La cultura per il nostro Comune è davvero una Cenerentola. Orfana di Assessore, ha l’onore di avere il Sindaco come mentore e padre, ma poco o nulla si riesce a capire di cosa lui o la sua amministrazione intenda fare.
Nella ‘sfida del fare’ si legge:
- Predisposizione di infrastrutture moderne, adeguate ed ospitali;
- MELA PARK ( Multimedia Eventi Laboratori Artistici ), una cittadella alle porte della città che ospiterà uno spazio per gli eventi fino ad ottomila partecipanti;
- laboratori di produzione artistica;
- Nuovo Conservatorio;
- un Centro Multimediale;
- una Vetrina per le imprese del territorio;
- spazi nel verde per gli sport minori.
- Inseriremo Latina nel circuito degli eventi Internazionali per favorire la crescita formativa della comunità, creando spazi sociali mobili per favorire l’industria del turismo,
- realizzeremo per il TEMPO LIBERO luoghi dinamici ed accoglienti.
Da Cenerentola a Alice nel Paese delle Meraviglie.
Nulla di tutto questo è stato ipotizzato in un piano triennale delle opere o menzionato come punto all’ordine del giorno in nessun Consiglio Comunale o Commissione Consiliare, e ancor meno si dice
degli spazi già esistenti o delle risorse umane e professionali che il nostro territorio già possiede. Iniziare da ciò che già c’è sarebbe sicuramente meno costoso e più concreto. Eppure in campagna elettorale si sapeva che i tagli non avrebbero consentito le opere ex-novo proposte nel programma di Di Giorgi.
Abbiamo un teatro che è assolutamente il più bello di tutta la regione – fatta eccezione per la città di Roma – polifunzionale, con ben 3 teatri di diverse dimensioni, sale attrezzate che potrebbero produrre cultura ogni giorno della settimana. Ci si aspetterebbe un’agenda piena di prenotazioni… e invece il registro con le date e le prenotazioni dei vari spazi pare che non sia neanche presente o consultabile negli uffici del teatro.
Quando la consigliera Zuliani ha chiesto di visionare il calendario dell’utilizzo degli spazi teatrali per conoscerne la fruizione da giugno 2011 a giugno 2012, in ben 5 giorni di incontri con vari funzionari, telefonate e richieste insistenti, il calendario non risultava accessibile neanche ad un consigliere comunale! Registri Comunali di questo genere dovrebbero essere pubblici o quanto meno in custodia a chi è negli uffici, a disposizione di chiunque ne faccia richiesta, e non meta di una caccia al tesoro!
La cultura è un bene di tutti ed è in grado di produrre ricchezza. Un buon amministratore saprebbe farla diventare un “albero della cuccagna“, come fanno in tante città italiane che riescono a trarre sostanziosi vantaggi economici dall’industria della cultura. Ma non occorre andare lontano: il Teatro Moderno a Latina, o meglio conosciuto come il Teatro don Bosco, è riuscito ad incassare, in un anno, il doppio della nostra Casa della Cultura! Nonostante il direttore artistico non si chiamasse né Costanzo né Barbareschi…