Tag Archives: bilancio

€570mila alle scuole di Latina: Renzi fa sul serio

E’ appena stato pubblicato l’elenco dei comuni e le somme per l’edilizia scolastica che il governo Renzi ha sbloccato. (CLICCA QUI)

Al Comune di Latina €570mila per la piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale.

renzi scuolaRenzi si dimostra un premier che fa ciò che promette: aveva detto che la priorità sarebbe stata la scuola e l’ha fatto.”

L’iniziativa raggruppa tre tipologie di interventi chiamati SCUOLE BELLE, SCUOLE SICURE e SCUOLE NUOVE. Latina è rientrata nel gruppo delle SCUOLE BELLE per il quale, complessivamente, sono stati stanziati €450ML per un totale di 17.961 edifici in tutta Italia.

A Latina ben 42 scuole riceveranno migliaia di euro per la manutenzione, decoro e ripristino funzionale. La consigliera del PD Nicoletta Zuliani da sempre in prima linea sul fronte scuola ed educazione, tira un sospiro di sollievo: “Con il bilancio di previsione 2014 per il quale si prevedono tagli drammatici temevo che sarebbe andato in apnea un settore vitale: in questi ultimi anni la manutenzione scolastica si è vista ridurre gli importi progressivamente.” Attualmente per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei 56 edifici scolastici di Istituti Comprensivi sul territorio comunale di Latina venivano stanziati totalmente circa €800mila annui. Nel conto va calcolato tutto: rifacimento tetti, opere murarie, estintori, ascensori, impianti elettrici ed idraulici da manutenere e riparare, ecc… La cifra che il governo Renzi stanzia aumenta notevolmente la posta in bilancio per le scuole comunali per quest’anno. Le cifre sono divise un due gruppi: 26 scuole riceveranno €378.634, le restanti 16 avranno €190.400.

Ma la Zuliani avverte: “ Nel futuro immediato non sappiamo se potremo disporre di queste somme di nuovo, per questo è opportuno tesaurizzare le risorse e parallelamente mettere in atto modalità di cura e valorizzazione delle strutture scolastiche in accordo con la comunità che le accoglie, in primis i genitori e gli insegnanti.” Il riferimento è al Protocollo di Partecipazione che la consigliera del PD ha proposto nei giorni scorsi. Il Protocollo, oltre che valorizzare e tutelare le risorse progettuali e professionali interne alla comunità scolastica, soprattutto dei genitori rispetto alla gestione e alla cura nelle scuole, permetterebbe anche all’amministrazione di potersi dedicare alle altre mille urgenze che i 56 plessi scolastici comunali presentano.

Le scuole sonscuolafuturoo il bene più prezioso che abbiamo: tirano su i cittadini di domani. E il Premier lo sa bene.”

 

Via Cimarosa: ecco il perché

Ma perché i lavori della scuola di via Cimarosa sono ancora fermi?

Perché si sono fermati?

Chi paga?

Ve lo spiego.

Scuola primaria a pezzi: Il Comune: “Non ci sono i soldi”

(leggi gli immobili occupati senza titolo in fondo al documento)

“Scandaloso. Per lo stadio 800mila euro subito e lavori in tre settimane. La scuola invece può restare pericolante per oltre un anno”

Non sono bastate due verifiche e le firme dei genitori: ancora nessuna risposta.

La scuola di via Bolognini, a borgo Isonzo, è pericolante: attualmente per questioni di sicurezza sono state chiuse tre aule perché quando si cammina al piano superiore, non soltanto il pavimento vibra, ma al piano inferiore cadono pezzi di intonaco. Sono state finora due le verifiche effettuate da un ingegnere di Latina: la prima il 14 marzo 2013, mentre la seconda il 27 febbraio 2014, dopo una richiesta da parte dell’amministrazione comunale sulla base delle sollecitazioni del personale del plesso e da parte dei genitori, che hanno anche raccolto 150 firme per far ripristinare le condizioni di sicurezza nella struttura frequentata dai loro bambini. I sopralluoghi si sono svolti alla presenza del personale della scuola e di una ditta in ausilio, oltre che di un rappresentante dei genitori.

La relazione tecnica commissionata dal Comune ha evidenziato che la struttura, edificata 60 anni fa, forse in più tempi, “presenta diverse tecnologie costruttive che si evidenziano anche nei solai di livello. L’aula oggetto di verifica è situata al primo piano nell’angolo nord est. L’ispezione visiva è stata estesa anche al pavimento della stessa ed al soffitto dell’aula sottostante: è emerso che la situazione è rimasta pressoché invariata rispetto al 14 marzo 2013. Le indagini sono state svolte eseguendo un piccolo saggio sull’intonaco del soffitto dell’intonaco dell’aula sottostante in modo da poter mettere a nudo le strutture portanti e durante l’esecuzione del saggio si è avuto il distacco di parte dell’intonaco che ha evidenziato una cattiva aderenza alla struttura portante. Le operazioni sono state sospese per evitare il distacco di tutto l’intonaco dal soffitto”.
Il risultato della relazione è che l’aula al piano di sotto deve restare chiusa per la caduta dell’intonaco, ma il piano superiore può essere ancora usato. L’intervento proposto dall’ingegnere è di togliere completamente l’intonaco dal soffitto dell’aula al piano di sotto sostituendolo con un intonaco cementizio e di eseguire un rinforzo strutturale del pavimento al piano superiore per ripartire il carico in modo migliore.

