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Subito la riduzione dell’orario delle slot: il Consiglio di Stato dice sì.

Buone notizie per i comuni che vogliono contrastare il gioco d’azzardo patologico  ed  ho presentato una mozione per attivare immediatamente l’iter per modificare il nostro Regolamento ed inserire la riduzione di orario per slot e VTL.
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La sentenza del Consiglio di Stato del 26 agosto 2020 si esprime in senso nettamente contrario al TAR che aveva annullato un’ordinanza del Comune di Guidonia Montecelio che riduceva gli “orari di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro installati nelle sale gioco e nelle altre tipologie di esercizi (bar, tabaccherie, eccetera…).“

Questa sentenza del Tar ci frenò come ente, nell’inserire nel regolamento sulle ludopatie approvato nel 2018 di ridurre degli orari, soprattutto quelli a ridosso del pranzo e della cena o della chiusura delle scuole. Non è raro, infatti, che soggetti dipendenti da gioco d’azzardo dimentichino di assolvere alle più semplici funzioni di cura e di accudimento sia di se stessi che dei loro famigliari.

I giudici del Consiglio di Stato accolgono invece il ricorso del Comune e di Guidonia ed evidenziano che la decisione della Conferenza Unificata (quella che ostacolava questa libertà degli Enti Locali) “non è mai stata recepita con decreto ministeriale e quindi non presenta alcun vincolo per l’Ente,” non potendo riconoscere al documento alcuna efficacia cogente.

Il fatto poi che il Comune di Guidonia aveva in maniera inequivocabile evidenziato l’aumento del numero di pazienti affetti da GAP (Gioco Azzardo Patologico) trattati nel territorio comunale e regionale nel corso degli anni non può, secondo il Consiglio di Stato essere considerato un dato inifluente. Gli interessi economici degli imprenditori del settore, secondo il Consiglio di Stato, devono essere contemperate in modo ragionevole all’interesse pubblico che deve pensare alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo essendo palese che l’accesso al gioco illimitato e incontrollato aumenta il rischio di diffusione di fenomeni di dipendenza con conseguenze sia sulla vita personale e familiare dei cittadini con costi altissimi a carico del servizio sanitario e dei servizi sociali.

Peraltro è la stessa Corte di Giustizia dell’Unione Europea ad affermare che nel settore dell’esercizio dell’attività imprenditoriale del gioco lecito, le esigenze di tutela della salute vengono ritenute del tutto prevalenti rispetto a quelle economiche.

Come elemento finale viene richiamata la Corte Costituzionale che afferma che il “diritto incomprimibile” non è l’interesse economico alla riscossione dei proventi del gioco, bensì quello del danno alla salute dei cittadini perché incide maggiormente sull’equilibrio di bilancio con il costo che ne deriva a carico della collettività.

Ora possiamo finalmente dare via libera alla modifica del Regolamento in ordine alla riduzione oraria senza paura di ricorsi o contenziosi.

La provincia che tifa per il Buon Gioco

Fortemente voluta da un piccolo comitato di amministratori PD no slot, così si sono chiamati, e approvata senza batter ciglio all’unanimità da destra, sinistra e civici in Consiglio, la provincia di Latina si è dotata di una settimana ad hoc per contrastare le patologie del gioco d’azzardo. A seguire i Comuni della provincia hanno aderito con proprie delibere: Latina, Formia, Fondi, Lenola, Terracina… L’impresa capitanata da tre donne del PD Nicoletta Zuliani, Civita Paparello e Patrizia Menanno sembra ben riuscita.

schermata-2017-09-25-alle-08-08-58Varie le attività organizzate in occasione della Giornata del Buon Gioco per sensibilizzare al problema, informare, e contrastare attraverso buone prassi: a Minturno il 22 settembre c’è stata la presentazione del libro L’ultimo Azzardo con l’autore Gianni Forte.

