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TASI: detrazioni grazie al PD

Le famiglie di Latina con figli a carico e con figli portatori di H avranno una detrazione sulla TASI. Avevo denunciato l’8 agosto questa grave mancanza nella prima proposta di delibera presentata e votata in Commissione Bilancio. (leggi qui)

Ieri in consiglio è passato il nostro emendamento, che la maggioranza ha voluto condividere con noi sulle riduzioni TASI. Abbiamo esteso la fascia su cui far ricadere  detrazioni (da €60 fino a €40)  fino a €500 di rendita catastale, ed in più saranno detratti €25 a figlio a carico ed in più €50 a figlio disabile.

Da dove sono stati presi i soldi per pagare le detrazioni? Dove sono stati reperiti i fondi? Qui sono molto critica.

Il legislatore dava facoltà ai Comuni di derogare ai tetti di imposta per lo 0,8 per mille. Ovvero si poteva scegliere a quale tipologia di immobili aumentare l’imposta dello 0,8 per mille oltre il max consentito. In questo modo si poteva reperire il gettito necessario per utilizzarlo in forma di detrazione o esenzione su una categoria ritenuta più fragile.

Ma sapete a chi è stata applicata questa maggiorazione dell 0,8 per mille di imposta?

Ai proprietari delle PRIME CASE !!!

Su questo non sono stata d’accordo.

In questo modo l’aliquota stabilita per le prime case, che originariamente era dello 0,25 per mille, è passata allo 0,33 e si è rispalmato sulla stessa categoria il maggior gettito in forma di detrazioni articolate come vi ho detto. Si sarebbe potuto scegliere di aumentare dello 0,8 la categoria delle seconde case, o delle “case sfitte dei costruttori”come hanno fatto in altri comuni. Tra l’altro queste categorie avrebbero garantito un maggior gettito con cui si sarebbe potuto alleviare gli affittuari indigenti. Lasciando lo 0,25 alle prime case la TASI sarebbe stata tutta più bassa, in più avremmo aggiunto tutte le detrazioni, e allora sì che avremmo davvero sgravato le famiglie proprietarie di prima casa!!

Ma a detta di tutti, le seconde case e le case sfitte dei costruttori erano “categorie da tutelare” che già pagavano un’aliquota alta.

Sono scelte politiche.

Prendo atto e MI DISSOCIO.

 

PASSA la TASI SENZA DETRAZIONI

IMG_1817.JPGFAMIGLIE TARTASSATE
La maggioranza ha forzato il voto durante la commissione Bilancio di oggi ed ha approvato di prepotenza il regolamento Tasi così com’è, senza detrazioni per famiglie con figli o con portatori di handicap e senza scaglioni. Lo ha fatto con la promessa di una successivamassima apertura‘ alle proposte della minoranza, ma solo come emendamento in Consiglio Comunale.

L’INSICUREZZA della MAGGIORANZA
Si tratta di un segnale di grande insicurezza da parte della maggioranza, perché la scadenza per l’approvazione in consiglio comunale del regolamento per la Tasi è ancora abbastanza lontana, il 5 settembre, ma erano ben consapevoli del fatto che nelle successive commissioni avrebbero potuto restare senza numero legale, come già accaduto nel consiglio comunale per l’approvazione dell’isola pedonale in centro. L’approvazione del regolamento TASI con le relative aliquote è un passaggio propedeutico per la successiva approvazione del bilancio di previsione entro il 30 settembre. Per questo motivo le proposte emendative di tutti i consiglieri, non solo le mie, dovranno essere sottoposte direttamente al consiglio e non possono più essere discusse in commissione, che sarebbe stata la sede più opportuna”.

Oggi è stato anche approvato il regolamento IMU che si presenta invariato rispetto all’anno scorso.
Ad entrambi i regolamenti il Partito Democratico si è opposto esprimendo voto contrario.

NUOVI DEBITI
In questo quadro, si aggiunge una nuova difficoltà per il bilancio del Comune di Latina: ben due maxi debiti derivanti da vecchi contenziosi arrivati a sentenza, causati da espropri per i quali sono stati intrapresi ricorsi: il Comune dovrà pagare per uno oltre 500mila euro, mentre per l’altro – che riguarda la lottizzazione Cucchiarelli – oltre 2 milioni di euro. Debiti fuori bilancio che in qualche modo andranno coperti.

LE PROPOSTE DI DETRAZIONI
Sono due le proposte di detrazioni che ho formulato in commissione e che sono già al vaglio degli uffici comunali per quantificare i costi da sottoporre poi alla valutazione dell’assise.
La prima vedrebbe due detrazioni di 150 e 100 euro da applicare a rendite catastali di rispettivamente fino 600 e 800 euro.
Nessuna detrazione invece per rendite superiori, mentre per tutti (fino però a una rendita catastale di 1.000 euro) sarebbe applicato un ulteriore “sconto” di 40 euro per ciascun figlio minore di 26 anni (purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale).
La seconda proposta vedrebbe invece una serie di detrazioni per scaglione di rendita molto graduati: per esempio, 140 euro di detrazione per rendite catastali inferiori o uguali a 300 euro; 120 euro per le rendite catastali da 301 a 320 euro, e così via. Nessuna detrazione, invece, per rendite catastali superiori ai 571 euro. Sarebbe prevista poi una detrazione di 60 euro per ciascun figlio minore di 26 anni (purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale).
L’importo complessivo delle detrazioni per i figli, al netto della detrazione per rendita catastale, non potrebbe comunque superare l’importo massimo di 200 euro.

Molti Comuni hanno già approvato a giugno il proprio regolamento per la Tasi, Latina invece ha scelto di rimandare, con la conseguenza che i cittadini riceveranno una stangata autunnale.

Invece avremmo potuto confrontare la nostra realtà con le altre, facendo tesoro delle buone prassi, per non partire sempre da zero. Ad esempio, avremmo potuto ideare una consulenza consorziata con gli altri Enti comunali (tutti con le nostre stesse difficoltà) per rendere più semplice e veloce  l’aggiornamento dei nostri funzionari.