La vicenda dei numerosi arresti nei confronti di politici da noi contrastati in 4 anni e che alla fine abbiamo sfiduciato mettendo fine ad un’era, non ci coinvolge solo come politici e cittadini: ci coinvolge anche come membri di un partito.
L’inchiesta che nelle sue intercettazioni interessa l’avvocato Mansutti, fa male a tutti noi e mette il partito in una situazione di grande debolezza.
La giornalista Marianna Vicinanza – del Giornale di Latina – mi intervista sul presente e il futuro del Partito Democratico di Latina.
Riporto qui l’intervista come apparsa sul giornale di oggi, domenica 20 novembre 2016.
Restano i cocci del partito democratico [...] Chi dovrà raccoglierli però sono coloro che siedono in consiglio comunale, le leve del partito in assise ovvero coloro che hanno il compito di portare avanti l’azione dei democratici e che rappresentano il presente il futuro dell’azione politica per i prossimi anni nel capoluogo. Come Nicoletta Zuliani, tra i firmatari della lettera che chiede la sospensione di Mansutti, alla quale chiediamo da dove si riparte.
“Le scelte non le fai solo con enunciati e frasi di circostanza ma con azioni identificabili e riconoscibili. Le scelte che deve fare il partito devono andare nella direzione di un cambio di rotta: se fino ad ora il partito ha spesso rappresentato interessi di tipo elettorale, ora non lo può fare più, non può essere individuato come un contenitore per realizzare la propria “legittima aspirazione personale”. In un partito che è a servizio della propria comunità, le aspirazioni personali dei singoli politici non sono mai legittime, perché se sono “personali” non sono per il bene della collettività ma piuttosto per realizzare un proprio personale progetto.
In questo modo si piegano le scelte del partito e si orientano verso la realizzazione del proprio interesse elettorale o di carriera politica piuttosto che nella direzione che la situazione, le circostanze, il territorio richiedono.
Il tempo di questi meccanismi personalistici è finito. È doveroso mettersi a disposizione del partito con il proprio tempo e le proprie competenze e laddove circostanze e territorio richiedono un candidato con caratteristiche diverse dalle tue è importante farsi da parte e lavorare per dare forza al progetto in un ruolo nuovo, diverso. Non perché si è costruita una rete di rapporti fitta in un territorio bisogna necessariamente essere il cavallo prescelto per la corsa. Non si può ipotecare le scelte di candidature future su assetti e relazioni costruite oggi: se continuiamo così il partito non sceglierà mai liberamente! Gli equilibri, gli umori, le esigenze di un elettorato cambiano oggi in modo repentino…
Se reiteriamo lo stesso comportamento che ci ha portato al punto di grande conflittualità che viviamo oggi e quindi di grande debolezza, il PD morirà. Quanti di noi vogliono oggi un partito governato da “legittime aspirazioni personali”? Non lo vuole nessuno”.
La Zuliani si sofferma anche sul Mansutti.
“Mi dispiace che Maurizio non abbia fatto un atto elegante nei confronti del partito e della comunità democratica, perché lui è un signore nel suo modo di fare nei suoi atteggiamenti. Questo volersi imporre e costringere delle persone che pensano opportuno un suo passo indietro ad esporsi con un documento, non è da lui. Sono convinta che le sue dimissioni siano attese da tanti democratici e democratiche: il gruppo è più importante del singolo, e il gruppo va tutelato sempre.
Le questioni che riguardano Mansutti sono state identificate con il Partito Democratico, ma va chiarito che lui appare coinvolto in maniera personale e come tale deve agire scostandosi dal partito; non può portare il Partito Democratico dentro un giudizio pubblico orientato a fare sciacallaggio nei nostri confronti: in questo modo esponi il partito ad uno sciacallaggio vero e proprio.
Il percorso dei consiglieri del PD della scorsa consiliatura è un percorso di chiarezza per tutto ciò che abbiamo fatto; nel 2011 tanti di noi erano eletti per la prima volta e non avevamo legami con il passato né con portatori di interesse di nessun tipo. Le nostre battaglie le abbiamo portate avanti nell’interesse pubblico sempre. Questo lo voglio ribadire con forza.”
forza nicoletta!!!!