Fondi per ben due giorni la Festa del Buon Gioco si è protratta coinvolgendo le scuole del territorio con lettura di testi, tornei sportivi, e nel secondo giorno spazi pubblici aperti e allestiti con vari

fullsizerender-4giochi, dal calcio-balilla agli scacchi, dama, burraco… Al Castello Caetani Carlo Cefaloni, giornalista ed esponente di spicco di SLOTMOB nazionale, ha illustrato i meccanismi perversi che in Italia hanno fatto proliferare il gioco d’azzardo in così poco tempo. Maggioranza, minoranza sindaco ed assessori tutti coinvolti nell’iniziativa.

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A Formia e Gaeta Istituzioni pubbliche insieme alla Consulta diocesana hanno animato una domenica densa di partecipazione ed iniziative con interventi – Antonio Maria Mira caporedattore di Avvenire – giochi, concerti.

A Latina all’interno del Palazzo Comunale, nei giardini si è tenuto un pomeriggio all’insegna del Buon Gioco con moltissimi tavoli di buon gioco e una grandissima partecipazione di bambini. L’esperienza è stata molto apprezzata, molto partecipata dai consiglieri di maggioranza e minoranza uniti nello sforzo per contribuire a diffondere buone prassi di gioco sociale vs il gioco d’azzardo autodistruttivo.

Ecco alcune foto.

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Controlli a chi autocertifica: una mozione per una convenzione con la Guardia di Finanza

schermata-2017-05-31-alle-15-46-45Abbiamo appena presentato col  gruppo consiliare del partito democratico due mozioni: la prima riguarda l’adesione nel nostro comune alla Giornata Provinciale del Buon Gioco (leggi la mozione) da poco istituita; l’altra riguarda la richiesta di convenzionare il nostro comune con la Guardia di Finanza (leggi la mozione) per il controllo sostanziale di coloro che, dietro autocertificazione, beneficiano di tutta una serie di contributi e facilitazioni di tipo economico erogati dal nostro Comune. Attualmente gli uffici comunali effettuano controlli di tipo documentale, o formali che riguardano l’esame dei documenti che i cittadini allegano alla domanda. Un Protocollo d’intesa tra il Comune e la Guardia di Finanzaschermata-2017-05-31-alle-15-47-44rende sistematici i controlli di tipo sostanziale che, attraverso l’attivazione di verifiche incrociate, riescono a definire il vero quadro economico familiare. Tutto questo perché potrebbero essere ancora moltissimi coloro che, autocertificando il falso o producendo documenti non veritieri, tolgono risorse per i cittadini che veramente ne hanno diritto.

È l’odiosa prassi che vede genitori evidentemente benestanti ma che pagano rette ridotte, se non completamente esentati, per gli asili, le mense scolastiche, o persone evidentemente in buono stato economico ma che beneficiano magari di residenze popolari o altri benefici togliendoli a chi è veramente bisognoso.

Credo che attivare una collaborazione tra diversi soggetti nel campo dell controllo non possa che far bene alla nostra comunità, da troppo tempo testimone di vere e proprie insopportabili ingiustizie e soprusi.

Si al Regolamento delle sale giochi, No a regolamento del Cimitero.

Due notizie, una positiva ed una negativa.

Da oggi il Comune di Latina ha il Regolamento per le sale giochi e giochi leciti per il contrasto e la prevenzione del GAP. La mozione nr.1 di questa consiliatura è stata proprio quella a mia prima firma insieme a quelle dei colleghi del PD e, dopo un iter che è durato 8 mesi, abbiamo approvato un regolamento che, siamo coscienti, costituisce solo un primo passo. Con i miei colleghi della provincia stiamo lavorando alacremente per dotare tutti i comuni della provincia di questo regolamento. Ma stiamo facendo molto di più. La prossima settimana si terrà il Consiglio Provinciale in cui verrà istituita su nostra proposta, la Settimana del Buon Gioco contro le ludopatie da tenersi ogni terza settimana di settembre. In questo modo ogni anno si dedicheranno momenti di approfondimento, studio, convegnistica, eventi pubblici per incentivare al buon gioco, quello sociale contro le modalità isolanti delle cosiddette “macchinette”.
Sono quindi molto felice ed orgogliosa per questo passo in avanti.

