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Renzi chiama i sindaci: Latina non è pronta.

Sindaci chiamati ad indicare una scuola da ristrutturare. Ma quali saranno i criteri di questa scelta? L’amministrazione non è pronta all’appello di Renzi.
Nicoletta Zuliani: «Negli uffici tutto tace»

20140306-194630.jpg«Abbiamo la possibilità di indicare al governo un edificio scolastico del nostro comune per cui è prioritario un intervento di ammodernamento e di messa in sicurezza, ma quali saranno i criteri per stabilire quale scuola segnalare come oggetto di tale intervento? Il parere degli uffici tecnici preposti non basta perché la scelta cui l’amministrazione è chiamata non dovrebbe prescindere da un confronto con chi opera nel settore dell’istruzione. Senza la Consulta della Scuola, per cui mi batto da sempre, questo confronto diventa difficile o lo si bypassa col risultato che si rischia di perdere un’opportunità importante».

La consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani mette sull’attenti l’amministrazione comunale perché non vada sciupata la possibilità di ristrutturare un edificio scolastico della città in forza della lettera inviata dal Presidente del Consiglio ai sindaci italiani con l’invito di indicare entro il 15 marzo una struttura del proprio comune particolarmente bisognosa di interventi di restauro. «I tempi sono stretti e l’amministrazione comunale non è pronta» denuncia la Zuliani. «Le commissioni Istruzione (ex Ialongo) e Lavori Pubblici (ex Nasso) – sottolinea la consigliera – non mi sembra che abbiano colto l’opportunità di formulare alcun contributo. Nel settore dei lavori pubblici, cui fa capo l’edilizia scolastica, abbiamo tra l’altro un dirigente ad interim. C’è a disposizione uno studio di tre tecnici esterni costato 80mila euro che illustra il piano esigenziale degli edifici scolastici comunali, ma quando si parla di scuole non ci si può limitare a considerarne l’aspetto strutturale. Ci sarebbe da capire, per esempio, se una data struttura si trova in un luogo di espansione o di riduzione scolastica. Ci sono altri elementi importanti cui non si può prescindere e che solo chi vive sulla propria pelle la scuola può fornire».

La consigliera coglie la palla al balzo per rivendicare l’attivazione della Consulta della Scuola, la cui necessità emerge ancora di più oggi di fronte alla missiva di Renzi. «L’istituzione della Consulta – ricorda la Zuliani – è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale, avrebbe potuto fornire a costo zero elementi utili a capire quale edificio fosse opportuno scegliere con criteri condivisi da chi vive la scuola, ma non è mai stata insediata. Chi sceglierà dunque? E quali saranno i criteri a monte di questa scelta? La vicinanza del preside al sindaco? La sicurezza? La proiezione di espansione o contrazione? Le idee dei dirigenti dei servizi coinvolti?» si chiede la democratica.

«La necessità di partecipare alle scelte dell’amministrazione è sempre più forte, specialmente se tali scelte coinvolgono i cittadini del futuro della nostra città che non hanno colori o appartenenze politiche. Per questo – ribadisce la Zuliani – ho spinto tanto per attivare la Consulta, uno strumento di ascolto delle istanze provenienti dal territorio e da interlocutori altri dagli istituzionali, ovvero dirigenti scolastici, sindacati di categoria, rappresentati dei genitori. Nessuno meglio di loro può dire quali esigenze ha la scuola per cui operano e di quali interventi strutturali avrebbe bisogno. Senza questo strumento – conclude la consigliera – rischiamo di arrivare impreparati agli appuntamenti che ci attendono: oggi è l’appuntamento con la lettera del Presidente del Consiglio ai sindaci, ieri è stato il bando certo per la costruzione di nuove scuole (unico criterio era quello cronologico di arrivo della domanda) domani chissà. Intanto rischiamo di sprecare un’altra grande occasione sul fronte dell’edilizia scolastica, un tema sul quale non possiamo essere impreparati».