Stimata Nicoletta, le ultime tristi vicende elettorali riguardanti il mio partito, il nostro partito mi riportano dietro in un tempo non molto lontano dove come tu accenni, interessi personalistici (ed io aggiungo) di sofisti inconsistenti coadiuvati da vassalli ignari hanno rappresentato, un partito tristemente litigioso dove individui che per realizzare i loro interessi personali hanno messo a repentaglio non solo la dignità, ma la stessa sopravvivenza. Come già gridato con forza, la debole vittoria di Pirro del nostro (spero anche tuo)candidato alle ultime primarie
, hanno dimostrato (come se ce ne fosse stato bisogno) tutta la fragilità di un partito personalistico che le ultime elezioni politiche per volere democratico dei cittadini hanno condannato ad un miserevole consenso elettorale(12%). Come si è potuto in quel dì del 22novembre 2015 contrapporre politicamente (con tutto il rispetto per la persona) un ex quadro provinciale proveniente dalla destra più intransigente e lontana anni luce dalle idee democratiche del nostro partito, a chi giovava questo disgraziato disegno politico, chi sono stati i soggetti che hanno voluto fortemente che si dovesse realizzare, questo disgustoso progetto? Non faccio nomi, solo cognomi, l’onorevoleMoscardelli, in buona compagnia con il suo solidale presidente di partito Mansutti, dico solidale, perché tutto e due attensionatii come si sa dalla magistratura. Come molti sanno a quelle primarie così tanto osannate hanno partecipato (per carità legittimamente)non solo cittadini simpatizzanti di sinistra, ma in massa anche cittadini portati da esponenti di destra che nulla avevano a che vedere con il nostro partorito e che hanno tentato di falzare un risultato che se riuscito avrebbe decretato la fine ingloriosa del nostro partito. La mia manifestazione di protesta vicino ai seggi con vari cartelli, serviva a far sì che questo scellerato disegno politico voluto dai due compari, di partito , non venisse attuato, purtroppo non ho potuto avere il sostegno di nessuno e ribadiscono nessuno del nostro partito. Altri tempi? NOOOO!!!!!!!!!!!! Ecco oggi ne vediamo le conseguenza. Riporto un parte di un mio commento in risposta ad un’intervista rilasciata da Paolo Valente su un quotidiano locale il16 luglio 2016. “Ed ora veniamo al partito, al nostro partito, è da mesi se non da anni, che dualismo voluto e foraggiato ad arte da probabili sedicenti politici, imperversa con supponente altezzosa presunzione in tutto l’arco del panorama comunale e provinciale del nostro partito. Ho già accennato in precedenza, che come galli in un pollaio(più che galli capponi) i due si rimbeccano pomelizzando l’uno contro l’altro per primeggiare e dominare, eventualmente il loro diretto avversario. Il premio? Semplice mettersi in bella vista suo mass media accreditarsi verso l’opinione pubblica, per dimostrare e rafforzare il loro misero potere politico su quello che è rimasto del partito democratico. Insomma come sofisti di professione, le elezioni nazionali prima e quelle regionali poi sono a portata di mano, la speranza dei due presuntuosi galli, è quella di poter ancora una volta aspirare l’uno a ricoprire il ruolo di deputato, l’altro a riconfermare quello di consigliere regionale. A proposito di quest’ultimo ,ecco il motivo per cui non vuole lasciare lo scranno do consigliere comunale, cerca in tutti i modi di presenziare il più possibile il panorama politico cittadino con il timore che qualche altro valido iscritto, possa primeggiare alle primarie regionali, che verranno fatte in futuro. (Ecco il tipico esempio di sofista) che i due assuntori di mangin me tornino da dove i cittadini li hanno deputati uno in Senato ed ai suoi innumerevoli impegni, l’altro in regione, magari con un po più di energia, e per ultimo, non meno importante, a proposito dei suoi problemi con la magistratura, mi auguro, sinceramente che lei venga assolto, dai testi contestati, questo però non cancella il fatto che lei ha fatto parte do un consiglio regionale di furfanti, imbroglioni e disonesti era anche sua la responsabilità di controllare, che a danno di tutta la regione, assessori e consiglieri non approfittassero delle finanze dei cittadini. L’opposizione serve anche a questo se non sbaglio. Ed ora a proposito di sofisti, ora vi mostrerò come un nostro filosofo contemporaneo Socrate,siSocrate sempre attuale e presente nei nostri ragionamenti,riesca ad essere assonante con le mie argomentazioni precedenti, leggo: La dottrina dei sofisti si poneva contro questa omologazione della paideia da essi giudicata conservatrice e ptevaricatrice;essi miravano perciò a contestarne la verità tramite l’arte della retorica, e fare apparire vero, ciò che a loro conveniva, prevalendo con la parola sull’altro ed ad annullate qualsiasi valore di verità e giustizia sostituendovi il proprio egoistico interesse
Socrate invece voleva piuttosto verificare, e smascherare se sotto quell’ideale educativo, non vi fosse quello di addormentare le coscienze, critiche a scopo di potere personale. A differenza dei sofisti che professavano la loro arte a scopo di lucro, tali soggetti vennero definiti da Socrate, prostituti della politica, scusate mi sono sbagliato, non della politica ma della cultura. (La maieutica se siete interessati vela fate spiega da Nicoletta) Termino qui sperando che qualcuno abbia compreso il significato del mio scritto, se qualcuno è interessato può leggere il continuo del contenuto di questa maratona scrivente nella pagina facebook di Paolo del 16 luglio 2016. Logorroico prolisso come sempre un saluto particolare a te mia stimata Nicoletta. Nonno Vincenzo. “Movimento Associativo Indirizzo Etico” su facebook
Riporto la frase attribuita al defunto Presidente della Repubblica(?) cinese degli anni 80…. : “non è importante il
colore del gatto,ma è importante che sappia prendere i topi”. Traduco il senso a tutti gli Italiani che fanno i politici o si occupano di politica :non è importante da quale ideologia o ceto sociale il politico possa provenire,ma è importante che consideri
la “res publica”,ossia il suo mandato con onestà, serietà,capacità e se gli vene bene,anche con un pò di intelligenza.Guido DONARELLI