che sono”

TASI: tassa sui servizi indivisibili.
La conseguenza dell’abolizione dell’ICI sulle prime case, di berlusconiana memoria, è il ripristino di qualcosa che le assomigli o i Comuni non riescono a far fronte al pagamento dei servizi indivisibili di cui tutti noi usufruiamo nella vita quotidiana della nostra città.

Per quanto riguarda la Tasi, la Delibera di Giunta che ne stabilisce l’aliquota e le detrazioni è scarna e secca, mal celando una povertà di ragionamento e una logica puramente numerica, senza anima, che genera, purtroppo, iniquità.

È stata stabilita un’unica aliquota uguale per tutti, e ci sono soltanto due fasce di detrazioni: per le abitazioni fino a 350 euro di rendita catastale le detrazioni saranno di 200 euro, mentre di 100 euro sarà la detrazione per la fascia di rendita catastale che va dai 350 ai 450 euro (per capirci solo quelli che vivono in appartamenti fino a 70mq possono usufruire di una detrazione). Per tutti gli altri nessuna detrazione, e da ciò sono tenute fuori anche famiglie con figli e/o presenza di persone con handicap. ”. Ecco a parte del testo della Delibera di Giunta:20140806-095658-35818056.jpg

Andiamo allora a vedere l’elenco dei servizi indivisibili che dovrebbero essere coperti con l’entrata della Tasi (ahimé solo per circa il 30%): a Latina sono 13, un elenco molto lungo e singolare rispetto a quello di altri Comuni. Sono state inserite anche voci  che solitamente vengono finanziate con la risposta a bandi, quindi attraverso una progettualità che evidentemente la nostra amministrazione non è in grado di mettere in campo, e di cui quindi si carica la spesa direttamente sui cittadini. Quelli evidenziati in giallo sono servizi presenti in tutti gli altri elenchi fatti dagli altri comuni italiani; quelli con le cifre in azzurro sono servizi “discutibili”.20140806-095658-35818410.jpg

Appare evidente quindi che stiamo pagando l’incapacità dell’amministrazione comunale di rispondere a bandi per richiedere finanziamenti attraverso l’elaborazione di un progetto. Oggi i finanziamenti arrivano in questo modo, e non più a pioggia per tutti i Comuni. E a Latina pagano ancora una volta i cittadini”.

ALIQUOTE IRPEF
Altra nota dolente sono le aliquote Irpef. Lo scorso anno l’amministrazione comunale di Latina  si vantava di non aver alzato le aliquote Irpef, sapendo benissimo che avrebbe dovuto farlo l’anno successivo. Infatti oggi le aliquote si sono alzate di ben 0,15% attestando il Comune di Latina al livello più alto come se non bastasse il fatto che negli ultimi 12 anni le aliquote siano state praticamente raddoppiate, passando dallo 0,4% del 2001 allo 0,8% del 2014. 

Ecco il prospetto dell’aliquota e degli scaglioni degli anni 2012 e 2013:20140806-100732-36452554.jpg

La cosa più grave è che il Comune di Latina ha portato il tetto dell’esenzione da 15mila euro a 8mila, di fatto dimezzandolo. Questo significa che molti di coloro che l’anno scorso non dovevano il pagamento dell’Irpef, quest’anno non solo dovranno pagare, ma con una aliquota unica senza scaglioni20140806-095657-35817535.jpgquando invece il principio sarebbe proprio quello di rendere più equo il pagamento delle tasse secondo il criterio della proporzionalità, facendo versare di più a chi accumula più reddito, logica che a Latina invece non è stata assolutamente presa in considerazione. Per fare un esempio: chi guadagna 50mila euro pagherà secondo la stessa aliquota di coloro che invece hanno un reddito di 8.500 euro.20140806-100732-36452854.jpg

Sarebbe questa l’equità per il Comune di Latina?.

 

Spaccio e consumo libero

Nicoletta Zuliani: “Attuare una risposta sinergica tra le Istituzioni per contrastare l’emergenza droga”

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 Siringhe gettate a terra e piantate con gli aghi sui tronchi degli alberi. La situazione in cui versa un piccolo angolo verde tra le autolinee di via Romagnoli e via Magenta, è stata immortalata in alcune fotografie scattate da un alunno dell’istituto Manzoni, dove la consigliera comunale del Partito Democratico è docente.

“Il fatto che uno studente sia venuto a consegnarmi le fotografie di una situazione di degrado che ha rilevato nella zona che frequenta per andare a scuola, è indicativa di quanto i ragazzi riescano ancora ad avere fiducia nelle Istituzioni, ed è anche per questo che a loro dobbiamo una risposta sinergica per contrastare le emergenze sociali ed in particolare quelle che li riguardano, come il pericolo della droga, purtroppo sempre in agguato tra i giovani. Una delle zone maggiori di spaccio, sembra assurdo quanto grave ma è così, è proprio sotto i nostri uffici comunali, sotto l’Intendenza di Finanza in Piazza del Popolo”.

