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SITUAZIONE PARTECIPATE al 24 giugno 2014

Ecco il prospetto della situazione finanziaria e debitoria al 24 giugno 2014 delle cinque società Partecipate del Comune di Latina:

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AcquaLatina: uguaglianza ed imparzialità?

Il 28 aprile, in occasione del consuntivo di bilancio, intervengo in Consiglio Comunale (ecco il mio intervento) e tra le molte cose faccio un appunto rispetto al pessimo controllo da parte del comune sulle partecipate. Tra queste cito AcquaLatina che si trova ad affrontare un’importante situazione di perdita.

A distanza di oltre 10 giorni AcquaLatina fa un comunicato e mi accusa di non essere a conoscenza dei fatti che riguardano la società e dei lavori messi in opera su una rete che, come risponde la stessa partecipata, è quasi interamente servita.

Quantifichiamo allora il quasi.

Ecco gli “incompiuti” della società: la rete idrica manca su

  • via Piano Rosso dall’incrocio con via Scopeto alla Pontina;
  • su tutta via Macchiagrande;
  • su parte di via Speranza;
  • via Moscarello e
  • su strada del Pero (adiacente alla discarica),
  • su parte di via Ponte e
  • su via della Curva, che è a rischio per presunti interramenti di materiali su cui sta indagando la Procura.


La rete fognaria copre soltanto 500 metri di via Speranza, circa 700 metri di via del Bosco e strada Scopeto. Tutto il resto è scoperto e ciò non consente il rilascio di nuove autorizzazioni all’allaccio alla rete per insufficienza del depuratore. Il resto è a dispersione”.

Che ci siano state scelte gestionali sbagliate nel passato di questa società è fatto palese e attestato dal saldo in passivo del bilancio 2012 successivo ad un drastico calo (si è passati da un attivo di 3 milioni e 382mila euro del 2010 ai 544mila euro del 2011: quasi 3 milioni in picchiata solo nel 2011).

C’è poi un ulteriore importante elemento di riflessione, che riguarda il rapporto con i cittadini. “Nel sito di Acqualatina, tra gli obiettivi si leggono quelli di proteggere le risorse idriche’ e di soddisfare gli utenti nel rispetto dei principi di uguaglianza ed imparzialità nel trattamento degli stessi‘. Non è noto a tutti però che, per gli allacci più distanti dalla rete idrica, sono stati chiesti 1.500 euro circa, più i soldi del tecnico. Direi che, alla luce di questo, sia facile concludere che una somma così ingente sia fortemente demotivante e non rispetti il principio di imparzialità e di uguaglianza che invece è sbandierato sul sito della partecipata. Vorrei ricordare che i cittadini sono azionisti di questa società, ma vivono il paradosso di sentirsi vessati da bollette esose, di dover pagare il costo di milioni di euro di bollette non saldate da residenti di altri Comuni (la società vanta infatti un credito milionario dal Comune di Aprilia) e di non sentirsi ben rappresentati nei propri interessi ed istanze dai propri sindaci che, sedendo al tavolo della conferenza ATO4, dovrebbero affrontare e risolvere le questioni. Perché è facile, per il socio privato, coprire i costi spalmando il mancato incasso sugli utenti che pagano. È meno facile invece credere che si sia rispettato il principio di uguaglianza ed imparzialità nel trattamento degli utenti”.

 

Acqua bene prezioso… ma per chi?

scolinaCentocinquanta litri di acqua al minuto per sei giorni e sei notti fanno in totale una perdita del bene preziosissimo pari a un milione e duecentonovantaseimila litri. È davvero esasperante ed esasperata la situazione in Via Bachelet dove da lunedì scorso c’è una gigantesca perdita di acqua che è stata segnalata diverse volte alla società Acqualatina ma che però ha ignorato puntualmente tutte le chiamate dei cittadini.acqualatina

La gestione dell’acqua pubblica è stata affidata nel 2002 ad Acqualatina, una società mista a prevalente capitale pubblico (che significa che il 51% del capitale è detenuto dai Comuni dell’ ATO4 in proporzione alla popolazione residente). L’ATO, ovvero l’ambito territoriale ottimale, non è altro che  quei comuni la cui acqua è gestita da Acqualatina. L’ATO4 compre i 33 comuni della provincia di Latina – ad eccezione di Campodimele- Include Anzio e Nettuno, e i  comuni di Amaseno, Giuliano di Roma, Vallecorsa e Villa Santo Stefano della Provincia di Frosinone, per una popolazione complessiva di 610.000 unità (1.100.000 abitanti nel periodo estivo).

La società si occupa a tutto tondo della gestione dell’acqua, ovvero della distribuzione e della depurazione e dovrebbe essere controllata dai comuni che ad essa fanno riferimento.

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Un’interrogazione sulle CASETTE dell’ACQUA

LATINA – “Dal progetto pubblicato sull’albo pretorio non si capisce se la gestione delle casette dell’acqua sarà pubblica o privata e dagli uffici emerge un po’ di confusione sull’argomento”. La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani torna sul progetto del Comune di Latina di installare in cinque diversi punti della città le casette di distribuzione dell’acqua alla spina. “Da voci di corridoio sappiamo che la manutenzione sarà appaltata a ditte esterne – spiega la Zuliani – mentre la gestione potrebbe essere assegnata ad Acqualatina, con la quale il Comune dovrebbe sottoscrivere un contratto per attingere l’acqua dall’acquedotto. Ma perché nel progetto non è stata definita la parte economica? Non si possono decidere questi passaggi fondamentali in corso d’opera, ma vanno stabiliti in anticipo”. Soprattutto perché le casette dell’acqua saranno un affare piuttosto remunerativo. Il costo iniziale dell’acqua ad Acqualatina é di 2 euro per 1.000 litri, cioè 0,002 euro al litro. Rivenduta a 5 centesimi al litro, l’acqua pubblica frutta 50 euro per 1.000 litri. Ne consegue che l’acqua erogata dalle casette rende il 2.500%, cioè frutta 25 volte di più.20130320-194637.jpg Continue reading