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Atto di forza per un incarico al professionista esterno

Con delibera di giunta è stato affidato all’ex capo di gabinetto il compito di difendere il Comune in una causa contro l’ente
«È stato deciso e fatto nonostante il parere contrario dell’Avvocatura comunale»

L’ex capo di gabinetto del sindaco è stato incaricato a difendere il Comune in una causa intentata a carico dell’ente dai comproprietari di un lotto di terreno ubicato a Latina che si sono rivolti al Tar Lazio chiedendo l’annullamento della determina con cui la Conferenza dei Servizi ha negato l’istanza di permesso a costruire su dette aree. «L’incarico come legale esterno è stato affidato a Giacomo Mignano con delibera di giunta n.157 del 18 marzo scorso: peccato che tale affidamento sia stato fatto contro il parere dell’Avvocatura comunale». La denuncia arriva dalla consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani, impegnata da tempo in una battaglia contro gli incarichi professionali superflui e ingiustificati.

Nel parere dell’Avvocatura comunale, ovvero del dirigente coordinatore dell’ufficio con personale togato dipendente del Comune, l’avvocato Di Leginio, si riporta che la difesa dell’ente “ben poteva essere assicurata da personale togato interno“: è questo che non quadra secondo la Zuliani. «In sostanza – spiega la consigliera – non è assolutamente necessario incaricare un professionista del Libero Foro che difenda l’ente perché già ci sono gli avvocati interni stipendiati dal Comune a poterlo fare. Ricorrere ad un esterno non fa che gravare le casse comunali di un costo in più inutile».

«Per di più – aggiunge la Zuliani – nel parere viene indicata una grave carenza di comunicazione di atti relativi allo stesso contenzioso tra segreteria del sindaco e Avvocatura comunale, carenza che ha motivato tale incarico. Una cattiva gestione della comunicazione degli atti tra uffici che genera una maggiore spesa in capo all’ente a beneficio di un professionista mi sembra davvero troppo».

L’Avvocatura comunale ritiene l’incarico “privo di motivazione” e questo basta a configurare una responsabilità per danno erariale. «Inoltre l’incarico – sottolinea la Zuliani riprendendo quanto riportato anche nella delibera di giunta – va contro l’art.2 del Regolamento dell’Avvocatura comunale in cui si legge che la rappresentanza, il patrocinio e l’assistenza in giudizio del Comune spettano al personale togato dell’ente salvo casi di comprovata incompatibilità o eccezionale e comprovata necessità, elementi questi ultimi che a detta del dirigente Di Leginio non sussistono in questo caso specifico».

20140302-161948.jpgLa consigliera Pd ricorda anche un’altra delibera di giunta, la n.475 dell’agosto 2013 con cui l’ente comunale ha autorizzato la selezione di tre praticanti legali chiamati a supportare il personale togato interno nella sua attività. Alla luce di questo ulteriore elemento, «perché spendere soldi per un legale esterno?» si chiede la Zuliani. «Stiamo sempre a discutere di incarichi che potevano essere evitati – conclude la democratica – ma al di là di tante parole mi sembra evidente che questo vizio l’amministrazione di Latina non riesce proprio a toglierselo».

Con il codice di comportamento stop agli alibi

Non potevamo non rispondere all’accusa fatta al gruppo PD dal quotidiano locale Latina Oggifoto (1) sull’approvazione in Consiglio del Piano triennale anticorruzione e trasparenza.

«Il consiglio comunale dello scorso 30 gennaio aveva all’ordine del giorno l’approvazione del Piano anti-corruzione e per la trasparenza e l’integrità. Il Piano è stato approvato all’unanimità e in forza delle norme in esso previste metteremo in atto tutte le attività di controllo che ci competono da forza di opposizione quale siamo. Con il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, al momento al vaglio dell’Organismo indipendente di valutazione e per cui stiamo sollecitando un’adozione rapida, l’amministrazione non avrà più scusanti e sarà messa alle strette anche nell’attribuzione degli incarichi dovendo tener conto di norme sull’accumulo ad interim di due cariche incompatibili».

