La storia dei bambini sordi lasciati senza assistenti alla comunicazione a scuola, è veramente una brutta storia.
I bambini con deficit uditivo sin dalla scuola dell’infanzia beneficiano della presenza di un assistente alla comunicazione che li aiuta ad integrarsi nel contesto scolastico. Ho personalmente vissuto questa esperienza perché nella classe di mio figlio c’era Mirco. Una esperienza di grande successo per Mirco che oggi frequenta le scuole superiori e una storia di successo anche per tutti i suoi compagni di scuola che hanno potuto conoscere altre modalità comunicative e vivere così un’esperienza di amicizia vera.
L’ENS, l’Ente Nazionale Sordi, fornisce gli assistenti alla comunicazione da anni alle nostre scuole e il Comune stanzia in bilancio una cifra che varia a seconda del numero dei bambini con deficit uditivo.
A settembre, come sempre, l’ENS invia al Comune la nota con l’importo che va imputato in parte al 2016 (settembre – dicembre) e in parte al 2017 (gennaio – giugno). C’era tutto il tempo, da parte del Comune, per mettere i soldi nel capitolo di bilancio ed impegnarli, ma… qualcosa è andato storto.
Una mera, ma grave, dimenticanza? Era capitato anche al commissario Barbato che aveva dimenticato di mettere in bilancio i €78.000 del 2016 salvo poi, con una variazione di bilancio successiva, garantirli per tempo.
Probabilmente un “copia incolla” operato dalla nuova amministrazione rispetto al lavoro del commissario (senza notare che c’era stata una variazione successiva) ha fatto di nuovo “dimenticare” che l’importo non era completo; una nota della dirigente del 15 novembre 2016 con la richiesta esplicita di una variazione di bilancio doveva però allertare sindaco e assessore, anche perché il 30 novembre è il termine ultimo per fare variazioni in bilancio. Tempo ce n’era, e infatti ne sono state fatte a decine.
E invece niente. Da gennaio a giugno potrebbe essere il buio completo per questi bambini.
Perché questo servizio non viene considerato una priorità? Perché non si trovano subito i soldi per farlo continuare?
È una scelta politica?
Beh, non la condivido affatto.
Se si vuole, i soldi possono essere trovati. Si sono trovati oltre €40mila per dare un incarico ad un consulente esterno per il piano di fattibilità di una ipotetica (quanto incerta) municipalizzata per i rifiuti; si trovano per dare costose proroghe all’ATRAL in attesa di capire se l’ipotetico (quanto incerto) ATO dei trasporti si possa fare o meno…
Per garantire il servizio ai bambini sordi mancano all’appello €52mila. Ho fatto un piccolo controllo: se ne potrebbero prendere €40mila, ad esempio, dal capitolo “utilizzo proventi da mense scolastiche”, poi i restanti €12mila non sarebbe un problema trovarli.
Non capisco come un assessore all’istruzione non si preoccupi di andare a trovare le risorse e non si faccia carico di un problema come questo.
Non sa che pesci prendere o è una scelta politica?
Beh, io non la condivido affatto.
Sono veramente nauseata! Ma LBC non sarebbe stata diversa?