Tag Archives: farmacie

Commissioni ferme: un’offesa per i cittadini che aspettano

«Ialongo si dimentica di convocare la commissione Sanità, Asili Nido, Pari Opportunità che presiede: questa dimenticanza è un’offesa nei confronti dei cittadini». Dopo Sarubbo, anche Nicoletta Zuliani segnala l’immobilismo del lavoro delle commissioni consiliari denunciando in particolare l’assenteismo dei dirigenti e dell’assessore al ramo nell’ultima seduta della commissione Sanità e la mancata discussione delle modifiche da apportare al Regolamento della Toponomastica.20140302-161948.jpg

«Nel consiglio comunale del 18 febbraio scorso – afferma la Zuliani – l’attuale capogruppo di Forza Italia aveva promesso e annunciato la convocazione della commissione Sanità da lui presieduta per discutere del tema del riequilibrio delle intitolazioni a strade e luoghi pubblici attualmente sbilanciati a favore di uomini, tema che la maggioranza aveva deciso di affrontare in Commissione piuttosto che in aula consiliare. Ma nessuna commissione è stata convocatacon questo punto all’ordine del giorno». La consigliera del Partito democratico sottolinea oltre al danno la beffa perché «la prima commissione convocata era per il 24 febbraio con gli asili nido dati in gestione a terzi come un unico punto all’odg, peccato che nessuno degli uffici né l’assessore sia venuto a chiarire le incongruità rilevate dal PD».

«Questa commissione – ricorda la Zuliani – ha in carico questioni che non ha mai risolto: temi relativi al canile comunale o al dimensionamento delle farmacie per cui al ricorso vinto al Tar contro il Piano dei nuovi servizi farmaceutici non è seguita alcuna azione amministrativa che ottemperasse alla norma che chiede equità nella distribuzione delle farmacie sul territorio al fine di garantire l’accessibilità al servizio a chi risiede in zone periferiche». Tra i nodi rimasti in sospeso da oltre un anno e mezzo, anche la questione relativa alle tariffe dei matrimoni civili e degli spazi comunali che ospitano gli sposi: «Il locale di via Ezio – osserva la democratica – è a dir poco squallido per un evento di questo tipo. Ma è tutto fermo, la commissione non si riunisce e chi è responsabile del luogo deputato a queste decisioni resta muto e immobile. Per non parlare della questione della commissione Pari Opportunità per la quale, mi pare evidente, manca la volontà politica di insediare».

Altro tema sospeso per la Zuliani è il Regolamento di Polizia Mortuaria che regola questioni costate fino ad oggi centinaia di migliaia di euro ai cittadini: «Perché non viene convocata la commissione con questo punto all’odg che ho richiesto più volte di discutere? – si domanda la consigliera citando poi il protocollo d’intesa sull’imprenditoria femminile – per cui il Comune si è dichiarato favorevole, ma a differenza di altri comuni che hanno fatto seguire agli intenti delle delibere di consiglio, qui tutto tace. Anche le consulte della scuola e Famiglia/infanzia approvate entrambe all’unanimità dal Consiglio non possono partire perché la commissione deve approvarne i relativi regolamenti. È chiaro – conclude la Zuliani – che non c’è la volontà politica. L’ipocrisia di chi dichiara ma non fa seguire i fatti è sotto gli occhi di tutti».

Farmacie comunali: un presidio di salute per le nuove generazioni

Slitta di un mese la campagna di sconti proposta dal ministro Riccardi per i prodotti della prima infanzia: la consigliera del Pd Nicoletta Zuliani suggerisce di aspettare un anno prima di decidere di vendere la struttura di Via Reni.

nosvendere.JPG

«Abbiamo ancora un mese per convincere il sindaco di Latina che le farmacia comunali non si svendono andando contro i cittadini ma si potenziano perché rappresentano un presidio di salute a sostegno delle fasce più deboli della popolazione».

La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani porta avanti l’idea di rilancio della struttura di Via Reni contro la volontà dell’amministrazione di venderla.
Il posticipo della campagna di sconti (iniziativa promossa dal ministro della Cooperazione e Integrazione con delega per la Famiglia, Andrea Riccardi, dal presidente dell’Anci, Graziano Delrio e l’associazione delle farmacie comunali) è stato dovuto a problemi tecnico amministrativi e alladefinizione del paniere di prodotti che verranno messi in vendita a prezzi ridotti che saranno molti di più.logo_farmacie comunali.jpg

«Si tratta di servizi sociali a costo zero per il Comune – sottolinea la consigliera Zuliani – perché si ammortizzano con le entrate della farmacia che si autofinanzia per sostenere il servizio. Se da una parte per le farmacie il ridotto margine di guadagno può sembrare un sacrificio economico, dall’altra è anche un segno importante da parte del Comune di voler investire sul futuro delle nuove generazioni e quindi di puntare sullo sviluppo e sulla crescita della comunità».
domiciliazione.jpgUna nuova visione delle farmacie comunali, dunque: non solo punti di assistenza, ma veri e propri presidi di salute e di nuova prevenzione.

