Con l’avvicinarsi delle elezioni ci si lancia e si comincia a dire cosa Latina dovrebbe essere.
Dico la mia.
Latina è nata come la città del futuro, perché progettata e ideata nel Novecento in un paese che ha millenni di cultura e di insediamenti; Latina, in più, è nata come città delle opportunità.
Spesso si volge lo sguardo indietro, a vedere da dove siamo nati, come siamo nati, da chi siamo nati…
Latina è una città giovane e i giovani guardano avanti.
Se guardiamo bene, cominciamo ad essere in tanti ad avere i figli che sono ormai emigrati per completare la loro formazione, per specializzarsi e trovare opportunità lavorative fuori dal nostro territorio.
E per noi è un orgoglio vederli valorizzati, apprezzati, ma gli effetti della loro formazione base e dei valori che gli abbiamo trasmesso non ricadono qui sul nostro territorio ma… lì dove loro hanno trovato opportunità di sviluppo dei loro talenti.
La vicinanza con Roma ci ha sempre penalizzato rispetto all’offerta turistica, a quella formativa di livello superiore come anche nell’offerta culturale.
Penso invece che dobbiamo aspirare che Latina diventi un luogo di eccellenza.
Latina può diventare un polo che attrae giovani per le occasioni formative e di ricerca che offrirà.
Abbiamo eccellenze nel campo della ricerca medica, farmaceutica, siamo avanguardia nel campo della bio agricoltura, dell’enogastronomia, nel campo della musica nei suoi diversi generi, della letteratura, del teatro, della regia e videoproduzione, della fotografia, della moda…
Immaginate come può cambiare la città con un afflusso smisurato di giovani. Come cambia la città? Come cambia l’economia?
Camerino ha visto completamente stravolto il suo profilo di paesino di 1000 abitanti di periferia, diventando città universitaria con un indotto enorme che ha attivato economie impensate, dal mercato degli immobili all’industria del tempo libero, dello sport, della ristorazione..
E Latina ha tutte le carte in regola per progettare il suo futuro in questo senso.
I fondi della Next Generation EU costituiscono un vero trampolino di lancio che indirizza proprio in questa direzione.
Non si può mancare di investire in ricerca e formazione che a loro volta innescano processi produttivi a catena che ricadono direttamente sull’economia e la città intera.
Latina ha già le potenzialità per tutto questo, ma occorre avere il coraggio di considerarla la PRIORITÀ, non uno dei tanti campi d’intervento per far contenti tutti e nessuno: l’idea centrale che muove e genera e le altre.
Timidamente le facoltà presenti nella città ci hanno provato in questi anni, ma possono poco se la politica e gli investimenti non si orientano verso questo obiettivo strategico che può davvero rivoluzionare le prospettive della città.
Sì, la mia idea di futuro di Latina sta tutta qui: giovani, altissima formazione e ricerca.