Commissioni ferme: un’offesa per i cittadini che aspettano

«Ialongo si dimentica di convocare la commissione Sanità, Asili Nido, Pari Opportunità che presiede: questa dimenticanza è un’offesa nei confronti dei cittadini». Dopo Sarubbo, anche Nicoletta Zuliani segnala l’immobilismo del lavoro delle commissioni consiliari denunciando in particolare l’assenteismo dei dirigenti e dell’assessore al ramo nell’ultima seduta della commissione Sanità e la mancata discussione delle modifiche da apportare al Regolamento della Toponomastica.20140302-161948.jpg

«Nel consiglio comunale del 18 febbraio scorso – afferma la Zuliani – l’attuale capogruppo di Forza Italia aveva promesso e annunciato la convocazione della commissione Sanità da lui presieduta per discutere del tema del riequilibrio delle intitolazioni a strade e luoghi pubblici attualmente sbilanciati a favore di uomini, tema che la maggioranza aveva deciso di affrontare in Commissione piuttosto che in aula consiliare. Ma nessuna commissione è stata convocatacon questo punto all’ordine del giorno». La consigliera del Partito democratico sottolinea oltre al danno la beffa perché «la prima commissione convocata era per il 24 febbraio con gli asili nido dati in gestione a terzi come un unico punto all’odg, peccato che nessuno degli uffici né l’assessore sia venuto a chiarire le incongruità rilevate dal PD».

«Questa commissione – ricorda la Zuliani – ha in carico questioni che non ha mai risolto: temi relativi al canile comunale o al dimensionamento delle farmacie per cui al ricorso vinto al Tar contro il Piano dei nuovi servizi farmaceutici non è seguita alcuna azione amministrativa che ottemperasse alla norma che chiede equità nella distribuzione delle farmacie sul territorio al fine di garantire l’accessibilità al servizio a chi risiede in zone periferiche». Tra i nodi rimasti in sospeso da oltre un anno e mezzo, anche la questione relativa alle tariffe dei matrimoni civili e degli spazi comunali che ospitano gli sposi: «Il locale di via Ezio – osserva la democratica – è a dir poco squallido per un evento di questo tipo. Ma è tutto fermo, la commissione non si riunisce e chi è responsabile del luogo deputato a queste decisioni resta muto e immobile. Per non parlare della questione della commissione Pari Opportunità per la quale, mi pare evidente, manca la volontà politica di insediare».

Altro tema sospeso per la Zuliani è il Regolamento di Polizia Mortuaria che regola questioni costate fino ad oggi centinaia di migliaia di euro ai cittadini: «Perché non viene convocata la commissione con questo punto all’odg che ho richiesto più volte di discutere? – si domanda la consigliera citando poi il protocollo d’intesa sull’imprenditoria femminile – per cui il Comune si è dichiarato favorevole, ma a differenza di altri comuni che hanno fatto seguire agli intenti delle delibere di consiglio, qui tutto tace. Anche le consulte della scuola e Famiglia/infanzia approvate entrambe all’unanimità dal Consiglio non possono partire perché la commissione deve approvarne i relativi regolamenti. È chiaro – conclude la Zuliani – che non c’è la volontà politica. L’ipocrisia di chi dichiara ma non fa seguire i fatti è sotto gli occhi di tutti».

Nidi in convenzione, il Comune non paga

«Vicenda emblematica di malgoverno e mala amministrazione»

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«La vicenda che sta riguardando gli asili nido in convenzione, con i mancati pagamenti che il Comune deve a queste strutture, è emblema di mala amministrazione, di incapacità gestionale e di scarsa sensibilità verso un settore che meriterebbe un’attenzione particolare da parte di chi è al governo della città». La consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani commenta così la protesta dalle titolari di alcuni nidi convenzionati approdate questa mattina in Comune perché creditrici nei confronti dell’amministrazione comunale, rea di non aver pagato loro le fatture dell’anno

Dietro al mancato pagamento non c’è un motivo politico. «Esiste una legge che impone alle amministrazioni pubbliche di pagare in modo cronologico quanto dovuto – spiega la Zuliani – dunque se per qualche motivo l’amministrazione non può pagare una fattura di ottobre, tanto per fare un esempio, tutte quelle a seguire restano bloccate. Il Comune di Latina è debitore nei confronti dei nidi convenzionati proprio perché ci sono fatture rimaste bloccate sui tavoli dei Servizi Sociali. E la ragione di quest’impasse risiede nel fatto che a dicembre scorso nel settore dei Servizi sociali sono stati cambiati ben cinque dirigenti. Un valzer di incarichi costato caro agli asili nido gestiti da privati in convenzione con il Comune».

