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Al Karama: il comune vuole ghettizzare

Questa è la triste conclusione cui si giunge dopo un anno dal Consiglio Comunale in cui abbiamo votato all’unanimità una mozione per risolvere la situazione di degrado e di illegalità in cui versa il campo di Al Karama.
L’Amministrazione Di Giorgi non ha fatto quanto espresso e votato nell’importante atto di indirizzo del 17 aprile 2014 e confermato nel consiglio comunale svoltosi a Borgo Bainsizza.

Ecco in un confronto video le posizioni espresse da me e dal consigliere Chiarato in merito.

“Il centro Al Karama va chiuso!!!!”

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A ben tre mesi fa risale la mozione votata all’unanimità dal Consiglio rispetto al campo di AlKarama sito in borgo Bainsizza. (leggi la mozione) Da quel 16 aprile 2014 ancora nulla di fatto.

Eppure la mozione parlava chiaro:
1- verificare la reale capacità del nuovo sito in costruzione
2- censire la popolazione del campo
3- smantellare il vecchio sito
4- tutela minori e verifica frequenza scuola
5- presidio fisso di polizia e operatori sociali
6- chiedere collaborazione agli altri soggetti istituzionali e nel caso della mancata realizzazione dei punti precedenti, attivarsi per la chiusura immediata del centro Al Karama.

Quindi, solo all’ultimo punto si chiedeva al sindaco di attivarsi per la chiusura qualora i precedenti punti non fossero stati realizzati. Per questo anche noi dell’opposizione abbiamo firmato. Non era che una richiesta di aiuto alle altri istituzioni rispetto ad una criticità che va certamente governata in modo sinergico.
Però, la frase detta con maggior frequenza e con grande forza durante il Consiglio è stata “chiudere il centro di Al Karama“, come se fosse quello il vero desiderio dell’amministrazione.

Il fatto è, che a distanza di tre mesi siamo ancora con un nulla di fatto rispetto alla mozione.
Il consiglio di questo pomeriggio (preceduto da una goffa visita al campo che diversi consiglieri non sapevano neanche dove fosse) mi è suonato fortemente demagogico.
Demagogico perché tutto era, fuorché presentare delle proposte o verificare se la mozione fosse stata realizzata in qualche punto.
È stato invece un riscaldare gli animi con idee che infuocano, come la presenza dei Rom nel nostro territorio e l’incapacità di integrarsi, il chiamare il campo un problema o una servitù, l’infanzia da tutelare, dire che i Rom sono inclini a delinquere…
E la frase più gettonata, anche da parte del sindaco, “…chiudere il centro AlKarama” veniva quasi ripetuto come un karma.

Consenso: ecco qual’è stato il senso del Consiglio di oggi.
L’unico scopo mi pare sia stato aggregare il consenso di chi non ce la fa più rispetto ad una presenza irregolare ma soprattutto non governata.

Le opinioni non sono sufficienti a governare: ci vuole attivarsi con idee chiare nel rispetto dei principi costituzionali, dei vincoli economici, usando strumenti e metodi.
Tutto quello che non ho visto al Consiglio di oggi.

“Bravo sindaco!!” urlava un cittadino da fuori la sala quando il sindaco pronunciava la fatidica frase “… il centro Al Karama va chiuso“: poi è cominciato un coro con voci tipiche da stadio, che ritmava urlando: “case e lavoro agli italiani”… e via si sono susseguite le altre frasi che non lasciavano continuare il sindaco nel suo discorso conclusivo.
Lui li guardava bonariamente mentre il presidente Calandrini “non riusciva” a sospendere il Consiglio.

imageEcco perché ho chiesto nel mio intervento la costituzione di una Commissione Speciale su Al Karama, come da art.20 del regolamento delle commissioni, che si occupi solo di questo tema con la presenza di tutte le componenti minoranza e maggioranza, dandosi dei tempi certi, rispetto alla verifica della fattibilità dei primi 5 punti della mozione. Solo il 6 avrebbe previsto la chiusura del campo.
La Commissione speciale dedicata unicamente a questo tema lavorerebbe spedita e concretizzerebbe in qualche mese quello che non è stato fatto da aprile ad oggi.
Se fino ad oggi non è stato fatto nulla, come può una minoranza controllare che quanto promesso venga realmente fatto se la discrezionalità è solo in capo del sindaco?

