Nicoletta Zuliani, consigliera del Pd, propone di cambiare i criteri del regolamento
“Cambiare i criteri per l’ingresso dei bambini negli asili nido comunali di Latina”.
Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico, ha indirizzato la commissione istruzione, asili nido di questa mattina verso la discussione del regolamento. Alla seduta hanno partecipato anche l’assessore Marilena Sovrani e le due dirigenti di settore Cerroni e Pacifico.
“Il Partito Democratico – sostiene la Zuliani che era in commissione con i colleghi del Pd De Marchis e Carnevale – sosteniamo fortemente che vadano modificati i criteri che hanno regolato l’accesso agli asili nido”. Fino ad oggi la graduatoria si stilava in primis in base al reddito. “Che sarebbe un criterio semplice, trasparente ed equo se non ci fossero persone che evadono il fisco – sottolinea la consigliera -. Ma ci sono realtà nel nostro tessuto sociale in cui si registra molto lavoro in nero per cui, chi non dichiara reddito ma lavora, prende il posto di chi lavora e dichiara il proprio reddito. Mantenere il solo criterio del reddito significa non cogliere il disagio dei cittadini che vivono questa realtà come ingiusta”.
La proposta del Partito Democratico va in tutta altra direzione: sono da privilegiare negli ingressi bambini con difficoltà o disabilità, quelli che vivono situazioni disagiate certificate dai servizi sociali, poi a parità di condizione va presa in considerazione l’occupazione dei genitori o del genitore e solo dopo entrerebbe il criterio del reddito.
Latina, tra i Comuni che pubblicano on line i regolamenti degli asili nido, è l’unica città che mantiene il reddito comecriterio principale per gli asili nido. Asili, commenta la Zuliani, che “nascono per sollecitare tutte le attività cognitive, affettive, sociali del bambinio gargantendogli uno sviluppo psicofisico adeguato. Non sono parcheggi”. Il criterio che privilegia i genitori o, nel caso di famiglia monoparentale, il genitore che lavora/studia aiuterebbe anche il Comune – attraverso rette maggiori – a sostenere i costi del servizio.
“Bisogna valorizzare il lavoro sei servizi pubblici, – conclude Nicoletta Zuliani – incrementare l’offerta per tutti, sostenere quei luoghi in cui tutti possono coesistere, bambini agiati e disagiati.
Perché il pubblico garantisce l’universale e l’eterogeneità”.