«Queste strutture – sottolinea la consigliera Pd – sono piccole imprese che hanno bisogno di soldi mese per mese avendo da sostenere una serie di spese per garantire un servizio qualitativamente adeguato e il salario ai dipendenti che vi lavorano. Sono esempi di imprenditorialità giovane e al femminile da tutelare. Se il Comune non paga mette queste imprese in grandi difficoltà oltre a dimostrarsi insensibile nei confronti di una particolare categoria di soggetti».

«Quanto sta succedendo – conclude la Zuliani – è il risultato di una cattiva amministrazione, un’amministrazione che non riesce a trovare identità, che è in balia di pressioni e caroselli dirigenziali, che è incapace di decidere e il cui immobilismo ha come effetto collaterale un danno nei confronti di un settore rispetto al quale il Comune dovrebbe avere maggiore attenzione e responsabilità».

COMUNE INADEMPIENTE: le consulte aspettano

Un’amministrazione lenta, sorda e cieca. Praticamente inadatta a governare una complessità che dimostra di non conoscere. Un’amministrazione da cancellare. Invece di realizzare quanto essa stessa ha deliberato all’unanimità, si gingilla con il riassetto delle poltrone, lo scambio dei ruoli, la “pesa” dei voti.

Il 12 aprile 2012 il Consiglio Comunale ha deliberato all’unanimità l’istituzione di due importanti consulte, come da Statuto Comunale: la Consulta Scuola/Istruzione e la Consulta Infanzia-Famiglia-Adolescenza. Finalmente avremmo attuato l’articolo 73, comma 2, dello Statuto che prevede l’istituzione delle consulte come organismi di partecipazione popolare per le tematiche inerenti settori sociali di rilievo. Strumenti che non sono stati mai messi in pratica: eppure sono praticamente a costo zero. (leggi la delibera di consiglio, leggi la mozione)

E’ passato un anno e mezzo e nonostante le numerose richieste e sollecitazioni nulla è stato fatto per dare attuazione a quello che il Consiglio Comunale aveva deliberato. E’ una vergogna: un’amministrazione che disattende le proprie direttive.

E allora tre sono le ipotesi:
  • non vuole realizzare ciò che ha deliberato, credendo che bastasse approvare una mozione per azzittire e la minoranza dei Democratici che avanzano istanze di partecipazione popolare e toglierseli di torno
  • non è capace di attuare ciò che delibera, tanto che il presidente della Commissione e l’Assessore di riferimento non hanno mai fatto nulla per concretizzare l’indirizzo del Consiglio
  • ha paura di confrontarsi con i cittadini (soprattutto quelli che non li hanno votati)

In un momento di grande cambiamento che richiede ascolto della base, e attenzione alle richieste dei cittadini lo strumento delle consulte – ripeto a costo zero per l’amministrazione – rappresentano un “must”, un passaggio irrinunciabile per  tutta la classe politica che deve evolvere pena la sua estinzione. L’evoluzione sta nel cambiare lo stile del fare politica: non più operare seguendo le indicazioni dei propri amici o di chi va ripagato per il sostegno dato in campagna elettorale, bensì luoghi istituzionali dove le categorie sociali, gli “stakeholders” collaborano alla definizione degli interventi, e quindi delle politiche che ricadranno su di loro.

Le associazioni di famiglie, di operatori del mondo familiare e dell’infanzia che vivono e operano sul nostro territorio aspettano di offrire il proprio contributo in termini di proposte e prospettive dalle quali osservare la loro realtà che nessun altro conosce meglio di loro. Quale modo migliore per elaborare interventi efficaci? Quale osservatorio migliore per un politico, per un assessore?

Il mondo della scuola con i dirigenti, rappresentanti dei genitori e le associazioni che affiancano le scuole aspettano di poter dire la loro in materia di strutture scolastiche, dimensionamento, mensa, sicurezza, legalità, progetti. Quale luogo migliore di un tavolo istituzionale per osservare l’impatto “scuola” dal punto di vista sociale, economico, produttivo, ed elaborare politiche strategiche per il futuro della nostra città?

