Rabbia, stanchezza, sfiducia, e voglia di “mandarli tutti a casa” hanno caratterizzato il voto per Grillo. Speriamo che le “new entry” del parlamento sappiano gestire il difficile compito. Chi ha votato la coalizione di Berlusconi ha dimostrato di essere fedele ad un uomo che, sebbene contraddittorio, incoerente, pasticcione, populista, strumentalmente semplice nel suo messaggio, sa far sognare gli italiani promettendo rimborsi di tasse e rientri economici impossibili insieme a tutto ciò che non ha fatto nel suo governo forte negli ultimi anni. Promette di fare ciò che aveva la possibilità di fare e non ha fatto. Chi ha votato per la coalizione di Bersani era già indebolito dalle primarie zoppe, ma ha creduto che un’auto-legittimazione bastasse per accreditarsi come partito di TUTTI gli italiani. Tanti italiani si sono sentiti comunque respinti dalle sue primarie e certamente sono confluiti altrove: suppongo Grillo. Secondo me avremmo potuto totalizzare più consenso garantendo una maggiore apertura. Ciononostante il PD in provincia ha totalizzato il 22,46% e a Latina il 24,38%. Nelle precedenti era in provincia 20,40% e a Latina il 18,37%. Quindi il PD è cresciuto a Latina addirittura di 5 punti di percentuale: certamente grazie al lavoro di un Gruppo Consiliare in città credibile ed efficace, al lavoro delle primarie nonostante le lamentele di chi le voleva più aperte ma soprattutto al lavoro dei tre candidati, tanto criticati per insistere su una stessa città di provenienza, che hanno lavorato su Latina determinando un avanzamento proprio del dato PD. In quanto a me, non ho totalizzato i voti necessari per entrare in Consiglio Regionale. Di molto. Voti in totale 2.875 (oltre 12.000 gli altri due maggiori candidati PD) Voti su Latina città 1.874 (circa 3.200 gli altri due candidati PD) E qui voglio comunicarvi una considerazione rispetto al perché ho perso. Le persone che lavorano DENTRO i partiti sanno benissimo quanto sia importante l’organizzazione della raccolta del consenso. La maggior parte dei cittadini, infatti non sa chi votare perché non si informa e non sa come si vota. Questi militanti dei partiti “accompagnano” al voto i numerosissimi cittadini a loro collegati (per amicizia, famiglia ecc…), sempre indicando anche il nome da preferire. E lo fanno da anni, elezione dopo elezione. La stragrande maggioranza delle persone, non essendo interessata alla politica, si fida e fa come gli dicono questi “accompagnatori”. Niente di male in tutto questo. Ma capite quanto risulti IMPOSSIBILE per chi non si serve di queste “reti di accompagnatori” emergere e vincere una elezione! Si vince se si è organizzati in questo senso. Cosi fanno i partiti: sinistra, destra, Lega, tutti. Cosi si fa perché nella Costituzione l’art.49 dice che i partiti sono la forma associativa per contribuire alla vita politica del proprio paese. Perché Grillo allora, ha vinto? Se andiamo a vedere le preferenze dei grillini nella lista per le regionali, notiamo che hanno preso 11.00 voti di lista (croce solo sul simbolo) e 1.200 preferenze in totale. Che significa? Che solo il 9% di chi ha votato Mov.5Stelle ha scritto il nome del candidato: non era voto organizzato. Era voto di opinione, non consapevole fino in fondo perché non interessato a cercare il proprio rappresentante. Chiunque andava bene.