.Si è riunita oggi su richiesta del PD la Commissione Sanità per discutere le modifiche da apportare al regolamento esistente al fine di istituire la Commissione Pari Opportunità tra uomo e donna prevista dallo Statuto Comunale e mai istituita in questi primi due anni di consiliatura.
La Commissione Pari Opportunità dovrebbe essere composta da donne di Latina impegnate in associazioni, nel volontariato, nelle istituzioni, nel mondo delle professioni ed è chiamata a svolgere l’importante funzione di proposta e organizzazione di iniziative volte alla creazione della cultura delle pari opportunità, alla promozione delle donne nella vita pubblica, alla rimozione di ogni forma di discriminazione di genere.
Era il lontano Ottobre 2011 quando la Commissione Trasparenza, presieduta dal Consigliere Sarubbo, si riunì, su richiesta della consigliera Zuliani, per discutere le modalità di istituzione della Commissione Pari Opportunità e la maggioranza assunse l’impegno politico di provvedere al più presto.
Successivamente il 27 Gennaio 2012, sempre in Commissione Trasparenza, il Presidente della Commissione Sanità Giorgio Ialongo si era impegnato a risolvere il problema in tempi ragionevoli ma nulla è successo.
Oggi, a distanza di quasi due anni, il mondo delle donne viene umiliato da una lettera dell’Assessore Marilena Sovrani nella quale la stessa si impegna a provvedere al più presto alla stesura di un regolamento per sopperire a questa mancanza. Sono passati invano 600 giorni circa dalla nostra richiesta ed il massimo che questa amministrazione è stata capace di produrre è una sterile promessa dell’assessore.
Creare e promuovere la cultura delle pari opportunità tra uomo e donna è un impegno quotidiano serissimo ed urgente al quale tutti siamo chiamati e non accettiamo che il Sindaco, l’Assessore e tutto il centrodestra pontino perseverino in questo disinteresse. Chiediamo che la commissione Sanità e l’Assessore Sovrani producano al più presto ogni atto necessario all’istituzione di questo importante organismo come previsto dall’Art. 41 dello Statuto Comunale.