Un paio di settimane fa appare sull’albo pretorio del Comune di Latina un documento che attestava l’affidamento di una grossa struttura comunale (già utilizzata come scuola) non più in uso e che rischiava di cadere in degrado completo, ad un’associazione: il Quadrato. L’associazione si impegnava a tagliare l’erba circostante l’edificio, a fare opere manutentive dell’immobile, e in cambio il Comune le consentiva di utilizzarla per le loro attività fino al 31 di dicembre.
Un affidamento temporaneo, quindi. Molti potrebbero pensare: ma va bene!
E invece non va bene. Perché non esiste solo l’Associazione il Quadrato (che fa diretto riferimento alla parte politica che ha vinto le elezioni amministrative): ce ne sono molte altre che avrebbero voluto offrire lo stesso servizio in cambio dell’uso della struttura… con la fame di locali che c’è!!
E questo ci riporta al problema che la città è fatta di tanti “figli”: non si può trattare chi “figlio” e chi “figlioccio”.
Le regole della trasparenza e i bandi ad evidenza pubblica servono per tutelare TUTTI I FIGLI di Latina.
Presenteremo un’interrogazione urgente per conoscere le motivazioni e le intenzioni dell’Amministrazione.
Vi riporto le nostre dichiarazioni così come inviate ai giornali.
Sulla trasparenza la Giunta Di Giorgi ha subito smentito i buoni propositi del programma. «Appena una settimana fa – afferma Nicoletta Zuliani – la Giunta Comunale ha affidato a “trattativa privata” l’ex scuola elementare di Borgo Sabotino all’Associazione il Quadrato. Questa decisione è in palese difformità con le regole amministrative che impongono la garanzia dell’avviso pubblico per l’assegnazione di immobili di proprietà comunale».
Diversamente dalle dichiarazioni di intenti, l’amministrazione Di Giorgi ha preferito la strada della trattativa privata che, nei fatti, esclude centinaia di associazioni dalla possibilità di ottenere in affidamento uno spazio comunale.
«Oltre alle dubbie modalità con le quali si è proceduto all’affidamento ci lascia perplessi – sostiene Alessandro Cozzolino – l’idea di assegnare ad una sola associazione uno spazio così ampio come quello dell’ex scuola elementare di Borgo Sabotino, conosciamo tante associazioni che hanno “fame” di spazi, che sono alla continua ricerca di un luogo dove poter svolgere la propria attività, che hanno progetti importanti, che sono pronte a confrontarsi e a presentare idee nell’ambito di un bando pubblico ma vengono di fatto tagliate fuori da decisioni inopportune come quella adottata da Di Giorgi».
Abbiamo presentato una interrogazione urgente per conoscere le motivazioni che hanno determinato la scelta e, soprattutto, per sapere come l’amministrazione intende regolarsi in futuro, ovvero se affidare di nuovo a trattativa privata gli immobili oppure se procedere con bandi pubblici.
«Dopo l’interrogazione – dice Giorgio De Marchis – seguirà una mozione in Consiglio Comunale per chiedere la revoca della delibera di affidamento dell’ex scuola di Borgo sabotino e per invitare l’amministrazione ad usare le procedure pubbliche, in modo da garantire equità nelle decisioni e soprattutto per consentire a tutti di partecipare ai bandi pubblici».
«Si è tanto parlato di discontinuità – concludono Zuliani, Cozzolino e De Marchis – ma la lettura degli atti della Giunta ci offre un quadro diverso, fatto di rapporti privilegiati e fedeltà politiche, un quadro che sembra essere addirittura peggiore di quello della precedente amministrazione, chiederemo, come già fatto per i fondi per la cultura, al consiglio di esprimersi su questo affidamento e presenteremo una proposta per rendere pubbliche e trapsarenti le procedure per l’affidamento dei locali e le modalità di assegnazione».