“Da una verifica presso gli uffici – afferma la consigliera comunale del Pd Nicoletta Zuliani – si è evidenziata l’incapacità del settore Lavori Pubblici-Urbanistica a reperire nelle pieghe del bilancio comunale i 140mila euro necessari alla messa in sicurezza della scuola di Borgo Isonzo. Le carte per avviare immediatamente le procedure per un affidamento dei lavori sono pronte: manca l’indicazione di dove andare a prendere i soldi perché gli uffici rispondono che non ci sono. È uno scandalo – sottolinea Zuliani – il Comune conosce benissimo da oltre un anno la situazione della scuola di borgo Isonzo e non si è preoccupato di provvedere alla messa in sicurezza di un luogo pubblico frequentato ogni giorno da bambini e dal personale che si reca al lavoro. Però, appena si è saputo che la squadra di calcio della città sarebbe passata in serie B, sono stati subito trovati gli 800mila euro per la riqualificazione dello stadio e in tre settimane sono stati terminati i lavori. Pretendiamo risposte immediate”.

Intervento su bilancio consuntivo 2013

Consiglio comunale del 28 aprile 2014

Dall’analisi del bilancio consuntivo sono emersi elementi che mi hanno sollecitato riflessioni politiche che non posso non portare in quest’aula.

Dietro i numeri ci sono scelte, non è vero come si vuol far credere che è solo un fatto meramente numerico. Le riflessioni che si fanno sui numeri hanno risvolti e considerazioni politiche.

ONERI di URBANIZZAZIONE
Un importante introito per le casse comunali è quello rappresentato dai proventi della L.10 (la cosiddetta Bucalossi).
Abbiamo un introito di quasi €3ML e 900mila che rispetto al 2012 (€5ML333mila) è in netto calo.

Se non ci fosse stata la norma del giugno 2013 che consente ai Comuni di utilizzare fino al 50% dei proventi degli oneri di urbanizzazione per spese correnti, e fino al 25% in più per la manutenzione ordinaria, anche per le annualità del 2013 e 2014 saremmo stati un comune in dissesto.
Proprio così.

E’ lo stesso discorso del livello di arsenico nell’acqua: se la legge deroga per qualche anno, non è che la sostanza cambia. L’acqua è velenosa. L’unico “vantaggio” è che non si incorre nelle sanzioni. E così vale per l’utilizzo dei proventi derivanti da oneri concessori.
Il principio di base qual’è: il costruttore contribuisce alla costruzione delle opere e dei servizi che gli abitanti di quelle case in quella zona necessiteranno. Tanto costruisci, tanto mi dai per rendere vivibile quel quartiere.

E invece cosa succede: il Comune non ce la fa a sostenere la spesa corrente e prende somme dai proventi degli oneri di urbanizzazione togliendole alla realizzazione di opere per la vivibilità di quella zona ai cittadini, e lo fa per pagare la spesa della macchina che dovrebbe far funzionare tutto.
Voi mi direte: ma ci è concesso dalla legge!
La sostanza, però, è che finanziare una spesa fissa come la spesa corrente con entrate che fluttuano, ovvero, finanziare una spesa ripetitiva con proventi che possono essere impegnati solo dopo la riscossione, capite bene che è un comportamento rischioso.
Seppur previsto dalle legge ancora per 2013 e 2014, a nostro avviso è da evitare.
Ma ci pare che qui ne facciate un uso piuttosto disinvolta.

