Colgo occasione da una vicenda che mi ha colpito negativamente per ribadire quanto urga un’iniezione di rispetto delle Istituzioni e dei ruoli che da esse derivano.
Qualche giorno fa appariva sulla stampa un appello del vicesindaco Fabrizio Cirilli rispetto alla situazione drammatica di una famiglia di sua conoscenza. Illustrata la situazione si appellava alle Istituzioni con queste parole:
“Da qui nasce l’appello in veste di cittadino e in veste istituzionale affinché i soggetti competenti, possano riunirsi e definire in ambito locale le problematiche che portano sul nostro territorio e nella nostra città a situazioni di questo tipo.”
Ma lui non è un “soggetto competente” e per di più esponente della politica locale?!?
Giustamente, fa seguito a questo imbarazzante documento risposta dell’assessore alle Politiche Sociali, Patrizia FANTI, alquanto risentita per la mancanza di rispetto dei ruoli, dei canali istituzionali e per aver messo sui giornali qualcosa che doveva appartenere piuttosto ad una comunicazione tra settori della medesima amministrazione e tra colleghi!
Quello che segue è il comunicato che ho scritto e che spero verrà pubblicato domani dai giornali, come riflessione sulla necessità di accrescere la dignità e il rispetto per le Istituzioni.
Il rispetto delle Istituzioni equivale a rispetto per i cittadini
A Latina abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare
“Continua ad essere disatteso l’appello del Presidente Napolitano di due anni fa quando evocava la «qualità» della politica, il «prestigio delle istituzioni democratiche», la «efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni», la «crescita della coscienza civica e della fiducia nello Stato di diritto». E questo lo dico proprio osservando la nostra vita politica locale.” Queste le parole della consigliera Zuliani all’indomani del “botta-e-risposta” tra il vicesindaco e l’assessore Fanti in merito alla pubblicazione della lettera pubblicata sulla stampa locale e inviata dal vice sindaco del Comune di Latina, Fabrizio Cirilli, alle autorità competenti locali e della Regione Lazio, che rendeva nota la disperazione di una madre e di un figlio protagonisti di una drammatica vicenda di tossicodipendenza.
“La nostra politica locale è purtroppo vittima e contemporaneamente protagonista di un depauperamento dall’interno, di uno svilimento che riduce all’individuo politico il ruolo ben più nobile del rappresentante delle Istituzioni. Comprendo bene l’assessore Fanti quando rivendica il rispetto del ruolo e delle regole che esistono per tutelare la vita armonica, efficace ed efficiente di una macchina amministrativa. Assisto con stupore e avvilimento alla riduzione della dignità delle nostre Istituzioni soprattutto quando si vuole “far presto”, saltando a pié pari momenti di democrazia come il confronto o i passaggi obbligati come quelli della discussione di importanti tematiche in Consiglio Comunale. Temi come la facoltà di Medicina a Latina o gli effetti della Finanziaria-killer vanno discussi in Consiglio Comunale, non solo sui giornali, dove sembra si sia trasferito il dibattito politico.”
Secondo l’esponente del Partito Democratico neo-eletta al Consiglio Comunale della nostra città, un altro esempio di svilimento delle Istituzioni è rappresentato dal tira-e-molla di Di Giorgi riguardo agli ex-assessori che hanno ricevuto un incarico di collaboratori del sindaco a chiaro titolo consolatorio. Alcuni di questi con passaggi leggittimi, altri, come ad esempio l’ex assessore alla mobilità Pansera, con una tardiva dichiarazione che lascia forti dubbi di leggittimità.
“La verità, – continua la consigliera – è che il rispetto delle Istituzioni deriva principalmente dal rispetto delle persone, in primis i membri della propria comunità. Tutti hanno pari diritti e pari importanza e il loro peso non può dipendere dalla loro appartenenza partitica o dal voto che hanno espresso. Il rispetto delle regole e dei canali Istituzionali costituiscono la vera concretizzazione del rispetto per le persone, per i cittadini, per la propria città. Questa è strada maestra per la vera crescita morale e civica di una città. Ma, a quanto pare, c’è ancora tantissimo lavoro da fare.”