Purtroppo questa amministrazione non si è dimostrata altrettanto pronta a comprendere l’urgenza e la serietà della proposta di istituire una Commissione Consiliare Temporanea (Commissione Speciale) per studiare e concludere il percorso di definizione del Regolamento di Polizia Mortuaria in un tempo relativamente breve e che scioglierebbe tanti dei nodi che attualmente “soffocano” i nostri cittadini. Tutti conosciamo i problemi che i cittadini hanno rispetto alla questione cimitero: concessioni di 90 anni che vengono ricontrattate e soggette a rinnovo, spese per il mantenimento, servizi carenti perché non presenti nel contratto di project financing, un regolamento attuale parziale, uno risalente al 1938… Una commissione speciale avrebbe garantito un iter dedicato ad una questione molto intricata e che comporta ricadute economiche sui nostri cittadini.

Hanno detto no perché lo faranno con i metodi tradizionali. Ho chiesto loro: “Visto che la definizione e l’approvazione di questo regolamento non è presente nella vostra programmazione triennale degli obiettivi, quando verrà portata a completamento? Nel 2020 con il prossimo DUP? Quali tempi prevedete di impiegare per questo iter?”
Non hanno risposto. Hanno fatto finta che non avessi proprio formulato la domanda…
Devo dedurre che si prenderanno molto tempo per studiare la questione e che ci vorranno almeno 4 anni.

Mi dispiace.

Amministratori PD no-slot prov. Latina: i primi risultati

img_7325Il lavoro del comitato degli Amministratori PD no-slot comincia a dare i suoi primi risultati: a seguito di una richiesta di dati inerenti la presenza di macchinette slot e VLT nel Comune di Fondi da parte della consigliera dem  di Fondi, Maria Civita Paparello, si scatena una miriade di controlli in tutte le sale gioco e slot del territorio da parte dei Vigili urbani che, congiuntamente ai carabinieri, hanno potuto accertare la presenza di minori e numerose irregolarità documentali da parte dei gestori.

img_7314“Al di là dei colori e delle appartenenze politiche, si ha la responsabilità di intervenire per regolamentare e limitare il gioco d’azzardo sia pure  legalizzato, che ha creato una vera e propria patologia da dipendenza.” – così dichiara la Paparello a seguito della totale disponibilità dell’amministrazione di Fondi ad andare nella direzione della lotta al Gioco d’Azzardo Patologico.

“A Fondi  – continua la Paparello – sono circa settanta tra bar, tabaccherie, agenzie di scommesse  gli esercizi dove è possibile giocare d’azzardo e non è ancora stato approvato un regolamento, ma la sollecitudine con cui si è iniziato un percorso condiviso di monitoraggio e controllo lascia ben sperare che in breve si giunga ad approvare all’unanimità un documento che disciplini il settore.”