Così i due consiglieri del Partito democratico Omar Sarubbo e Nicoletta Zuliani rispondono all’articolo pubblicato in data odierna sul quotidiano Latina Oggi e all’accusa di immobilismo rispetto alla posizione di conflitto di interesse del segretario generale del Comune. «Se le opposizioni non hanno sollevato il problema in sede di consiglio comunale – affermano i due democratici – è perché l’assise serviva proprio ad approvare un piano propedeutico e rafforzativo rispetto alla denuncia di situazioni di incompatibilità».

Ma il Piano anticorruzione non è il solo strumento utile in tal senso. «Esiste anche ed è altrettanto importante – spiega la Zuliani – il codice di comportamento dei dipendenti pubblici che non è stato ancora adottato nonostante i termini per la sua adozione scadessero lo scorso 16 dicembre. Ci sono inoltre disposizioni in materia di incompatibilità e cumulo di incarichi previste dall’articolo 53 del dl 165/2001 ripreso, come ben specificato dal direttore di Latina Oggi, nella Lg.190/2012 in cui si legge che nel conferimento di incarichi individuali “occorre tener conto di situazioni di conflitto, anche potenziale di interessi, che pregiudichino l’esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente” ».

Non solo. «Dovremmo inoltre poter disporre – aggiungono Sarubbo e la Zuliani – del regolamento per il sistema dei controlli interni, utile anch’esso a valutare e accertare eventuali situazioni di incompatibilità, e anche questo al momento non è reperibile in rete. Esistono dunque una serie di norme molto stringenti e quando l’amministrazione si doterà anche del codice di comportamento dei dipendenti non ci saranno più alibi per nessuno. Per questo – concludono i due consiglieri Pd – solleciteremo la maggioranza a procedere al più presto con l’approvazione e l’adozione del codice e in caso di ritardi o impasse presenteremo un’interrogazione per conoscere le intenzioni degli amministratori in merito».

 

Nemmeno un euro nel piano economico di gestione per rendere la città accessibile a tutti

Nemmeno un euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche a Latina”. È indignata la consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani dopo l’interlocuzione del dirigente ai lavori pubblici in commissione bilancio. “Non posso credere alle parole: ho imparato che vanno accertati i fatti e I FATTI significa soldi in bilancio.

Certo, abbiamo realizzato il piano, ma non è detto che si realizzi. Fintanto che  non vedo la reale volotà di FARE attraverso la creazione di un capitolo in bilancio con soldi VERI messi li dentro, non posso dire che l’Amministrazione sta FACENDO: per me sta solo parlando.

“È gravissimo che in questa città sia possibile cercare canali personalistici per risolvere situazioni particolari, vedi la situazione della stazione ferroviaria, quando nel piano economico di gestione non ci vengono messi soldi per abbattere gli ostacoli alla mobilità di tutti. In compenso con una determina del 19 marzo scorso è stato assegnato a un architetto e due ingegneri lo studio di fattibilità per un totale di 50mila euro”.

Nel documento si prevedeva che “l’incarico dovrà essere svolto entro 60 (sessanta) giorni lavorativi dalla data di comunicazione dell’affidamento con la consegna del relativo materiale cartaceo e informatico” e si stabilisce “in euro 25,00 la penale giornaliera per il ritardo nella consegna del lavoro commissionato”.
“Attualmente il progetto non è visionabile – dice la Zuliani – e dagli uffici arrivano voci discordanti rispetto alla consegna dello studio di fattibilità completo, sebbene l’amministrazione lo sbandieri come cosa fatta. È molto Continue reading

Incarichi e consulenze nuovi, ma metodi vecchi in barba alla trasparenza

Un regolamento dovrebbe normare dettagli e prevedere esigenze particolari della città ,invece a Latina sono ignorate le liste di professionisti. Per sostenere i giovani si potrebbero coinvolgere gli ordini professionali.

