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TRASPARENZA nota dolens

img_0513La trasparenza non può essere sindacata da cavilli o esercitata a corrente alternata: è una scelta di vita politica e amministrativa. O si attua la massima trasparenza o si vuole nascondere qualcosa. (Mi riferisco agli atti di una gara espletata da ABC che un consigliere dell’opposizione non riesce ad avere.)

E proprio in quanto a trasparenza questa amministrazione rischia di essere ricordata come quella che ha inciampato più volte e si è “difesa” da chi invece deve controllare.

Una nemesi.

Non è qualificante da parte di un’amministrazione che rivendica onestà, trasparenza, e partecipazione, perdersi in un bicchier d’acqua quando un consigliere dell’opposizione chiede di conoscere i dettagli e i documenti relativi ad una gara. Non importa se la gara sia stata fatta dall’azienda speciale: l’azienda speciale è una derivazione del Comune di Latina e sebbene sia giuridicamente altro dal Comune di Latina, è sempre una creatura dell’amministrazione Coletta. In primis dovrebbe essere l’amministrazione tutta a supportare e dare importanza ad una richiesta del genere.

Per quale motivo ci si attacca ad un cavillo invece di garantire, anche per se stessa, il diritto di conoscenza di tutti i particolari di una gara, quella dei panni usati, ormai così tanto attenzionata, tanto più se si è convinti che sia stata fatta a regola d’arte?

Se poi si va a controllare il sito dell’azienda speciale vediamo che pecca proprio in trasparenza, ancora mancano infatti documenti fondamentali: i bilanci, la carta dei servizi, controlli e rilievi sull’amministrazione, i servizi erogati, le informazioni ambientali, i pagamenti, la prevenzione della corruzione… ed è quasi un anno ormai che l’azienda è operativa.

Un ente che si nasconde dietro un cavillo proprio di fronte ad una richiesta di trasparenza o è in cattiva fede o non comprende la portata del proprio ruolo, a beneficio di tutti e non a difesa di qualcuno. Casomai la difesa deve essere del sacrosanto diritto di conoscenza.

E questo va fatto per legge, una legge schiacciante tutta a favore del consigliere anche con l’ultima sentenza che dà ragione alla mozione del PD sul diritto dei consiglieri ad avere password e id per accesso diretto al protocollo e agli atti dell’Ente bocciata da LBC (sentenza 3486/2018)

Il sindaco metta fine a questa spiacevole quanto incredibile episodio e dimostri che il potere esercitato per il bene collettivo è generoso e va ben oltre i cavilli quando si tratta di trasparenza.

La trasparenza non può essere a corrente alternata: è una scelta di vita politica.

 

Bilancio 2018 e Trasparenza su Recall

Piccolo aggiornamento: queste sono settimane molto intense per i consiglieri comunali.
Nei documenti del bilancio di previsione sono contenuti decine di documenti posti al nostro vaglio per esprimere poi il voto tra qualche giorno. Commissioni e analisi si avvicendano e immagina il tempo e lo studio che ci vuole.
Se volete visionarne qualcuno puoi cliccare su questo link dove ho trasferito tutti i file.

In Commissione Trasparenza ieri abbiamo analizzato la questione della Recall, l’impianto che sta ottenendo i permessi necessari per essere costruito e operare nella zona di Latina Scalo. Ecco un resoconto della seduta.

Contratti cimiteriali in Trasparenza.

La prossima commissione trasparenza tratterà il tema dei contratti cimiteriali. Questa è una questione che come presidente della commissione trasparenza e legalità ho l’obbligo di tornare a sottoporre con forza all’amministrazione Coletta che, ad un anno e mezzo dall’insediamento, ancora lascia i cittadini ancora senza risposta ed in balia di false notizie.

E le risposte non sono velleitarie, bensì obbligatorie perché questo vuoto sta portando numerosissimi cittadini a rinnovare (e pagare) concessioni di tombe e loculi sul cui rinnovo ci sono fortissimi dubbi di legittimità. Sono infatti in capo al Comune i loculi cimiteriali che di fatto sono beni demaniali, ovvero non alienabili (non si possono vendere né acquistare). Il Comune li ha dati in gestione attraverso un progetto di finanza ed un privato se ne occupa dal 2009 stipulando contratti di concessione trentennali. Ma per chi ha seppellito il proprio caro prima di quella data la durata della concessione aveva un tempo diverso: di certo era più lunga di 30 anni. Perché si dovrebbero allora rinnovare e pagare concessioni ancora valide? Perché nessun cittadino è in possesso di un contratto firmato dal comune dove viene esplicitata la durata della concessione?

Diverse sono state le sollecitazioni collaborative del PD: in commissione trasparenza, poi in commissione bilancio, poi in consiglio comunale con una mozione in cui si chiedeva, per la complessità e muldidisciplinarietà del tema, di costituire una commissione speciale, strumento messo a disposizione dell’Ente per lo studio e l’analisi condivisa di questioni complesse. Questa proposta è stata respinta da LBC a marzo 2017: a quest’ora avrebbe già ben prodotto i suoi frutti. E invece siamo ancora all’anno zero.