 “Il governo della città, in questi anni – aggiunge Zuliani – per il contrasto alla diffusione delle droghe tra i giovani ha fatto ben poco. Ci si è attivati sicuramente di più per lo sport, ma una città come Latina non può accontentarsi di qualche evento, dietro cui nascondersi per dire che si è fatto qualcosa per i giovani. Ora più che mai, visto l’arrivo della stagione estiva – quando i ragazzi sono per strada per molto più tempo rispetto all’inverno – bisogna tenere gli occhi aperti e fornire risposte ai bisogni aggregativi dei ragazzi, che altrimenti rischiano di prendere strade ed avvalersi delle compagnie sbagliate. Il Comune, come Istituzione più prossima ai cittadini, deve farsi carico di questa esigenza e cercare l’apertura di un tavolo con gli altri organi presenti sul territorio, primo fra tutti quello della Prefettura. Fra l’altro stupisce che, a distanza di un anno rispetto alla mia richiesta di incontro con il prefetto Antonio D’Acunto, proprio a proposito dell’emergenza sociale della diffusione delle droghe tra i giovani, non abbia ricevuto alcuna risposta”.

€570mila alle scuole di Latina: Renzi fa sul serio

E’ appena stato pubblicato l’elenco dei comuni e le somme per l’edilizia scolastica che il governo Renzi ha sbloccato. (CLICCA QUI)

Al Comune di Latina €570mila per la piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale.

renzi scuolaRenzi si dimostra un premier che fa ciò che promette: aveva detto che la priorità sarebbe stata la scuola e l’ha fatto.”

L’iniziativa raggruppa tre tipologie di interventi chiamati SCUOLE BELLE, SCUOLE SICURE e SCUOLE NUOVE. Latina è rientrata nel gruppo delle SCUOLE BELLE per il quale, complessivamente, sono stati stanziati €450ML per un totale di 17.961 edifici in tutta Italia.

A Latina ben 42 scuole riceveranno migliaia di euro per la manutenzione, decoro e ripristino funzionale. La consigliera del PD Nicoletta Zuliani da sempre in prima linea sul fronte scuola ed educazione, tira un sospiro di sollievo: “Con il bilancio di previsione 2014 per il quale si prevedono tagli drammatici temevo che sarebbe andato in apnea un settore vitale: in questi ultimi anni la manutenzione scolastica si è vista ridurre gli importi progressivamente.” Attualmente per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei 56 edifici scolastici di Istituti Comprensivi sul territorio comunale di Latina venivano stanziati totalmente circa €800mila annui. Nel conto va calcolato tutto: rifacimento tetti, opere murarie, estintori, ascensori, impianti elettrici ed idraulici da manutenere e riparare, ecc… La cifra che il governo Renzi stanzia aumenta notevolmente la posta in bilancio per le scuole comunali per quest’anno. Le cifre sono divise un due gruppi: 26 scuole riceveranno €378.634, le restanti 16 avranno €190.400.

Ma la Zuliani avverte: “ Nel futuro immediato non sappiamo se potremo disporre di queste somme di nuovo, per questo è opportuno tesaurizzare le risorse e parallelamente mettere in atto modalità di cura e valorizzazione delle strutture scolastiche in accordo con la comunità che le accoglie, in primis i genitori e gli insegnanti.” Il riferimento è al Protocollo di Partecipazione che la consigliera del PD ha proposto nei giorni scorsi. Il Protocollo, oltre che valorizzare e tutelare le risorse progettuali e professionali interne alla comunità scolastica, soprattutto dei genitori rispetto alla gestione e alla cura nelle scuole, permetterebbe anche all’amministrazione di potersi dedicare alle altre mille urgenze che i 56 plessi scolastici comunali presentano.

Le scuole sonscuolafuturoo il bene più prezioso che abbiamo: tirano su i cittadini di domani. E il Premier lo sa bene.”

 

LATINA: vietato partecipare

Tra le gravi mancanze di un’amministrazione moderna io annovererei la carenza di coinvolgimento della popolazione nelle decisioni che ricadono su tutta la città.

Nel mondo globale, dell’informazione immediata a 360 gradi e dei sondaggi che dettano le linee politiche è rischioso non tutelarsi dal rischio di essere sconfessato dai propri cittadini.

20140705-091420-33260308.jpgUn esempio per tutti è l’isola pedonale di Piazza del Popolo. Ma potremmo citare anche la via dei pub ed altro ancora.

Cambiare una parte della città come il centro è strategico e duraturo: è come modificare strutturalmente la parte di una casa insieme alla sua funzionalità.
Ma si è chiesto cosa ne pensano gli abitanti della casa?