IMG_7041Il Comitato degli Amministratori Dem no-slot è nato solo un mese fa ma sta lavorando sodo con i suoi oltre 60 amministratori per colmere il vuoto normativo e dettare norme chiare a livello di orari e distanze. Così la presidente del comitato amministratori PD no-slot, consigliera dem di Latina Nicoletta Zuliani: “Svilupperemo il nostro lavoro a vari livelli: a livello di legislazione nazionale, ANCI, ASL, Regione, attraverso la prevenzione nelle scuole, nelle famiglie… perché gli interventi amministrativi possano essere realmente efficaci”. La  Zuliani aggiunge: “Latina, Sermoneta, Fondi, Minturno, Maenza, Roccagorga… ci stiamo mobilitando in tutti i comuni dove siamo presenti e presto presenteremo alla presidente della Provincia Eleonora Della Penna proposte concrete per contrastare il fenomeno anche coinvolgendo l’Amministrazione Provinciale: è una lotta che deve coinvolgere tutti i livelli politico-amministrativi perché è a rischio la coesione sociale di un intero territorio e sappiamo bene chi ne trae vantaggio.” Infatti è proprio la malavita che trae una fetta di guadagno cospicua dall’investimento nel settore dei giochi leciti, sia obbligando i gestori a installare macchinette di loro proprietà che alimentando il giro di usura che gravita inevitabilmente intorno ai locali in cui si esercitano dette attività: secondo le ultime relazioni della DIA i casalesi detengono circa l’80% del settore.

Contrasto alle ludopatie: un impegno forte del PD

Sono oltre 60 gli amministratori PD – tra consiglieri, assessori e sindaci – che hanno sottoscritto il documento che dichiara guerra alla ludopatia. Lo scorso 10 marzo si è costituito il Comitato Amministratori PD antislot che coordinerà tutte le azioni amministrative in contrasto al Gioco d’Azzardo Patologico in diretto contatto con gli amministratori con cui si progetteranno le varie misure.

nicEpatCrediamo che un problema così importante e che presenta incongruenze sotto tanti punti di vista vada affrontato con estrema decisione e compattezza”, affermano con forza Nicoletta Zuliani consigliera di Latina che da anni si occupa del tema e Patrizia Menanno assessore alla Legalità di Formia, comune “di punta” nella lotta al GAP.

I nostri amministratori - continuano le promotrici del documento - sono persone che hanno voglia di dare risposte reali e concrete, e con questa rete provinciale sapremo attivarci a corpo, da una parte per sollecitare i Comuni che ancora non hanno regolamentato la materia delle sale da gioco e giochi leciti, e dall’altra a promuovere iniziative di prevenzione e contrasto veicolando anche buone prassi di Comuni italiani che molto prima di noi hanno  iniziato questa battaglia. Non ultima una sana e ferma pressione dal basso nei confronti dei nostri parlamentari: sono ancora in standby diverse proposte di legge per regolamentare la materia a livello nazionale, due di cui a firma del Partito Democratico”. 

 

Nasce il Comitato PD anti-slot

IMG_7041Si è costituito il Comitato Amministratori PD No-Slot della provincia di Latina per “fare rete” e muovere decise azioni di contrasto al fenomeno delle ludopatie.
Gli amministratori democratici ritengono che occorra fare della lotta alla ludopatia una battaglia essenziale dell’azione politica, stilando regolamenti per la disciplina delle sale da gioco e dei giochi leciti, adottando ordinanze che disciplinino gli orari di attivazione delle macchinette e sensibilizzando la popolazione sui rischi di dipendenza. La rete di amministratori dem è già al lavoro per la condivisione di materiali ed iniziative amministrative e politiche.

IMG_7099Nel capoluogo dopo 8 mesi siamo ancora in attesa dell’approvazione del Regolamento sale giochi e giochi leciti che è partito da una mozione del PD, la n.1 del 2016 discussa nel primo Consiglio Comunale della nuova amministrazione Coletta, approvata all’unanimità.

Nel Comune di Formia, primo comune della Provincia a dotarsi, nel settembre 2014, di un regolamento e a dettare gli orari di attivazione degli apparecchi, ci sono elementi molto significativi sotto diversi profili.
Il primo riguarda il dato eloquente della riduzione dell’offerta di gioco in Città, dal 2014 ad oggi sono diminuite del 39% le sale giochi, del 9% gli esercizi commerciali con all’interno slot e vlt e del 38% il numero degli apparecchi presenti negli esercizi commerciali. Va rilevato però che contestualmente, sono raddoppiate le licenze rilasciate dalla Questura, non di competenza comunale. Risultati incoraggianti di buone e coraggiose prassi che vanno diffuse.
Il secondo dato è relativo all’orientamento del TAR Lazio di Latina che si è pronunciato sui ricorsi di alcuni gestori annullando l’ordinanza sindacale emessa su indirizzo del Consiglio Comunale e relativa agli orari di attivazione fissata dalle 10:00 alle 20:00 con motivazioni difficili da credere:

  1. un presunto difetto di istruttoria nell’indicare puntualmente il numero dei soggetti ludopatici presenti sul territorio
  2. la violazione del principio di proporzionalità per il quale il TAR afferma esservi grossi dubbi sull’idoneità della misura adottata a far conseguire l’obiettivo di lotta al fenomeno della crescente dipendenza delle persone dal gioco, in quanto sussiste l’agevole possibilità per i soggetti affetti da ludopatia di spostarsi in Comuni limitrofi, dove non siano stabilite le contestate limitazioni di orario”. E, prosegue il TAR ”appare di dubbia utilità un approccio svolto in modo atomistico dal singolo Comune senza nessuna forma di raccordo della sua azione con gli altri Enti locali ed in particolare con i Comuni confinanti”
  3. ad avviso del TAR, la compressione dell’iniziativa economica della società ricorrente accresciuta dalla scelta della P.A. di interdire la fascia serale dalle 20:00 alle 24:00 cioè una fascia oraria posta al di fuori del normale orario di lavoro in cui perciò vi sarebbe maggiore potenzialità di clientela e né per tal profilo ha alcuna rilevanza che detta interdizione fosse stata indicata già dall’atto consiliare di indirizzo

IMG_7100La Corte Costituzionale (sent. n. 300 del 2011 e sent. n. 220 del 2014) ha invece largamente legittimato gli interventi dei comuni in questo particolare settore.

Si pone spesso la motivazione occupazionale che il settore porta per motivare il sostegno al settore gioco, ma il rapporto costi/benefici per lo Stato è irrisorio se solo si pensa ai costi sanitari e sociali (numerosissime sono le famiglie disgregate e altrettanto numerosi i disoccupati e i pensionati che investono nel gioco restando privi di mezzi di sussistenza per cui si rivolgono sempre più spesso ai Servizi Sociali comunali che devono intervenire finanziariamente).

La battaglia dem intende prevenire la diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco, anche se lecito, ed a tutelare le persone soggette ai rischi che ne derivano, nella consapevolezza che l’iniziativa è purtroppo ancora lasciata all’Ente locale, coadiuvato solo da Associazioni, in un ingiustificabile vuoto legislativo e silenzio Istituzionale.

E’ un’azione che soprattutto sottrae alla malavita (in particolare ai clan camorristici e, tra questi, segnatamente i casalesi – che secondo le ultime relazioni della DIA detengono circa l’80% del settore –) una fetta di guadagno cospicua che investe nel settore dei giochi leciti sia obbligando i gestori a installare macchinette di loro proprietà che alimentando il giro di usura che gravita inevitabilmente intorno ai locali in cui si esercitano dette attività.

Dall’usura alla scuola alla Asl: i mondi coinvolti dalle ludopatie.

imageLa mozione sulle Ludopatie è passata e questo rappresenta un segnale importante.

