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Perché aderire al PD?

Se mi si chiedesse il motivo per cui io sono nel Partito Democratico, risponderei così:  è il luogo più vicino ai miei valori  e  alle mie idee dove poter lavorare per realizzare progetti concreti per il bene della mia città.

Il PD è quel contenitore in cui far convergere idee, energie, proposte e persone per fare politica insieme, forti di una importante esperienza di governo sia regionale che nazionale.

Nonostante le difficoltà che stiamo vivendo in questi giorni, il partito resta il luogo per eccellenza della vita e della elaborazione della politica.

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale“:

così recita l’art.49 della nostra Costituzione.

Tutta vita politica, dal parlamento al comune più piccolo d’Italia, è determinata dalle scelte fatte da queste libere associazioni, i partiti. All’interno dei partiti si impostano priorità e si scelgono le persone che rappresenteranno quelle priorità a tutti i livelli candidandole alle varie tornate elettorali: comunale, regionale, nazionale.

Una funzione direi non trascurabile…

Il Partito Democratico ha uno proprio Statuto e regole democratiche per determinare il proprio funzionamento, gli organismi decisionali e la propria rappresentanza. Ogni anno, infatti, ci apriamo attraverso il tesseramento a tutti i cittadini in modo da ampliare la base democratica delle nostre scelte a partire dal livello locale.

Il 28 febbraio scadrà il termine fissato a livello nazionale per le adesioni, e per questo da domani giovedì 23 febbraio saremo presenti nelle varie piazze di Latina per ascoltare i cittadini e insieme a loro disegnare un nuovo futuro.

Ecco il calendario e i luoghi:

  • Giovedì 23 ore 16 Piazza del Popolo;
  • Venerdì 24 ore 16 Piazza Moro;
  • Sabato 25 ore 10 viale Niccolò Paganini (zona Mercato) Q4
  • Sabato 25 ore 16 in Piazza del Popolo.

Povero PD stritolato dalle tessere

20130423-101042.jpgQuando ieri mi sono ritrovata a dover spiegare ai miei figli il significato del “congresso del Partito Democratico” e relativo tesseramento, inizialmente l’idea dell’esprimere un voto da parte unicamente dei tesserati era per loro un fatto sensato: partecipa alle scelte interne del partito chi è interno al partito.

Vanno però sempre considerati gli effetti delle azioni, non solo il principio da cui partono. E lì, sono venute fuori le storture.

Il vizio del “pesare” a seconda del numero delle tessere è un vizio antico: fa leva sull’ascendente che i politici hanno sulle persone comuni in un paese corrotto. E’ un modo per i politici, per contarsi e vedere chi “pesa” di più. Infantilismo politico.

Come funziona? Moltissime persone comuni,  per nulla interessati alla vita e alle vicende del partito ma vicine a politici evidentemente facoltosi, assecondano un “bisogno” del politico loro amico che paga loro le spese del tesseramento. Il politico ricambierà il favore in qualche modo. Continue reading