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Anche la farmacia di viale Kennedy sarà venduta.

La vendita della farmacia comunale è uno sperpero. Sarà tolto un servizio essenziale ai cittadini, soprattutto a chi è in difficoltà. Il Comune userà i soldi per lavori di natura ordinaria
Oggi la commissione Bilancio ha approvato la vendita della seconda e ultima farmacia comunale, quella di Viale Kennedy. Ancora una volta critica la consigliera del Partito Democratico Nicoletta Zuliani, che ha sempre dato battaglia contro la vendita di queste attività, che avrebbero potuto essere una fonte di guadagno molto più alta per il Comune di Latina rispetto ad una mera vendita del bene.
È il triste epilogo dell’incapacità dell’amministrazione nel gestire un bene che potrebbe essere una fonte di denaro assolutamente da non sottovalutare, un vero e proprio reddito in un settore che non conosce crisi. Eppure il Comune continua in questo sperpero: come ha evidenziato la dirigente del settore, la farmacia di viale Kennedy quest’anno ha chiuso il suo bilancio in pari, mentre negli anni scorsi con un utile di circa 20mila euro. Due dati che a mio avviso bene evidenziano l’incapacità gestionale di questo bene da parte dell’amministrazione comunale. Quindi, dopo la svendita della farmacia di via Reni, vicino l’ospedale Santa Maria Goretti, il Comune oggi vuole dare via anche quella di viale Kennedy, continuando con questa politica economica sbagliata. L’amministrazione comunale ha deciso di vendere per fare cassa, ma una volta finite le farmacie comunali e finiti i soldi guadagnati dalla vendita, con quali soldi si ripareranno le strade, si forniranno le scuole dei presidi essenziali, etc? Sì, perché – spiega Zuliani – il denaro sarà utilizzato in questo modo, non certo per fare investimenti”.

Zuliani ricorda che tempo fa, nell’estate del 2012, l’Anci inviò ai sindaci italiani una lettera in cui sollecitava le amministrazioni a sostenere e a potenziare le farmacie comunali, cosa che non soltanto è stata disattesa ed ignorata (pur il sindaco di Latina facendo parte dell’Anci), ma addirittura qui si sta facendo il contrario, eliminando completamente un servizio ai cittadini, soprattutto a quelli più deboli e in difficoltà economiche.
Trovo che sia scandaloso – conclude Zuliani – che il Comune non voglia investire in un servizio essenziale quale è la farmacia comunale, ma insista nel mettere in bilancio una spesa da un milione di euro per una pavimentazione non necessaria in una Ztl che funzionerebbe bene ugualmente”.

Dimenticanze, tasse e controlli fortuiti: maggioranza sbadata e incompetente

Il bilancio è molto complesso: la lettura dei vari documenti richiede tempo e sto acquisendo dati che inizialmente non conoscevo.

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ISOLA PEDONALE
La realizzazione della ZTL, con relativa parziale pavimentazione da €1ML del centro di Latina sulla quale noi del PD non siamo d’accordo, non è presente nell’elenco del piano Triennale delle Opere Pubbliche come pure il parcheggio multipiano!!!! Ora, sappiamo tutti che se un’opera è inserita in questo documento può essere realizzata, altrimenti no. Aver dimenticato di inserire nel piano un’opera della la quale si sta facendo tanta pubblicità, non è un fatto marginale: denota la mancanza cronica di un coordinamento tra assessorati ed uffici.
Chi lavora in questo modo è pericoloso in un’amministrazione perché produce confusione, e la seconda città del Lazio dopo Roma non può permetterselo.

FARMACIA COMUNALE
La Farmacia Comunale di viale Kennedy sarà venduta come quella dell’ospedale: con il ricavato tapperemo qualche buco (lavori di manutenzione nelle scuole) ma consideriamo che per i prossimi anni le farmacie comunali da vendere saranno finite… Non ci sono nella previsione di bilancio prospettive di nuove entrate: le uniche sono le tasse.

PERSONALE
Intanto il personale dello staff del sindaco aumenta, mentre non si riesce proprio ad istituire un ufficio unico per la gestione dei rapporti con le partecipate, così come anche i revisori dei conti avevano fortemente consigliato.
La maggioranza vantava una vera svolta nella gestione dei rapporti con la partecipata più importante: LatinAmbiente. Ebbene, nei documenti di bilancio non compaiono dati e documenti relativi all’anno 2014: si leggono quelli del 2013. Gli uffici sono stati “costretti” ad una taglia-incolla dei dati e obiettivi del 2013. Nel bilancio del 2014 abbiamo, quindi, un buco tappato con i dati e gli obiettivi dell’anno passato: un vergognoso rimedio.