Una mozione è un atto di indirizzo, è un’indicazione di percorso da intraprendere di cui tutto il Consiglio, compresi sindaco e giunta, si fanno carico pubblicamente.
In una mozione non si può elencare tutto quello che secondo il proponente va fatto, né deve necessariamente contenere dettagli vincolanti: è una spinta verso una direzione, ma una direzione chiara e precisa. E che lo abbia fatto un Consiglio Comunale all’unanimità è segnale ancora più forte.
In una mozione non si può essere esaustivi rispetto a tutti gli elementi che devono poi trovare una concretizzazione nei diversi settori, né si può essere dettagliati rispetto ad importi o aspetti economici che richiedono una evidente analisi da parte del dirigente e degli uffici di ragioneria.
Una mozione non pregiudica alcun approfondimento che può essere fatto in sede di Commissione o anche in Consiglio: essendo un atto di indirizzo, segnala una direzione. Infatti, l’adozione di un Regolamento (che gli uffici avevano nel cassetto ma che non era mai stato approvato e quindi non era efficace) è la prima cosa da fare (e la mozione la richiede): un Regolamento entra nella materia della definizione delle tipologie di gioci, dei limiti posti agli esercenti, dei controlli ecc… Poi, sul contenuto preciso degli articoli, la discussione si fa ovviamente in commissione.

Ho citato ad esempio nel mio intervento lo sportello Anti-Slot che non è ancora mai stato attivato: sono stati assegnati al Comune di Latina, come comune capofila, ben 20.000 € con una determina del dicembre 2013 da parte della regione Lazio.
Dei numerosi contatti avuti con l’Ufficio di Piano per sapere quando lo sportello sarebbe stato attivato, l’ultimo risale al marzo scorso: mi veniva detto che l’attivazione sarebbe stata imminente.
In data odierna non c’è ancora alcuno sportello anti-slot al Comune di Latina.
Oggi, con un’Amministrazione insediata, posso formulare un’interrogazione scritta all’Assessore ai Servizi Sociali per conoscere il motivo di un ritardo cosí grave e per sapere finalmente la data di apertura di questo sportello tanto atteso da operatori asl e associazioni.

Gli aspetti che le ludopatie implicano sono molteplici: vanno dalla prevenzione alla cura della malattia (il GAP è stato inserito a pieno diritto nei LEA) per i quali c’è da lavorare a braccetto con la Asl e il terzo settore che realizza progetti finanziati dalla Regione; interessano il tema della sensibilizzazione sociale e culturale del gioco come attività sociale e collettiva, non per come individuo isolato, oppure a quello del sostegno a chi fa una scelta etica rispetto al non installare o dismettere dispositivi di gioco, lotterie istantanee e gratta e vinci. In questo, ad esempio, occorre lavorare sia sul fronte eventualmente degli sgravi fiscali, sia sul fronte della costruzione di una consapevolezza del consumatore che va reso sempre più cosciente e “complice” di buone prassi: qui la scuola, col suo immenso bacino di cittadini e con la capillarità di intervento educativo può garantire un fondamentale ed irrinunciabile apporto.

C’è poi l’aspetto più doloroso, quello di devastazione economica delle famiglie coinvolte dal problema: molti si rivolgono al mercato dell’usura e questo è un fronte che vede altri attori, altri scenari, e richiede altri tipi di soluzioni che coinvolgono altri attori ancora, (Istituti di Credito, Associazioni Antiusura, Questura…) con altre implicazioni.

Non bisogna cambiare approccio: qui, al Comune di Latina, l’approccio va impostato da zero.

 

