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Un PUA troppo carico di aspettative e i nodi da sciogliere ai posteri.

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Il PUA (consulta le tavole) è stato caricato di aspettative sbagliate. Si è parlato di “strumento che dava impulso alle attività economiche”, di “grande traguardo”, di “volano di sviluppo e di crescita” per la marina, e con tutto questo si è fatto credere che potesse essere lo strumento per sciogliere i molti nodi tra cui la difficile questione delle concessioni agli operatori balneari.
Niente di tutto questo.
Il PUA non ha nessuna competenza sulle concessioni, sulla pianificazione del territorio, sulla strutturazione della ricettività turistica, sulla viabilità.
Il PUA (Piano dell’Utilizzo dell’Arenile) localizza le attività che possono essere svolte sul nostro litorale.
La consigliera Ciolfi (Consigliera con Mandato alla Marina) ho svolto un lavoro molto accurato, tenace e appassionato: ha saputo dare un posto “ufficiale” alle tante attività sportive e non, che già si svolgevano sul nostro litorale: kitesurf, vela, beach-volley, alaggio pubblico per diportisti, una “bau beach”…

Altri requisiti inseriti nel nostro PUA sono quelli che la Regione impone sul proprio territorio: almeno il 50% riservato alla spiaggia libera (secondi in Italia dopo la Sardegna); frequentissimi punti di accesso; libera visuale sul mare.

I nodi veri, quelli che non permettono il vero sviluppo e che solo la politica con una chiara visione può sciogliere, sono altri.

L’ARENILE
Se l’arenile non viene difeso con opere di ripascimento serio che contrastino l’erosione, tra pochi anni non avremo più un arenile da utilizzare. Sono ben tre i progetti di ripascimento già finanziati con oltre €6ML in tutto, che ancora sono fermi nel cassetto di questa amministrazione. Un vero danno alla natura e alla collettività.

LA CITTÀ sul MARE
La pianificazione urbanistica del Lido risalente al 1978 parla di una miniera di cubature sulla marina di cui oggi è stato realizzato solo un ventesimo, ovvero il 5%. LBC lo sa? Che ne pensa? Che progetto ha? Lo vuole realizzarla? Come? Fino ad oggi non se n’è mai sentito neanche parlare.

TERME
Questa amministrazione ha approvato all’unanimità una mozione che intendeva sbloccare la questione delle Terme di Fogliano da tutti considerate come il vero volano di sviluppo della marina: si vuole realizzare questo progetto o no? LBC è tornata sui suoi passi? Qual è la progettualità rispetto a quest’area? Anche qui è calato il silenzio.

LE CONCESSIONI
Le concessioni demaniali agli operatori balneari sono in mezzo al guado di una normativa confliggente a diversi livelli: direttive europee, legge nazionale e legge regionale. Sentenze tra loro contraddittorie certificano la necessità di intervenire a livello legislativo. Nel frattempo si vedono anche restringere le spiagge…

Questa amministrazione passerà, e i nodi dovranno scioglierli i posteri.