Un’interrogazione a risposta scritta sull’individuazione di nuove sedi sarà depositata domani mattina dai consiglieri comunali del Partito democratico Nicoletta Zuliani e Fabrizio Porcari
I consiglieri comunali del Partito democratico Nicoletta Zuliani e Fabrizio Porcari depositeranno ufficialmente domani mattina l’interrogazione a risposta scritta sull’individuazione delle nuove sedi delle farmacie. La riforma del governo prevede che ci sia una farmacia ogni 3.300 abitanti. Ma la vera ratio della legge è quella di dotare di un servizio le zone che ne sono sprovviste. Il dettato dell’art.11, comma1, lett.c della legge n.27/12 richiede di “assicurare un’equa distribuzione sul territorio, tenendo conto altresì dell’esigenza di garantire l’accessibilità al servizio a quei cittadini residenti anche in aree scarsamente abitate“. Da qui l’interrogazione rivolta all’assessore alla sanità che arriva dopo la richiesta, avanzata già due settimane fa, di discutere del tema in commissione anche con l’audizione della dirigente. Il punto all’ordine del giorno non è stato ancora calendarizzato.
«Vogliamo capire perché l’amministrazione ha scelto di raddoppiare la presenza di sedi farmaceutiche in Q5, Morbella e Via Aspromonte, zone già adeguatamente servite – chiede la consigliera Zuliani – e lascia completamente sguarnite di servizio farmaceutico Gionchetto, Campo Boario/Via Milazzo, così come Borgo Bainsizza, Lido di Latina, Borgo Isonzo».
L’amministrazione comunale di Latina, tenendo conto di criteri del tutto diversi da quelli stabiliti dalla legge, ha individuato sette luoghi per nuove farmacie sebbene le sedi assegnabili al territorio comunale di Latina siano otto.
«Vogliamo capire la logica che c’è dietro il piano – aggiunge il consigliere Porcari –: la legge indica di coprire con le nuove farmacie le zone scoperte dal servizio, e quindi i borghi e le zone in espansione dove si potrebbe dare una risposta concreta agli anziani e a chi non ha mezzi di trasporto».
«Su alcune sedi – continua Porcari – come Via Aspromonte, Morbella e Q5, l’amministrazione ha ricevuto anche il parere sfavorevole della Asl e dell’ordine dei farmacisti che avevano preso visione del piano deciso dal Comune. I due enti avrebbero voluto capire i motivi delle preferenze, ma il Comune non ha risposto alle eccezioni sollevate».
Sta proprio nella volontà di capire quale valore si attribuisce al confronto che sta l’essenza dell’interrogazione.
«Vogliamo sapere – conclude la Zuliani – quali motivazioni hanno spinto l’assessore, prima ad un confronto, sebbene informale, con la categoria con la quale si era giunti a proposte condivise, epoi a sovvertire completamente l’originaria proposta facendo risultare, nella versione del deliberato, le incongruità palesi a tutti».