A Trento, città di avanguardia democratica, si discuterà a giorni il disegno di legge in Consiglio Provinciale (ricordiamo che il Trentino è regione a statuto speciale e mantiene la provincia) sulla materia della democrazia diretta.

La partecipazione dei cittadini alle scelte della città non è solo doverosa in un contesto di modernità, ma soprattutto richiama gli eletti a non tagliare il filo che li lega ai propri elettori.
Secondo Louvin, professore di diritto pubblico comparato all’Università della Calabria, il cercare nuove forme di decisione fa parte del «trovare una nuova sfera pubblica dove praticare una pedagogia dell’inclusione dell’altro».

A proposito della zona pedonale in centro storico, nel 2012 c’è stato il concorso di idee con un progetto risultato vincitore .

Prevedere che i cittadini potessero esprimere un parere scegliendo tra due opzioni avrebbe sancito una “legittimazione dal basso” e soprattutto l’indicazione di come i cittadini realmente vorrebbero la loro piazza, visto che la frequenteranno loro.
In alcuni comuni c’è l’obbligo della consultazione popolare al di sopra di una soglia di spesa (€50ML) secondo il principio che “quando il popolo parla, il governo s’inchina”.
Il non coinvolgimento può risultare controproducente consolidando la convinzione che le decisioni vengono prese sempre sopra le nostre teste e il cittadino le deve sempre subire.

Mi ha colpito il modo in cui la Presidente dell’Associazione del centro storico, Daniela Claretti, ha denunciato la mancanza di efficace comunicazione e ascolto da parte del Comune rispetto ad istanze sollevate da parte dei cittadini e commercianti: è in corso una raccolta di firme per “mendicare” l’ascolto dell’Amministrazione.

Trovo legittime le loro preoccupazioni rispetto ad una programmazione di attività che garantisca una frequenza sociale ed un’attività economicamente vivace nel centro dopo la chiusura al traffico. Non mi risultano prodotte o allo studio pianificazioni del genere, né a breve né a medio o lungo termine. Tutto quello che abbiamo è un’attività scomposta e non coordinata di eventi che affiorano nell’immediato, prenotando oggi per il mese prossimo l’occupazione di suolo pubblico per eventi in piazza.

Latina è una città importante: valorizzare la partecipazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche è un passo doveroso.
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Voglio citare la mia amica Lucia Fronza Crepaz, presidente del Pd Trentino: “La partecipazione o si governa o si subisce, e la crisi rappresenta un tempo di opportunità (…) un laboratorio di evoluzione e sperimentazione in termini di partecipazione democratica”.

SITUAZIONE PARTECIPATE al 24 giugno 2014

Ecco il prospetto della situazione finanziaria e debitoria al 24 giugno 2014 delle cinque società Partecipate del Comune di Latina:

CLICCA QUI

Immondizia fuori dai cassonetti: il servizio funziona?

20140624-170603-61563814.jpgI rifiuti in via dei Volsci vengono abbandonati fuori dai cassonetti, sui marciapiedi, vicino alle siepi delle abitazioni, insomma dappertutto. Con notevole disagio per i residenti, che dopo aver chiamato numerose volte i vigili urbani e fatto esposti, non hanno ancora visto risolta la loro situazione”. Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, interviene ancora una volta dopo una segnalazione ricevuta da alcuni cittadini. I residenti di via dei Volsci lamentano una situazione che, con il caldo estivo, rischia di diventare insostenibile non soltanto per via dei cattivi odori, ma anche per l’avvicinarsi continuo di topi ai rifiuti e quindi alle abitazioni, con il conseguente rischio di infezioni. “Un problema che va risolto subito” – afferma Zuliani.

Nei prossimi giorni la consigliera del Pd presenterà un’ interrogazione rivolta al sindaco Giovanni Di Giorgi e all’assessore all’Ambiente Fabrizio Cirilli per sapere se siano a conoscenza della situazione che da mesi mette a disagio i cittadini di via dei Volsci e delle zone limitrofe.
Nel testo saranno anche chieste informazioni, più in generale, sull’efficienza del servizio di raccolta dei rifiuti in città, ma soprattutto sulla reale utilità delle guardie ecologiche. “Di certo va considerato che la raccolta differenziata è fortemente influenzata dal fattore culturale della zona in cui viene effettuata, ma vorrei comunque sapere quanti controlli sono stati fatti nel centro cittadino e nelle zone immediatmente vicine e, se ci sono state, quante sanzioni sono state elevate per il mancato rispetto del regolamento sul conferimento dei rifiuti. Arrivati a questo punto ci serve sapere se gli strumenti che abbiamo a disposizione ci sono sufficienti oppure se è necessario che l’amministrazione applichi cambiamenti che possano apportare benefici alla città”.