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Serve un regolamento per l’affidamento degli incarichi esterni per avviare una nuova stagione che tenga conto del merito, dei principi di trasparenza e di buona amministrazione”. La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani da anni propone che si metta ordine nell’assegnazione di incarichi e consulenze professionali. “Ma adesso grazie ai finanziamenti del Plus, ad altri soldi stanziati dal Comune e a tanti lavori di manutenzione – commenta la Zuliani – l’economia cittadina sta cominciando a girare.
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L’amministrazione sta infatti affidando incarichi di coordinamento per la sicurezza sia in fase progettazione che esecutiva, progettazione preliminare, e definitiva ed esecutiva di altri lavori di manutenzione, per la realizzazione delle piste ciclabili e per il rifacimento del lungomare. Non si tratta di cifre altissime, ma sono comunque soldi che mettono in moto un settore fermo e che potrebbero dare lavoro ai molti professionisti che subiscono anch’essi gli effetti devastanti della crisi”:

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Incarichi e consulenze: il Comune di Latina è inottemperante alla legge

Si profila danno erariale per non aver programmato e sottoposto al consiglio comunale i soldi spesi per affidamenti ad esterni

Anche per quest’anno il Comune di Latina non ha ottemperato l’obbligo, previsto per legge, di programmare l’affidamento di incarichi e consulenze in un documento che deve essere approvato contestualmente al bilancio dal consiglio comunale.

La legge prevede infatti “che l’affidamento degli incarichi di collaborazione da parte degli enti locali possa avvenire solo per attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel programma approvato dal consiglio comunale”.

«Si ponga rimedio al più presto, perché si tratta atti che costituiscono illeciti disciplinari e determinano responsabilità erariale» commenta la consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani che già il 12 aprile scorso aveva presentato sull’argomento una interrogazione a risposta scritta all’assessore al bilancio e alla programmazione finanziaria che non ha mai ricevuto risposta.

«Chiedevo – spiega la Zuliani – perché l’Amministrazione non avesse redatto il Programma Consiliare per gli Incarichi e Consulenze per il 2011 e come si intendessero giustificare le spese sostenute e impegnate derivanti dal pagamento delle parcelle dei professionisti, ma non ho ricevuto risposta e anche per l’anno in corso il programma non è stato approntato».

A Latina ammontano a circa 200 mila euro gli incarichi che rientrano tutti all’interno del 20% rispetto a quanto speso nel 2009, come da dettato normativo, ma sono illegittimi perché non inseriti in alcuna programmazione approvata dal consigliocomunale. La legge prevede anche che si verifichi negli uffici la presenza di dipendenti che possano svolgere il lavoro eventualmente affidato a esterni. Mentre l’amministrazione ricorre, per esempio, a diversi pareri legali esterni nonostante ci sia un ufficio avvocatura.

«Da quando questa normativa è entrata in vigore – aggiunge la consigliera – solo nel 2008 c’è la delibera di giunta con la programmazione di consulenze e incarichi a esperti esterni. Significa che dal 2009 i cittadini hanno dovuto pagare incarichi la cui responsabilità è invece in capo a chi ha firmato quegli affidamenti».

La legge prevede inoltre che le amministrazioni rendano noti “mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata e il compenso dell’incarico”. E questo sarà fatto a Latina solo grazie a una battaglia sostenuta dal Pd in commissione trasparenza che ha votato all’unanimità un documento da inviare al consiglio comunale.

«La programmazione di incarichi e consulenza è un importante atto di trasparenza – conclude Nicoletta Zuliani – il Comune non può agire in maniera arbitraria. Il passaggio in consiglio comunale del programma è in indispensabile requisito di legittimità di quegli incarichi. Si tratta anche di un atto di opportunità politica: il consiglio comunale ha il mandato dei cittadini per decidere come spendere i propri soldi».

Trasparenza: incarichi e consulenze saranno on line

Tutti concordi venerdi mattina in commissione trasparenza sul suggerimento della consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani di rendere accessibili a tutti i cittadini le informazioni relative a incarichi e consulenze che il Comune
affida ad esterni
 sul sito del Comune. “La legge impone di pubblicare elenco dei nomi, oggetto durata e compenso degli incarichi – spiega la Zuliani -, il Comune di Latina fino a oggi si limitava a pubblicare le determine all’ambo pretorio”.