Report consiglio riequilibrio e Ludopatie 28lug2016

Che delusione.
Vi ricordate quando vi raccontavo che, la maggioranza Di Giorgi ci bocciava tutte le mozioni perché non volevano lasciare all’opposizione la paternità di proposte valide seppur condivisibili?
Ebbene, identica alla maggioranza Di Giorgi, LBC ha RESPINTO l’emendamento al riequilibrio da noi proposto che reintegrava €49mila tolti dal commissario alle scuole per la minuta manutenzione (emendamento aveva ricevuto parere FAVOREVOLE da parte del Dirigente del servizio finanziario e dei Revisori dei Conti). E poi che hanno fatto? Hanno presentato un Ordine del Giorno con LA STESSA PROPOSTA!!!! Leggetelo.
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Solo che in un Ordine del Giorno non si può indicare alcuna cifra perché è un atto di indirizzo, ben diverso da un emendamento al bilancio che invece DEVE entrare nello specifico di somme e di capitoli di bilancio. Quindi, come si legge nella foto, tolgono la parte della definizione della somma.
E volevano votarla…
imageHanno respinto la nostra che era certa, e con pareri favorevoli già prodotti, per proporre un indirizzo generico e senza certezza.
A che pro? Non certo a vantaggio del Bene della città: piuttosto a parare una figuraccia di LBC che non “c’aveva pensato prima lei…”
Dopo che il sindaco ha compreso l’impasse ed è intervenuto, si è sospeso il Consiglio per mezz’ora, e nella conferenza dei capigruppo hanno stilato, un nuovo Ordine del Giorno condiviso che è poi stato votato all’unanimità.
Non credevo, sinceramente che con questa maggioranza mi sarei ritrovata a vivere le stesse dinamiche di “ostruzionismo” alle proposte dell’opposizione che ci faceva la destra di Di Giorgi… Ma cosa intendono per bene comune? Solo quello che viene proposto dai loro banchi?

La democrazia è fatta di partecipazione. E anche l’opposizione ha diritto a partecipare e costruire con proprie proposte che hanno pari dignità e, se buone per la città, debbono essere riconosciute come tali e accolte dalla maggioranza.

MOZIONE LUDOPATIE
Erano pronti a votare contro perché volevano che stralciassi il punto che impegnava l’amministrazione a “predisporre incentivi fiscali per gli esercenti che dismettono o dichiarano di non installare slot VLC o gratta e vinci.”
L’assessore sosteneva che la legge regionale dice che l’ente “può prevedere…”, non che debba predisporre. E quindi andava tolto.
Comunque, visto che non me l’avrebbero votata, ho scelto di fare un passo indietro e stralciare  quella parte e farla approvare.
Ecco l’amaro resoconto di un Consiglio di riequilibrio 2016

Contrasto alle ludopatie: il Comune di Latina si schiera

Un passo coraggioso ed importante quello compiuto dal consiglio comunale che ha approvato all’unanimità il provvedimento.

_DSC5435All’interno del regolamento Tares ho proposto con il mio gruppo del Partito Democratico  la riduzione del 30% della quota variabile imputata alle utenze non domestiche (ovvero il locali) che rinunciano, dismettono o dichiarano di non voler installare dispositivi da gioco d’azzardo che creano dipendenza. Una possibilità che partirà dal 2014 dietro presentazione di autocertificazione da parte degli esercenti e controllo di veridicità da parte della polizia amministrativa e a seguito di un regolamento che disciplinerà tutta la materia e correlati.

«Il Comune di Latina ieri sera in consiglio ha fatto una scelta importante e coraggiosa – dichiara la consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani –  l’unanimità ha caratterizzato il passo che tutte le parti politiche hanno fatto nel dichiararsi concretamente a favore del contrasto alle ludopatie».

Un fenomeno purtroppo difficilmente quantificabile. I dati del Codacons del settembre 2013 pubblicati da HelpConsumatori.it dicono che il 50% dei disoccupati italiani presenta forme più o meno gravi di dipendenza dal gioco, e risultano affetti da ludopatia il 33% dei giocatori di videolottery, il 25% delle casalinghe e il 17% dei pensionati. Allarmante è anche la percentuale di giovani che sviluppa dipendenza da gioco: in Italia il numero di studenti coinvolti nel fenomeno delle ludopatie è salito infatti al 17%. Pesantissimi anche i dati sulle perdite economiche: l’85% dei giocatori subisce una perdita media pari a 40 euro al giorno.

«La carenza di dati è una delle maggiori criticità- afferma la Zuliani -. Il fenomeno è ancora molto nascosto e la sua azione è subdola. Ci sarebbe da elaborare una modalità di raccolta di questi dati se vogliamo che gli interventi da parte dei Servizi Sociali e dalla ASL siano mirati ed efficaci». Continue reading