Tra sei mesi saranno tutti in campagna elettorale e un tema del genere fa comodo, (altro se fa comodo!) specie se ci sono ancora le condizioni per dire “… il campo di Al Karama va chiuso!”.

Bimbi rom, trasporto scolastico negato

Nicoletta Zuliani, consigliere del Pd, denuncia la cancellazione del capitolo di spesa per il servizio destinato ai piccoli di “Al Karama”

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«Domani in Consiglio, per l’assestamento di bilancio, presenteremo un emendamento per garantire quello che è un diritto fondamentale»

«I bambini ospiti del campo rom di “Al Karama” di Latina non potranno andare a scuola quest’anno perché il Comune non finanzia il servizio di trasporto scolastico a loro riservato non garantendo in tal modo il diritto allo studio per i piccoli del centro di accoglienza di Borgo Bainsizza». Il consigliere comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani denuncia la cancellazione dal Piano economico di gestione dei servizi sociali del capitolo di spesa relativo al servizio di trasporto dei bambini di “Al Karama” dal campo di Bainsizza alla scuola di Borgo Sabotino dagli stessi frequentata e annuncia la presentazione di un emendamento per il ripristino di un diritto fondamentale che il Comune nega ai piccoli del centro.

«Il progetto di scolarizzazione dei bambini del campo – spiega la Zuliani – ha portato frutti inaspettati negli ultimi due anni: 46 bambini hanno frequentato la scuola e sono stati tutti promossi. Il trasporto per gli a.s. 2010/2011 e 2011/2012 è stato effettuato in modo assolutamente volontario da un’associazione, la Modavi, alla quale il Comune rimborsava il carburante. Quest’associazione ha poi interrotto il servizio di trasporto per mancanza del mezzo.
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Bambini dell’Al Karama. I servizi sociali garantiscano frequenza scolastica.

La mancanza di una linea di trasporto scolastico per i bambini di Al Karama è una cosa gravissima”. La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani interviene sul colpevole ritardo con il quale il Comune di Latina organizza il servizio di scuolabus soprattutto nella zona di Borgo Montello, che non è collegata al centro cittadino con i bus pubblici.

“Ritardi gravissimi – sostiene la Zuliani – perché le tensioni sociali derivano da piccole inadempienze (…) di questo tipo, sostanziali in un ambito di integrazione sociale sulla quale si deve lavorare per evitare soluzioni emergenziali”.

“Chiediamo che l’amministrazione comunale – aggiunge il consigliere comunale del Pd e presidente della commissione trasparenza Omar Sarubbo – si faccia garante:; tutti i bambini devono andare a scuola. Se, come apprendiamo dalla stampa, esistono problemi relativi all’organizzazione dei mezzi di trasporto dei bambini verso gli istituti scolastici, i servizi sociali si attivino al più presto”.

“I diritti dell’infanzia sono oggetto di primaria considerazione – sostiene ancora la consigliera del Pd citando l’articolo 3 della Carta dei diritti dell’infanzia -. Il presidente del consiglio Monti, parlando all’Onu, ha confermato il nostro impegno per la tutela delle minoranze. Dobbiamo quindi pensare ad Al Karama come un tema e non come un problema. Propongo quindi un capovolgimento di prospettiva. Chiederemo che del problema del trasporto scolastico se ne discuta con urgenza in commissione servizi sociali

Aggiornamento Consiglio Comunale 20 feb. 2012

Carissimi, questa mattina abbiamo affrontato l’importante tema di Al Karama e delle politiche per l’integrazione in Consiglio Comunale. Avevamo chiesto noi di convocare questo aconsiglio con questi punti proprio perché ci pareva assurdo che si trattasse con il campo Al Karama solo in termini di emergenza. Li abbiamo sollecitati a comunicarci la loro visione di “integrazione” a Latina. Abbiamo proposto un tavolo intercomunale tra comuni confinanti presieduto dal Prefetto di cui Latina dovrebbe essere il Comune  Capofila. Continue reading