PROVENTI DERIVANTI DA SERVIZI PUBBLICI
Da quanto risulta dal prospetto notiamo che gli unici servizi che effettivamente sono attivi e di molto anche, sono i servizi cimiteriali e i parcheggi.
Il dato dei parcheggi è significativo: supera del 164% la copertura totale, il che significa che ci guadagniamo, Urbania permettendo…
Altri dati, tutti in evidente perdita, sono
 le colonie e i soggiorni coperte solo per il 14% (questo significa che il Comune, ovvero tutti i cittadini, le finanzia per l’86%, l
 e mense non scolastiche (vari centri sociali, diurni ecc…) coperte per il 29% ovvero significa i cittadini mettono il resto per il 71%
 le mense scolastiche sono coperte per il 41% (come è andata la lotta all’evasione e elusione dal pagamento di questo servizio? Quali dati abbiamo? Oltre un anno fa era stato annunciato un rinnovato impegno rispetto a questo tema. Ma se nulla è stato detto significa che nulla è stato fatto: è più facile comunicare in pompa magna qualcosa che avverrà piuttosto che qualcosa che non c’è stato…)
Ma c’è un dato che voglio citare perché è il più basso di tutti:
 proventi da impianti sportivi 6%
traduco, tutti i cittadini, anche quelli che non fanno sport, anzi soprattutto quelli che non fanno sport, o che praticano uno sport minore, tra l’altro completamente ignorato da quest’amministrazione, coprono i costi per il 94% delle spese. E non sono le spese per i campetti dei borghi o delle periferie della città.

Mi riferisco a grosse società, quelle che occupano alcune senza titolo, perché i contratti sono scaduti, importanti strutture della nostra città e non certo per beneficenza.

Il 6% è una percentuale vergognosa, è una percentuale che fa pensare, che fa riflettere e che fa emergere questo dato: entrano nelle casse comunali quasi €60mila e le spese, i costi ammontano a quasi €1ML.
Beh, se non c’è la volontà esplicita di favorire gli interessi di qualcuno, qua ditemi voi come lo vogliamo chiamare questo fenomeno.

Passiamo al capitolo PARTECIPATE.
La gestione dei rapporti con le partecipate del Comune di Latina è a dir poco volutamente confusa e all’insegna dell’immobilismo, della non scelta, del non dare risposte, del non detto.
Mi ha colpito una frase pesante pronunciata da don Ciotti proprio qui in piazza del Popolo: “La vera forza delle mafie sta fuori dalle mafie, è nella retorica d’occasione, nell’immobilismo, nei silenzi.” E io aggiungerei anche nelle dichiarazioni contrastanti.

Ebbene, guardiamo come avete gestito le partecipate: ognuna di loro (sono 5, ricordiamolo) è in carico ad un dirigente di un servizio diverso. I dirigenti cambiano come in un carosello, oggi uno domani un altro, le convenzioni cambiano, nessuno controlla se le modifiche sono a favore del socio privato o della collettività, i costi aumentano, il servizio agli utenti diventa sempre più scadente, i nostri rappresentanti nei consigli di amministrazione si avvicendano e non si sa bene cosa facciano, secondo quali indicazioni deliberino, cambiano di nuovo, mettiamo come presidente il city manager, poi lo mettiamo al controllo… avete presente quella indicazione su un regolamento navale, mi pare che in casi di incapacità di dare indicazioni c’era scritto “facimm’ ammuina”?

A me tutto sembra, tranne che si sia fatto ordine da quando vi siete insediati.
E’ stata ricapitalizzata la società attraverso una rivalutazione delle nostre quote in Ecoambiente rimettendo i conti a posto, ma in modo assolutamente fittizio e non sostanziale: la società è in continua perdita!! La c.d. “ricapitalizzazione” è stata pure origine di un pasticcio: quei soldi che abbiamo messo erano DEBITI FUORI BILANCIO!
I costi del servizio aumentano e si fa un gran parlare di aumento della differenziata a 65, 70, 85, 95% ma i fatti stanno che il 31 dicembre del prossimo anno rischiamo di accollarci i debiti che il socio privato non pagherà e il Comune andrà in default.

Stiamo lavorando al bando per chi sostituirà la LatinAmbiente?
Quali sono le linee programmate rispetto a questo tema? Abbiamo messo in moto un meccanismo di decisione rispetto al modello che vogliamo?

La commissione Ambiente è paralizzata, ma è paralizzata, anzi immobile la vostra attività progettuale, la vostra capacità di modificare questo rapporto viziato, inquinato sin nel midollo con questa società.
Un giorno la pensate in un modo il giorno dopo cambiate idea.
Abbiamo due contenziosi: uno con la LatinAmbiente e uno della LatinAmbiente con la Poseidon.

Insomma da che parte stiamo?
Un giorno stiamo con la Poseidon perché rivestiamo i panni del Comune che segue schemi “politici”, che pensa al livello occupazionale ecc…, un altro giorno siamo contro la Poseidon perché rivestiamo i panni del socio di maggioranza della società partecipata.
E mi voglio fermare qui perché la schizofrenia di questo rapporto è oltre il limite della decenza politica e molto simile alla spericolatezza di una giocoleria finanziaria che non prelude a niente di buono.

Perché non avete mai pensato ad un ufficio di raccordo per tutte le partecipate per monitorare meglio il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica e per controllare?

Questa è la proposta che facciamo. Non critichiamo soltanto: proponiamo.

