Lunedi 7 gennaio, in attesa del decreto Clini, il PD il Partito Socialista, Libera e Sinistra Ecologia e Libertà hanno organizzato una conferenza stampa presso il sito della Discarica di Borgo Montello per contrastare il conferimento dei rifiuti romani a Latina. Oggi la situazione si aggrava.
L’intervento di Nicoletta Zuliani è stato puntuale. “Non si tratta solo di un emergenza rifiuti – ha precisato in conferenza – ma di un’ emergenza culturale alla quale l’amministrazione Polverini non ha dato risposte. Quella comunale e provinciale ha risposto in modo non credibile, anzi, direi, che si tratta quasi di risposte di tipo medievale. I rifiuti non si possono nascondere ma vanno differenziati e riutilizzati per farne risorsa economica. Il nostro obiettivo consiste in una raccolta differenziata spinta; impianti di trattamento e di conseguenza una riduzione drastica degli stessi”. Insomma la Zuliani richiama ad una rivoluzione culturale per il nostro territorio, che necessita di un percorso di educazione partecipata con il coinvolgimento dei corpi intermedi: associazioni e sindacati e movimenti, in modo che si attui anche per i rifiuti un percorso di democrazia partecipativa ma anche deliberativa.
Nello stesso pomeriggio, però, la situazione è precipitata: quel che si paventava si è verificato.
Il decreto Clini è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Il provvedimento è dunque già da oggi operativo e impegna nell’arco di un mese le autorità locali a rispettarlo altrimenti incorrono in pesanti sanzioni e all’intervento immediato del neo ‘supercommissario’ Goffredo Sottile, in carica per sei mesi.
Insomma entro il 25 gennaio prossimo i rifiuti urbani prodotti dai comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino e dallo Stato della Città del Vaticano dovranno quindi essere trattati negli impianti del Lazio, nei limiti della capacità residua autorizzata dagli stessi, ha detto Clini, illustrando il decreto per risolvere l’emergenza rifiuti della provincia di Roma.
Il consigliere del PD, Nicoletta Zuliani tuona perciò a prima mattina:
“E’ ORA PER TUTTI I CITTADINI di REAGIRE. E la reazione deve essere forte, coordinata e propositiva”.
Che sia da monito per i nostri amministratori e politici tutti che, rimandare un problema, significa ritrovarselo ingigantito e difficile da controllare subito dopo.
Male è stato fatto dal Comune e dalla Provincia finora. Malissimo ci troviamo oggi.