UTENZE
Altro elemento negativo: non viene istituito un ufficio unico per la gestione delle utenze. È di questi giorni la notizia della lettera da parte del governo centrale al nostro comune per un controllo delle spese, visto che ci hanno annoverato tra i primi cento comuni “spendaccioni”.
Spendiamo troppo e male anche perché non vogliamo organizzare un unico ufficio che si occupi delle utenze del comune dall’inizio alla fine mantenendo un controllo in tutti gli step del processo: dai contratti, al controllo delle spese, ai pagamenti.
Ed è li che potremmo fare la differenza.
Da un casuale controllo da parte di un dipendente sono state scoperte fatture non dovute per qualche centinaio di migliaia di euro: un risparmio fortuito, non degno di un’amministrazione della seconda città del Lazio.
I controlli non possono essere casuali: devono essere organizzati e sistemici.
È anche qui che si gioca la credibilità di una gestione.

Fine seconda puntata :-)

FARMACIA COMUNALE in ATTIVO! e noi la VENDIAMO…

Nell’anno 2011 il valore aggiunto per la farmacia comunale di Via Reni è passato da 81.824 euro del 2010 a 133.856 euro con una percentuale di ricarico che dal 24% è arrivata al 46%. Il risultato è ottimo ed eccezionale ed è il primo positivo indicatore di una gestione nuova più efficiente che sta operando nella giusta direzione”. Così si legge nella relazione che il commercialista revisore contabile ha fatto del conto economico per il servizio delle farmacie comunali inviata in data 25 giugno 2012 alla dirigente.

Il conto economico del 2012 ancora non c’è,  ma come previsto dalla dirigente possiamo aspettarci che i guadagni dell’anno 2012 si siano quadruplicati. Segno che se l’amministrazione gestisce bene un elemento  produttivo si può contare su un introito che può essere reinvestito, per esempio, nei servizi sociali che hanno subito pesanti tagli. La farmacia dunque non va venduta. I Comuni possono trovare risorse endogene e realizzarle per essere produttivi, gli introiti non devono derivare solo dalla tassazione. Migliorerebbe così anche la dinamica relazionale tra Ente e cittadinanza. Continue reading

FARMACIA COMUNALE: SI (S)VENDE

“È singolare come un’attività, ritenuta estremamente redditizia, nelle mani dei nostri amministratori diventi un’attività in perdita. A questo punto non si tratta di vendita, ma di una vera e propria svendita – commenta la consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani – perché si cede un presidio di sanità pubblica che nonostante in lieve perdita, rappresenta un valore importante per la comunità”.

Le delibera della giunta municipale, che porta la data del 5 giugno 2013, dice chiaramente che la farmacia va venduta essendo previsto nel bilancio dello scorso anno e dal piano triennale del Comune, da iscrivere nel bilancio 2013 per il rispetto del Patto di stabilità.

Tra l’altro si pensava di ottenere un buon guadagno dall’affitto dei locali, altro elemento portato a favore della vendita, ma nella delibera di giunta il dirigente al patrimonio rileva che l‘immobile NON è un bene del Comune!!

Quindi e non è possibile ricavare nulla dall’affitto di quei locali.

“L’amministrazione sta svendendo la farmacia – continua la Zuliani – nonostante le perdite siano notevolmente diminuite e il trend di miglioramento è positivo. Qualche perdita è del tutto sostenibile anche perché trattandosi di un servizio pubblico esse forniscono prodotti protesici per i quali la spesa viene rimborsata solo parzialmente. Un privato fornirebbe questi prodotti senza avere un guadagno?”.

La vendita della farmacia di Via Reni, adiacente all’ospedale Santa Maria Goretti, va anche contro le raccomandazioni ministeriali: in una nota del precedente ministro, infatti diretta a tutti i sindaci, si consigliava vivamente di NON vendere le farmacie comunali, anzi, di RILANCIARLE!

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Il Comune cancella i servizi per assumere nuovi dirigenti

La consigliere comunale del Pd Nicoletta Zuliani denuncia: vendono la farmacia comunale ed esternalizzano un asilo nido per pagare nuovi dirigenti amministrativi, per continuare a stipendiare lo staff del sindaco e per assumere sei vigili urbani per soli tre mesi.

