Un’interrogazione per fare chiarezza
(Dal comunicato alla stampa del 25 ottobre 2011)
Tra le interrogazioni poste ai vari Assessori nel prossimo Consiglio Comunale ce n’è una particolarmente interessante: l’interrogante è la consigliera Nicoletta Zuliani e il tema è il conferimento di incarichi ad esperti esterni all’amministrazione.
Chi e con quali criteri si decide di incaricare un professionista piuttosto che un altro? Come mai non è raro trovare tra i nomitivi degli “incaricati”, professionisti-candidati-alle-ultime-elezioni risultati “non eletti” nelle liste di chi oggi governa la città?
È purtroppo cattiva prassi, per chi è in cerca di lavoro, chiedersi “chi conosco in Comune che mi può aiutare?”. Certo, stiamo vivendo momenti economicamente difficili, ma questo non può giustificare la concorrenza sleale permessa da un’Amministrazione pubblica quando sceglie, non in base ad un criterio trasparente di merito, bensí a criteri di mera conoscenza.
“Ho voluto vederci chiaro” racconta la consigliera, “e sono andata a consultare prima il Regolamento per il Conferimento di Incarichi ad Esperti Esterni all’Amministrazione del Comune di Latina (consultabile dal sito del Comune di Latina) e ho trovato che l’art. 4 comma 8 recita ‘per esigenze di maggiore flessibilità e per garantire la massima trasparenza, l’Amministrazione potrà predisporre degli elenchi di personale altamente qualificato, in possesso di determinati requisiti ed appositamente selezionato, da cui poter attingere ai fini del conferimento delle diverse tipologie di incarichi”.
Sono quindi andata negli uffici a chiedere di poter avere una copia di tali liste, ma alla mia richiesta i dipendenti e il funzionario sembravano cadere dalle nuvole… Non avevano mai sentito parlare di queste liste. Allora ho chiesto come avveniva la scelta dei professionisti esterni con incarico a tempo determinato. La loro risposta è stata semplice: ogni ufficio che ne ha bisogno chiama chi conosce.
Ritengo importante denunciare tale leggerezza e superficialità rispetto alle regole che l’Amministrazione stessa si è data redigendo un proprio regolamento senza rispettarlo.
Tale inottemperanza causa:
- disparità di trattamento rispetto soprattutto ai giovani qualificati nel fornire la propria collaborazione professionale
- una crescente diffidenza nei confronti delle “alte sfere” dell’Amministrazione e della politica, di qui la distanza siderale tra il mondo reale e il mondo della politica
- la preclusione di potersi davvero servire di personale qualificato, e non di personale che al suo attivo ha ‘conoscenze utili’ tra i dirigenti o i funzionari del settore, lasciando credere che si sia ottenuto l’incarico non per proprio merito, ma perché qualche potente sa renderti meno mediocre.
Alcuni suggerimenti per la modifica del regolamento potrebbero essere il rispetto dei principi di rotazione, non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, con divieto di cumulo degli incarichi, da intendersi nel senso che un professionista non potrà ricevere più di un incarico entro l’anno successivo alla data della stipula della relativa convenzione… magari, il tutto a favore delle nuove generazioni.
Nicoletta ZULIANI
Consigliera PD