Le primarie e la sete di buona politica

Diciamolo: le primarie di Latina sono state un traguardo importante, e ad aver vinto è stata la IMG_9349.JPGbuona politica.

Gli elettori (e i futuri elettori) del partito democratico hanno voluto far vincere l’idea che alla guida della città ci sia bisogno di una persona di competenza, trasparente e che abbia già dato prova di saper fare buona politica: Latina ha bisogno di questo.

I punti costantemente richiamati nella campagna elettorale di Enrico Forte candidato a sindaco, sono stati proprio competenza, trasparenza e buona politica, punti rafforzati in ogni tappa del ViaggioxLatina che abbiamo messo in campo già oltre un mese fa.

Questa è stata la motivazione che ha fatto da fulcro ad una moltitudine crescente di persone che hanno ingrossato le fila dei sostenitori di Enrico che incarnava questa opzione. Quella stessa motivazione che ha ridato valore e dignità a storie e persone provenienti da origini lontanissime tra loro, ma che sono spontaneamente confluite in un luogo che hanno riconosciuto come “la loro casa“, come gli elettori delle primarie che hanno riconosciuto nella buona politica la soluzione ai problemi di Latina.

Una casa democratica era il progetto originario del Partito Democratico iniziato con i “40 saggi”. Purtroppo il progetto ha subìto una pesante deviazione verso la cosiddetta “fusione a freddo”, una giustapposizione di parti facenti capo a figure politicamente determinanti che si contendevano il partito a suon di tessere.

Ecco invece che, nel gruppo che ha sostenuto Enrico, abbiamo assistito a qualcosa di inatteso: il clima è di collaborazione fino all’ultima goccia di energia, non ci sono accordi di retrovia che motivano all’azione, nessuno pretende un ruolo ma ci si mette a completa disposizione “a prescindere”, si ritrova la gioia di fare politica insieme.
E questo è certamente quello che “profeticamente” i 40 saggi avevano visto: valori di sinistra di radice cristiana rispecchiare il popolo italiano portando in sé il DNA di un partito maggioritario.

Spesso si pensa che se non c’è il “clima” giusto, nulla si riesce a fare. E invece è stato esattamente il contrario: il metodo adottato dal gruppo (riconosciuto e costantemente ricalibrato, le decisioni sempre prese insieme, lealmente rispettate) ha generato il “clima” e ha attratto consenso, sostegno e sempre nuove energie.

Ed ora ci aspetta una sfida importante: per primi in tutta Italia abbiamo celebrato le primarie in un comune alle urne il prossimo 12 giugno: primarie senza contestazioni, senza ricorsi, pulite e trasparenti.

La città si merita l’alternanza che fa bene ai cittadini e ai politici.
Questo è il Partito Democratico che Latina vuole.
Questo è il PD che serve all’Italia.

2 Responses to Le primarie e la sete di buona politica

  1. Valerio Marra

    Grazie, come sempre.
    Valerio

  2. Aldo Pastore

    Ora dobbiamo stare attenti a due cose e precisamente che si voti tutti compatti , sia chi ha sostenuto Enrico e chi Galante ed infine che i Tiero stiano lontani dal PD. Se queste cose verranno rispettate potremo finalmente governare la nostra Latina . Un caro saluto Aldo

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