Se andiamo a guardare bene gli indirizzi del legislatore capiamo che si sta muovendo proprio in questa direzione puntando alla verifica del risultato affermando la tracciabilità del processo decisionale per verificare la legalità dei comportamenti. In questo comma, il 551 della legge di stabilità entrata in vigore il 1 gennaio 2014 gli EELL, in caso di perdita, e qui abbiamo visto che non è una ipotesi peregrina, devono essere istituiti appositi fondi nel proprio bilancio al fine di assorbire, anche solo parzialmente, i risultati negativi conseguiti dalla partecipata.
Il nostro obiettivo, non lo dobbiamo mai dimenticare, è la “sana gestione dei servizi secondo criteri di economicità ed efficienza” e le partecipate rientrano, con questa legge, nei vincoli dati agli EELL cioè quelli dettati da economicità ed efficienza.

Due Soc.Partecipate hanno registrato perdite per tre esercizi continuativi:
 la SLM in liquidazione dal 2010 e
 le Terme di Fogliano in liquidazione dal 2004
e in deroga alla legge abbiamo finanziato la SLM per €20mila: non lo potevamo fare e l’abbiamo fatto.
Forzature e immobilismo.

Voglio solo evidenziare una cosa rispetto al bilancio della LtAmbiente:
 il numero delle unità di personale dipendente dal 2011 al 2012 è + 25 unità e
 il costo del personale dipendente dal 2011 al 2012 è + €2ML500mila
ed è proprio in questi anni che si generato il maggior importo di debito della società. Dopo l’insediamento della nuova amministrazione.

CONSORZIO SVILUPPO INDUSTRIALE RM-LT
il personale dipendente diminuisce di 16 unità e la spesa del personale aumenta di €2mila. (???)

ACQUA LATINA
La società è in perdita, non riesce ad incassare i crediti e seppure abbiamo una quota del 10,85% non possiamo esimerci dal controllo. La controversia relativa alle caditoie mai risolta ora pare in contenzioso.

Come mai la società non è stata in grado di fornire acqua ai cittadini di Borgo Baisizza e Montello a ridosso della discarica?
Perché non ci siamo fatti carico di questo servizio primario, vitale, visto che i loro pozzi sono inquinati?
Perché non dimostriamo di stare dalla parte dei nostri cittadini?
E rispetto al 7%, qual’è la l’indirizzo di questa amministrazione?

Risulta dagli atti che i revisori hanno chiesto dati relativi alla verifica dei crediti e dei debiti, ma nessuna partecipata, nonostante più volte sollecitata a febbraio e ad aprile 2014, ha fornito questi dati.
A me sembra una cosa gravissima.

Sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del codice della strada: le multe.
Abbiamo un residuo attivo altissimo: €4ML con una capacità di riscossione del solo 10%.
Anche qui c’è qualcosa che non va.
Cosa sta facendo l’amministrazione per attivare un sistema di riscossione degno di questo nome? Vogliamo lasciar perdere? Signori, sono €4ML.

Chi paga?

Proventi dei beni dell’Ente
Affitti attivi: su €683mila siamo capaci di incassarne meno della metà: €317mila con un residuo attivo di €366mila.

Anche qui: chi paga?

Un altro elemento da segnalare è che in questo consuntivo si registra che non è stato approvato il contratto decentrato.
E questo mi fa riflettere sulla capacità di interloquire di questa amministrazione. Interloquire per giungere ad una conclusione che tenga conto delle parti in causa e che sappia valorizzare ed armonizzare le proposte.
Anche qui dobbiamo registrare un fallimento.

Residui attivi
I residui attivi ante 2009 ammontano a €136ML su un totale di quasi €280ML, ovvero oltre il 50%
I residui passivi ante 2009 sono di più degli attivi, ovvero €148ML, ovvero 53%.
Mi chiedo: se i residui attivi non sono più esigibili e vanno cancellati, con quali soldi paghiamo i debiti ante 2009? Possiamo esimerci dal pagarli? Un Ente pubblico può fare orecchie da mercante e non onorare un impegno?

Secondo gli indirizzi della Corte dei Conti quelli ante 2009 hanno perso la loro esigibilità e andrebbero cancellati. Se così facessimo, la veridicità del nostro bilancio consuntivo sarebbe minata.
E la questione dei debiti fuori bilancio ancora non riconosciuti mina anch’essa alla veridicità del risultato del consuntivo perché una parte dell’avanzo deve essere vincolata proprio alla copertura di questi debiti. Successivamente alla chiusura dell’esercizio e prima della scrittura del rendiconto sono venuti fuori DFB in attesa di riconoscimento per €773mila!!! L’importo per il 2013 si è cosi praticamene raddoppiato.
In Commissione Bilancio abbiamo richiesto più volte una ricognizione e una previsione dei DFB, ma né a noi consiglieri né risulta agli atti che siano stati forniti tali dati ai revisori dei conti che pure l’avevano richiesti. Anche questo a me sembra grave.