La farmacia comunale sarà venduta e il terzo asilo comunale sarà esternalizzato: contrariamente a quanto hanno fatto credere il sindaco e l’assessore tolgono i servizi ai cittadini per promuovere nuovi dirigenti in Comune”.

Una denuncia ferma e indignata quella della consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani relativa alla programmazione triennale del fabbisogno del personale per il triennio 2012/2014 deliberata dalla giunta comunale di Latina.

Nel documento l’amministrazione ha scritto nero su bianco che “il personale addetto alle Farmacie Comunali non viene computato dall’esercizio finanziario 2013 in virtù della programmata vendita di una delle due  farmacie comunali” e che è “previsto l’affidamento all’esterno di un terzo asilo comunale”.

Tolgono servizi ai cittadini, soprattutto alle fasce più deboli – commenta la Zuliani – per assumere nuovi dirigenti. Un servizio come la farmacia, tra l’altro, che si può autofinanziare. Ci sono già troppi dirigenti in Comune (considerando i dirigenti di settore cui si sono aggiunti i dirigenti di area voluti dal commissario prefettizio), il problema dell’organico del Comune di Latina riguarda invece gli impiegati: ne dovremmo avere 1.020 mentre abbiamo solo 558dipendenti di servizio di ruolo. La maggioranza vuole svendere o cancellare i servizi per pagare tre nuovi dirigenti, sei agenti di polizia municipale per soli tre mesi e per continuare a pagare gli stipendi al personale dello staff del sindaco”.

I sei agenti di polizia locale (un dirigente, un istruttore di vigilanza e 4 operatori) saranno assunti attingendo alle graduatorie degli altri Comuni, perché a Latina una graduatoria non c’è. “Con quale criterio saranno scelti i Comuni?”, si chiede la consigliera.

Quando è stata approvata in giunta la programmazione triennale l’assessore Sovrani, che aveva asserito  di voler “lanciare un segnale nei confronti dei cittadini, assicurando che stiamo cercando di fare ogni sforzo possibile per garantire un miglior servizio alla città con i mezzi a nostra disposizione“, era assente. (leggi le dichiarazioni)

Noi riteniamo che non serva assumere nuovi dirigenti – conclude Nicoletta Zuliani – ma altro personale. La grande bugia raccontata da sindaco e assessore emerge dalla lettura del bilancio: i cittadini saranno privati di un importante servizio per pagare stipendi altissimi ai dirigenti”.

Farmacie comunali: un presidio di salute per le nuove generazioni

Slitta di un mese la campagna di sconti proposta dal ministro Riccardi per i prodotti della prima infanzia: la consigliera del Pd Nicoletta Zuliani suggerisce di aspettare un anno prima di decidere di vendere la struttura di Via Reni.

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«Abbiamo ancora un mese per convincere il sindaco di Latina che le farmacia comunali non si svendono andando contro i cittadini ma si potenziano perché rappresentano un presidio di salute a sostegno delle fasce più deboli della popolazione».

La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani porta avanti l’idea di rilancio della struttura di Via Reni contro la volontà dell’amministrazione di venderla.
Il posticipo della campagna di sconti (iniziativa promossa dal ministro della Cooperazione e Integrazione con delega per la Famiglia, Andrea Riccardi, dal presidente dell’Anci, Graziano Delrio e l’associazione delle farmacie comunali) è stato dovuto a problemi tecnico amministrativi e alladefinizione del paniere di prodotti che verranno messi in vendita a prezzi ridotti che saranno molti di più.logo_farmacie comunali.jpg

«Si tratta di servizi sociali a costo zero per il Comune – sottolinea la consigliera Zuliani – perché si ammortizzano con le entrate della farmacia che si autofinanzia per sostenere il servizio. Se da una parte per le farmacie il ridotto margine di guadagno può sembrare un sacrificio economico, dall’altra è anche un segno importante da parte del Comune di voler investire sul futuro delle nuove generazioni e quindi di puntare sullo sviluppo e sulla crescita della comunità».
domiciliazione.jpgUna nuova visione delle farmacie comunali, dunque: non solo punti di assistenza, ma veri e propri presidi di salute e di nuova prevenzione.

