Il vice presidente del consiglio comunale, Nicoletta Zuliani, fa il punto sulle bollette pagate dall’ente. “Ogni anno il Comune di Latina spende 8 milioni di euro per pagare le utenze di uffici, scuole, impianti sportivi, chiese ed edifici comunali. È necessaria una spending review, ma soprattutto l’istituzione di un unico ufficio che si occupi esclusivamente dei contratti e che monitorizzi tutte le spese sostenute dall’ente comunale per le utenze”.
La consigliera del Pd spiega che attualmente per verificare quanto spendiamo, ad esempio di energia elettrica, bisogna recarsi in tanti diversi uffici: lavori pubblici per le scuole, sport per gli impianti sportivi, un altro diverso contratto è di competenza dell’ufficio manutenzioni. Il Comune si avvale di tre diversi fornitori di energia elettrica a seconda di quale ufficio stipula il contratto: Heracomm, Enel e Ceie Power. Con Enel c’è anche un contenzioso irrisolto.
“In una situazione generale così caotica – afferma Zuliani – viene a mancare ogni principio di trasparenza, ma soprattutto ogni tentativo di risparmio da parte dell’ente resta vano. Oggi il Comune è un colabrodo ed è inoltre in regime di salvaguardia: quando la legge lo ha permesso, l’ente non ha scelto un fornitore di servizi nel libero mercato alla tariffa più conveniente, ma è rimasto com’era, ossia ad una tariffa più alta”. Un chiaro esempio di quanto sia critica la situazione comunale rispetto alle bollette, viene dalla scuola di via Tasso: il Comune non ha pagato il conto telefonico e così il plesso è rimasto senza linea, un servizio che invece è vitale per una scuola che ha sezioni della scuola dell’infanzia.
“La carenza gestionale di questa amministrazione provoca un uso certamente non ottimale delle risorse. Finché non ci sarà un ufficio unico ad occuparsi delle utenze – afferma Zuliani – non ci sarà controllo e contezza di quanto e come si spende, quindi non ci sarà nemmeno modo di risparmiare. L’amministrazione deve adesso dimostrare di riuscire a controllare con metodo e sistematicità le proprie spese, altrimenti si crea una zona grigia che può diventare pericolosa”.
Una zona grigia che vale 8 milioni di euro.
Nicoletta, mi compiaccio per queste analisi e per queste denunce. Però mi chiedo:
A che serve avere una opposizione che per anni ha sopportato/SUPPORTATO questo stato abusivo di spesa pubblica in tanti settori?
Perché non ne ha informato la cittadinanza e perché non ne ha fatto un campo di battaglia nelle contese elettorali?
FORSE QUESTO STATO DI COSE SPIEGA IL DISTACCO DEI CITTADINI DALLA POLITICA E DAI PROBLEMI DELLA CITTA’!
Non posso parlare per un’opposizione che, nella scorsa consiliatura, era molto più eterogenea seppur con alcuni elementi in comune con quella odierna. Posso solo rispondere per l’opposizione di oggi di cui faccio parte e per conto della quale opero.
Il voto va infatti usato come strumento di valutazione dell’operato di un politico.
Ed è nelle mani di chi lo usa.
E al politico arriva solo questo: mi votano=mi premiano per il mio operato oppure non mi votano=non condividono il mio operato.
Questo è il linguaggio che capiscono i politici.