Ecco perché la valutazione che facciamo è negativa.

Latina: dirigenti costosi e improduttivi

«Invece di rivedere il piano economico e cercare di risparmiare l’amministrazione si barcamena tra figure apicali e di dubbia efficacia»

20140329-215804.jpg«Il Comune può e deve risparmiare ottimizzando: è d’obbligo una spending review che passa attraverso una scelta di riorganizzazione ai vertici, ma tale riorganizzazione deve tenere conto tanto dei costi quanto dei benefici». Lo dice la consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani guardando alla macrostruttura dell’ente comunale e alla sua dotazione organica e auspicando un aggiornamento dei ruoli e delle responsabilità dirigenziali.

«L’attuale assetto, approvato con delibera di giunta 366/2012 – afferma la consigliera – prevede 4 dirigenti di area, ciascuno pagato oltre 100mila euro l’anno, che non si sa bene cosa facciano. Poi ci sono un direttore generale, un vice-segretario generale, un capo di gabinetto che dovrebbero tutti insieme costituire una propulsione per la nostra amministrazione, ma che al contrario rischiano di rappresentare una moltiplicazione di punti di riferimento che alimenta la confusione. La realtà è che siamo costretti ad assumere a tempo determinato giovani dirigenti nei settori urbanistica, patrimonio, economia e finanze perché servono persone competenti e produttive quando gli storici dirigenti, quelli super pagati, sono lasciati in standby in attesa della pensione a dirigere non si sa bene cosa».

Per la Zuliani l’unico criterio per comprendere la produttività di un dirigente facile da verificare anche per il cittadino, che è il vero datore di lavoro, sono gli atti prodotti, le firme in calce a provvedimenti per l’amministrazione e per la città. «Se abbiamo dirigenti che firmano migliaia di atti all’anno e altri che ne firmano una decina – sottolinea la democratica – qualcosa non va. Un carico di lavoro sproporzionato è segnale di inefficienza e inefficacia. Sembra strano poi – aggiunge la consigliera – che gli scostamenti attesi per la valutazione dei dirigenti (0-33%, 34-66%, 67-99% cui corrispondono le fasce degli incentivi) siano così indifferenziati».

«L’evidente difficoltà del sindaco è testimoniata dal continuo balletto dei dirigenti che ora devono occuparsi di un settore, ora la responsabilità di quel settore gli viene tolta, ora gli viene ridata». La Zuliani cita a tal proposito dei casi concreti: «Solo due mesi fa abbiamo assistito all’avvicendamento di 5 dirigenti in sette settimane ai Servizi sociali. Altro esempio eclatante è l’avvicendamento al servizio Viabilità con il caso Urbania, costato alle casse comunali milioni di euro: anche qui tanti dirigenti, ma nessuno che si fosse accorto del danno erariale che si andava configurando».

«Quando c’è un avvicendamento frequente – sottolinea ancora la Zuliani – nessuno si prende la responsabilità della paternità di un atto amministrativo e di tutti i suoi passaggi. Ciò è causa anche di disservizi e danni in ordine al pagamento delle fatture alle ditte che lavorano per il Comune o della revoca di finanziamenti importanti come successo per la scuola di via Cimarosa, che abbiamo dovuto sostenere con soldi di bilancio avendo perso il finanziamento regionale».

«Un’amministrazione è credibile – conclude la consigliera Pd – quando si fa carico di atti coraggiosi a favore dei cittadini invece di curare gli interessi di un’élite costosa. Il tempo dei privilegi è finito per tutti».

Servizi comunali in proroga: «Spreco di soldi pubblici»

foto 2

«Le continue proroghe per affidare temporaneamente servizi come mense comunali, trasporti, verde pubblico o pulizia di monumenti e caditoie sono il segno tangibile di una mancata programmazione che pagheranno i cittadini di propria tasca. Dare in gestione questi servizi tramite bandi di gara e grandi appalti consentirebbe risparmi notevoli, ma l’amministrazione di Latina, da quando si è insediata, non ha mai voluto fare il bilancio per tempo. Certo è una scelta coraggiosa quella di definire con anticipo il quadro di costi e delle entrate di un’amministrazione, ma è un fatto di scelta politica e nient’altro.

20140105-143652.jpgPer Nicoletta Zuliani, consigliera del Partito democratico, il rinnovo dell’affidamento in concessione del servizio mense nelle scuole e nei centri diurni deciso dal Comune di Latina è solo l’ultimo tassello di un regime transitorio di proroga che interessa tantissimi servizi comunali e di cui sono i cittadini a fare le spese. «Lo si potrebbe evitare se si facesse il bilancio entro i primi mesi dell’anno – sostiene la consigliera piddì – cosa che è assolutamente fattibile perché la normativa dà altri due momenti per mettere a punto la manovra di bilancio, il riequilibrio entro settembre e l’assestamento entro novembre. Se non si fa è perché non lo si vuole fare. È una scelta politica, nient’altro. Una scelta che grava sulle spalle dei cittadini per circa 2 milioni e mezzo l’anno».

