Ho chiesto nuovamente in Commissione Welfare di portare in discussione la bozza di Regolamento della Consulta Comunale della Famiglia, Infanzia e Adolescenza depositata agli atti della commissione sanità della precedente amministrazione: è ora di dare voce ad una parte fondamentale della nostra comunità, prima cellula sociale dove si forma e si sviluppa ogni cittadino.
L’attenzione che una comunità dà alla famiglia ed ai bambini denota la capacità di costruire il proprio futuro ed è per questo che, proprio perché in assemza di un Assessorato alla Famiglia nel nostro Comune è tanto più doveroso creare uno spazio in cui la Famiglia diventa interlocutore e soggetto di politiche.
Con la consulta – che è a costo zero – cambia il rapporto cittadino-politico: non più richieste che il singolo politico soddisfa e su cui chiede poi il consenso elettorale, bensi un rapporto trasparente ed onesto, non più personale col singolo consigliere bensí collettivo e istituzionale, ufficiale.
Nel 2012 il Consiglio Comunale istituisce all’unanimità il luogo di consultazione, di proposta e di confronto con l’Amministrazione sulle questioni e le realtà delle famiglie della nostra città. Alla istituzione non è mai seguito un regolamento e quindi la consulta non si è mai costituita.
Spero che questa Amministrazione si dimostri lungimirante e aggiunga, ai tantissimi tavoli e confronti che ha già avviato con tante categorie, anche quello con la Famiglia.
Non c’è più tempo da perdere: la famiglia è una priorità.