A dicembre dello scorso anno va in pensione il dirigente che sin dall’inizio si era occupato dei rapporti con Ipogeo. Relaziona a Buttarelli, l’assessore di riferimento.
La nuova dirigente ad aprile 2017 in commissione Bilancio ha chiesto 6 mesi di tempo per studiare la questione.
Cambio di guardia: Buttarelli che aveva la competenza del cimitero, ora passa il testimone al nuovo assessore che ha chiesto del tempo per studiare la questione.

Il fatto è che l’amministrazione deve essere a servizio dei cittadini e non il contrario.

Abbiamo funzionari e dipendenti che da anni si occupano dei rapporti tra Ipogeo e Comune di Latina, ci sono consiglieri che sono conoscitori della materia, dirigenti che hanno scandagliato e approfondito il tema già nella precedente consiliatura ed ora sono assegnati ad altro servizio, ma pur sempre dentro l’amministrazione… perché si vuole partire sempre da zero? Perché perdere tanto tempo? Perché non mettere a sistema ciò che già c’è facendo tesoro del lavoro di analisi già fatto in precedenza?
Il contributo che attraverso la Commissione Trasparenza e legalità vogliamo dare è proprio questo.

Mi auguro che l’amministrazione si renda conto del danno che procura con il percorso solitario che ha intrapreso sia nello studio che nelle scelte.

La nostra collaborazione è totale.

Il Palabianchini in trasparenza: sport e impianti sportivi sotto la lente d’ingrandimento.

Il Partito Democratico che presiede la Commissione Trasparenza ha dato voce ufficiale rispetto alla questione Palabianchini. La questione della interdizione del palazzetto dello sport ha tenuto col fiato sospeso le tre società sportive di serie A e tanti cittadini, e, pur essendo stata notificata già dal giorno 21 luglio agli assessori Lavori Pubblici, Sport, Patrimonio e al Sindaco nulla è emerso fino a fine agosto.

Presenti alla commissione, convocata dalla presidente Nicoletta Zuliani, gli assessori al patrimonio Capirci e alla Trasparenza e Legalità Briganti e il dirigente Cappiello. Assente l’assessora allo Sport Di Muro.
(qui un resoconto dettagliato della commissione ed un video)
“Fino ad oggi si è venuti a conoscenza di problemi e tempi di possibile soluzione solo attraverso le notizie date dai giornalisti, attraverso indiscrezioni ed interviste a radio private. Nella piena ufficialità, garantita da una commissione consiliare, gli assessori presenti hanno garantito la riapertura del palazzetto per il 30 settembre.

Restano forti perplessità rispetto ai soldi che il commissario aveva stanziato per il Palazzetto per il 2016 e che non sono mai stati utilizzati per inerzia politica, come anche il ritardo con cui tutta l’operazione “messa in sicurezza” è stata avviata.
Il refrain dell’amministrazione è che gli atti sono sparsi nei vari uffici ed è difficile una ricostruzione, quando basterebbe parlare con il dirigente ultimo incaricato per chiedere il quadro completo o istituire la pratica del “passaggio delle consegne”, osserva la presidente.
Buono l’accorpamento nella macrostruttura dei servizi Manutenzione Impianti e LLPP che permetterà maggiore univocità nelle decisioni e garantirà iter amministrativi più chiari ed efficienti.

“Non si può però ignorare il vuoto politico dell’assessora allo sport in questa città. Nessuna dichiarazione, nessun contatto con le società sportive e un’assenza altrettanto politica quella in Commissione Trasparenza. Una città che ha eccellenze in ogni campo non ha trovato ancora un riferimento in amministrazione certo e reale: tutti ricorrono al sindaco in una evidente carenza di politiche sportive e di chi le incarna.

Lo sport è un ingrediente indispensabile per la costruzione e il consolidamento di una comunità; è trasversale alle generazioni, alle appartenenze politiche, ai credi religiosi, è salute fisica e mentale, è un connettivo sociale fortissimo, è impresa e molto altro e merita di più.”

La difficile trasparenza in Comune

img_7350Nella Commissione Trasparenza di oggi discuteva sulla questione “sito Web del Comune di Latina” e “accessibilità dei documenti” nonché “streaming del consiglio comunale“. I problemi legati all’accessibilità degli atti e al riuscire facilmente a trovare ciò che si cerca è un problema un po’ di tutti, anche dei più esperti informatici.

L’assessore alla Trasparenza Paola BRIGANTI ha confermato la volontà dell’amministrazione di voler operare nella direzione di un potenziamento di questi strumenti ma ha fatto presente una serie di problemi, da quelli tecnici a quelli delle risorse economiche, e sembra che difficilmente saranno superati nel prossimo futuro.