«Rappresentano un sostegno alla genitorialità – propone la Zuliani – attraverso professionisti qualificati, grazie anche alla vicinanza con l’ospedale Santa Maria Goretti, favorirebbero l’aiuto e il sostegno ai genitori in un momento di crisi economica per il Paese. Tutti i soldi che il Comune investe in questo settore potrebbero essere invece risparmiati proprio tramite l’azione delle farmacie comunali».

Una nuova governance dei servizi sociali, che agiscono in maniera integrata coinvolgendo le istituzioni sul territorio è quella che propone la consigliera Zuliani.12ore.jpg

«Proponiamo di aspettare un anno prima di decidere di vendere la farmacia comunale Santa Maria Goretti – conclude la consigliera Nicoletta Zuliani – perché dai dati in nostro possesso sembra che nel 2011 il bilancio di quella struttura faccia registrare un attivo di circa 30mila euro. Parliamo dunque di un servizio sociale a costo zero che non può e non deve essere svenduto ma rilanciato perché diventi un vero e proprio presidio di salute e prevenzione per i cittadini. Un motore propulsore, e ricordiamo autofinanziato, di nuove iniziative a favore di quella fetta di popolazione che altrimenti non saprebbe a chi rivolgersi per soddisfare una domanda di salute».

Intanto continua la campagna Reazione Civica con la quale i cittadini di Latina possono chiedere al sindaco di non svendere la farmacia di Via Reni tramite una mail. Tutte le indicazioni qui.  (invia email al sindaco) (testo della email)

Latina: il Comune vende la Farmacia comunale il Governo le incentiva

 «Svendere la farmacia comunale di Via Reni alla luce di quanto deciso dal governo centrale è un vero e proprio atto contro i cittadini e soprattutto contro le fasce più deboli».

Questa la dichiarazione della consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani in merito all’iniziativa promossa dal Ministero della Cooperazione e Integrazione con delega per la Famiglia, Andrea Riccardi, dal presidente dell’Anci, Graziano Delrio el’Associazione delle Farmacie Comunali. Dal primo giugno nelle farmacie comunali potranno essere acquistati prodotti per la prima infanzia comepannolini, biberon e latte in polvere con uno scontodel 30% circa.

«Le farmacie comunali – aggiunge la Zuliani – rappresentano un presidio sanitario a sostegno dei più deboli, e mentre il governo le ritiene un volano attraverso cui sostenere le famiglie in difficoltà, a Latina pensano di togliere un servizio ai cittadini. Sta proprio in questo l’essenza della campagna di “reazione civica” che stiamo portando avanti».

Il Pd ha infatti coinvolto i cittadini invitandoli a inviare una e-mail al sindaco per suggerirgli  di non vendere la farmacia vicina all’ospedale Santa Maria Goretti. (invia email al sindaco) (testo della email)

«Le farmacie comunali non si svendono – aggiunge la consigliera – ma si potenziano perché sono un importante presidio sanitario a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. Possono anche essere fonte di entrate economiche per l’amministrazione».

Continua quindi la “reazione civica”: sul sito www.pdlatina.it e sui social network si trovano le indicazioni per aderire.

«Noi vogliamo dire al sindaco di ripensarci – conclude Nicoletta Zuliani – perché svendere la farmacia significa diminuire i servizi ai cittadini. E come Partito democratico non lo permetteremo».

Reazione civica contro la vendita della farmacia

I cittadini sono invitati a inondare di email la posta elettronica del sindaco

per manifestare il proprio “no” alla cessione della farmacia di Via Reni
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«Inondiamo di email il sindaco, perché le farmacie comunali sono di tutti».

Per la prima volta a Latina un’iniziativa originale che supera i tradizionali metodi di coinvolgimento dei cittadini. Tramite il web l’obiettivo di ampliare la platea di partecipazione e di comunicare azioni ed eventi dell’amministrazione passa per l’idea della consigliera comunale del Pd Nicoletta Zuliani, che per prima, con gli altri consiglieri della commissione bilancio, si è opposta alla vendita della farmacia comunale.
Da qui parte la reazione civica del Partito democratico contro la decisione affrettata dell’amministrazione Di Giorgi di vendere la farmacia di Via Reni, ufficialmente perché l’esercizio commerciale è in perdita.