«Nelle fasi di riequilibrio e assestamento – spiega la Zuliani – si possono fare variazioni compensative tra i capitoli di bilancio per garantirne l’equilibrio. Questi servizi in proroga e l’impossibilità di fare il bilancio rivendicata dall’amministrazione sono in realtà un alibi e uno spreco di denaro pubblico perché le proroghe hanno costi molto più elevati rispetto all’affidamento dei servizi tramite bandi di gara: pensiamo ai ribassi delle gare: comportano il 30% di risparmio o di servizi in più!

«L’amministrazione fa pagare ai cittadini la mancata volontà di fare il bilancio per tempo – conclude la Zuliani – caricando sulle spalle degli stessi circa due milioni e mezzo di euro l’anno, soldi che potrebbero essere risparmiati se solo si avesse il coraggio di programmare il bilancio nei primi mesi dell’anno.

<

Meglio il Circo (+€50mila) che gli asili nido (-€100mila) dal Bilancio…

Commissione Bilancio SENTITE QUESTA: assestamento di bilancio – €100mila in meno agli asili nido e €50mila in più al Festival Internazionale del Circo… MA IN CHE CITTÀ VIVIAMO???
Faremo un emendamento e chiederemo di spostare le somme da una parte all’altra.
  • Alessandro Medini Questa città brucierà, spero che con essa brucino sti quattro baroni.
  • Stefano Colafrancesco Una città di “pagliacci”!!!
  • Gianluca Bottoni Veri pagliacci …. gestita da Pagliacci oramai rasentiamo l’assurdo ma non se vergognano di quello che fanno sti BUFFONI !!!
  • Luciana Ciardi quel cavolo di circo non é la prima volta che viene privilegiato.
  • Alessandro Medini Chissà perché … Favori e soldi non c’è nessun altro motivo … Plausibile
  • Luciana Ciardi un circo che poi fa pagare 70€ a biglietto, ma i Montico sono sempre presenti in comune
  • Claudio Ennas Credo che il problema principale sia che non ci sono risorse per tutti e che quando si spostano risorse da un’esigenza ad un altra si vadano a toccare settori di servizi essenziali come gli asili nido.
    Sono convinto che ci siano altri settori di soldi sprecati o mal spesi da cui poter attingere per una manifestazione come il Circo Internazionale che si svolge tradizionalmente a Latina da almeno cinque anni (che io ricordi). Ma se non ci fossero fondi reperibili da nessuna parte è ovvio che i primi a dover rinunciare dovrebbero essere quelli del Circo.
  • Logi Andrea Cara Nik ma in una citta’ gestita da pagliacci che cosa ti potevi aspettare
  • Mariassunta D’Alessio per loro turismo è …kitch e baldoria, concetti che poco legano con il termine cultura….e non esiste neanche l’assessorato di riferimento. Lo hanno dimostrato no?
  • Francesco Parisi Ha ragione Claudio. Dovete ricercare quelle nicchie dove lo spreco delle risorse è prassi quotidiana. Non dovrebbe essere difficile per chi legge bene i bilanci e vive la città.
  • Christian Gabriele ……Senza Parole…….
  • Alessandro Alessandrini Cara Nicoletta Zuliani, hai tutto il mio appoggio, questo è il festival del lavoro nero e dello sfruttamento di quei poveri animali.!!!!
  • Andrea Baldas Questa è la cultura dei nani e delle ballerine. Che ti aspettavi?
  • Claudio Gatto pubblicizzare questi fatti, in modo che ogni cittadino sia corresponsabile
  • Giusy Montana Ridicoli….
  • Marina Bencivenga più di fare un emendamento,io gli tirerei una scarpata in fronte
  • Serena de Bonis cara prof….e’una situazione alquanto ridicola….da me ci sono famiglie che stanno pagando in attesa di essere inseriti come comunali…..sono in lista e ci rientrerebbero anche …..e’una situazione sgradevole!!!!!
  • Nick Zanfardino si possono saper i nomi di chi ha votato questo assestamento?
  • Nicoletta Zuliani Nick Zanfardino Bruni, Chiarato, Calvi, Tontini
  • Nicoletta Zuliani quattro voti contro, Zuliani, Porcari, De Amicis, De Marchis. Astenuto (con promessa di voto favorevole in consiglio) Fuoco.
  • Cettina Sapienza Non mi meraviglio, viviamo infatti in una città circense: nani e ballerine al potere (come in Italia del resto). Con tutto il rispetto per gli artisti, quelli veri, del circo.
  • Luigi Libralato E’ sempre più scandaloso, mi meraviglio per il fatto che negli ultimi anni a Latina si continua a votare per questi amministratori!
  • Massimo Icolaro in una citta di politici clown e di cittadini che sono ruffiani striscianti era da supporre….
  • Renato Catenacci Roba da pazzi veramente, non ho parole. Gli asili nido una volta erano un servizio sociale con lo scopo di favorire le mamme che lavoravano, poi nel corso degli anni e’ cambiato tutto, ora si esternalizza il servizio ai privati e arriveremo al punto che gli asili comunali chiuderanno. In compenso avremo il festival internazionale del cinema. Avanti cosi
  • Renato Catenacci Errata corrige, magari fosse il festival internazionale del cinema, volevo scrivere circo ma il t9 ha interpretato male…….. O forse bene
  • Massimo Icolaro A Latina da 70 anni i potentati locali hanno spadroneggiato mettendo nei posti chiave emeriti ignoranti e nullafacenti che si dedicano il lavoro nella p.a. come un secondo lavoro. HANNO FATTO UNA VINCITA ALLA LOTTERIA UNA SPECIE DI TURISTA PER SEMPRE. i VARI POLITICI (DI TUTTI I PARTITI) SI SONO ALACREMENTE ALLA SPARTIZIONE DELLA TORTA. INFATTI ABBIAMO L’ESEMPIO DI QUALCHE TROMBATO ECCELLENTE DEGLI ANNI 90 INGESSATO IN UNA INVIDIABILE POSIZIONE PER 20 ANNI ED ORA RIBUTTATO NEL CALDERONE DELLA POLITICA ATTIVA…
  • Meri Drigo No Ragazzi è a fin di bene !!! Cosi i bambini imparano da subito che fare gli equilibristi … o i clown è l’eccellenza della vita!
  • Cettina Sapienza Nani e ballerine da utilizzare nell’amministrazione locale.
  • Luca Fabietti In questa città mi riconosco sempre meno. Ma nonostante ciò non bisogna mollare! Grazie a Nicoletta e a quanti continuano a lavorare per il bene comune e non per il proprio tornaconto!
  • Nicoletta Zuliani sapete cosa? mi sa tanto che glieli hanno pure già dati… non avrebbero dovuto.
    Faremo l’emendamento, e se passa (come penso perché quando ho detto dei €50mila al circo i consiglieri di maggioranza sono rimasti di stucco) sono affari loro. 
    Mi stupisco che la Sovrani – assessore agli asili nido e “paladina” dei bambini) non abbia detto nulla, né combattuto neanche un po’…
  • Cettina Sapienza La Sovrani non ha combattuto neanche un po’ forse perche già sapeva che era stato tutto fatto. E se così fosse non dovrebbe renderne conto a tutti noi che abbiamo diritto di sapere come vengono impiegati i denari delle nostre tasse?
  • Giulio Effe in quella che ha fatto di un personaggio incapace di leggere un contratto e regalare ad urbania un milione di €, il proprio sindaco!
  • Pietro Canzachi se erano bambini lo avrei pure capito, deficienti…