Ecco quello che dicono i cittadini.

Qualche esempio?
Il costo di una linea dedicata per potenziare il flusso dei dati per lo streaming del consiglio comunale richiederebbe un costo di 10.000 € l’anno. Dalle parole dell’assessore si comprendeva che il costo era considerato eccessivo.
Io lo ritengo necessario se vogliamo essere davvero trasparenti.

Nel mese di ottobre 2016 la giunta ha approvato una delibera di indirizzo molto generica rispetto al riassetto di alcune parti del sito Web stanziando poco più di €20.000. Fino ad oggi però, ancora non è stato affidato l’incarico a nessuno.

Per vedere qualche cambiamento dovremo aspettare probabilmente circa un anno e questo solo per un parziale piccolo cambiamento.

Epppure il governo va in una direzione diversa, imponendo anche una tempistica e delle modalità assolutamente adeguate ai tempi. Con il Decreto Attuativo del ministero per lo sviluppo economico, il cosiddetto FOIA, del 6 giugno 2017 c’è stata un’ulteriore apertura rispetto ai bisogni di conoscenza della cittadinanza tanto che vengono sollecitate le amministrazioni ad un approccio proattivo della informazione della propria attività, prevenendo le richieste e rendendo disponibili dati, documenti e accessi civici anche attraverso i social come Facebook e Twitter.

Un particolare rilievo viene dato anche alla accuratezza di dati che devono essere comunicati ai watchdogs, ovvero gli operatori della comunicazione, come ad esempio i giornalisti, perché possano lavorare nella direzione di una maggiore chiarezza di informazioni. La partecipazione inizia proprio con la trasparenza.

Facciamo un esempio.
Attualmente il cittadino non sa quando e cosa viene discusso nelle commissioni che sono aperte al pubblico e pochi lo sanno!

Un altro esempio.
Cosa decide l’amministrazione in merito a fatti e questioni (le cosiddette delibere di consiglio, delibere di giunta, come anche tutte le determinazioni dirigenziali…)?
Dove sono disponibili?
Non è affatto semplice informarsi con lo strumento che oggi abbiamo, il cittadino è ancora purtroppo tagliato fuori e non sappiamo ancora per quanto tempo lo sarà.

Commissioni in streaming audio = + trasparenza.

Ho inviato una nota a Sindaco, Assessore alla Trasparenza, Presidente del Consiglio di Latina e Segretaria Generale per sollecitare ad una maggiore solerzia e ad una soluzione rapida al problema dell’accessibilità a temi importanti che vengono discussi nelle Commissioni Consiliari. Attualmente, diversamente dalle sedute di Consiglio Comunale, il lavoro delle Commissioni può essere eseguito solo da chi si reca fisicamente nella sala che si trova in cima all’edificio comunale. Diverso sarebbe se le commissioni fossero trasmesse in streaming, anche solo audio, seguite comodamente dal luogo in cui cittadini si trovano magari con il proprio smartphone. Ritengo che il piccolo costo che questo servizio comporterà, sarà ampiamente ripagato e compensato dalla qualità della trasparenza e partecipazione che se ne ricaverebbe.

Un altro punto importante è la mancanza nella home page del Comune di Latina the un link che riporti settimana per settimana quali commissioni si riuniscono e con quali punti all’ordine del giorno. Sfido chiunque a trovare queste informazioni in modo agevole e veloce e farlo più volte alla settimana. Dopo la prima volta si demorde, si lascia perdere. Questo non è esattamente quello che la legge impone alle amministrazioni: pubblicazione ma anche facilità di accesso a tutte le informazioni e a tutti gli atti.

Ecco la mia nota.

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Commissione Trasparenza 8ago2016

Oggi in commissione trasparenza abbiamo avuto l’assessore Briganti e il dirigente al patrimonio Della Penna.
Da entrambi abbiamo ascoltato affermazioni sconcertanti: al quesito posto dal cons. Carnevale rispetto al mancato accesso agli atti, l’assessore ha risposto che ci sono problemi “strutturali” della macchina amministrativa (banche dati non comunicanti, uffici senza archivi…) e di “resistenza” da parte di certo personale comunale a fornire quanto dovuto.
Grave.
Ha garantito che il suo assessorato sta lavorando per risolvere questo tipo di problemi.

Per la questione “Gommalandia” da 11 anni senza contratto, il dirigente ha detto che questo caso è tra i “migliori”: almeno loro hanno una concessione con un atto di giunta: altri non hanno neanche quello.
Ha rivelato che negli uffici comunali vige una grande sciatteria che non permette neanche di risalire alla documentazione completa di concessioni di beni che, come il caso di Gommalandia, sono stati più volte rimpallati da servizio a servizio, con cambi continui di dirigenti che non si lasciavano neanche le consegne… Una situazione di vero caos. Ma che va dipanata.

È stata anche richiesta la lista di tutti i beni comunali dati in concessione.