«Vogliamo dare voce ai cittadini – spiegano i consiglieri comunali del Partito democratico-tutti possono partecipare a questa protesta». Che si svolge con modalità nuove e innovative: si invitano tutti coloro che condividono l’idea a inondare di email la casella di posta elettronica del sindaco per manifestare il proprio “no” alla cessione della farmacia attigua all’ospedale.

«Con questa iniziativa – commentano i consiglieri – il Comune avrà l’opportunità di ascoltare i cittadini che faranno sentire la loro voce via email. È risaputo che una farmacia non può essere in perdita, bisogna invece rilanciare quella struttura. E possiamo partecipare a questa operazione di rilancio facendoci sentire».farmaLT.jpg

Vendere a privati la farmacia comunale è dunque un modo per fare cassa da parte del Comune, ma risulta inaccettabile per il Partito democratico il modo di sanare le finanze comunali tagliando servizi primari.

«Noi crediamo che si possa rilanciare – conclude la consigliera Nicoletta Zuliani promotrice dell’iniziativa -, non solo si può autofinanziare ma rappresentare anche una fonte di introito. Perciò diamo piena fiducia a chi in Comune dimostra di avere a cuore questa farmacia, e speriamo che si possa realizzare questo rilancio con il sostegno di tutto il resto dell’amministrazione, noi in primis».

Come fare per partecipare alla reazione civica.
Ecco il testo da copiare, incollare e spedire.

«Sindaco,
abbiamo appreso della ferma volontà di vendere l’attività commerciale della Farmacia Comunale di via Reni.
La farmacia è anche la nostra e noi siamo contrari alla sua cessione.
Crediamo, infatti, che il rilancio di questa farmacia non solo non farà mancare il prezioso servizio pubblico che le compete, ma porterà anche un significativo ritorno economico alle nostre casse comunali.
Lo ripetiamo:
NO ALLA VENDITA DELLA FARMACIA COMUNALE!
Sì AL SUO RILANCIO!»

email.jpgL’email deve essere spedita agli indirizzi
segreteria.sindaco@comune.latina.it,reazionecivica@gmail.com (questo ultimo indirizzo serve per creare la rete di persone che decideranno di aderire all’iniziativa e per interagire con gli organizzatori).
Ogni giorno poi sul sito www.pdcomunelatina.it, come anche su questo, saranno pubblicati i numeri delle “reazioni” inviate.

Farmacia comunale, investire per farne una risorsa

La consigliera del Pd Nicoletta Zuliani contro la vendita della struttura di Via Reni: bisogna investire in “gestione”per renderla produttiva

 “Perché l’amministrazione comunale vuole rinunciare a far diventare la farmacia comunale un introito per le casse comunali?”. La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani interviene a margine della  seduta della commissione bilancio di questa mattina durante la quale la maggioranza ha annunciato la volontà di voler vendere la farmacia comunale di Via Reni.

Mentre la farmacia di Viale Kennedy è in pareggio – spiega la Zuliani – quella vicina all’ospedale dicono che sia in perdita da anni”.

L’amministrazione aveva anche cercato di aiutare quell’esercizio commerciale: la commissione viabilità aveva votato l’istituzione di alcuni parcheggi dedicati ai clienti proprio per favorire l’afflusso in quella struttura. Un modo per sostenere la farmacia ma che, nonostante le indicazioni della commissione, non è ancora diventato realtà.

Dopo anni di bilanci in perdita, stando a quello che la maggioranza dice, dunque, l’amministrazione ha deciso di cedere la farmacia di Via Reni ritenendo non più sanabile la situazione.

Bisogna innanzitutto capire perché è in perdita – aggiunge la consigliera – perché è stata gestita in modo antieconomico una farmacia, che poteva essere un’attività estremamente redditizia, e nella quale il Comune non ha mai voluto investire. Perché investire in un’impresa commerciale significa incrementare le possibilità di vendita.

Come Pd siamo convinti che piuttosto che vendere a terzi la farmacia comunalel’amministrazione dovrebbe investire in questa attività per poter trarne guadagno a beneficio della comunità”.

Avere due farmacie nel territorio comunale significa poter sfruttare una risorsa economica importante. Ma la maggioranza sembra voler procedere verso un destino di cancellazione.

Modificando gli assetti gestionali della farmacia di Via Reni – conclude Nicoletta Zuliani – il Comune potrebbe fare di quella struttura un punto di forza economico . Noi vigileremo affinché  il Comune faccia diventare produttiva e redditizia l’attività della farmacia comunale”.