MA DIAMO I NUMERI?

20131029-215216.jpgMi ha colpito a pag.192 relativa al bilancio previsionale del 2013 alcune somme a carico della collettività. Trovo 1.074.770 riferiti a “canone di spese comuni di mantenimento area Cimiteriale” ripartite cosi: esercizio in corso €537.385 + altre €537.385 per un totale di €1.074.770. Domanda: ma non abbiamo affidato il servizio in Project Financing? Ergo, non dovrebbe essere a costo zero per il comune? Perché dobbiamo queste somme così ingenti? Ecco il fatto. Successivamente alla firma della convenzione con il concessionario dei servizi cimiteriali, a maggio del 2009, questi si accorge che non sapeva a chi inviare la richiesta di contributo per le spese di mantenimento dei loculi della parte vecchia. A copertura di questi costi si fa avanti il Comune con l’approvazione di un ATTO INTEGRATIVO al contratto, finalizzato al riequilibrio del PEF del Concessionario per i primi due anni di gestione, periodo durante il quale si dovrà provvedere all’aggiornamento dell’anagrafe delle sepolture. Ovvero: il comune paga le spese di mantenimento (€18,00 a salma) al posto degli eredi dei morti che occupavano la parte vecchia del cimitero. 20131029-215122.jpg
Al tempo del commissario Nardone viene affidata la ricognizione anagrafica degli “occupanti” della parte vecchia del cimitero al Concessionario stesso. Al termine del lavoro (dicembre 2011) il concessionario viene liquidato con €90.000 circa. Con questi dati il Concessionario dovrebbe essere ormai in grado di garantirsi il pagamento del canone da parte degli eredi degli “occupanti” dei loculi del cimitero vecchio senza ricorso ai soldi del Comune. E invece? In bilancio ci sono le somme per continuare a pagare al posto degli eredi degli “occupanti”. Lo ritengo ILLEGITTIMO perché la compensazione del PEF era determinata per soli DUE anni.

