Tag Archives: controllo

Debiti Fuori Bilancio? Un maggior controllo anche politico.

IMG_1719I debiti fuori bilancio costituiscono per la nostra amministrazione una anomalia talmente grande che anche questo collegio dei revisori non ha potuto fare a meno di rimarcarlo. Oggi in Commissione Bilancio era presente il collegio al completo (Proietti Sette, Rubini, Marcone)

Già solo nei primi quattro mesi i revisori hanno dovuto rendere ben 22 pareri per altrettanti DFB uno dei quali addirittura ha richiesto la nomina di un commissario ad acta per essere riconosciuto per inerzia dell’Ente… un DFB della bellezza di €400mila per una concessione edilizia mai accordata su un terreno vicino al mare.

I motivi dell’origine dei DFB è un cattivo procedimento amministrativo spesso causato da incuria, errori, negligenza o disguidi imputabili però ad una organizzazione molto carente. Anche il sottodimensionamento del personale gioca un ruolo importante: chi è sovraccaricato di lavoro tende a non dedicare il tempo necessario a ciascuna pratica, e quindi c’è una maggiore probabilità che venga svolta male. Per ogni DFB la legge richiede che vi sia una relazione dettagliata che documenti i vari passaggi per risalire al punto critico che ha generato il cattivo procedimento amministrativo per evitare quella criticità in futuro.

Circa l’80% di questi DFB sono di contenziosi giunti a sentenza da pagare entro 30 gg, il restante è imputabile ad azioni di indebito arricchimento da parte dell’Ente (lavori svolti e non pagati).

L’Ente è costretto ad accantonare ogni anno nel bilancio di previsione somme per il pagamento di questi debiti a patto che non compromettano l’equilibrio del bilancio. Questa è la fase di predissesto. Queste somme sono evidentemente sottratte ad altri usi (scuole, strade, cultura, servizi sociali…) e sono da accantonare obbligatoriamente vincolandole al pagamento dei DFB. Se non si riesce a rispettare gli equilibri si va in dissesto. Bisogna conoscere in anticipo, quindi, gli eventuali DFB che sopraggiungeranno nell’anno.

Cosa ho proposto in Commissione?

Innanzitutto va valutato l’istituto della transazione, mai considerato dall’Ente, che ci consentirebbe, in situazioni di evidente soccombenza da parte del Comune, di anticipare la soluzione e ridurre i costi.

Altro strumento in mano a noi politici è espletare il nostro potere di controllo sulle varie questioni che potrebbero diventare contenziosi o generare situazioni da DFB. Come? Convocando in Commissione Bilancio i responsabili dei settori per far emergere i dati su contratti, proroghe, contenziosi avviatiSpesso, senza la sollecitazione della Commissione questi dati non vengono neanche raccolti.

Mi chiedo infatti: come sta andando rispetto alla IPOGEO? E sulla MetroLatina, a che punto siamo? Abbiamo un Regolamento Cimiteriale Comunale? I contratti con le Associazioni Sportive rispetto all’uso delle strutture Comunali a che punto stanno?

I revisori hanno apprezzato.

Questo è il controllo che dobbiamo operare e lo strumento che abbiamo è la Commissione Bilancio: ho sollecitato il Presidente Di Trento a lavorare di più in questa direzione affrontando i temi che gli comunicherò in un lungo elenco.

Il Comune paga 8 milioni per le utenze: siamo un colabrodo.

nicpizzoIl vice presidente del consiglio comunale, Nicoletta Zuliani, fa il punto sulle bollette pagate dall’ente. “Ogni anno il Comune di Latina spende 8 milioni di euro per pagare le utenze di uffici, scuole, impianti sportivi, chiese ed edifici comunali. È necessaria una spending review, ma soprattutto l’istituzione di un unico ufficio che si occupi esclusivamente dei contratti e che monitorizzi tutte le spese sostenute dall’ente comunale per le utenze”.

La consigliera del Pd spiega che attualmente per verificare quanto spendiamo, ad esempio di energia elettrica, bisogna recarsi in tanti diversi uffici: lavori pubblici per le scuole, sport per gli impianti sportivi, un altro diverso contratto è di competenza dell’ufficio manutenzioni. Il Comune si avvale di tre diversi fornitori di energia elettrica a seconda di quale ufficio stipula il contratto: Heracomm, Enel e Ceie Power. Con Enel c’è anche un contenzioso irrisolto.

In una situazione generale così caotica – afferma Zuliani – viene a mancare ogni principio di trasparenza, ma soprattutto ogni tentativo di risparmio da parte dell’ente resta vano. Oggi il Comune è un colabrodo ed è inoltre in regime di salvaguardia: quando la legge lo ha permesso, l’ente non ha scelto un fornitore di servizi nel libero mercato alla tariffa più conveniente, ma è rimasto com’era, ossia ad una tariffa più alta”. Un chiaro esempio di quanto sia critica la situazione comunale rispetto alle bollette, viene dalla scuola di via Tasso: il Comune non ha pagato il conto telefonico e così il plesso è rimasto senza linea, un servizio che invece è vitale per una scuola che ha sezioni della scuola dell’infanzia.

La carenza gestionale di questa amministrazione provoca un uso certamente non ottimale delle risorse. Finché non ci sarà un ufficio unico ad occuparsi delle utenze – afferma Zuliani – non ci sarà controllo e contezza di quanto e come si spende, quindi non ci sarà nemmeno modo di risparmiare. L’amministrazione deve adesso dimostrare di riuscire a controllare con metodo e sistematicità le proprie spese, altrimenti si crea una zona grigia che può diventare pericolosa”.

Una zona grigia che vale 8 milioni di euro.