Il Comune non perda ulteriore tempo per l’insediamento della commissione pari opportunità e recepisca la legge che permetterà un vero cambio di passo
«Per recepire la legge sulla doppia preferenza è necessaria una modifica dello statuto comunale». La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani sollecita l’amministrazione comunale ad accogliere la legge approvata dalla Camera dei deputati nella scorsa legislatura che consente agli elettori di esprimere la doppia preferenza di genere nelle elezioni amministrative, facilitando il riequilibrio tra uomini e donne nei consigli e nelle giunte degli enti locali. Una modifica necessaria anche alla luce della composizione del futuro consiglio regionale, che vede ancora una volta le donne sottorappresentate.
«La doppia preferenza - spiega la Zuliani – consentirà una presenza nei consessi comunali di almeno il 50% delle donne: le priorità saranno diverse e più vicine alle esigenze reali delle persone».
Banche del tempo in ogni quartiere basate sul baratto di servizi, per esempio, aiuterebbero a risolvere piccoli intoppi, per la custodia dei bambini, la compagnia agli anziani, l’acquisto insieme di prodotti biologici a km 0; valorizzazione del contributo di idee e esperienze delle cittadine, delle assistenti familiari migranti e native per riorganizzare i tempi della città e valorizzare il lavoro di cura; diversa modulazione della chiusura degli esercizi commerciali nella pausa pranzo e degli orari corti di uffici di vario genere per evitare ardui incastri di orari per chi lavora; più asili nido e più attenzione alle graduatorie per l’ingresso dei bambini; strutture per temporanea di custodia dei bambini: queste alcune delle idee che potrebbero essere al centro di politiche nuove con approcci innovativi quando la rappresentanza femminile sarà maggiore in consiglio comunale.
«Se ci fosse un maggiore equilibrio tra i generi nelle assemblee rappresentative – continua la consigliera del Partito democratico – non passerebbero anni senza che il Comune di Latina decidesse di insediare la commissione pari opportunità della quale sembra non interessare nessuno».
La legge sulla doppia preferenza impone che nella composizione delle liste elettorali nessun sesso sia rappresentato per più di due terzi, pena la cancellazione de imperio da parte degli uffici elettorali dei nomi dei candidati appartenenti al genere più rappresentato. Si può arrivare addirittura all’invalidazione di una lista in cui un genere sia sottorappresentato.
«Una vera opportunità di cambiamento – conclude la consigliera Zuliani – che va nel senso di una maggiore partecipazione, che coinvolge le giovani generazioni e che ci permetterà di non essere tra gli ultimi in Europa per le politiche di genere».