Il numero dei Fallimenti dichiarati dal Tribunale di Latina aumenta in maniera vertiginosa e sono la riprova della mancanza assoluta di programmazione sul territorio. Il dato è allarmante: nel 2013 tra il 7 ed il 18 gennaio sono già saltate 10 aziende, mentre nel 2012 i fallimenti sono stati 147 a fronte dei 79 del 2010.
“Provincia e la Regione Lazio negli ultimi anni si sono limitate ad accompagnare le aziende in crisi verso il limbo della Cassa Integrazione – rileva Nicoletta Zuliani – un esercito di quasi 5.000 persone in uno stato di incertezza e di quasi indigenza che coinvolge quasi 20.000 cittadini della provincia, se si considerano le famiglie!”.
Aumenta anche il fenomeno del mancato pagamento degli stipendi da parte di molte imprese, alcune per reali difficoltà economiche, altre con il pretesto della, costringendo i lavoratori a ricorrere al Giudice del Lavoro. Nel 2012 infatti è aumentato anche il numero dei decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Latina.
“E’ un trend inquietante – sottolinea la Zuliani – un circolo vizioso che frena la ripresa dei consumi, ma soprattutto trascina le famiglie in un vortice verso la povertà favorendo fenomeni criminali come l’usura. La soluzione non è certamente il mero rafforzamento degli ammortizzatori sociali: la Cassa integrazione è una ‘toppa’, una sorta di paracadute la cui apertura però è predefinita, se intanto non si tocca terra è la fine”.
Non si può pensare di continuare a rinviare, la questione deve essere affrontata su due aspetti:
a) una vera formazione e ricerca, per creare figure professionali in grado di essere realmente collocate o ricollocate;
b) infrastrutture e programmazione economica per consentire la riconversione delle aziende chiuse.
“Il nostro territorio è diventato un cimitero di siti dismessi, un monumento all’incapacità e alla recessione – continua la Zuliani – il Lazio spende milioni di euro per corsi di formazione e riqualificazione fini a se stessi: competenze sprecate e aspettative prive di fondamento”.
Ecco dunque la proposta Zuliani:
“Creare un’unicabanca dati gestita dalla Regione Lazio, in collegamento con uffici territoriali del lavoro, strutture delle Provincie, organizzazioni dei lavoratori e delle imprese, agenzie di lavoro interinale, cui far pervenire in modo continuativo ed in tempo reale da un lato tutti gli elementi di difficoltà, dall’altro ogni situazione di apertura di nuove aziende.
Creare un Ufficio Regionale di Statistica ed Elaborazionecui siano destinate anche le informazioni circa i percorsi professionali già in atto, le offerte di lavoro da parte delle imprese, le necessità di profili professionali manifestate dal mondo delle aziende, i percorsi formativi e didattici organizzati dalle strutture scolastiche.
“Mettere in rete tutte queste (ed altre) informazioni è il primo tassello per orientare gli interventi e gli investimenti, sia in favore delle imprese che per la collocazione, formazione e riqualificazione dei lavoratori – conclude la candidata del PD- in breve, il modello da seguire è quello inaugurato dalla Provincia di Roma e fortemente voluto dal Candidato alla Presidenza del Lazio, Nicola Zingaretti, denominato “PORTA FUTURO”, da estendere all’intera Regione anche allo scopo di favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro ed utilizzando i Fondi Europei già disponibili”.