Da oggi, invece il Comune ha mandato di diffonderà sul sito internet un elenco accessibile a tutti coloro che consulteranno il sito del Comune di Latina, dei nominativi de degli incarichi esterni. Tutta la commissione presieduta dal consigliere Sarubbo è stata unanime nell’approvare la proposta.

Abbiamo richiesto un atto di trasparenza previsto dalla legge – aggiunge la Zuliani – se non lo avessimo fatto l’amministrazione sarebbe stata inottemperante rispetto all’attuazione di una norma di legge”.

Nella stessa seduta si è discusso anche di un altro atto di trasparenza richiesto dalla consigliera Zuliani: la pubblicazione per intero del bilancio sul sito del Comune di Latina.

A oggi se ne rende pubblico un estratto non esaustivo – commenta la consigliera – mentre noi suggeriamo che già da prossimo bilancio previsionale, appena sarà redatto e approvato, si cominci a rendere accessibile a tutti i cittadini che vorranno consultarlo”.

Nel consiglio comunale di ieri l’assessore Maietta, nel rispondere a un’interrogazione della Zuliani, ha assicurato che già dal prossimo bilancio previsionale sarà redatto dagli uffici il bilancio sociale, cioè un bilancio a “lettura facilitata”, con entrate ed uscite raggruppate per categorie sociali.

Cominciamo a fare l’essenziale – conclude la consigliera comunale Nicolettra Ziuliani – con piccoli passi condivisi. Apprezzo che si sia trovata l’unanimità, ma ricordo che c’è voluta l’azione dell’opposizioneper farli. Annunciare un atto non significa averlo fatto. Come in una gara di trasparenza puntiamo a che l’amministrazione ci  renda pubblico e trasparente ogni suo movimento”.

Il nodo degli incarichi agli esterni

La risposta della consigliera Zuliani al documentodell’Assessore al personale sugli incarichi agli esterni.

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Dove eravamo rimasti? La consigliera interroga l’assessore al personale del Comune di Latina, Rino Cecere, riguardo alle modalità, a suo avviso irregolari e ormai consolidate, rispetto al conferimento di incarichi ad esperti esterni all’Amministrazione. Le domande riportate nell’interrogazione scritta sono le seguenti:

•   come giustifica gli incarichi finora affidati ad esterni in dispregio dell’art. 4, comma 8 del Regolamento per l’Affidamento di Incarichi ad esperti Esterni all’Amministrazione

•   per quale motivo non sono state costituite le liste di esperti esterni?

•   entro quali tempi l’Amministrazione intende aprire la pubblica iscrizione agli elenchi di esperti esterni?

La consigliera ha finalmente dato forma alle perplessità, che per molti erano certezze, in tema di incarichi esterni.

Ricordiamo, e ciò viene anche riportato nel documento dell’assessore, che in caso di necessità di personale esterno per un tempo determinato il Regolamento Comunale prevede i seguenti passaggi:

1-accertare l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane al suo interno con una nota interna al personale degli uffici

2-predisporre un avviso pubblico per l’individuazione delle professionalità richieste con presentazione di curricula, definizione dei tempi per la conclusione della procedura, e i criteri per la comparazione.

La Zuliani chiarisce “nella risposta però non si dice che in alternativa, e solo inalternativa alla procedura del bando, ci si potrà avvalere di

3-elenchi di personale preventivamente selezionato sempre attraverso una modalità di reclutamento pubblica. Viene invece specificato che è a discrezione dell’Amministrazione usare o meno gli elenchi, “ritenendo facoltativo la predisposizione degli elenchi in questione.”

E allora, se non si utilizzano risorse interne, se non si procede a bando e non si si usano neanche gli elenchi di esperti, -  e finora non risulta nessuna delle tre modalità – coma fa il Comune ad assegnare questi incarichi? Il “non detto” è forse: attraverso conoscenze personali?