Non si creda che ai cittadini bastano le “briciole”delle politche: attenti a farsi belli con le rotonde e con lo sfalcio dell’erba. Occorrono modifiche di sistema. Occorre  coerenza istituzionale. Occorre, almeno, realizzare le delibere di Consiglio Comunale.

Ma ahimé, chi ci governa sta dimostrando di avere un unico interesse per cui spende ore e ore di riunioni: ruoli, rimpasto, spostamenti, poltrone…

 

Dossier scuola PD

Il dossier sul lavoro della Commissione VII alla Camera (Istruzione) con tutti gli interventi in aula, le proposte del gruppo parlamentare PD. (scarica)

Emendamenti e le fasi per lo SKATEPARK

Consiglio sul Bilancio di previsione 2013: dal mio piccolo angolo

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 Lunghissimo.

Piano delle alienazioni e Piano delle Opere: si aspettano di alienare per circa €22ML. In base a questo hanno messo in progetto nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, molte opere. Peccato che questo anno passato abbiamo alienato per circa €500,00… quindi realizzeremo opere per quanto riusciremo a vendere beni comunali. Non me ne aspetto molte.
Sono particolarmente compiaciuti dei molti cantieri che verranno aperti (Plus x la marina, rotonde varie ecc…)
Vi invito a leggere il loro programma che è importante per capire cosa hanno detto di voler fare e cosa stanno facendo.
Bilancio: ho fatto un intervento rispetto ad un problema, a mio avviso grave, che riguarda il cimitero
 
EMENDAMENTI:
È passato l’emendamento dell’Educare gli Educatori, un progetto biennale in collaborazione con l’Università e la scuola don Milani per prevenire il bullismo e la devianza attraverso un lavoro didattico specializzato. Mi era stato promesso da una parte politica di maggioranza che avrebbero contribuito anche loro, ma alla fine non è stato fatto. Da €10.000 siamo passati a €7.000: ce li faremo bastare, ma occorre attivarsi come Assessorato (solleciterò l’Assessore Sovrani) per convogliare su questo progetto altri finanziamenti provenienti dalla Provincia e/o Regione. Speravo nella collaborazione interpartitica: evidentemente non sono giusti i tempi o non sono le persone giuste.
OpenSchools non verrà finanziato quest’anno: o facevo Educare gli Educatori o OpenSchools…
Ah, se avessi governato io!!!
Sistema Integrato Comunale Territoriale per contrastare l’evasione fiscale. Non c’erano più risorse da “scovare” nelle pieghe del bilancio.
Indovinate un po’?
Me lo ritrovo proposto da due colleghi della maggioranza. Voglio firmarlo anch’io per condividerlo, ma mi avvertono che per realizzarlo hanno tolto €20.000 dai fondi per AlKarama… non ho voluto firmare.
SkatePark: si farà!!!
È stato inserito nella riqualificazione del Parco San Marco per la quale stanzieranno complessivamente €500.000
Siamo nella fase della progettazione preliminare. Poi dovremo passare alla fase definitiva e infine alla fase esecutiva. Poi si fa il bando per la gara d’appalto, si firmerà un contratto e si aprono i cantieri dei lavori.
Lunga, eh? Ma funziona cosi. Intanto mi voglio accertare che sia materialmente inserito nel progetto preliminare.

 

Viale Le Corbusier: problemi di sicurezza stradale davanti al Manzoni

“L’unica nota stonata della cerimonia di questa mattina (11 settembre 2013) è stata Viale Le Corbusier, la strada a scorrimento veloce dove i nostri ragazzi rischiano la vita ogni giorno”. La consigliera comunale del Pd Nicoletta Zuliani commenta così la cerimonia di apertura dell’anno scolastico al liceo statale Manzoni di Latina alla presenza dei vertici dell’amministrazione provinciale, gli insegnanti, i genitori dei ragazzi di prima e gli studenti delle quinte classi. foto 1“C’ è stata l’inaugurazione del restyling con il quale la scuola è stata colorata in base ai principi della cromoterapia – ricorda la Zuliani – ed è importante che ci siano ambienti in cui le relazioni avvengono in una cornice di bellezza. Ma appena si mette piede oltre il cancello della scuola comincia un inferno: Viale le Corbusier è una strada larga, dritta e lunga con i marciapiedi piccolissimi e le macchine che corrono.  Le richieste di garantire l’incolumità degli studenti del dirigente come rappresentante scolastico e mie in qualità di consigliere comunale sono Continue reading

CERCASI segno concreto di valorizzazione femminile

La consigliera Zuliani chiede un segno concreto di valorizzazione del contributo della “donna” alla costruzione della società.