«Rappresentano un sostegno alla genitorialità – propone la Zuliani – attraverso professionisti qualificati, grazie anche alla vicinanza con l’ospedale Santa Maria Goretti, favorirebbero l’aiuto e il sostegno ai genitori in un momento di crisi economica per il Paese. Tutti i soldi che il Comune investe in questo settore potrebbero essere invece risparmiati proprio tramite l’azione delle farmacie comunali».

Una nuova governance dei servizi sociali, che agiscono in maniera integrata coinvolgendo le istituzioni sul territorio è quella che propone la consigliera Zuliani.12ore.jpg

«Proponiamo di aspettare un anno prima di decidere di vendere la farmacia comunale Santa Maria Goretti – conclude la consigliera Nicoletta Zuliani – perché dai dati in nostro possesso sembra che nel 2011 il bilancio di quella struttura faccia registrare un attivo di circa 30mila euro. Parliamo dunque di un servizio sociale a costo zero che non può e non deve essere svenduto ma rilanciato perché diventi un vero e proprio presidio di salute e prevenzione per i cittadini. Un motore propulsore, e ricordiamo autofinanziato, di nuove iniziative a favore di quella fetta di popolazione che altrimenti non saprebbe a chi rivolgersi per soddisfare una domanda di salute».

Intanto continua la campagna Reazione Civica con la quale i cittadini di Latina possono chiedere al sindaco di non svendere la farmacia di Via Reni tramite una mail. Tutte le indicazioni qui.  (invia email al sindaco) (testo della email)

Farmacie: un’interrogazione per conoscere il perché

 Un’interrogazione a risposta scritta sull’individuazione di nuove sedi sarà depositata domani mattina dai consiglieri comunali del Partito democratico Nicoletta Zuliani e Fabrizio Porcari

I consiglieri comunali del Partito democratico Nicoletta Zuliani e Fabrizio Porcari depositeranno ufficialmente domani mattina l’interrogazione a risposta scritta sull’individuazione delle nuove sedi delle farmacie. La riforma del governo prevede che ci sia una farmacia ogni 3.300 abitanti. Ma la vera ratio della legge è quella di dotare di un servizio le zone che ne sono sprovviste. Il dettato dell’art.11, comma1, lett.c della legge n.27/12 richiede di “assicurare un’equa distribuzione sul territorio, tenendo conto altresì dell’esigenza di garantire l’accessibilità al servizio a quei cittadini residenti anche in aree scarsamente abitate“. Da qui l’interrogazione rivolta all’assessore alla sanità che arriva dopo la richiesta, avanzata già due settimane fa, di discutere del tema in commissione anche con l’audizione della dirigente. Il punto all’ordine del giorno non è stato ancora calendarizzato.

«Vogliamo capire perché l’amministrazione ha scelto di raddoppiare la presenza di sedi farmaceutiche in Q5, Morbella e Via Aspromonte, zone già adeguatamente servite – chiede la consigliera Zuliani – e lascia completamente sguarnite di servizio farmaceutico Gionchetto, Campo Boario/Via Milazzo, così come Borgo Bainsizza, Lido di Latina, Borgo Isonzo».

L’amministrazione comunale di Latina, tenendo conto di criteri del tutto diversi da quelli stabiliti dalla legge, ha individuato sette luoghi per nuove farmacie sebbene le sedi assegnabili al territorio comunale di Latina siano otto.

«Vogliamo capire la logica che c’è dietro il piano – aggiunge il consigliere Porcari –: la legge indica di coprire con le nuove farmacie le zone scoperte dal servizio, e quindi i borghi e le zone in espansione dove si potrebbe dare una risposta concreta agli anziani e a chi non ha mezzi di trasporto».

«Su alcune sedi – continua Porcari – come Via Aspromonte, Morbella e Q5, l’amministrazione ha ricevuto anche il parere sfavorevole della Asl e dell’ordine dei farmacisti che avevano preso visione del piano deciso dal Comune. I due enti avrebbero voluto capire i motivi delle preferenze, ma il Comune non ha risposto alle eccezioni sollevate».

Sta proprio nella volontà di capire quale valore si attribuisce al confronto che sta l’essenza dell’interrogazione.

«Vogliamo sapere – conclude la Zuliani –  quali motivazioni hanno spinto l’assessore, prima ad un confronto, sebbene informale, con la categoria con la quale si era giunti a proposte condivise, epoi a sovvertire completamente l’originaria proposta facendo risultare, nella versione del deliberato, le incongruità palesi a tutti».