Scrive a me, ed ad altri amici, Katia, una giovane imprenditrice di Cavezzo:
“Siamo stati colpiti da una catastrofe che non avremmo mai e poi mai potuto immaginare. (…) Siamo vivi ma molti di noi hanno un futuro tutto da inventare. (…) Il terremoto ha portato via le nostre certezze ma ne sta portando di altre: che nessuno è rimasto solo nel momento della paura e del bisogno. Se veniste nelle nostre zone vedreste delle scene bellissime. Un po’ le ha descritte Gramellini nell’articolo “La vita, nonostante“ sulla Stampa (articolo che vi invito a leggere per capire un po’ il nostro stile nell’affrontare le difficoltà), un altro po’ Concita de Gregorio ieri su Repubblica, dove ha intervistato un nostro noto imprenditore (e anche mio ex titolare). Anche io ho vissuto esperienze inedite e ho imparato piano piano a gestire ogni attimo in modo singolo rispetto al resto. Qui si impara veramente a vivere l’attimo presente, sempre con le scarpe da ginnastica ai piedi, ma anche con una goccia di profumo “prestato” se si può per ritrovare un po’ di serenità e di fiducia in sé stessi.
Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà e offerte di aiuto. Come dicevo già stamattina, a Cavezzo servono tante, tante cose, ma prima di tutto TENDE. Se ne avete a disposizione, potete contattare il Comune di Cavezzo tramite la Protezione Civile. (…).
Come sapete, dopo aver sistemato la mia famiglia (…), mi sono data la priorità di ripartire al più presto con il lavoro. Questo perché dal mio lavoro e dal lavoro del mio gruppo dipendono le sorti di 7 persone e altrettante famiglie. In questo momento, non essere presenti sul mercato può voler dire la fine del nostro futuro, che avrà tanto bisogno di energie e fondi per la ricostruzione. E siamo stati sorpresi dai nostri stessi clienti, che ci hanno chiamato per sapere come stavamo e anche per dirci che hanno intenzione di ordinare ancora da noi. Abbiamo ricevuto un picco di richieste di preventivi che in questo momento è una benedizione. Abbiamo trasferito gli uffici in casa di Andrea, il ns responsabile automazione, a Modena e con molta semplicità passiamo insieme tutta la giornata, pranzo compreso, anche con la sua famiglia che condivide con noi ogni momento e ogni soluzione da trovare. Il ns capannone al momento non è accessibile (…). In tanti si stanno prodigando per aiutarci a cercare una sistemazione al sicuro e a misura delle nostre esigenze e saremo produttivamente in pista a breve.
La cosa più bella e preziosa è non sentirsi soli… E voi ci siete riusciti a non farmi sentire sola, avete risposto a qualsiasi mia necessità. Continuerò nei prossimi giorni con gli aggiornamenti e sono sicura che ci saranno tante bellissime sorprese anche dal punto di vista politico. Qui si costruisce non solo un’Emilia nuova, ma anche un’Italia nuova.”
Grazie Katia. Grazie a voi meravigliosi emiliani e soccorritori e volontari: questa è la sfilata più degna, la celebrazione più importante della nostra Repubblica. “Qui si costruisce non solo un’Emilia nuova, ma anche un’Italia nuova”. Credo che la storia dirà che non sono parole.