L’occasione si presenta attraverso l’indizione concorso indetto da Toponomastica femminile e FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti) e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società.

Attraverso attività di ricerca-azione si vogliono individuare e descrivere, nel contesto territoriale della scuola, itinerari di genere femminile in grado di riportare alla luce le tracce delle presenze femminili nella storia e nella cultura del Paese.

Il lavoro consiste, attraverso la ricerca storica, nell’individuazione di donne che si siano distinte per le loro azioni, per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti che alunne e alunni riterranno significativi nel territorio di riferimento.

Una ricerca anche a livello geografico e urbanistico, a partire dall’osservazione della città, del quartiere e delle sue strade, dalla ricostruzione e dallo studio delle dinamiche del suo sviluppo riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e su quelle di tante esclusioni o assenze femminili.

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Siria: un milione di bambini profughi…

Siria. Tragedia umanitaria. Un milione di bambini profughi.

bimbiTutti siamo allibiti, moralmente schiacciati, non sappiamo cosa fare.

Siamo capaci solo di ammutolirci e forse di cambiare canale o girare pagina per non sottoporci ad un quadro aberrante di violenza e sfruttamento proprio sulla parte più tenera dell’umanità: i bambini.

È una sensazione di impotenza e di rabbia che ci assale e che non si sa contro chi scagliare.

Di chi le responsabilità?

Che si può fare?

Cosa posso fare io?

Tutto sembra fuori della mia e nostra portata.

bimbi2Dopo l’agghiacciante consapevolezza della realtà di vita del milione di bambini rifugiati  la domanda “cosa posso fare io” resta pressante, e può avere solo un’unica risposta: io posso agire solo qui e ora.

Il pensiero va allora alla nostra infanzia, quella che condivide il mio territorio e il mio tempo: i bambini della nostra città. È per questi che posso lavorare e agire politicamente.

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La rivoluzione della Regione Lazio nelle scuole

Nelle linee di indirizzo per la programmazione della rete scolastica regionale della giunta Zingaretti c’è una vera e propria rivoluzione di metodo: si vuole promuovere la sinergica azione partecipata tra attori coinvolti. Una forte sollecitazione di democrazia dal basso che ha una forte consonanza con le politiche da noi proposte».

La consigliera comunale del Partito democratico Nicoletta Zuliani commenta così il documento di programmazione scolastica della giunta Zingaretti, profondamente diverso nell’approccio da quello della giunta precedente. Il dimensionamento per questo anno scolastico 2013-2014 non sarà modificato, considerati i tempi ristretti dall’insediamento della giunta del presidente Zingaretti, ma già nella premessa del documento di capisce come sia arrivato il momento di una “nuova fase”. «È molto interessante – sostiene la Zuliani – perché la qualità del sistema scuola deve tenere conto degli input anche dei suoi protagonisti: studenti e famiglie, che non erano assolutamente contemplati nelle linee di indirizzo precedenti».

protesta del VII Circolo

La giunta Polverini aveva istituito come massimo organismo di partecipazione una conferenza regionale per l’istruzione composta da politici e rappresentanti dei sindacati.

«Ma famiglie e studenti sono gli unici attori capaci di fare pressione tale da modificare accorpamenti e soppressioni – afferma la consigliera del Partito democratico – come è successo a Latina per il settimo circolo il cui accorpamento ad altro istituto è stato scongiurato grazie alle forte pressione delle famiglie.

La conferenza regionale non ha in sé i veri semi di una partecipazione democratica dal basso». Nel documento della giunta Zingaretti, invece, si legge chiaramente la volontà di “avviare una nuova fase preliminare del processo di programmazione, fase condivisa da tutti i soggetti attivi della stessa (Regione, Enti Locali, Ufficio scolastico regionale per il Lazio, istituzioni scolastiche, organizzazioni sindacali del comparto scuola, associazioni dei dirigenti scolastici, comitati di studenti e famiglie) predisponendo e potenziando gli opportuni canali di condivisione, dibattito e di proposta”. (Leggi il documento)

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