Mi preme dare un chiarimento rispetto alla notizia uscita questa mattina sui diversi giornali e testate online in cui si riporta che io abbia “aggiunto” la mia firma al documento che sfiduciava Giorgio De Marchis da capogruppo PD. Cosi non è, e su una questione di questa rilevanza non posso prestarmi a strumentalizzazioni.
Quel documento firmato da 5 consiglieri PD da me non è stato firmato allora, e non è stato firmato oggi perché non ne condividevo il ragionamento e oggi lo considero un documento superato.
Sono passate alcune settimane da quel documento, nel frattempo, e lo stallo in cui ci troviamo non fa il bene né del gruppo consiliare, né del Partito Democratico. Le vicende amministrative, le gravi questioni relative alla Latina Ambiente ed il territorio, i casi di violenza per le nostre strade, il degrado e l’incapacità di dare risposte da parte della nostra Amministrazione sono temi sui quali da noi consiglieri ci si aspetta risposte senza attendere oltre. L’azione dei consiglieri può anche essere buona singolarmente, ma l’efficacia rischia di scemare se le questioni interne risucchiano la maggior parte del tempo e delle energie e soprattutto se non si lavora come un team. Un team che deve ritrovare subito la capacità di lavorare con vigore.
Avevamo ascoltato il capogruppo chiedere una settimana al termine della quale sarebbe stata convocata una nuova riunione, ma proprio qualche giorno fa ci ha detto che lui non avrebbe convocato nessuna riunione.
E’ stata allora scritta una richiesta di convocazione di una riunione di gruppo, l’unico momento deputato alla discussione e alla sintesi di questioni interne. Questo è unicamente ciò che ho sottoscritto: una richiesta di convocazione di riunione di gruppo consiliare. Riunione nella quale verranno considerati tutti i ruoli, sia quelli dimissionati (vice-presidente del consiglio e presidenza della commissione trasparenza) che il ruolo di capogruppo che, di fatto, non sembra avere la fiducia di una maggioranza. Nella richiesta di convocazione si chiede anche la rivisitazione delle presenze dei vari consiglieri nelle commissioni, viste vecchie uscite e i nuovi ingressi con De Amicis e Fioravante. Ripeto, questa richiesta io ho sottoscritto.
Rispetto alla situazione della nostra città per la quale il Partito Democratico è chiamato ad essere non solo vigile ma incisivo e determinante, dobbiamo davvero mettere un surplus responsabilità, che significa “capacità di dare risposte“.
In tempi di sofferenza come quelli che stiamo vivendo urge la capacità di uno sguardo che osservi le cose più dall’alto, e che ritrovi la forza ed il coraggio di lavorare unicamente al bene collettivo.