Non solo.

Continue reading

PROPOSTE di EMENDAMENTI al Bilancio 2013

BILANCIO di PREVISIONE 2013

emendamenti proposti da Nicoletta Zuliani

SPESE IN CONTO CAPITALE

skateparkSKATEPARK _______€30mila

Costruzione di uno SKATEPARK Comunale-attrezzato e destinato a sport underground come la BMX, il pattinaggio e lo skate-boarding previa individuazione di un’area e inserimento dell’opera nel PIANO TRIENNALE delle Opere Pubbliche. (Leggi motivazione)

 

giostrePaoloVI

PIAZZA PAOLO VI

Ripristino giochi, panchine e mattonato nell’area verde di Piazza Paolo VI.______ 50mila

Installazione di videosorveglianza nell’area della piazza ______ 12mila (Leggi motivazione)

SPESA CORRENTE

Premio Gaber 2013 Don Milani MdProgetto OPEN SCHOOL _______€5mila

(Apertura dei locali scolastici oltre l’orario curriculare (pomeridiano/serale) per consentire l’utilizzo della struttura da parte di Associazioni Culturali e/o di volontariato sociale per attività rivolte ai quartieri Q4-Q5. (Leggi motivazione)

 

 

Progetto EDUCARE gli EDUCATORI per una CITTA’ senza BULLI _______€10mila

Ha la durata di due anni (finanziamento comunale per il primo anno) e prevede un protocollo d’intesa tra la Facoltà di Pedagogia dell’Università Roma Tre, il Comune di Latina e l’Istituto Comprensivo Don Milani in qualità di capofila di una rete di scuole, per la realizzazione di un progetto di formazione e tutoraggio a cadenza bisettimanale sulla totalità dei docenti delle scuole primarie coinvolte, per tutto l’anno scolastico.

I docenti saranno formati e monitorati da esperti pedagogisti dell’Università nella gestione dei casi più complessi e problematici a rischio di devianza presenti nei loro gruppi classe. Sperimenteranno sul campo le strategie e avranno immediato feedback da parte dei tutor con effetti e ricadute immediate su tutta l’azione pedagogica dell’intera scuola.

CONTRASTO all’EVASIONE FISCALE LOCALE _______€28mila

attraverso il potenziamento S.I.C.T. (Sistema Integrato Comunale Territoriale)

Implementare la base cartografica del sistema mediante l’acquisizione di ulteriori piani urbanistici e completare la mosaicatura dei Piani Esecutivi Vigenti, l’inserimento dei vincoli urbanistici ed ambientali, la verifica e la validazione delle destinazioni ecc…;

  • procedere alle necessarie implementazioni ed espansioni da costruire annualmente mediante applicativi aperti (open source) da gestire tramite il WEB(Leggi motivazione)

Commissione bilancio, ennesima presa in giro dell’assessore che accampa ‘il legittimo impedimento’

Insorgono i consiglieri del Pd Porcari, Sarubbo e Zuliani: situazione inaccettabile, non tollereremo più atteggiamenti simili

“Il gruppo del Partito democratico e i cittadini di Latina non tollereranno più le continue prese in giro dell’assessore al bilancio”. Fabrizio Porcari, Omar Sarubbo e Nicoletta Zuliani, consiglieri comunali del Partito democratico, hanno partecipato questa mattina alla seduta di commissione bilancio nella quale era stato invitato anche l’assessore per discutere di preventivo di bilancio e dei debiti che il Comune ha nei confronti delle aziende che aspettano i pagamenti e attraverso i quali potrebbero far ripartire le loro imprese.

“Abbiamo atteso invano, l’assessore, evidentemente impegnato nella sua attività di parlamentare, non si è presentato nonostante ci fosse stata assicurata la sua partecipazione – dicono i tre consiglieri del Pd – la situazione è diventata inaccettabile: l’amministrazione di Latina non ha ancora definito il bilancio di previsione per l’anno in corso mentre l’assessore non scegliendo quale incarico preferisca ricoprire (assessore o deputato) blocca la commissione nella quale si svolge il cuore dell’attività amministrativa del Comune”.

Un problema anche politico, considerando le fratture interne alla maggioranza di centrodestra impediscono di sostituire l’assessore perché sarebbe difficile trovare un nuovo equilibrio al suo interno. Da qui il temporeggiare.

“L’assessore scelga da che parte stare – concludono Porcari, Sarubbo e Zuliani – lasciando stare le scuse di ‘legittimo impedimento’, e permetta che nella commissione bilancio si concretizzino le scelte che questa città aspetta senza ulteriori prese in giro nei confronti dell’opposizione che cerca in maniera legittima di fare il suo lavoro e dei cittadini”.